§ 17.2.264 - Del.CIPE 19 luglio 2013, n. 46.
Regione Abruzzo - Ricostruzione post-sisma dell'aprile 2009. Modifica del punto 1.5 della delibera n. 135/2012.


Settore:Normativa nazionale
Materia:17. Calamità naturali
Capitolo:17.2 provvedimenti per la ricostruzione
Data:19/07/2013
Numero:46

§ 17.2.264 - Del.CIPE 19 luglio 2013, n. 46.

Regione Abruzzo - Ricostruzione post-sisma dell'aprile 2009. Modifica del punto 1.5 della delibera n. 135/2012.

(G.U. 29 ottobre 2013, n. 254)

 

     IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 

     Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attività produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate, coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998;

     Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante "Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione", il quale prevede che ogni progetto di investimento pubblico debba essere dotato di un Codice Unico di Progetto (CUP);

     Visto l'art. 1, comma 2, del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, che trasferisce al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS);

     Visto il decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito con modificazioni nella legge 9 aprile 2009, n. 33 e, in particolare, l'art. 7-quinquies, commi 10 e 11, che istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale;

     Visto il decreto legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito con modificazioni nella legge 24 giugno 2009, n. 77, recante "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile";

     Visto in particolare l'art. 14, comma 1, dello stesso decreto legge n. 39/2009, il quale prevede fra l'altro, che il CIPE assegni, per il finanziamento degli interventi di ricostruzione e delle altre misure di cui al medesimo decreto legge, un importo di 408,5 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo infrastrutture di cui all'art. 18 del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni nella legge 28 gennaio 2009, n. 2, e un importo non inferiore a 2.000 e non superiore a 4.000 milioni di euro, nell'ambito della dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) per il periodo di programmazione 2007-2013, a valere sulle risorse complessivamente assegnate al citato Fondo strategico per il Paese;

     Visto il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e visto in particolare l'art. 7, commi 26 e 27, dello stesso decreto che ha attribuito al Presidente del Consiglio dei Ministri la gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato si avvalgano, nella gestione del citato Fondo, del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico;

     Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli 3 e 6 che per la tracciabilità dei flussi finanziari a fini antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il CUP ove obbligatorio ai sensi della richiamata legge n. 3/2003, sanzionando la mancata apposizione di detto codice;

     Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, concernente disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, in attuazione dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la delega al Governo in materia di federalismo fiscale e visto in particolare l'art. 4 del medesimo decreto legislativo, il quale dispone che il FAS di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e sia finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;

     Visto il decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la chiusura della gestione dell'emergenza determinatasi nella regione Abruzzo a seguito del sisma del 6 aprile 2009, nonchè la ricostruzione, lo sviluppo e il rilancio dei territori interessati, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134;

     Visto in particolare l'art. 67-ter, del predetto decreto legge n. 83/2012, che, nel sancire la chiusura dello stato di emergenza nelle zone dell'Abruzzo colpite dal sisma dell'aprile 2009, dispone il passaggio della ricostruzione alla gestione ordinaria, prevedendo, tra l'altro, l'istituzione di due Uffici speciali per la ricostruzione, competenti rispettivamente per la Città di L'Aquila e per i restanti Comuni del cratere sismico, e l'affidamento del coordinamento delle Amministrazioni centrali interessate nei processi di ricostruzione e di sviluppo al Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali (DISET) della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

     Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 maggio 2013, con il quale è stata conferita, al Ministro per la coesione territoriale, la delega ad esercitare, tra l'altro, le funzioni di cui al richiamato art. 7 della legge n. 122/2010 relative, ivi compresa la gestione del FAS (ora FSC);

     Considerato che con lo stesso decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri è stata altresì conferita, al Ministro per la coesione territoriale, la delega a promuovere e integrare le iniziative finalizzate allo sviluppo della città di L'Aquila e all'accelerazione dei processi di ricostruzione dei territori abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, funzioni per il cui esercizio il Ministro si avvale del DISET;

     Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata corrige in G.U. n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del Codice unico di progetto (CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;

     Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;

     Vista la delibera 21 dicembre 2012, n. 135 (G.U. n. 63/2013), recante la ripartizione, per un importo complessivo di 2.245 milioni di euro relativo al periodo 2013-2015, delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione di cui all'art. 14, comma 1, del citato decreto-legge n. 39/2009 e alla delibera di questo Comitato 26 giugno 2009, n. 35 (G.U. n. 243/2009);

     Visto in particolare il punto 1.5 della citata delibera n. 135/2012, il quale prevede la destinazione di un importo complessivo di 100 milioni di euro al sostegno delle attività produttive e della ricerca, da destinare al finanziamento dei seguenti due assi all'interno del cratere sismico:

     - comparti industriali già presenti nell'area, caratterizzati da un elevato livello di innovazione e buon potenziale di crescita (farmaceutico, aerospazio, telecomunicazioni, avionica, tecnologie per la sicurezza);

     - nuove attività imprenditoriali collegate alla realizzazione delle infrastrutture innovative per le smart-cities (mobilità, energia, telecomunicazioni, sicurezza e centri per il comando e controllo), con priorità per le attività svolte nei nuovi centri di ricerca e presso l'Università di L'Aquila negli ambiti relativi alle reti ottiche, all'edilizia e al restauro, alle tecniche di recupero edilizio e per le attività volte alla valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale, con particolare attenzione al polo di attrazione dell'area (Gran Sasso) per il turismo invernale ed estivo e allo sviluppo di un sistema di accoglienza diffusa;

     Considerato che, al fine di assicurare piena e immediata esecuzione al predetto punto 1.5, il Ministro per la coesione territoriale, con propri decreti dell'8 aprile 2013 e del 13 giugno 2013, ha fra l'altro istituito e disciplinato il funzionamento di un Comitato di indirizzo, cui sono affidati compiti di coordinamento, vigilanza e monitoraggio degli interventi previsti nel citato punto 1.5 della delibera n. 135/2012;

     Vista la nota n. 391-P del 10 luglio 2013 con la quale il Capo di Gabinetto del Ministro per la coesione territoriale ha formulato la proposta di ampliamento dell'asse di intervento previsto dal primo alinea del punto 1.5 della delibera CIPE n. 135/2012, con estensione della relativa previsione anche ai comparti industriali o settori di attività non ancora presenti nell'area e ad eventuali ulteriori comparti o settori economici di attività, che risultino di particolare importanza per lo sviluppo economico e sociale del territorio colpito dal sisma del 6 aprile 2009;

     Considerato altresì che la proposta prevede di sottoporre al Comitato di indirizzo sopracitato la valutazione dell'ammissibilità delle proposte di ampliamento dei comparti industriali o dei settori economici di attività ai fini dell'istruttoria dei competenti soggetti attuatori;

     Tenuto conto che la citata proposta recepisce la richiesta formulata dal Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali e delle aree urbane (DISET-PCM), allegata alla predetta nota n. 391-P/2013, che accoglie le istanze dei Sindaci dei Comuni del cratere in ordine alla necessità di assicurare sostegno ad eventuali attività produttive promettenti dal punto di vista economico ed occupazionale, non ricomprese nei settori già individuati dal citato punto 1.5;

     Vista la successiva relazione n. 454-P del 18 luglio 2013 del Capo di Gabinetto del Ministro per la coesione territoriale, concernente le iniziative in corso relative alla citata assegnazione di 100 milioni di euro, relazione alla quale sono allegati i resoconti delle prime due riunioni del Comitato di indirizzo;

     Ritenuta condivisibile la proposta in esame in considerazione della necessità di assicurare maggiore attrattività di investimenti e più adeguato sviluppo socioeconomico nei territori interessati;

     Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);

     Vista la odierna nota n. 3059-P, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base della presente seduta del Comitato;

     Su proposta del Ministro per la coesione territoriale;

 

     Delibera:

 

     1. Per le finalità richiamate in premessa viene approvata la modifica del punto 1.5 della delibera n. 135/2012, che viene riformulato come segue:

     1.5 100 milioni di euro, per il sostegno delle attività produttive e della ricerca, da destinare al finanziamento dei seguenti due assi all'interno del cratere sismico:

     - comparti industriali già presenti e anche non presenti nell'area, caratterizzati da un elevato livello di innovazione e buon potenziale di crescita e di impatto sullo sviluppo del territorio (fra cui, a mero titolo esemplificativo: farmaceutico, aerospazio, telecomunicazioni, avionica, tecnologie per la sicurezza), nonchè eventuali ulteriori comparti o settori economici di attività, che risultino di particolare importanza per lo sviluppo economico e sociale del territorio colpito dal sisma del 6 aprile 2009. In proposito il Comitato di indirizzo, istituito con decreti del Ministro per la coesione territoriale dell'8 aprile 2013 e del 13 giugno 2013, potrà valutare l'ammissibilità delle proposte di ampliamento dei comparii industriali o dei settori economici di attività ai fini dell'istruttoria dei competenti soggetti attuatori;

     - nuove attività imprenditoriali collegate alla realizzazione delle infrastrutture innovative per le smart-cities (mobilità, energia, telecomunicazioni, sicurezza e centri per il comando e controllo), con priorità per le attività svolte nei nuovi centri di ricerca e presso l'Università di L'Aquila negli ambiti relativi alle reti ottiche, all'edilizia e al restauro, alle tecniche di recupero edilizio e per le attività volte alla valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale, con particolare attenzione al polo di attrazione dell'area (Gran Sasso) per il turismo invernale ed estivo e allo sviluppo di un sistema di accoglienza diffusa.

     2. Il richiamato Comitato di indirizzo presenterà gli elementi informativi sullo stato di utilizzo dell'importo di 100 milioni di euro per il sostegno delle attività produttive e della ricerca, nell'ambito della relazione annuale complessiva di cui al punto 6 della richiamata delibera n. 135/2012.

     3. Restano in vigore tutte le altre disposizioni di cui alla propria delibera n. 135/2012.

 

Registrato alla Corte dei conti il 15 ottobre 2013  Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, registro n. 8 Economia e finanze, foglio n. 315