§ 3.1.1008 - D.G.R. 24 ottobre 2000, n. 2200-ME/SAN .
Determinazione dei requisiti minimi richiesti per l'autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio di strutture sanitarie e [...]


Settore:Codici regionali
Regione:Marche
Materia:3. servizi sociali
Capitolo:3.1 assistenza sanitaria
Data:24/10/2000
Numero:2200

§ 3.1.1008 - D.G.R. 24 ottobre 2000, n. 2200-ME/SAN .

Determinazione dei requisiti minimi richiesti per l'autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio di strutture sanitarie e socio-sanitarie .

(B.U. 9 novembre 2000, n. 115.)

 

La Giunta regionale

omissis

Delibera

 

 

Di determinare i requisiti minimi richiesti per l'autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio di strutture sanitarie e socio-sanitarie ai sensi dell'articolo 6 della L.R. n. 20/2000 così come indicati nel manuale allegato che fa parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

Di dare atto che il termine di adeguamento di cui al comma 1 dell'art. 24 della L.R. n. 20/2000, da valere per i soggetti che esercitavano le attività sanitarie previste dall'art. 5 alla data di entrata in vigore della medesima legge, è quello indicato per ciascun requisito nel medesimo allegato.

 

 

MANUALE AUTORIZZAZIONE

REQUISITI STRUTTURALI, TECNOLOGICI ED ORGANIZZATIVI MINIMI PER L'AUTORIZZAZIONE ALLA REALIZZAZIONE E ALL'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ SANITARIE DA PARTE DELLE STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE DELLA REGIONE MARCHE

(Ai sensi della legge regionale n. 20/2000)

Ottobre 2000

REQUISITI MINIMI DI AUTORIZZAZIONE

Struttura del Manuale

Il manuale è composto dalle seguenti parti:

1) Indice

2) Introduzione

Vengono riportati: definizioni, obiettivi, durata e aree di applicazione dell'istituto dell'autorizzazione.

3) Glossario

Sono riportate le definizioni di alcuni termini utilizzati nel manuale al fine di fornire una interpretazione uniforme.

4) Procedura

Vengono riportate le procedure necessarie ed utili per la richiesta dell'autorizzazione, nonché l'iter procedurale (sotto forma di schemi che descrivono tempi e attori indicati nella L.R. n. 20/2000) dell'intero processo di autorizzazione.

5) Requisiti Autorizzativi

In questa sezione sono specificati, per singola struttura, i requisiti necessari per ottenere l'autorizzazione.

 

 

1. Indice

Introduzione

Glossario per il manuale di autorizzazione

Procedura

Requisiti

1 Requisiti minimi organizzativi delle direzioni aziendali

2. Requisiti minimi strutturali e tecnologici generali

3 Requisiti minimi organizzativi direzione dipartimenti

4 Requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi specifici per le strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale

4.1 Assistenza specialistica ambulatoriale medica

4.2 Assistenza specialistica ambulatoriale chirurgica

4.3 Struttura di assistenza specialistica odontoiatrica

4.4 Servizi di dialisi

4.5 Medicina di laboratorio

4.6 Punti prelievo esterni

4.7 Attività di diagnostica per immagini

4.8 Presidi ambulatoriali di recupero e rieducazione funzionale

4.9 Centri ambulatoriali di riabilitazione

4.10 Poliambulatorio

4.11 Centri ambulatoriali di terapia iperbarica

4.12 Centro di salute mentale

4.13 Consultorio familiare

4.14 Presidi per il trattamento dei tossicodipendenti: centro ambulatoriale

5 Requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi specifici per le strutture che erogano prestazioni di alta specializzazione in regime di ricovero a ciclo continuativo e/o diurno per acuti

6 Requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi specifici per le strutture che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e/o diurno per acuti

6.1 Requisiti minimi generali delle strutture ospedaliere

6.2 Pronto soccorso ospedaliero

6.3 Area di degenza

6.4 Reparto operatorio

6.5 Punto nascita - blocco parto

6.6 Rianimazione e terapia intensiva

6.7 Medicina nucleare

6.8 Attività di radioterapia

6.9 Day-Hospital

6.10 Day-surgery

6.11 Gestione farmaci e materiale sanitario (farmacia)

6.12 Emoteca

6.13 Servizio di sterilizzazione

6.14 Servizio di disinfezione

6.15 Servizio mortuario

6.16 Servizi vari

7 Requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi specifici per le strutture che erogano prestazioni residenziali e semiresidenziali a ciclo continuativo e/0 diurno

7.1 Presidi di riabilitazione funzionale dei soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali

7.2 Centro diurno

7.3 Day-Hospital psichiatrico

7.4 Presidi di tutela della salute mentale: struttura residenziale psichiatrica

7.5 Strutture di riabilitazione e strutture educativo-assistenziali per i tossicodipendenti

7.6 Residenze sanitarie

7.7 Centri residenziali cure palliative (Hospice)

8 Stabilimenti termali

9 Studio odontoiatrico

 

 

2 - Introduzione

Definizione

Per autorizzazione si intendono i distinti provvedimenti che consentono la realizzazione di strutture e l'esercizio di attività sanitarie e socio-sanitarie da parte di soggetti pubblici e privati (Legge regionale n. 20/2000 art. 2 comma 1).

Tali autorizzazioni si applicano ai soggetti pubblici e privati che intendono realizzare, ampliare, trasformare o trasferire strutture sanitarie.

Obiettivi

Garantire la qualità del servizio in termini organizzativi, tecnologici, strutturali e di sicurezza delle strutture pubbliche e private che offrono prestazioni sanitarie e socio-sanitarie ai cittadini.

L'istituto dell'autorizzazione si inserisce nel processo di miglioramento continuo della qualità e della costruzione nel tempo di un sistema di qualità all'interno della aziende produttrici di servizi sanitari.

I soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività sanitaria ai sensi della L.R. n. 20/2000 potranno chiedere l'accreditamento istituzionale per ottenere lo status di potenziali erogatori di prestazioni nell'ambito e per conto del Servizio sanitario nazionale.

Durata dell'Autorizzazione

L'autorizzazione ha validità quinquennale.

Alla scadenza dei termini il rinnovo dell'Autorizzazione dovrà seguire la procedura indicata dall'art. 12 L.R. n. 20/2000

Aree d'intervento

Sono soggette ad autorizzazione le seguenti strutture (art. 5 L.R. n. 20/2000):

a) strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, così come di seguito classificate:

1) attività specialistica ambulatoriale medica;

2) attività specialistica ambulatoriale chirurgica;

3) attività specialistica odontoiatrica;

4) attività di medicina di laboratorio;

5) attività di diagnostica per immagini;

6) presidi ambulatoriali di recupero e rieducazione funzionale;

7) centri ambulatoriali di riabilitazione;

8) centri ambulatoriali di dialisi;

9) centri ambulatoriali di terapia iperbarica;

10) centri di salute mentale;

11) consultori familiari;

12) presidi per il trattamento delle tossico-dipendenze;

b) strutture che erogano prestazioni di alta specializzazione in regime ambulatoriale e/o in regime di ricovero a ciclo continuativo o diurno per acuti;

c) strutture che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e/o diurno per acuti;

d) strutture sanitarie e socio-sanitarie che erogano prestazioni in regime residenziale e semiresidenziale:

1) presidi di riabilitazione funzionale dei soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali;

2) presidi per la tutela della salute mentale e in particolare centri diurni psichiatrici e day hospital psichiatrici;

3) strutture residenziali psichiatriche;

4) strutture di riabilitazione e strutture educativo-assistenziali per tossicodipendenti;

5) residenze sanitarie medicalizzate; residenze sanitarie terapeutiche; residenze sanitarie riabilitative; residenze sanitarie assistenziali; nuclei di assistenza residenziale all'interno di strutture protette; centri semiresidenziali;

6) centri residenziali cure palliative (hospice);

e) stabilimenti termali;

f) studi odontoiatrici, medici e di altre professioni sanitarie che erogano prestazioni invasive che comportino un rischio per la sicurezza del paziente;

g) altri studi medici e di altre professioni sanitarie e socio-sanitarie individuati ai sensi dell'articolo 8-ter, commi 2 e 4, del decreto legislativo.

Nota:

Gli studi dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta sono regolamentati da apposita legge di convenzione e non rientrano pertanto nell'ambito di applicazione della legge regionale n. 20/2000.

Gli studi dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta sono tuttavia soggetti ad autorizzazione ai sensi della legge regionale n. 20/2000 art. 5 comma 1 lettera f, qualora negli stessi vengano erogate prestazioni invasive che comportino rischio per la sicurezza del paziente di cui all'allegato A (estratto dal documento redatto dalla Commissione di Studio sulla Day Surgery e Chirurgia Ambulatoriale istituita con D.M. 12 settembre 2000: "Proposta per l'organizzazione, lo sviluppo e la regolamentazione delle attività chirurgiche a ciclo diurno"), al di fuori di quanto previsto dalla convenzione .

 

 

3 - Glossario

Accreditamento Istituzionale

Per Accreditamento Istituzionale si intende il provvedimento con il quale si riconosce alle strutture pubbliche e private già autorizzate lo status di potenziali erogatori di prestazioni nell'ambito e per conto del Servizio sanitario nazionale.

Ambulatorio

Per ambulatorio di assistenza specialistica si deve intendere la struttura o luogo fisico, intra od extraospedaliera, preposto alla erogazione di prestazioni sanitarie di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione, nelle situazioni che non richiedono ricovero neanche a ciclo diurno.

Autorizzazione

Per Autorizzazione si intendono i distinti provvedimenti che consentono la realizzazione e l'esercizio di attività sanitarie e socio-sanitarie da parte di soggetti pubblici e privati.

Azienda

È il soggetto giuridico, pubblico e privato, che offre attività o prestazioni sanitarie.

Dipartimento

Con il termine dipartimento ci si riferisce allo strumento organizzativo attraverso il quale si realizza l'obiettivo di integrare funzioni tra loro affini o complementari anche se afferenti a contesti organizzativi diversi.

È costituito da unità operative autonome che a loro volta possono essere suddivise in moduli.

Documento e Documentazione

Qualsiasi forma di attestazione: cartacea, informatica o altro, anche non strutturalmente codificata, comprovante un fatto avvenuto.

Indicatore

Elemento (misuratore quanti o qualitativo) che quantifica un oggetto o un fenomeno che si intende misurare.

Linee guida

Insieme di raccomandazioni procedurali, finalizzate ad assistere gli operatori in specifiche circostanze e con le seguenti caratteristiche:

- sono basate sull'evidenza scientifica

- sono sviluppate e supportate da gruppi di esperti

- sono orientative

- sono focalizzate sulla gestione di «casi» (mancano cioè di elementi di contestualizzazione e di personalizzazione)

- sono di applicazione generale (oltre le condizioni locali).

Miglioramento continuo della qualità (MCQ)

È un sistema di gestione della qualità, fondato sull'analisi dei processi di produzione-erogazione di beni e servizi. Esso si basa sul concetto di «tensione continua» degli operatori alla ricerca, allo sviluppo, al mantenimento ed al miglioramento dei livelli di qualità perseguibili nell'organizzazione. Lo scopo che si intende raggiungere con l'applicazione di tale sistema di gestione, nelle aziende sanitarie, è quello di organizzare l'intero processo assistenziale in modo da perseguire la massima soddisfazione dell'utente finale del servizio, garantendo, al tempo stesso, livelli elevati di efficienza gestionale, organizzativa e di economicità. In tale senso le iniziative di MCQ prevedono l'identificazione di un problema, la definizione dei criteri di buona qualità, la progettazione e l'effettuazione dell'intervento migliorativo, la valutazione di impatto dell'intervento migliorativo, la diffusione a tutti gli interessati, il monitoraggio nel tempo dei livelli di qualità raggiunti, la ricerca di nuovi elementi di miglioramento.

Mission

Motivo per cui un'organizzazione esiste; è la ragion d'essere stessa dell'organizzazione; ciò che essa sceglie di fare per soddisfare i bisogni dell'utenza.

Presidio

Entità fisica (ospedale, poliambulatorio, ambulatorio, studi professionali, etc.) dove effettuano le prestazioni e/o le attività sanitarie.

Procedure - Protocolli operativi

Come i protocolli diagnostico-terapeutici indicano una procedura di comportamento ben determinata, ma non sono applicati a processi di diagnosi e cura, bensì a contesti tecnicogestionali (p. es. procedure per disinfezione, sanificazione, accoglienza paziente).

Sono:

- basati quanto possibile sull'evidenza scientifica

- sviluppati generalmente a livello locale

- applicabili a situazioni bene identificabili

- poco flessibili

- prescrittivi.

Processo

Organizzazione di persone, materiali, strumenti, metodi e tecnologie al fine di creare sequenze logiche di azioni capaci di produrre risultati significativi di valore per i clienti convertendo input misurabili in output altrettanto misurabili mediante una successione organizzata di passi.

Profili di assistenza

Sono strumenti di miglioramento orientati alla presa in carico globale del bisogno del paziente oltre che solo alla diagnosi e cura, anche attraverso il ricorso a servizi e a strutture sanitarie diverse ma integrate all'interno del percorso. I profili di assistenza hanno le seguenti caratteristiche:

- sono basati sulle evidenze scientifiche e su linee guida

- vengono costruiti a partire dal contesto locale

- possono avere una diversa estensione (c'è sempre comunque un punto di partenza ed un punto di arrivo)

- possono essere costruiti anche attraverso la sommatoria di sub-profili con la partecipazione di diverse professionalità

- sono rivolti ai «pazienti» e non soltanto ai «casi» prendendo in considerazione i diversi aspetti dell'assistenza, ivi inclusi i bisogni psico-sociali (educazione del paziente e dei familiari, pianificazione della post-dimissione, etc.).

Protocolli diagnostico-terapeutici

Indicano una procedura di comportamento, ben determinata.

Sono:

- basati sull'evidenza scientifica

- sviluppati e supportati da gruppi di esperti

- di aiuto nella gestione di cure e interventi

- applicabili a situazioni specifiche

- poco flessibili

- prescrittivi

- di applicazione generale (oltre le condizioni locali).

Rianimazione Cardio-Polmonare di base (attrezzature)

Si intendono le seguenti attrezzature:

- farmaci d'emergenza (check list disponibile)

- aghi cannula

- lacci emostatici

- siringhe (varie misure)

- deflussori (normali e microgoccia)

- pallone Ambu (autoespansibile)

- maschere

- canule orafaringee (Mayo, Guedel)

- fonendoscopio

- sfigmomanometro.

Qualità

L'insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare le esigenze espresse o implicite di un cliente.

Qualità organizzativa

È intesa come congruenza tra elementi costitutivi dell'organizzazione. Caratterizzata da un uso più efficace e produttivo delle risorse all'interno dei limiti e delle direttive stabiliti dalle autorità preposte/acquirenti.

Qualità percepita

È intesa come scarto fra osservato ed atteso dall'operatore nel vissuto della organizzazione, dall'utente nel ricevere la prestazione.

Qualità tecnica

Capacità del professionista di soddisfare i bisogni degli utenti, così come da lui stesso definiti, utilizzando tecniche e procedure corrette ed appropriate.

Regolamenti interni

Definiscono le modalità di comportamento o successione di azioni definite da documenti formali o dalla normativa, che devono essere sistematicamente ottemperate.

Requisito

Ciascuna civile caratteristiche necessarie e richieste affinché un prodotto/servizio risponda allo scopo (vedi qualità).

Tecnologia

Il concetto di tecnologia include non solo le attrezzature, ma anche le procedure, i farmaci ed i supporti organizzativi che sostengono gli interventi sanitari.

Sistema qualità

È la struttura organizzata, riconosciuta e documentata della qualità, articolata in un sistema multidimensionale integrato, spesso orientato a migliorare non soltanto la «gestione della produzione» (prodotti, processi, risultati), ma anche la funzione di «governo» del sistema-organizzazione (e i processi decisionali connessi) ed i suoi macro-risultati.

Struttura organizzativa

Dimensione organizzativa complessiva della funzione svolta ad esempio: dipartimento, unità operativa, struttura complessa, struttura semplice, modulo.

Studio medico

Per studio si intende il luogo dove vengono erogate prestazioni sanitarie da parte di professionisti abilitati all'esercizio della professione, in regime fiscale di persona fisica e in forma singola o associata.

Valutazione e miglioramento della qualità

Sono attività che hanno lo scopo di garantire all'utente che le prestazioni o i servizi ricevuti siano di buona qualità. Tali iniziative possono riguardare processi/esiti di prestazioni dirette agli utenti o processi/esiti delle attività di supporto (gestionali, organizzative, amministrative, etc.).

Per iniziative di valutazione e miglioramento della qualità si intendono progetti che prevedono:

- l'identificazione di un problema (intesa come occasione di miglioramento)

- la determinazione delle cause possibili

- la definizione dei criteri, degli indicatori e dei livelli soglia di buona qualità

- la progettazione e l'effettuazione di uno o più studi per precisare la differenza tra i valori attesi e quelli osservati nonché per identificare le cause di tale discrepanza

- la progettazione e l'effettuazione dell'intervento migliorativo

- la valutazione di impatto a breve e medio termine dell'intervento migliorativo nei confronti del problema affrontato

- la diffusione dei risultati a tutti gli interessati.

 

 

4 - Procedura

I soggetti che intendono chiedere l'autorizzazione inoltrano al Comune competente per territorio:

- domanda su apposito modulo allegando i documenti previsti dal modulo stesso;

- l'autocertificazione concernente la conformità al possesso dei requisiti minimi costituita da: una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà firmata dal Responsabile della struttura organizzativa con allegate copie fotostatiche del Manuale autocompilate (secondo lo schema 1) e firmate singolarmente dal Responsabile della singola struttura organizzativa, in numero corrispondente alle aree d'intervento oggetto di autorizzazione;

- per l'autorizzazione provvisoria art. 24 L.R. n. 20/2000 apposita scheda per lettura ottica compilata relativa alle aree di intervento per cui si intendono svolgere le attività secondo lo schema 1;

- documenti attestanti il possesso del requisito contrassegnato nel Manuale con un asterisco. Qualora in uno stesso documento siano corrisposti più requisiti, questi vanno segnalati in allegato al documento stesso, richiamando il codice paragrafo e il numero del registro;

- esclusivamente per l'autorizzazione provvisoria art. 24 L.R. n. 20/2000 le attività di adeguamento che si intendono intraprendere per il raggiungimento della conformità al possesso del requisito.

I Direttori Generali delle Aziende Sanitarie pubbliche entro tre mesi dal rilascio dell'Autorizzazione provvisoria presentano alla Giunta Regionale il piano di adeguamento ai requisiti stabiliti nel provvedimento di autorizzazione medesimo (art. 27 L.R. n. 20/2000.)

Al fine di rendere più chiara ed agevole la lettura degli articoli n. 7, 8, 24 della L.R. n. 20/2000 relativi al processo autorizzativo, vengono di seguito riportati anche gli schemi procedurali corrispondenti ai rispettivi articoli (schemi 2, 3,4).

Compilazione scheda per lettura ottica (SLO)

La SLO dovrà servire all'organo regionale per il mantenimento di un database informatizzato relativo alle autovalutazioni. La SLO potrà essere reperita presso le ASL, Servizio Sanità Regionale, Comuni. La SLO dovrà essere compilata nel numero corrispondente alle strutture da autorizzare (p. es. un ospedale con 5 reparti di degenza dovrà compilare 5 SLO relative al paragrafo dell'area di degenza). È costituita da due sezioni:

- una su cui scrivere: dati anagrafici, indirizzo, tel., attività svolta, firma etc.;

- una da barrare che verrà letta direttamente dal lettore ottico con: codice paragrafo ed in base al n. progressivo del requisito le risposte da barrare e cioè: SI, NO, NA (non applicabile).

 

 

SEZIONI DEL MANUALE DA COMPILARE PER L'AUTOCERTIFICAZIONE

SCHEMA 1

 

REQUISITI MINIMI 

REQUISITI 

REQUISITI MINIMI 

REQUISITI MINIMI 

REQUISITI MINIMI 

 

ORGANIZZATIVI 

MINIMI 

ORGANIZZATIVI 

GENERALI 

SPECIFICI: 

REQUISITI 

DIREZIONE 

STRUTTURALI E 

DIREZIONE 

STRUTTURE 

strutturali, 

 

AZIENDALE 

TECNOLOGICI 

DIPARTIMENTI (solo 

OSPEDALIERE 

tecnologici, 

 

 

GENERALI 

per pubblici) 

 

organizzativi 

AREE DI INTERVENTO 

Paragrafo 1 

Paragrafo 2 

Paragrafo 3 

Paragrafo 6.1 

Paragrafi: 4-9 

ASSISTENZA 

 

 

 

 

SI 

SPECIALISTICA IN 

 

 

 

 

Dal Paragrafo 4.1 al 

REGIME 

 

 

 

 

Paragrafo 4.14 

AMBULATORIALE 

 

 

 

 

 

ALTA 

SI 

SI 

SI 

SI 

SI 

SPECIALIZZAZIONE 

 

 

 

 

Paragrafo 5 

AMBULATORIALE E/O DI 

 

 

 

 

 

RICOVERO 

 

 

 

 

 

RICOVERO 

SI 

SI 

SI 

SI 

SI 

OSPEDALIERO A CICLO 

 

 

 

 

Paragrafo 6 

CONTINUATIVO E/O 

 

 

 

 

 

DIURNO PER ACUTI 

 

 

 

 

 

RESIDENZIALI E 

SI 

SI 

 

 

SI 

SEMIRESIDENZIALI 

 

 

 

 

Paragrafo 7 

STABILIMENTI TERMALI 

SI 

SI 

 

 

SI 

 

 

 

 

 

Paragrafo 8 

STUDI PROFESSIONALI 

 

 

 

 

SI 

 

 

 

 

 

Paragrafo 9 

 

 

 

 

 

(odontoiatrici) e 

 

 

 

 

 

paragrafo 4.1 e 4.2  

 

 

 

 

 

per attività relative 

 

 

 

 

 

(altri studi medici) 

 

 

 

 

 

 

PROCEDURE L.R. n. 20/2000

Gli schemi procedurali tengono conto del presente, inteso come strutture pubbliche o private già in esercizio, e del futuro comprendendo i soggetti pubblici o privati che intendono realizzare, ampliare, trasformare o trasferire una struttura.

Le procedure quindi sono diversificate e distinte in:

· procedura per l'autorizzazione alla realizzazione art. 7 (SCHEMA 2);

· procedura per l'autorizzazione all'esercizio art. 8 (SCHEMA 3);

· procedura per l'autorizzazione provvisoria art. 24 (SCHEMA 4);

 

 

SCHEMA 2

AUTORIZZAZIONE ALLA REALIZZAZIONE ART. 7

AZIONI 

DOMANDA 

VERIFICA  

VERIFICA  

RILASCIO 

 

Concessione Edilizia 

COMPATIBILITÀ 

CONGRUITÀ 

 

 

Autorizzazione alla 

D.Lgs. n. 229/1999  

RISPETTO REQUISITI 

 

 

realizzazione 

Entro 60 giorni dalla  

MINIMI 

 

PROTAGONISTI 

 

presentazione domanda 

 

 

 

Inoltra al Comune 2 copie 

 

 

 

STRUTTURA 

della domanda *3 copie se 

 

 

 

 

Privato: ambulatorio, studi 

 

 

 

 

Inoltra al Servizio Sanità 

 

 

Autorizza la 

 

Regione copia domanda se 

 

 

realizzazione con atto 

COMUNE 

Pubblico (tutto) o Privato 

 

 

unico 

 

complesso 

 

 

 

 

e/o 

 

 

 

 

Inoltra all'Az. USL copia 

 

 

 

 

domanda se Privato: 

 

 

 

 

ambulatorio, studi 

 

 

 

DIPARTIMENTO DI 

 

 

Verifica la congruità 

 

PREVENZIONE AUSL 

 

 

Strutture Private di tipo A- 

 

 

 

 

F-G- 

 

GIUNTA REGIONE 

 

Attesta Strutture di tipo 

 

 

 

 

B-C-D-E 

 

 

SERVIZIO SANITÀ 

 

Attesta Strutture di tipo A-F-G 

Verifica la congruità 

 

REGIONE 

 

Propone Strutture di tipo  

Strutture Private di tipo B- 

 

 

 

B-C-D-E 

C-D-E e tutte le Strutture 

 

 

 

 

Pubbliche 

 

AGENZIA REGIONALE 

 

Coinvolta dal Dirigente Servizio 

 

 

SANITARIA 

 

Sanità Regione e dalla Giunta 

 

 

 

 

Regionale 

 

 

 

 

SCHEMA 3

AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO art. 8 VALIDITÀ QUINQUIENNALE

AZIONI 

DOMANDA 

VERIFICA RISPETTO  

RILASCIO 

VERIFICA  

 

Agibilità Autorizzazione 

REQUISITI 

 

PERIODICA 

PROTAGONISTI 

all'esercizio 

Entro 90 giorni dal ricevimento 

Entro 90 giorni dalla 

(ogni 5 anni) 

 

 

dell'autocertificazione 

presentazione domanda 

VIGILANZA 

 

Inoltrata al Comune 2 copie 

 

 

 

STRUTTURA 

della domanda e 

 

 

 

 

dell'autocertificazione 

 

 

 

 

*3 copie se Privato: 

 

 

 

 

ambulatorio, studi 

 

 

 

 

Inoltrata al Servizio Sanità 

 

Autorizza la  

Verifica Ispettiva di 

 

Regione copia domanda se 

 

realizzazione 

permanenza requisiti 

COMUNE 

Pubblico (tutto) o Privato 

 

con atto unico 

Diffida, Sospende, 

 

complesso e/o Inoltra 

 

 

Revoca 

 

all'Az. USL copia domanda 

 

 

 

 

se Privato: ambulatorio, 

 

 

 

 

studi 

 

 

 

DIPARTIMENTO DI 

 

Verifica effettivo rispetto 

 

 

PREVENZIONE AUSL 

 

Strutture Private di tipo A-F-G 

 

 

SERVIZIO SANITÀ 

 

Verifica effettivo rispetto 

 

 

REGIONE 

 

Strutture Private di tipo B-C-D- 

 

 

 

 

E e tutte le Strutture Pubbliche 

 

 

AGENZIA REGIONALE 

 

Collabora con personale 

 

 

SANITARIA 

 

formato 

 

 

 

 

SCHEMA 4

AUTORIZZAZIONE PROVVISORIA art. 24

AZIONI 

DOMANDA 

VERIFICA, RISPETTO,  

RILASCIO 

 

 

REQUISITI 

 

PROTAGONISTI 

Entro 3 mesi 

Entro 12 mesi dal ricevimento 

Entro 60 giorni dalla comunicazione dell'esito 

 

 

della domanda 

della verifica 

STRUTTURA 

Inoltrata al Comune 2 copie 

 

 

 

della domanda e 

 

 

 

dell'autocertificazione  

 

 

 

*3 copie se Privato:  

 

 

 

ambulatorio, studi 

 

 

COMUNE 

Inoltra al Servizio Sanità 

 

Rilascia: 

 

Regione copia domanda se 

 

Autorizzazione Definitiva, 

 

Pubblico (tutto) o Privato 

 

Autorizzazione Provvisoria 

 

complesso e/o Inoltra all'Az. 

 

Necessaria all'adeguamento 

 

USL copia domanda se Privato: 

 

 

 

ambulatorio, studi 

 

 

DIPARTIMENTO DI 

 

Effettua verifica ed eventuale 

 

PREVENZIONE AUSL 

 

controllo ispettivo delle 

 

 

 

Strutture Private di tipo A-F-G 

 

SERVIZIO SANITÀ 

 

Effettua verifica ed eventuale 

 

REGIONE 

 

controllo ispettivo di tutte le 

 

 

 

Strutture Pubbliche e delle 

 

 

 

Strutture Private di tipo B-C-D- 

 

 

 

E 

 

AGENZIA REGIONALE 

 

Collabora con il Servizio Sanità 

 

SANITARIA 

 

nella verifica e nell'eventuale 

 

 

 

controllo ispettivo 

 

 

 

5 - REQUISITI

I requisiti sono articolati in una parte generale e una specifica.

La parte generale è costituita da 3 paragrafi:

1. Requisiti minimi organizzativi generali validi per le Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie pubbliche e le Amministrazioni: delle Case di Cura Private, delle Strutture Residenziali e Semiresidenziali, degli Stabilimenti Termali, delle Strutture che erogano prestazioni di alta specializzazione in regime ambulatoriale e di ricovero a ciclo continuativo e/o diumo per acuti.

2. Requisiti minimi tecnologici e strutturali generali validi per tutti i presidi esclusi studi e strutture ambulatoriali .

3. Requisiti minimi organizzativi validi per i Dipartimenti delle strutture pubbliche.

La parte specifica è articolata sulle seguenti aree:

1. Strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale (valido anche per gli studi professionali dei medici in cui si effettuano attività invasive che comportino un rischio per la sicurezza del paziente, attività individuate dall'allegato A) .

2. Strutture che erogano prestazioni di alta specializzazione in regime ambulatoriale o in regime di ricovero a ciclo continuativo o diurno per acuti.

3. Requisiti minimi strutturali tecnologici organizzativi per le strutture che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo o diurno per acuti.

4. Strutture che erogano prestazioni in regime residenziale e semiresidenziale.

5. Stabilimenti termali.

6. Studi odontoiatrici

Nota: per gli studi medici che erogano prestazioni invasive che comportino un rischio per la sicurezza del paziente (di cui all'allegato A) si deve far riferimento ai requisiti delle relative strutture ambulatoriali chirurgiche (paragrafo 4.2) .

All'interno di ciascuna area sono individuati i requisiti per ciascuna specifica struttura.

I requisiti sono organizzati in tre macro aggregati:

· requisiti minimi strutturali

· requisiti minimi impiantistico-tecnologici

· requisiti minimi organizzativi.

La maschera standard dei requisiti è composta, procedendo da sinistra verso destra, dalle seguenti colonne:

1. numero progressivo, indica la progressione numerica dei requisiti all'interno del paragrafo utile per la trascrizione successiva su scheda per lettura ottica;

2. requisito, contiene il testo sotto forma di domanda;

3. tempo di adeguamento, indica il tempo massimo consentito, espresso in anni, per adeguarsi al requisito qualora questo non sia posseduto all'atto dell'autovalutazione. In questa colonna, per alcuni requisiti, compaiono degli asterischi (*) che individuano i documenti da allegare alla domanda. Il valore 0 indica che il requisito deve essere corrisposto all'atto della presentazione della domanda;

4. risposta, rappresenta lo spazio nel quale apporre la risposta utilizzando esclusivamente una delle seguenti opzioni:

SI (qualora il requisito sia posseduto ); NO (qualora non si possieda il requisito);

N.A. (requisito non applicabile).

In testa ad ogni paragrafo viene indicato il codice-paragrafo alfabetico utile per la trascrizione successiva su scheda per lettura ottica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 

REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI DELLE DIREZIONI AZIENDALI 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

D 

G 

 

 

 

 

1.1 POLITICA, OBIETTIVI ED ATTIVITÀ 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo 

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

 

 

 

 

1. 

La Direzione ha adottato un documento in cui è esplicitata la missione, e cioè la 

 

 

 

ragion d'essere dell'organizzazione e le politiche complessive dell'Azienda 

0* 

 

2. 

La Direzione ha adottato un documento in cui ha esplicitato gli obiettivi annuali da 

 

 

 

raggiungere, sia per quanto riguarda la tipologia ed i volumi che per la qualità delle 

 

 

 

prestazioni e dei servizi che intende erogare 

0* 

 

3. 

Gli obiettivi sono: 

0* 

 

 

- articolati nel tempo e sulla base delle priorità identificate 

 

 

 

- misurabili 

 

 

 

- rivolti anche al rispetto dei diritti dei cittadini e alla appropriatezza dei servizi e 

 

 

 

delle prestazioni erogati 

 

 

4. 

La Direzione ha adottato un documento in cui ha comunicato ai presidi, alle unità 

0* 

 

 

operative ed alle altre articolazioni organizzative la missione, le politiche complessive 

 

 

 

e gli obiettivi annuali 

 

 

 

1.2 STRUTTURA ORGANIZZATIVA 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo 

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

5. 

La Direzione ha definito ed esplicitato l'articolazione organizzativa (organigramma e  

0* 

 

 

diagramma funzionale) dell'Azienda 

 

 

6. 

La Direzione ha individuato i responsabili di tutte le articolazioni organizzative 

0* 

 

7. 

La Direzione ha definito le modalità con cui garantisce la continuità dell'assistenza al 

1 

 

 

paziente in caso di urgenze o eventi imprevisti (clinici, organizzativi, tecnologici) 

 

 

8. 

Nella Azienda sanitaria è istituito il servizio infermieristico come previsto dalla L.R. 

 

 

 

n. 26/1996 

1 

 

 

1.3 GESTIONE DELLE RISORSE UMANE 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo 

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

9. 

La Direzione ha definito la dotazione organica di personale: 

1 

 

 

· in termini numerici (equivalenti a tempo pieno) per ciascuna professione o qualifica 

 

 

 

professionale 

 

 

 

· esplicitando le funzioni attribuite 

 

 

 

· in rapporto ai volumi ed alle tipologie delle attività, secondo criteri specificati dalle 

 

 

 

normative regionali 

 

 

10. 

Tutti i ruoli sono ricoperti da personale in possesso dei titoli previsti dalla normativa 

5 

 

 

vigente 

 

 

11. 

È predisposto un piano di formazione-aggiornamento del personale, con indicazione 

0* 

 

 

del/i responsabile/i comunicato alle rappresentanze sindacali interne 

 

 

 

 

 

 

 

1.4 GESTIONE DELLE RISORSE TECNOLOGICHE 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo 

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

12. 

Sono previste specifiche procedure di programmazione degli acquisti delle 

3 

 

 

apparecchiature biomediche e dei dispositivi medici che devono tenere conto 

 

 

 

dell'obsolescenza, dell'adeguamento alle norme tecniche, della eventuale disponibilità 

 

 

 

di nuove tecnologie per il miglioramento dell'assistenza sanitaria 

 

 

13. 

La Direzione ha adottato un inventario delle apparecchiature in dotazione aggiornato 

1 

 

 

almeno annualmente 

 

 

14. 

La Direzione ha provveduto affinché in ogni presidio sia garantito l'uso sicuro delle 

1 

 

 

apparecchiature biomediche 

 

 

15. 

La Direzione adotta specifiche procedure di valutazione dell'appropriatezza ed 

3 

 

 

economicità dell'uso delle apparecchiature biomediche e dell'utilizzo di tecnologie 

 

 

 

complesse (RMN, TAC, Angioplastiche, etc.) 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

tale requisito non è applicabile alle strutture private 

 

 

16. 

Esiste un piano per la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le 

3 

 

 

apparecchiature biomediche; tale piano è reso noto ai diversi livelli operativi 

 

 

 

1.5 GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo 

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

17. 

È stato adottato un piano per il miglioramento della qualità 

0* 

 

18. 

Sono stati attivati programmi di valutazione e miglioramento della qualità 

1 

 

19. 

In Azienda esiste una struttura organizzativa (o un responsabile in relazione alla 

1 

 

 

complessità della stessa) che presiede alle attività di valutazione e miglioramento 

 

 

 

della qualità previsti dal piano della qualità 

 

 

20. 

La Direzione effettua studi di appropriatezza nell'utilizzo delle risorse, con particolare 

1 

 

 

riferimento agli episodi di ricovero 

 

 

21. 

La Direzione ha attivato le procedure per le attività di controllo di qualità interne ed 

3 

 

 

esterne riguardanti i servizi di: laboratorio analisi, anatomia-istologia-citologia 

 

 

 

patologica e i centri trasfusionali 

 

 

 

 

1.6 SISTEMA INFORMATIVO 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo 

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

22. 

La Direzione ha adottato un documento in cui sono individuati i bisogni informativi  

1 

 

 

dell'organizzazione, le modalità di raccolta, la diffusione e l'utilizzo delle 

 

 

 

informazioni, la valutazione della qualità dei dati 

 

 

23. 

È stato individuato un referente del sistema informativo responsabile delle procedure 

1 

 

 

di raccolta e verifica della qualità (riproducibilità, accuratezza, completezza) e 

 

 

 

diffusione dei dati, ferme restando le responsabilità specifiche previste da norme 

 

 

 

nazionali 

 

 

24. 

La Direzione ha adottato un documento con cui assicura l'integrazione delle 

1 

 

 

informazioni prodotte nelle attività correnti delle singole articolazioni organizzative, 

 

 

 

sezioni, uffici, etc. 

 

 

 

 

 

 

 

 

2 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI GENERALI 

 

 

codice paragrafo 

 

 

S 

T 

G 

 

 

 

 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo 

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

 

Esiste documentazione che tutti i presidi possiedono i requisiti previsti dalle vigenti  

 

 

 

leggi in materia di: 

 

 

1. 

· protezione antisismica 

5 

 

2. 

· protezione antincendio 

5 

 

3. 

· protezione acustica 

5 

 

4. 

· sicurezza elettrica e continuità elettrica 

5 

 

5. 

· sicurezza anti-infortunistica 

5 

 

6. 

· igiene dei luoghi di lavoro 

5 

 

7. 

· protezione dalle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti 

5 

 

8. 

· eliminazione delle barriere architettoniche 

5 

 

9. 

· smaltimento dei rifiuti 

5 

 

10. 

· condizioni microclimatiche 

5 

 

11. 

· impianti di distribuzione dei gas 

5 

 

12. 

· materiali esplodenti 

5 

 

13. 

Qualora i presidi non siano in possesso dei requisiti sopraelencati, esiste 

0* 

 

 

documentazione che la Direzione ha definito piani di attività per il raggiungimento 

 

 

 

degli stessi 

 

 

 

 

 

 

 

 

3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI DIREZIONE DIPARTIMENTI 

 

 

codice paragrafo 

 

 

D 

D 

 

 

 

 

 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo 

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

La Direzione Generale ha adottato un documento con il quale individua il  

0* 

 

 

Responsabile del Dipartimento 

 

 

2. 

La Direzione del Dipartimento ha adottato un documento che ne regolamenta l'attività  

1 

 

 

(8) 

 

 

3. 

Esiste evidenza documentale degli incontri periodici del Consiglio di Dipartimento  

1 

 

 

(9) 

 

 

4. 

La Direzione di Dipartimento ha adottato un documento in cui si evidenzia il 

1 

 

 

perseguimento almeno dei seguenti obiettivi: 

 

 

 

· gestione comune degli spazi, delle attrezzature e del personale 

 

 

 

· miglioramento del livello di umanizzazione dell'assistenza 

 

 

 

· coordinamento e sviluppo delle attività cliniche, di ricerca, formazione e verifica di 

 

 

 

qualità delle prestazioni (10) 

 

 

5. 

Sono stati definiti indicatori per il monitoraggio periodico dei seguenti aspetti: 

1 

 

 

· attività 

 

 

 

· costi 

 

 

 

· qualità 

 

 

 

· soddisfazione degli utenti 

 

 

6. 

È a disposizione dell'utenza materiale informativo, aggiornato almeno con cadenza 

 

 

 

semestrale, relativo a: 

1 

 

 

· tipologie delle prestazioni erogate 

 

 

 

· operatori responsabili delle prestazioni 

 

 

 

· orari 

 

 

 

· tempi di attesa 

 

 

7. 

Sono codificate le modalità per favorire l'inserimento operativo del personale di  

1 

 

 

nuova acquisizione 

 

 

8. 

È disponibile il piano per la manutenzione ordinaria e straordinaria redatto dalla 

3 

 

 

Direzione Generale (11) 

 

 

9. 

Sono predisposti protocolli relativi alle modalità di compilazione, conservazione, 

 

 

 

archiviazione dei documenti comprovanti attività sanitarie (cartelle cliniche, cartelle 

 

 

 

infermieristiche, cartelle ambulatoriali) 

1 

 

10. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate) per: 

1 

 

 

· la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

· le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione di tutti gli strumenti 

 

 

 

ed accessori 

 

 

 

 

4. REQUISITI MINIMI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI SPECIFICI PER LE STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI DI ASSISTENZA SPECIALISTICA IN REGIME AMBULATORIALE

4.1 ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE MEDICA

Per ambulatorio di assistenza specialistica si intende la struttura o luogo fisico, intra o extra ospedaliero, preposto alla erogazione di prestazioni sanitarie, di prevenzione, diagnosi e terapia, nelle situazioni che non richiedono ricovero neanche a ciclo diurno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Codice paragrafo 

 

 

A 

S 

A 

M 

 

 

4.1.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Sono presenti spazi per attesa, accettazione, attività amministrative 

3 

 

2. 

È presente una sala dedicata all'esecuzione delle prestazioni sanitarie che garantisca il 

0 

 

 

rispetto della privacy dell'utente (con area separata per spogliarsi qualora la tipologia 

 

 

 

di attività ambulatoriale ne preveda la necessità) 

 

 

3. 

Sono fruibili servizi igienici per utenti e personale (12) 

0 

 

4. 

È presente uno spazio spogliatoio per il personale 

3 

 

5. 

Sono presenti spazi/locali per deposito di materiale pulito 

1 

 

6. 

Sono presenti spazi/locali per deposito di materiale sporco 

1 

 

7. 

Sono presenti spazi o armadi per deposito materiale d'uso, attrezzature, 

0 

 

 

strumentazioni 

 

 

 

4.1.2 REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

8. 

In tutti i locali sono assicurate efficaci condizioni di illuminazione e ventilazione 

1 

 

9. 

L'impianto telefonico è utilizzabile dagli utenti 

0 

 

10. 

Tutte le attrezzature di nuova acquisizione ottemperano le previsioni della 93/42  

0 

 

 

relativamente alla marcatura CEE (13) 

 

 

 

4.1.3 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI 

 

Il locale ambulatorio deve disporre di attrezzature e presidi medico chirurgici in relazione alla specificità dell'attività svolta. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

11. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui viene periodicamente controllata la funzionalità 

 

 

12. 

L'attrezzatura, se in comune tra più ambulatori o tra ambulatorio e area di degenza, è  

1 

 

 

posizionata in area contigua ad entrambi 

 

 

 

4.1.4 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

Il locale ambulatorio deve disporre di attrezzature e presidi medico chirurgici in relazione alla specificità dell'attività svolta. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

13. 

Durante lo svolgimento della attività ambulatoriale è prevista la presenza costante di  

0 

 

 

almeno un medico, indicato quale responsabile delle attività cliniche svolte 

 

 

 

nell'ambulatorio 

 

 

 

Nota: La "presenza costante" in ambulatorio si riferisce esclusivamente a quelle  

 

 

 

attività che debbono necessariamente essere svolte dal medico e non a quelle che  

 

 

 

possono essere svolte autonomamente da altre figure professionali (14) 

 

 

14. 

Il personale è in numero adeguato agli accessi ambulatoriali e alla tipologia 

1 

 

 

dell'attività svolta 

 

 

15. 

Tutti i materiali, farmaci, confezioni soggetti a scadenza, riportano in evidenza la data 

0 

 

 

della scadenza stessa 

 

 

16. 

Le prestazioni effettuate sono registrate e corredate dalle generalità riferite dall'utente 

0 

 

 

nel documento sanitario 

 

 

17. 

Le registrazioni e le copie dei referti sono conservate secondo le modalità e i tempi 

0 

 

 

sanciti dalla normativa vigente 

 

 

18. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate) per: 

0 

 

 

· la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

· le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione di tutti gli strumenti  

 

 

 

ed accessori 

 

 

 

 

4.2 ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE CHIRURGICA

L'assistenza specialistica ambulatoriale chirurgica è il regime assistenziale in cui vengono effettuati interventi chirurgici o anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive senza ricovero e in anestesia locale e/o analgesia.

Tali procedure sono individuate nell'allegato A (estratto dal documento redatto dalla Commissione di Studio sulla Day Surgery e Chirurgia Ambulatoriale istituita con D.M. 12 settembre 2000: "Proposta per l'organizzazione, lo sviluppo e la regolamentazione delle attività chirurgiche a ciclo diurno").

Il presente paragrafo riguarda anche gli studi professionali dei medici in cui si effettuano attività invasive, individuate dall'allegato A sopra citato, che comportino un rischio per la sicurezza del paziente (L.R. n. 20/2000, art. 5, comma 1, lettera f) .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

A 

S 

A 

C 

 

 

4.2.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È presente uno spazio attesa, accettazione, attività amministrative 

1 

 

2. 

È presente una zona preparazione paziente 

1 

 

3. 

È presente una sala dedicata all'esecuzione delle prestazioni sanitarie che garantisca il 

0 

 

 

rispetto della privacy dell'utente (con area separata per spogliarsi qualora la tipologia 

 

 

 

di attività ambulatoriale ne preveda la necessità) 

 

 

4. 

È presente un deposito materiali sterili e strumentario chirurgico 

1 

 

5. 

È presente uno spazio di sosta per i pazienti che hanno subito l'intervento; tale spazio 

1 

 

 

può essere opportunamente individuato all'interno di altri locali 

 

 

6. 

Le superfici del locale visita e trattamento sono resistenti al lavaggio ed alla 

1 

 

 

disinfezione e antisdrucciolo 

 

 

7. 

All'interno del locale chirurgico, o in comune con lo spazio per la preparazione del 

1 

 

 

personale sanitario all'atto chirurgico (qualora non esista un servizio centralizzato di 

 

 

 

sterilizzazione o l'affidamento a centrali esterne), è presente uno spazio/locale per la 

 

 

 

sterilizzazione e disinfezione dello strumentario 

 

 

8. 

Sono fruibili servizi igienici per utenti e personale 

1 

 

9. 

È presente uno spazio spogliatoio per il personale 

3 

 

10. 

È presente una zona per la disinfezione delle apparecchiature che dovranno poi essere 

1 

 

 

sterilizzate 

 

 

11. 

È presente uno spazio/locale pulito 

1 

 

12. 

È presente un spazio/locale sporco 

1 

 

13. 

Qualora vengano eseguiti esami e/o trattamenti endoscopici, esiste una sala dedicata 

5 

 

 

di superficie non inferiore a 16 mq comprensivi del locale per l'endoscopia e di un 

 

 

 

locale distinto per il lavaggio e la disinfezione ad alto livello degli strumenti 

 

 

14. 

L'area radiologica (se presente) garantisce lo spazio per lo svolgimento degli esami 

3 

 

 

diagnostici e/o delle procedure interventistiche 

 

 

15. 

L'area radiologica (se presente) garantisce uno spazio distinto per il trattamento del 

3 

 

 

materiale sensibile, uno per il deposito dello stesso, uno per il deposito dei mezzi di 

 

 

 

contrasto 

 

 

16. 

L'area radiologica (se presente) garantisce un'area distinta per lo spogliatoio del 

3 

 

 

paziente 

 

 

 

4.2.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

17. 

In tutti i locali sono assicurate efficaci condizioni di illuminazione e ventilazione 

3 

 

18. 

È presente, qualora la struttura non usufruisca di un servizio esterno di sterilizzazione,  

1 

 

 

un'autoclave per la sterilizzazione dello strumentario in regola con le disposizioni  

 

 

 

relative alla direttiva europea 93/42/CEE 

 

 

19. 

È presente, qualora la struttura non usufruisca di un servizio esterno di sterilizzazione,  

1 

 

 

una vasca ad ultrasuoni 

 

 

20. 

È presente, qualora la struttura non usufruisca di un servizio esterno di sterilizzazione,  

1 

 

 

una imbustatrice per ferri 

 

 

21. 

È disponibile nella struttura materiale monouso (16)  

0 

 

 

una lavastrumenti (con ciclo di lavaggio a 93 gradi per 10 minuti) 

 

 

22. 

È presente un'apparecchiatura per il lavaggio e la disinfezione di alto livello dello  

3 

 

 

strumentario e delle attrezzature, qualora la struttura non usufruisca di un servizio  

 

 

 

esterno di sterilizzazione 

 

 

23. 

Il locale/spazio preparazione chirurghi e dotato di un lavello con comando non  

1 

 

 

manuale 

 

 

24. 

Nel locale visita trattamento sono in dotazione: attrezzature idonee in base alle  

0 

 

 

specifiche attività e lettino tecnico 

 

 

25. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

26. 

L'attrezzatura, se in comune tra più ambulatori o tra ambulatorio e area di degenza, è  

1 

 

 

posizionata in area contigua ad entrambi 

 

 

27. 

Sono utilizzate le seguenti misure barriera: guanti monouso, visiere per la protezione  

1 

 

 

degli occhi, naso e bocca oppure occhiali a lenti larghe e mascherina 

 

 

28. 

Tutti i dispositivi medici di nuova acquisizione rispondono alla direttiva europea  

0 

 

 

93/42/CEE (17) 

 

 

 

4.2.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

29. 

Tutti i materiali, farmaci, confezioni soggetti a scadenza, sono disposti in modo tale 

0 

 

 

da mettere in evidenza la data della scadenza stessa 

 

 

30. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate) per: 

0 

 

 

* la sanificazione degli ambienti  

 

 

 

* le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione, confezionamento e sterilizzazione di  

 

 

 

tutti gli strumenti ed accessori 

 

 

31. 

Esiste una procedura per la preparazione del paziente all'intervento 

1 

 

32 

Esiste una procedura per la sorveglianza del paziente nell'immediato post-operatorio 

1 

 

33. 

Le prestazioni effettuate sono registrate e corredate dalle generalità riferite dall'utente 

0 

 

 

nel documento sanitario 

 

 

34. 

Le registrazioni e le copie dei referti sono conservate secondo le modalità sancite  

0 

 

 

dalla normativa vigente 

 

 

35. 

Esiste una procedura per la raccolta del consenso informativo 

1 

 

36. 

Esiste e viene seguito un protocollo dettagliato per le procedure di verifica del  

1 

 

 

corretto funzionamento dell'autoclave secondo quanto indicato dalle norme  

 

 

 

armonizzare alla 93/42/CEE 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4.3 STRUTTURA DI ASSISTENZA SPECIALISTICA ODONTOIATRICA 

 

Si definiscono strutture odontoiatriche quelle strutture che erogano prestazioni in forma di società dotate di personalità giuridica 

 

codice paragrafo 

 

 

S 

A 

S 

O 

 

 

4.3.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Esiste un locale per attesa, accettazione, attività amministrative separato dalla sala in  

1 

 

 

cui si eseguono le prestazioni 

 

 

2. 

La sala, per l'esecuzione delle prestazioni, è di dimensioni non inferiori a 9 mq per  

3 

 

 

riunito e garantisce il rispetto della privacy dell'utente 

 

 

3. 

Esistono servizi igienici fruibili per utenti e personale (18) 

1 

 

4. 

Esiste spazio/locale per deposito di materiale pulito 

1 

 

5. 

Esiste spazio/locale per deposito di materiale sporco separato da quello per il  

1 

 

 

materiale pulito 

 

 

6. 

Sono presenti spazi o armadi per deposito materiale d'uso, attrezzature,  

0 

 

 

strumentazioni 

 

 

7. 

Le pareti perimetrali (per un'altezza minima di 2 mt) e i pavimenti sono lavabili e  

1 

 

 

disinfettabili 

 

 

8. 

Qualora la struttura non usufruisca di un servizio di sterilizzazione centralizzato o  

1 

 

 

appaltato, esiste un locale per la detersione e la sterilizzazione dello strumentario ed 

 

 

 

attrezzature 

 

 

9. 

Esiste un locale deposito rifiuti e per la raccolta e stoccaggio dell'amalgama separato  

1 

 

 

dal locale in cui si effettua la prestazione 

 

 

 

4.3.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

10. 

In tutti i locali sono assicurate efficaci condizioni di illuminazione e ventilazione 

1 

 

11. 

È utilizzabile un impianto telefonico dagli utenti 

0 

 

12. 

È presente un lavello ad erogazione non manuale con dispenser per sapone ed  

3 

 

 

asciugamani monouso per ogni sala in cui si effettuano le prestazioni 

 

 

13. 

È presente, nell'insediamento odontoiatrico, almeno un apparecchio radiologico fisso  

1 

 

 

per l'esecuzione degli RX endorali, dotato di un kit di centratori autolavabili, per 

 

 

 

l'esecuzione di RX secondo tecnica parallela in regola con la normativa vigente in 

 

 

 

materia di radioprotezione 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

tale requisito non è applicabile nel caso in cui vengano svolte esclusivamente attività  

 

 

 

di ortognatodonzia 

 

 

14. 

È presente una vasca ad ultrasuoni 

1 

 

 

Nota: 

 

 

 

tale requisito non è applicabile nel caso in cui la struttura usufruisca di un servizio di 

 

 

 

sterilizzazione centralizzato o appaltato 

 

 

15. 

È presente una autoclave per la sterilizzazione dello strumentario, idonea alla  

3 

 

 

sterilizzazione di dispositivi medici, che risponde alla direttiva europea 93/42/CEE 

 

 

 

relativa ai dispositivi medici 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

tale requisito non è applicabile nel caso in cui la struttura usufruisca di un servizio di  

 

 

 

sterilizzazione centralizzato o appaltato purché risponda ai requisiti del capitolo 6.13  

 

 

 

(19) 

 

 

16. 

Il riunito è dotato di attrezzatura e/o sistemi antireflusso che evitano la  

3 

 

 

contaminazione crociata 

 

 

17. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui viene periodicamente controllata la funzionalità 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

l'attrezzatura può essere in comune tra ambulatorio e, qualora presente, area di 

 

 

 

degenza 

 

 

 

4.3.3. REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

18. 

È individuato un Dirigente sanitario responsabile della struttura che garantisca  

0 

 

 

l'organizzazione tecnico-sanitaria 

 

 

19. 

Durante lo svolgimento della attività odontoiatrica è presente almeno un odontoiatra  

0 

 

 

o un medico autorizzato all'esercizio della professione odontoiatrica 

 

 

20. 

Durante lo svolgimento della attività odontoiatrica è presente personale con mansioni  

1 

 

 

di assistenza alla poltrona 

 

 

21. 

Le prestazioni di igiene orale sono effettuate da odontoiatri e/o medici abilitati  

0 

 

 

all'esercizio della professione odontoiatrica e/o igienisti dentali 

 

 

22. 

Tutti i materiali, farmaci, confezioni soggetti a scadenza, portano in evidenza la data  

0 

 

 

della scadenza stessa 

 

 

23. 

Nella struttura vengono correntemente utilizzate le seguenti misure barriera: guanti  

1 

 

 

monouso, visiere per la protezione degli occhi, naso e bocca oppure occhiali a lenti 

 

 

 

larghe e mascherina, dighe 

 

 

24. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate e  

0 

 

 

basate sui risultati della ricerca scientifica) per garantire l'efficacia delle procedure di: 

 

 

 

· sanificazione dell'ambiente 

 

 

 

· detersione, lavaggio, disinfezione di tutti gli strumenti ed accessori 

 

 

 

· confezionamento e sterilizzazione di tutti gli strumenti ed accessori 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

l'efficacia deve essere documentata e comprovata anche dalla documentazione tecnica 

 

 

 

allegata ad ogni strumento utilizzato dalle procedure di cui sopra 

 

 

25. 

Sono documentati i controlli e le verifiche del processo di sterilizzazione. 

1 

 

 

Annualmente, l'apparecchiatura deve essere certificata nella concordanza dei  

 

 

 

parametri di temperatura e pressione registrati all'interno della camera di 

 

 

 

sterilizzazione con quelli predeterminati dalla casa conduttrice. 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

tale requisito non è applicabile nel caso in cui la struttura usufruisca di un servizio di 

 

 

 

sterilizzazione centralizzato o appaltato che comunque deve rispondere ai requisiti del 

 

 

 

cap. 6.13 (20) 

 

 

26. 

L'attività effettuata viene registrata nella documentazione clinica 

0 

 

 

 

4.4 SERVIZI DI DIALISI

La rete dei servizi di dialisi della Regione Marche è costituita da:

· Centro di Dialisi ambulatoriale

· Servizio di Dialisi Ospedaliero (che presiede, tra l'altro, a tutte le attività assistenziali domiciliari e in RSA, nonché a quelle svolte dal centro Dialisi Assistenza Limitata)

· Centro Dialisi Assistenza Limitata

· Centro Dialisi Assistenza Decentrata

I requisiti minimi del Centro Dialisi Assistenza Decentrata sono gli stessi del Centro Dialisi Assistenza Limitata con l'aggiunta che i primi devono assicurare un'assistenza medica a copertura dei turni dialitici.

4.4.1 Centro Dialisi Ambulatoriale

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

C 

D 

A 

 

 

 

4.4.1.1 REQUISITI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1 

I posti letto per sala dialisi non superano il numero di 9 

5 

 

2. 

Per ciascun posto letto di dialisi sono previsti almeno 8 mq. 

5 

 

3. 

È presente una sala dialisi contumaciale per pazienti infetti dotata di servizio igienico 

5 

 

4. 

È presente un ambulatorio/stanza per le medicazioni 

5 

 

5. 

È presente un magazzino per i materiali di consumo 

0 

 

6. 

È presente uno spazio per deposito e manutenzione dei monitor 

5 

 

7. 

È presente una sala di attesa con posti a sedere accessibile ai pazienti non deambulanti 

5 

 

8. 

Sono presenti spogliatoi e servizi igienici per gli utenti 

5 

 

 

4.4.1.2 REQUISITI TECNOLOGICI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

9. 

È presente un sistema pesa-paziente (letto-bilancia) per ogni posto letto 

0 

 

10. 

È presente 1,5 monitor per ogni posto letto di dialisi 

3 

 

11. 

È presente un elettrocardiografo-defibrillatore e materiale per intubazione di cui è  

0 

 

 

controllata periodicamente la funzionalità 

 

 

12. 

È presente un armadio farmaceutico per «emergenza» 

0 

 

13. 

Sono presenti apparecchiature per esami di laboratorio semplici (emocromo, emogas,  

3 

 

 

elettroliti) 

 

 

14. 

Le stanze di dialisi sono dotate di climatizzazione dell'aria 

3 

 

15. 

Il trattamento dell'acqua per dialisi è attuato mediante osmosi inversa e circuito di  

0 

 

 

distribuzione di tipo «biosanitario» 

 

 

16. 

È disponibile un gruppo di continuità che assicuri il termine dei trattamenti in atto in  

0 

 

 

ogni condizione 

 

 

 

4.4.1.3 REQUISITI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

17. 

Il Direttore responsabile è uno specialista in Nefrologia 

1 

 

 

Nota: 

 

 

 

il Direttore risponde della regolarità dei servizi e dell'organizzazione del Centro, 

 

 

 

ferma restando la responsabilità professionale dei singoli operatori. 

 

 

 

In particolare, il Direttore cura l'applicazione dei regolamenti interni, vigila sulla 

 

 

 

idoneità delle attrezzature, sulla registrazione ed archiviazione dei risultati, rilascia le 

 

 

 

certificazioni inerenti il trattamento dialitico e le problematiche correlate 

 

 

18. 

Il Direttore responsabile non svolge le funzioni di Direzione in più centri  

1 

 

 

ambulatoriali di dialisi contemporaneamente 

 

 

19. 

Il Direttore responsabile è presente nella struttura per almeno 30 ore settimanali 

1 

 

20. 

Il Centro Ambulatoriale è aperto per 6 giorni alla settimana 

1 

 

21. 

Durante i turni di dialisi, è garantita la presenza di personale medico specialista in  

1 

 

 

nefrologia o con esperienza di almeno 5 anni nella disciplina a completa copertura dei 

 

 

 

turni 

 

 

22. 

Durante i turni di dialisi è garantita la presenza continua di infermieri professionali (2  

1 

 

 

infermieri fino a 6 pazienti più 1 infermiere per ogni ulteriori 3 pazienti) 

 

 

23. 

Sono previsti collegamenti funzionali ed organizzativi precisi (protocolli scritti) con  

1 

 

 

una struttura di ricovero ospedaliera vicina dotata di pronto soccorso e rianimazione 

 

 

24. 

È fornito l'elenco delle prestazioni erogate 

1 

 

25. 

Per ciascun paziente è predisposto un piano di trattamento con le indicazioni delle  

1 

 

 

modalità di presa in carico, della strategia dialitica e terapeutica sulla base delle 

 

 

 

condizioni cliniche e sociali del paziente 

 

 

26. 

Per ciascun paziente ad ogni trattamento è redatta una scheda dialitica, con specifica  

1 

 

 

delle membrane dialitiche, linee per circolazione extracorporea, liquidi e concentrati 

 

 

 

utilizzati e farmaci somministrati 

 

 

27 

Esistono e vengono seguiti i protocolli di disinfezione delle attrezzature, dell'impianto  

1 

 

 

dell'acqua e del circuito di distribuzione dell'acqua per dialisi, modalità di 

 

 

 

sanificazione ambientale e smaltimento rifiuti 

 

 

28 

Esistono e vengono seguiti i protocolli dei controlli chimici e biologici dell'acqua per  

1 

 

 

dialisi 

 

 

29. 

È redatto un registro di carico e scarico di tutto il materiale in uso con le relative  

1 

 

 

scadenze 

 

 

30. 

È disponibile il piano per la manutenzione ordinaria e straordinaria 

1 

 

31. 

È disponibile per ogni apparecchiatura il manuale d'uso e il libro macchina,  

1 

 

 

conservato all'interno del presidio 

 

 

32. 

È disponibile un sistema informatico gestionale 

1 

 

4.4.2 Servizio Dialisi Ospedaliero

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

S 

D 

O 

 

 

 

4.4.2.1 REQUISITI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

I posti letto per sala dialisi non superano il numero di 9 

5 

 

2. 

Per ciascun posto letto di dialisi sono previsti almeno 8 mq. 

5 

 

3. 

È presente una sala dialisi contumaciale per pazienti infetti dotata di servizio igienico  

0 

 

4. 

È presente un ambulatorio/stanza per le medicazioni 

0 

 

5. 

È presente un magazzino per i materiali di consumo 

0 

 

6. 

È presente uno spazio per deposito e manutenzione dei monitor 

0 

 

7. 

È presente un ambulatorio attrezzato per l'addestramento alla dialisi extracorporea  

3 

 

 

domiciliare 

 

 

8. 

È presente un ambulatorio attrezzato per la gestione dei pazienti in dialisi peritoneale  

3 

 

 

sia manuale che automatizzata e il loro addestramento 

 

 

9. 

È presente una sala di attesa con posti a sedere accessibili ai pazienti non deambulanti 

5 

 

10. 

Sono presenti spogliatoi e servizi igienici per gli utenti 

5 

 

 

4.4.2.2. REQUISITI TECNOLOGICI IMPIANTISTICI 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

11. 

È presente un sistema pesa-paziente (letto bilancia) per ogni posto letto 

0 

 

12. 

Sono presenti 2 monitor per ogni posto letto di dialisi (per garantire monitor dedicati  

3 

 

 

per HBV, HCV, HIV positivi e dialisi in emergenza al centro o in altre sedi) 

 

 

13. 

Sono disponibili posti tecnici di dialisi extracorporea in caso di complicanze della  

3 

 

 

dialisi domiciliare o cambiamento di metodica 

 

 

14. 

È disponibile un apparecchio per dialisi peritoneale automatizzata per ogni paziente in  

0 

 

 

tale trattamento 

 

 

15. 

È disponibile un apparecchio per dialisi peritoneale automatizzata di scorta per ogni 4  

3 

 

 

pazienti in dialisi peritoneale automatizzata 

 

 

16. 

Sono presenti apparecchiature per il monitoraggio cardiocircolatorio e pressorio 

3 

 

17. 

È disponibile un apparecchio per emofiltrazione continua 

3 

 

18. 

È presente un elettrocardiografo-defibrillatore e materiale per intubazione di cui è  

0 

 

 

controllata periodicamente la funzionalità 

 

 

19. 

È presente un armadio farmaceutico per «emergenza» 

0 

 

20. 

Le stanze di dialisi sono dotate di climatizzazione dell'aria 

3 

 

21. 

Il trattamento dell'acqua per dialisi e attuato mediante osmosi inversa e circuito di  

0 

 

 

distribuzione di tipo «biosanitario» 

 

 

22. 

È disponibile un gruppo di continuità che assicuri il termine dei trattamenti in atto in  

0  

 

 

ogni condizione 

 

 

 

 

 

 

 

4.4.2.3 REQUISITI ORGANIZZATIVI 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

23. 

Il personale infermieristico corrisponde a quanto previsto Legge Regionale del 30  

1 

 

 

dicembre 1989 n. 33 e successive modificazioni 

 

 

24. 

L'attività dialitica è articolata su 2 turni giornalieri 

1 

 

25. 

Durante i turni di dialisi, è garantita la presenza di personale medico specialista in  

1 

 

 

nefrologia o con esperienza di almeno 5 anni nella disciplina a completa copertura dei 

 

 

 

turni 

 

 

26. 

È garantita la pronta disponibilità medica e infermieristica nelle 24 ore per dialisi in  

1 

 

 

urgenza 

 

 

27. 

Esiste un programma di formazione aggiornamento continuo «ad hoc» per il  

1 

 

 

personale infermieristico di dialisi 

 

 

28. 

Esistono criteri formalizzati per l'ammissione alle diverse modalità di terapia  

1 

 

 

sostitutiva e per l'effettuazione della terapia presso il Servizio ospedaliero, il Centro 

 

 

 

assistenza decentrata, il centro assistenza limitata, le strutture residenziali o il 

 

 

 

domicilio 

 

 

29 

È fornito l'elenco delle prestazioni erogate 

1 

 

30 

È garantita la possibilità per i pazienti di effettuare dialisi extracorporea e dialisi  

1 

 

 

peritoneale 

 

 

31. 

Per ciascun paziente è predisposto un piano di trattamento con le indicazioni delle  

1 

 

 

modalità di presa in carico, della strategia dialitica e terapeutica sulla base delle 

 

 

 

condizioni cliniche e sociali del paziente 

 

 

32. 

Per ciascun paziente ad ogni trattamento è redatta una scheda dialitica, con specifica  

1 

 

 

delle membrane dialitiche, linee per circolazione extracorporea, liquidi e concentrati 

 

 

 

utilizzati e farmaci somministrati 

 

 

33. 

Esiste una cartella corredata del profilo clinico anamnestico e relativi aggiornamenti e  

1 

 

 

terapia domiciliare somministrata 

 

 

34. 

Esistono criteri formalizzati per l'immissione dei pazienti trapiantabili in lista d'attesa  

1 

 

 

per il trapianto e per la gestione della lista 

 

 

35. 

È garantita l'integrazione tra l'assistenza del servizio e i centri trapianto di riferimento  

1 

 

 

(sia per i pazienti in lista che per i trapiantati) 

 

 

36. 

Nel caso di dialisi domiciliare, viene consegnato al paziente un manuale informativo  

1 

 

 

sulla dialisi e informazioni tecniche 

 

 

37. 

Esistono protocolli formalizzati di addestramento e riaddestramento dei pazienti  

1 

 

 

domiciliari/RSA 

 

 

38. 

Esiste un collegamento telefonico o telematico nelle 24 ore con i pazienti in terapia  

1 

 

 

domiciliare o in RSA 

 

 

39. 

Vengono eseguite visite periodiche domiciliari/RSA per valutare l'idoneità sociale e  

1 

 

 

igienica alla dialisi domiciliari/RSA 

 

 

40. 

Nel piano di assistenza domiciliare/RSA vengono coinvolti operatori dell'ADI e  

1 

 

 

del RSA ed esso viene corredato da apposita scheda contenente l'elenco dei diversi 

 

 

 

interventi terapeutici 

 

 

41. 

Esistono procedure per l'inserimento dei pazienti domiciliari/RSA in programmi  

1 

 

 

periodici di valutazione presso la struttura ospedaliera 

 

 

42. 

Esistono e vengono seguiti i protocolli di disinfezione delle attrezzature, dell'impianto  

1 

 

 

dell'acqua e del circuito di distribuzione dell'acqua per dialisi, delle modalità di 

 

 

 

sanificazione ambientale e smaltimento rifiuti 

 

 

43. 

Esistono e vengono seguiti i protocolli dei controlli chimici e biologici dell'acqua per  

1 

 

 

dialisi 

 

 

44. 

È redatto un registro di carico e scarico di tutto il materiale in uso con le relative  

1 

 

 

scadenze 

 

 

45. 

È disponibile il piano per la manutenzione ordinaria e straordinaria 

1 

 

46. 

È disponibile per ogni apparecchiatura il manuale d'uso e il libro macchina 

1 

 

47. 

È disponibile un sistema informatico gestionale 

1 

 

4.4.3 Centro Dialisi Assistenza Limitata (CAL)

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

C 

A 

L 

 

 

 

4.4.3.1. REQUISITI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

I posti letto per sala dialisi non superano il numero di 9 

5 

 

2. 

Per ciascun posto letto di dialisi sono previsti almeno 8 mq. 

5 

 

3. 

È presente un ambulatorio/stanza per le medicazioni 

0 

 

4. 

È presente un magazzino per i materiali di consumo 

0 

 

5. 

È presente uno spazio per deposito e manutenzione dei monitor 

0 

 

6. 

Sono presenti spogliatoi e servizi igienici per i pazienti 

0 

 

7. 

È presente un'area per l'accettazione e le attività amministrative 

5 

 

8. 

È presente un'area sosta infermieri 

5 

 

9. 

È presente una sala di attesa con posti a sedere e accessibile ai pazienti non  

5 

 

 

deambulanti 

 

 

 

4.4.3.2 REQUISITI TECNOLOGICI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

10. 

È presente un sistema pesa-paziente (letto bilancia) per ogni posto letto 

0 

 

11. 

È presente 1,5 monitor per ogni posto letto di dialisi 

3 

 

12. 

È presente un elettrocardiografico-defibrillatore e materiale per intubazione di cui è  

0 

 

 

controllata periodicamente la funzionalità 

 

 

13. 

È presente un armadio farmaceutico per «emergenza» 

0 

 

14. 

Sono presenti apparecchiature per esami di laboratorio semplici (emocromo, emogas,  

3 

 

 

elettroliti) 

 

 

15. 

Le stanze di dialisi sono dotate di climatizzazione dell'aria 

3 

 

16. 

Il trattamento dell'acqua per dialisi è attuato mediante osmosi inversa e circuito di  

0 

 

 

distribuzione di tipo «biosanitario» 

 

 

17. 

È disponibile un gruppo di continuità che assicuri il termine dei trattamenti in atto in  

0 

 

 

ogni condizione 

 

 

 

4.4.3.3 REQUISITI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

18. 

Il CAL è aperto per almeno 3 giorni alla settimana 

1 

 

19. 

Il CAL è attivo su due turni giornalieri 

1 

 

20. 

Sono previsti collegamenti funzionali ed organizzativi precisi (protocolli scritti) con il  

1 

 

 

servizio dialisi ospedaliero di riferimento 

 

 

21. 

Sono previsti collegamenti telefonici con il servizio dialisi ospedaliero di riferimento 

1 

 

22. 

È fornito l'elenco delle prestazioni erogate 

1 

 

23. 

Per ciascun paziente è predisposto un piano di trattamento con le indicazioni delle  

1 

 

 

modalità di presa in carico, della strategia dialitica e terapeutica sulla base delle 

 

 

 

condizioni cliniche e sociali del paziente 

 

 

24. 

Per ciascun paziente ad ogni trattamento è redatta una scheda dialitica, con specifica  

1 

 

 

delle membrane dialitiche, linee per circolazione extracorporea, liquidi e concentrati 

 

 

 

utilizzati e farmaci somministrati 

 

 

25. 

Esistono e vengono seguiti i protocolli di disinfezione delle attrezzature, dell'impianto  

1 

 

 

dell'acqua e del circuito di distribuzione dell'acqua per dialisi, delle modalità di 

 

 

 

sanificazione ambientale e smaltimento rifiuti 

 

 

26. 

Esistono e vengono seguiti i protocolli dei controlli chimici e biologici dell'acqua per  

1 

 

 

dialisi 

 

 

27. 

È redatto un registro di carico e scarico di tutto il materiale in uso con le relative  

1 

 

 

scadenze 

 

 

28. 

È disponibile il piano per la manutenzione ordinaria e straordinaria 

1 

 

29. 

È disponibile per ogni apparecchiatura il manuale d'uso e il libro macchina 

1 

 

30. 

È disponibile un sistema informatico gestionale 

1 

 

31. 

Durante i turni di dialisi è garantita la presenza continua di infermieri professionali (2  

1 

 

 

infermieri fino a 6 pazienti più 1 infermiere per ogni ulteriori 3 pazienti) 

 

 

32. 

Esiste un protocollo per garantire: 

1 

 

 

· la pronta disponibilità di un nefrologo appartenente al servizio ospedaliero di  

 

 

 

riferimento durante l'orario di attività del Cal 

 

 

 

· la supervisione periodica di un nefrologo appartenente al servizio ospedaliero di 

 

 

 

riferimento delle attività del Cal 

 

 

 

 

4.5 MEDICINA DI LABORATORIO

Il capitolo e costituito da: Laboratorio Analisi, Anatomia Patologica e Servizio Trasfusionale e di Immunoematologia.

L'attività di medicina di laboratorio fornisce informazioni ottenute con metodi chimici, fisici o biologici su tessuti o liquidi di origine umana o su materiali connessi alla patologia umana, ai fini della prevenzione, della diagnosi, del monitoraggio della terapia e del decorso della malattia e ai fini della ricerca.

La tipologia di prestazioni eseguite nei diversi laboratori e la dotazione strumentale hanno un diverso grado di complessità commisurato alla realtà sanitaria ed alla tipologia dei quesiti diagnostici posti al laboratorio.

1. Laboratori generali di base: sono laboratori ad organizzazione semplice e unitaria che possono svolgere indagini nell'ambito della biochimica clinica e tossicologica, dell'ematologia ed emocoagulazione, dell'immunoematologia, della microbiologia, sieroimmunologia. Possono essere a gestione pubblica o privata ed operare isolatamente o nell'ambito di strutture territoriali poliambulatoriali, di case di cura private e di presidi ospedalieri di minore complessità.

2. Laboratori specializzati: esplicano indagini diagnostiche monospecialistiche ad elevato livello tecnologico e professionale nell'ambito della biochimica clinica e tossicologica, dell'ematologia ed emocoagulazione, dell'immunoematologia, della microbiologia, della virologia, della citoistopatologia, della biologia molecolare e della genetica di laboratorio. Possono essere a gestione pubblica o privata ed operare nell'ambito di Aziende USL, di Aziende Ospedaliere, di Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e di Ospedali clinicizzati.

3. Laboratori generali di base con settori specializzati: sono laboratori ad organizzazione complessa che comprendono Unità Operative o moduli specializzati (giustificati dalla varietà di tipologia analitica, complessità dei quesiti diagnostici proposti, carico di lavoro) ed utilizzano tecnologie di livello superiore. Tali laboratori possono svolgere indagini diagnostiche nell'ambito degli specifici settori di cui ai punti 1 e 2. Possono essere a gestione pubblica o privata ed operare nell'ambito di Aziende USL, di Aziende Ospedaliere, di Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e di Ospedali clinicizzati.

I requisiti strutturali, organizzativi e di valutazione e miglioramento della qualità devono essere posseduti da tutte le tipologie di laboratorio di cui sopra.

I requisiti tecnologici invece si differenziano per tipologia di Laboratorio, quindi per quanto riguarda i Laboratori Specializzati, questi devono fare riferimento esclusivamente alla parte specifica di ogni settore specializzato che la caratterizza.

4.5.1 LABORATORIO ANALISI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

L 

A 

N 

 

 

 

4.4.5.1. REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

L'area di attesa (almeno 14 mq) è dotata di servizi igienici dedicati all'utenza  

5 

 

 

ambulatoriale e di posti a sedere che rispettino, i picchi di frequenza degli accessi 

 

 

2. 

Il locale per il prelievo (almeno 6 mq) consente il rispetto della privacy dell'utente 

5 

 

3. 

Sono presenti almeno due locali di superficie complessiva non inferiore a 40 mq od  

5 

 

 

uno divisibile con pareti mobili 

 

 

4. 

Se presente, la microbiologia è in un locale separato di almeno 12 mq 

5 

 

5. 

La superficie totale non è inferiore ai 100 mq 

5 

 

6. 

Sono presenti servizi igienici distinti per il personale e gli utenti 

5 

 

7. 

È presente un locale per le attività amministrative e di archivio 

5 

 

8. 

È presente un locale per il lavaggio ed il trattamento del materiale d'uso 

5 

 

9. 

Per ogni settore specializzato la superficie totale aumenta di altri 20 mq 

5 

 

10. 

Le superfici di lavoro, pavimenti e scarichi sono impermeabili e resistenti all'azione di  

5 

 

 

acidi, alcali, solventi organici e sorgenti di calore 

 

 

 

4.5.1.2 REQUISITI TECNOLOGICI IMPIANTISTICI PER I LABORATORI GENERALI DI BASE 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

11. 

È presente un sistema informatico gestionale 

3 

 

12. 

È presente un analizzatore automatico per esami emacromocitometrici ad almeno 8  

3 

 

 

parametri 

 

 

13. 

È presente un fotometro 

1 

 

14. 

È presente un analizzatore automatico per chimica-clinica ed eventuale sistema  

3 

 

 

distinto per l'esecuzione degli elettroliti (se non compreso in altra strumentazione) 

 

 

15. 

È presente uno strumento, almeno semiautomatico, per elettroforesi 

3 

 

16. 

È presente un analizzatore almeno semiautomatico per coagulazione 

3 

 

17. 

È presente un analizzatore per immunometria 

1 

 

18. 

È presente un analizzatore, almeno semiautomatico, per esame urine 

3 

 

19. 

Sono presenti delle centrifughe in numero adeguato 

1 

 

20. 

È presente un microscopio bioculare con contrasto di fase 

1 

 

21. 

È presente un agitatore 

1 

 

22. 

È presente un termostato 

1 

 

 

Nota: Si può identificare anche con l'incubatore (21) 

 

 

23. 

È presente un incubatore 

1 

 

 

Nota: Si può identificare anche con il termostato (22) 

 

 

24. 

È presente un frigorifero con congelatore a -25 °C 

1 

 

25. 

Sono presenti attrezzature generali di base per effettuare misure di volume e di peso 

1 

 

26. 

È presente una cappa chimica 

1 

 

27. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

 

Qualora vengano eseguiti esami microbiologici colturali sono presenti anche: 

 

 

28. 

· una cappa a flusso laminare verticale (classe II) 

3 

 

29. 

· un dispositivo per la coltivazione dei germi in microaerofilia 

1 

 

30. 

· un microscopio a fluorescenza (qualora si eseguano esami in fluorescenza) 

1 

 

31 

· una autoclave 

1 

 

 

PER I LABORATORI GENERALI Dl BASE CON SETTORI SPECIALIZZATI 

 

Oltre alla dotazione prevista per i laboratori generali di base, per ogni settore specializzato devono essere previste le seguenti 

attrezzature. 

 

Biochimica clinica e tossicologia 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

32. 

Qualora vengano effettuate analisi immunometriche con isotopi marcati sono presenti  

1 

 

 

contatori gamma o beta manuali o automatici 

 

 

33. 

Qualora vengano effettuate analisi immunometriche, i locali possiedono i sistemi di  

1 

 

 

protezione previsti dalla vigente legislazione, così come adeguati sistemi di raccolta e 

 

 

 

smaltimento di materiale radioattivo 

 

 

34. 

È presente uno spettrofotometro UV-visibile 

3 

 

35. 

È presente un gas-cromatografo o HPLC (qualora si eseguano esami tossicologici) 

3 

 

36. 

È presente una bilancia analitica di precisione (almeno 0,1 mg) 

3 

 

37. 

È presente uno spettrofotometro ad assorbimento atomico qualora si eseguano  

3 

 

 

determinazioni di metalli pesanti 

 

 

 

Ematologia e Coagulazione 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

38. 

È presente un analizzatore ematologico automatico multiparametrico con possibilità  

 

 

 

di esecuzione della formula leucocitaria a 5 popolazioni 

 

 

39. 

È presente un coagulometro almeno semiautomatico che esegue anche tecniche  

3 

 

 

cromogeniche 

 

 

40. 

È presente un citofluorimetro (qualora si esegua la determinazione delle  

3 

 

 

sottopopolazioni linfocitarie) 

 

 

 

Microbiologia, Virologia e Sieroimmunologia 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

41. 

È presente un termostato a CO2 (o idoneo sistema per la produzione di ambiente a  

5 

 

 

CO2) 

 

 

42. 

È presente un microscopio bioculare con accessori per fluorescenza e contrasto di fase 

3 

 

43. 

È presente un sistema, almeno semiautomatico, per identificazione germi ed  

3 

 

 

antibiogrammi 

 

 

44. 

È presente un sistema, almeno semiautomatico, per micropiastre per gli esami che  

3 

 

 

richiedono una espressione quantitativa dei risultati 

 

 

45. 

È presente un incubatore 

1 

 

46. 

Qualora vengano effettuati esami colturali per microbatteri, utilizzanti C14, i locali a  

3 

 

 

ciò destinati sono in possesso dei sistemi di protezione previsti dalla vigente 

 

 

 

legislazione 

 

 

47. 

Qualora vengano effettuati esami colturali per micobatteri, utilizzati C14, i locali a ciò  

3 

 

 

destinati sono in possesso di sistemi di raccolta e smaltimento del materiale 

 

 

 

radioattivo secondo quanto previsto dalla legge 

 

 

48. 

Qualora si eseguano test che prevedono l'amplificazione genica è presente un sistema  

3 

 

 

per l'esecuzione di reazioni di amplificazione genica (termociclatore, cappa per 

 

 

 

estrazione, gel elettroforesi) 

 

 

49. 

È presente un sistema, almeno semiautomatico, per l'esecuzione di indagini di  

3 

 

 

sierologia batteriologica, virologica e parassitologica 

 

 

 

4.5.1.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

50. 

Il Direttore responsabile in possesso dei requisiti di legge è presente nel laboratorio,  

1 

 

 

durante il normale orario lavorativo e di apertura al pubblico, per almeno 30 ore 

 

 

 

settimanali 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

Nel caso di strutture di laboratorio facenti capo a Dipartimenti di Aziende Sanitarie  

 

 

 

attivi su più sedi, le 30 ore di presenza possono essere svolte dal Direttore in una 

 

 

 

qualsiasi delle sedi (23) 

 

 

51. 

È presente un tecnico di laboratorio 

1 

 

52. 

Nel caso in cui il Direttore responsabile sia biologo o chimico è presente un laureato  

1 

 

 

in medicina 

 

 

53. 

È presente un documento che descrive tutti i servizi/prestazioni offerti dal laboratorio  

1 

 

 

ed in cui sono esplicitati gli esami che vengono eseguiti direttamente, con quali 

 

 

 

procedure ed attrezzature e quelli che vengono inviati ad altre strutture 

 

 

54. 

Sono garantite le condizioni di ottimale conservazione dei campioni e di sicurezza per  

1 

 

 

gli operatori, mediante uso di un adeguato sistema di trasporto e conservazione 

 

 

55. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per il riconoscimento degli utenti 

 

 

56. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per l'identificazione dei campioni 

 

 

57. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per il trasferimento del materiale biologico dalle zone di prelievo al 

 

 

 

laboratorio 

 

 

58. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per i processi di sanificazione (pulizia ambiente, procedure di disinfezione 

 

 

 

e di sterilizzazione, decontaminazione, etc.) 

 

 

59. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti circa lo smaltimento dei rifiuti e dei liquidi reflui 

 

 

60. 

Reagenti, materiale di controllo, materiale di calibrazione presentano etichette che ne  

1 

 

 

indichino: identità, titolo o concentrazione, condizioni di conservazione 

 

 

 

raccomandate, data di preparazione e di scadenza ed ogni altra informazione 

 

 

 

necessaria per l'uso corretto 

 

 

61. 

Non è utilizzato materiale oltre la data di scadenza 

1 

 

62. 

Esiste un sistema di archiviazione che contiene: 

1 

 

 

· i risultati degli esami sugli utenti (conservati per almeno un anno) 

 

 

 

· i risultati dei controlli di qualità interni (conservati per almeno un anno) e quelli  

 

 

 

esterni (conservati per almeno tre anni) 

 

 

63. 

Esiste un manuale delle procedure diagnostiche 

1 

 

64. 

Ogni esame del manuale delle procedure diagnostiche contiene: 

1 

 

 

· preparazione dell'utente agli esami 

 

 

 

· modalità di raccolta, trasporto e conservazione del campione 

 

 

 

· caratteristiche e descrizione del metodo analitico impiegato 

 

 

 

· modalità di compilazione, trasmissione e consegna dei referti 

 

 

 

4.5.1.4 VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

65. 

Il laboratorio dispone di un opuscolo informativo sul Servizio per gli utenti che  

1 

 

 

contiene almeno le modalità di accesso 

 

 

66. 

Il laboratorio è disponibile al ritiro dei referti in tutti i giorni feriali e in almeno alcuni  

1 

 

 

pomeriggi della settimana 

 

 

67. 

Il laboratorio svolge programmi di Controllo Interno di Qualità 

1 

 

68. 

Il Laboratorio partecipa a programmi di valutazione Esterna di Qualità promossi dalla  

1 

 

 

Regione o, in assenza di questi, a programmi validati a livello nazionale o 

 

 

 

internazionale 

 

 

4.5.2 ANATOMIA PATOLOGICA

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

A 

P 

 

 

 

 

4.5.2.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È presente uno spazio/locale per le attività amministrative e di archivio 

3 

 

2. 

È presente uno spazio/locale per accettazione 

0 

 

3. 

Il servizio dispone di una struttura idonea allo svolgimento delle varie attività  

0 

 

 

diagnostiche 

 

 

4. 

Il servizio dispone di locali adeguati alle caratteristiche della struttura in cui è  

0 

 

 

collocato e delle dimensioni delle attività assistenziali 

 

 

5. 

È presente un locale per il lavaggio ed il trattamento del materiale d'uso 

3 

 

6.  

Sono presenti servizi igienici per il personale 

3 

 

 

4.5.2.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

7. 

È presente un banco con sistema di aspirazione per valutazione macroscopica e  

0 

 

 

allestimento prelievi 

 

 

8. 

È presente un microscopio binoculare con ottica adeguata (almeno planare) per  

3 

 

 

ciascun diagnosta 

 

 

9. 

Sono presenti dotazioni tecnologiche essenziali per l'espletamento dell'attività  

3 

 

 

diagnostica isto/citopatologica 

 

 

10. 

Sono presenti dotazioni tecnologiche per l'eventuale espletamento dell'attività  

3 

 

 

diagnostica autoptica 

 

 

 

4.5.2.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

11. 

Il Direttore responsabile è in possesso dei requisiti di legge necessari allo svolgimento  

1 

 

 

della funzione 

 

 

12. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per l'identificazione dei campioni 

 

 

13. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per il trasferimento del materiale biologico dalle zone di prelievo al 

 

 

 

servizio 

 

 

14. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per i processi di sanificazione (pulizia ambiente, procedure di disinfezione 

 

 

 

e di sterilizzazione, decontaminazione, etc.) 

 

 

15. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti circa lo smaltimento dei rifiuti 

 

 

16. 

Il Servizio svolge programmi di Controllo Interno di Qualità 

1 

 

17. 

Reagenti, materiale di controllo, materiale di calibrazione presentano etichette che ne  

1 

 

 

indichino: identità, titolo o concentrazione, condizioni di conservazione 

 

 

 

raccomandate, data di preparazione e di scadenza ed ogni altra informazione 

 

 

 

necessaria per l'uso corretto 

 

 

18. 

Esiste un sistema di archiviazione che contiene: 

1 

 

 

· i risultati degli esami sugli utenti (conservati per almeno un anno) 

 

 

 

· i risultati dei controlli di qualità interni (conservati per almeno un anno) e quelli  

 

 

 

esterni (conservati per almeno tre anni) 

 

 

19. 

Esiste un manuale delle procedure diagnostiche 

1 

 

20. 

Ogni esame del manuale delle procedure diagnostiche contiene: 

1 

 

 

· preparazione dell'utente agli esami (qualora previsto) 

 

 

 

· modalità di raccolta, trasporto e conservazione del campione 

 

 

 

· caratteristiche e descrizione del metodo analitico impiegato 

 

 

 

· modalità di compilazione, trasmissione e consegna dei referti 

 

 

4.5.3 SERVIZIO TRASFUSIONALE E DI IMMUNOEMATOLOGIA

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

S 

T 

R 

 

 

 

4.5.3.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

L'area di attesa (almeno 14 mq) è dotata di servizi igienici dedicati all'utenza  

5 

 

 

ambulatoriale e di posti a sedere che rispettino i picchi di frequenza degli accessi 

 

 

2. 

Il locale per il prelievo (almeno 6 mq) consente il rispetto della privacy dell'utente 

5 

 

3. 

Sono presenti servizi igienici distinti per il personale 

5 

 

4. 

È presente un locale per le attività amministrative e di archivio 

5 

 

5. 

È presente un locale per il lavaggio ed il trattamento del materiale d'uso 

5 

 

6. 

È presente almeno un locale per l'esecuzione delle analisi 

0 

 

7. 

È presente almeno un locale per ogni settore specializzato 

5 

 

 

4.5.3.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

8. 

Sono presenti attrezzature idonee alla esecuzione di prelievi da donatori di sangue  

0 

 

 

intero o da aferesi 

 

 

9. 

Sono presenti attrezzature idonee alla produzione ed alla conservazione degli  

3 

 

 

emocomponenti 

 

 

10. 

Sono presenti attrezzature indispensabili per indagini diagnostiche e di  

3 

 

 

immunoematologia erotrocitaria, leucocitaria e piastrinica, sieroimmunologica e 

 

 

 

coagulazione con metodi immunologici, biologici e chimici 

 

 

11. 

Sono presenti presidi ed attrezzature idonee all'esecuzione di salassi, trasfusioni,  

3 

 

 

infusioni ed aferesi 

 

 

12. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

 

4.5.3.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

13. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per il riconoscimento dei pazienti e degli utenti 

 

 

14. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per l'identificazione dei campioni 

 

 

15. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per il trasferimento del materiale biologico dalle zone di prelievo al 

 

 

 

servizio 

 

 

16. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per i processi di sanificazione (pulizia ambiente, procedure di disinfezione 

 

 

 

e di sterilizzazione, decontaminazione, etc.) 

 

 

17. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti circa lo smaltimento dei rifiuti 

 

 

18. 

Il Servizio svolge programmi di Controllo Interno di Qualità 

1 

 

19. 

Reagenti, materiale di controllo, materiale di calibrazione presentano etichette che ne  

1 

 

 

indichino: identità, titolo o concentrazione, condizioni di conservazione 

 

 

 

raccomandate, data di preparazione e di scadenza ed ogni altra informazione 

 

 

 

necessaria per l'uso corretto 

 

 

20. 

Esiste un sistema di archiviazione che contiene: 

1 

 

 

· i risultati degli esami sugli utenti (conservati per almeno un anno) 

 

 

 

· i risultati dei controlli di qualità interni (conservati per almeno un anno) 

 

 

21. 

Esiste un manuale delle procedure diagnostiche 

1 

 

22. 

Ogni esame del manuale delle procedure diagnostiche contiene: 

1 

 

 

· preparazione dell'utente agli esami 

 

 

 

· modalità di raccolta, trasporto e conservazione del campione 

 

 

 

· caratteristiche e descrizione del metodo analitico impiegato 

 

 

 

· modalità di compilazione, trasmissione e consegna dei referti 

 

 

23. 

Esiste una procedura per la raccolta del consenso informato 

1 

 

24. 

Il servizio garantisce la pronta disponibilità nelle 24 ore 

1 

 

 

 

4.6 PUNTI PRELIEVO ESTERNI

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

P 

P 

E 

 

 

 

4.6.1 REQUISITI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

L'area di attesa è dotata di servizi igienici dedicati all'utenza ambulatoriale e di un  

5 

 

 

numero di posti a sedere che rispetti i picchi di frequenza degli accessi 

 

 

2. 

Il locale per il prelievo (almeno 6 mq) consente il rispetto della privacy dell'utente 

5 

 

3. 

I locali sono dotati di pareti lavabili fino all'altezza minima di due metri, di  

5 

 

 

pavimentazione idonea ad una efficace decontaminazione da inquinanti biologici 

 

 

4. 

In tutti i locali sono assicurate efficaci condizioni di illuminazione e di ventilazione 

3 

 

 

4.6.2 REQUISITI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

5. 

È presente un lettino o una poltrona prelievo 

0 

 

6. 

È disponibile materiale monouso per i prelievi 

0 

 

7. 

È presente un frigorifero per la conservazione dei materiali biologici e del materiale  

0 

 

 

diagnostico 

 

 

8. 

Sono presenti armadi per il contenimento dei materiali di consumo 

0 

 

9. 

Sono presenti attrezzature e materiale idoneo alla preparazione, conservazione e  

0 

 

 

trasporto dei campioni biologici 

 

 

10. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

 

4.6.3 REQUISITI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

11. 

Sono presenti procedure per la raccolta, il trasporto e la conservazione dei campioni 

1 

 

12. 

Sono presenti protocolli scritti per i principali collegamenti funzionali ed  

1 

 

 

organizzativi 

 

 

13. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti per i processi di sanificazione (pulizia ambiente, procedure di disinfezione 

 

 

 

e di sterilizzazione, decontaminazione, etc.) 

 

 

14. 

Esistono documenti di servizio (regolamenti interni) concordati con i servizi  

1 

 

 

competenti circa lo smaltimento dei rifiuti 

 

 

 

 

4.7 ATTIVITÀ DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

Le strutture di diagnostica per immagini svolgono indagini strumentali a fini diagnostici e/o di indirizzo terapeutico, utilizzando sorgenti esterne di radiazioni ionizzanti e altre tecniche di formazione dell'immagine.

Le attività di diagnostica per immagini sono assicurate sia dalle strutture pubbliche e private, di ricovero e cura a ciclo continuativo e/o diurno, sia da strutture extraospedaliere pubbliche e private. Poiché le strutture di ricovero e cura, come sopra identificate, assicurano lo svolgimento di attività in regime di elezione programmata oppure in regime di emergenza-urgenza, i relativi requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi devono rispondere alle funzioni proprie di tali strutture.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

D 

I 

 

 

 

 

4.7.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

I locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia ed al volume delle attività erogate. 

Le strutture che erogano prestazioni di diagnostica monospecialistica o di diagnostica plurispecialistica, devono possedere requisiti 

strutturali adeguati alla complessità delle prestazioni erogate. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

La superficie complessiva dei locali è superiore a 120 mq 

5 

 

2. 

È presente un'area di attesa dotata di un adeguato numero di posti a sedere rispetto ai  

1 

 

 

picchi di frequenza degli accessi 

 

 

3. 

Sono presenti spazi adeguati per accettazione, attività amministrative ed archivio 

3 

 

4. 

Sono presenti servizi igienici distinti per gli operatori e per gli utenti 

3 

 

5. 

È presente una sala di radiodiagnostica con annessi spazi/spogliatoi per gli utenti 

3 

 

6. 

È presente un locale per l'esecuzione degli esami ecografici, qualora previsti 

3 

 

7. 

È presente un locale per la conservazione ed il trattamento dei materiali sensibili 

3 

 

8. 

È presente un locale per la refertazione 

3 

 

9. 

È presente un'area tecnica, di stretta pertinenza degli operatori medici e tecnici 

3 

 

10. 

È presente un locale/spazio per deposito materiale pulito 

1 

 

11. 

È presente un locale/spazio per deposito materiale sporco 

1 

 

12. 

È presente uno spazio/armadio per deposito materiale d'uso, attrezzature,  

0 

 

 

strumentazioni 

 

 

13. 

È presente un locale/spazio ad accesso controllato per la raccolta e  

3 

 

 

l'immagazzinamento dei rifiuti tossici nocivi fino al loro allontanamento 

 

 

 

4.7.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI 

 

Le strutture che erogano prestazioni di diagnostica monospecialistica o di diagnostica plurispecialistica devono possedere requisiti  

tecnologici adeguati alla complessità delle prestazioni erogate 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

14. 

È presente un generatore A.T. trifase di potenza non inferiore a 30 KW e tavolo di  

3 

 

 

comando 

 

 

15. 

È presente un tavolo ribaltabile, preferibilmente telecomandato, con serigrafo, Potter  

3 

 

 

Bucky, intensificatore di brillanza 

 

 

16. 

È presente un tubo radiogeno a doppio fuoco anodo rotante 

3 

 

17. 

È presente un teleradiografo 

3 

 

18. 

È presente un corredo di cassette radiografiche con schermi ad elevato potere di  

3 

 

 

rinforzo (schermi alle terre rare) 

 

 

19. 

Se presente l'ecografo è dotato di almeno due sonde, una per uso internistico ed una  

3 

 

 

per le parti superficiali 

 

 

20. 

La strumentazione del servizio è sottoposta a corretta e regolare manutenzione  

1 

 

 

ordinaria e straordinaria 

 

 

21. 

Sono disponibili manuali ed i registri di manutenzione 

1 

 

22. 

Nelle strutture di ricovero è presente un apparecchio radiologico portatile 

3 

 

23. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

24. 

È presente una sviluppatrice 

0 

 

 

4.7.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

Le indagini radiologiche per le quali è richiesto l'impiego di sostanze di contrasto, possono effettuarsi soltanto in strutture fornite 

di ambiente idoneo e di presidi per la rianimazione. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

25. 

La struttura di radiodiagnostica è diretta da uno specialista radiologo in possesso dei  

1 

 

 

requisiti specifici per l'incarico 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

il Direttore Sanitario Responsabile risponde della regolarità dei servizi e  

 

 

 

dell'organizzazione dello studio, ferma restando la responsabilità professionale dei 

 

 

 

singoli operatori. In particolare, il direttore cura l'applicazione dei regolamenti interni, 

 

 

 

vigila sulla idoneità delle attrezzature, sulle cartelle cliniche ed archiviazione dei 

 

 

 

risultati, è responsabile del rilascio agli aventi diritto dei referti diagnostici o copia di 

 

 

 

essi (24) 

 

 

26. 

Il direttore, o altro radiologo specialista operante nella struttura, è continuamente  

1 

 

 

presente nella struttura di radiologia durante l'orario lavorativo 

 

 

27. 

Negli studi provvisti di impianti radiologici con più sale di diagnostica generale, che  

1 

 

 

si intendono sempre potenzialmente in funzione, è garantita la presenza continuativa 

 

 

 

di un medico radiologo ogni tre generatori 

 

 

28. 

Sono presenti, oltre al radiologo, almeno le seguenti figure professionali: 

1 

 

 

· un tecnico di radiologia in possesso dei titoli previsti dalla vigente normativa 

 

 

 

· un ausiliario 

 

 

29. 

È documentato il rispetto della normativa vigente in materia di radioprotezione 

1 

 

30. 

È attivato un sistema di controllo di qualità con controlli interni ed esterni 

1 

 

31. 

Per le indagini a carattere invasivo che comportino un rischio, sia per il tipo di  

1 

 

 

indagine sia per la patologia in atto, e reperibile, all'interno della struttura, un 

 

 

 

anestesia rianimatore 

 

 

32. 

I referti sono validati prima della consegna ed includono almeno: i dati anagrafici, la  

1 

 

 

data dell'esame e del referto, il medico richiedente e la tipologia di esame 

 

 

33. 

I referti sono archiviati per un periodo non inferiore ai cinque anni 

1 

 

34. 

Presso ogni struttura di diagnostica per immagini vengono comunicati all'utente, al  

1 

 

 

momento della prenotazione dell'indagine diagnostica, i tempi di consegna dei referti 

 

 

35. 

Esistono procedure scritte datate e firmate relative all'esecuzione di ogni indagine 

1 

 

36. 

Esistono procedure scritte per la refertazione in ogni suo aspetto che comprendono  

1 

 

 

anche la consegna 

 

 

37. 

Esistono procedure scritte per la comunicazione verbale del referto, qualora ciò sia  

1 

 

 

previsto 

 

 

38. 

Esistono procedure scritte per la regolare manutenzione delle apparecchiature 

1 

 

39. 

Esiste una procedura scritta per l'organizzazione del lavoro 

1 

 

40. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate e  

0 

 

 

basate sui risultati della ricerca scientifica) per: 

 

 

 

· la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

· le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione di tutti gli strumenti 

 

 

 

ed accessori 

 

 

 

 

4.8 PRESIDI AMBULATORIALI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE

Sono considerati presidi ambulatoriali di recupero e rieducazione funzionale le strutture che forniscono prestazioni orientate alla prevenzione dei danni secondari nelle patologie disabilitanti o a rischio di sviluppo delle disabilità e al trattamento delle disabilità minimali, segmentarie e/o transitorie. Possono essere ospedalieri o territoriali.

Essi svolgono attività specialistiche ambulatoriali (di cui al D.M. 22 luglio 1996 e successive modifiche e integrazioni) nei confronti dei soggetti esterni, anche a domicilio. I servizi collocati all'interno dell'ospedale assistono, altresì, individui di tutte le età, ricoverati nelle diverse Unità Operative per acuti, nel recupero funzionale di menomazioni e disabilità. Nei confronti dei pazienti in carico alle diverse Unità Operative per acuti svolgono attività di prevenzione dei danni secondari nelle patologie disabilitanti o a rischio di sviluppo di disabilità. Si caratterizzano per:

· bassa complessità degli interventi sanitari (trattamenti che non richiedono la presa in carico globale della persona)

· durata del singolo intervento inferiore all'ora.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

R 

R 

F 

 

 

 

4.8.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

La struttura garantisce sempre la completa fruibilità degli spazi da parte di tutti i possibili utenti affetti dalle diverse tipologie di  

disabilità. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Sono presenti ambulatori o studi medici per visite specialistiche e valutazioni  

0 

 

 

diagnostico-prognostiche cliniche attinenti alle patologie trattate 

 

 

2. 

Sono assenti barriere architettoniche che limitino l'accesso o gli spostamenti dentro la  

3 

 

 

struttura e l'utilizzo sicuro dei vari spazi e servizi 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

è stato fatto uno studio «ad hoc» sulla valutazione dei pazienti che eccedono 

 

 

3. 

È garantito il rispetto della privacy degli utenti 

0 

 

4. 

Ci sono aree attrezzate per attività di gruppo (palestre) e per attività dinamiche 

5 

 

5. 

Ci sono aree attrezzate per attività individuali 

5 

 

6. 

Sono presenti box (o stanze di dimensioni contenute) per attività di massoterapia,  

5 

 

 

manipolazioni articolari, terapia fisica e strumentale 

 

 

7. 

Le apparecchiature che erogano onde elettromagnetiche, rispettano le norme di  

1 

 

 

sicurezza previste dalla normativa vigente 

 

 

8. 

Qualora prevista è presente un'area attrezzata per il trattamento dei disturbi della  

3 

 

 

parola, del linguaggio e della deglutizione 

 

 

9. 

Gli spazi per il deposito di materiale pulito e sporco sono separati 

1 

 

10. 

Esistono armadi per deposito materiale d'uso e attrezzature 

0 

 

11. 

Sono presenti servizi igienici per disabili 

1 

 

12. 

Sono presenti servizi igienici e spogliatoi per gli operatori 

3 

 

13. 

Sono presenti spazi/spogliatoi per i pazienti 

1 

 

14. 

Gli spazi di attesa, attività di segreteria ed archivio, sono adeguati alle patologie e al  

1 

 

 

volume di attività previste 

 

 

 

4.8.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

15. 

Sono presenti attrezzature e dispositivi per la valutazione quali: goniometro e scale di  

1 

 

 

valutazione delle varie menomazioni e disabilità 

 

 

16. 

Sono presenti presidi e risorse tecnologiche atti allo svolgimento di prestazioni da  

1 

 

 

parte dei medici specialisti e degli altri operatori professionali della riabilitazione 

 

 

17. 

Negli ambienti, dedicati alle attività individuali e/o di gruppo, sono presenti  

1 

 

 

attrezzature e presidi per realizzare le varie tipologie di esercizio terapeutico e di 

 

 

 

rieducazione funzionale quali: lettini, materassini, specchio a muso, deambulante e/o 

 

 

 

girello, bastoni 

 

 

18. 

Sono presenti attrezzature elettromedicali per la terapia fisica e strumentale di  

3 

 

 

supporto e complemento all'esercizio terapeutico 

 

 

19. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1  

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

 

4.8.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

20. 

Il Direttore responsabile è un medico specialista in medicina fisica e riabilitazione o  

1 

 

 

disciplina equipollente e/o affine 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

garantisce la formulazione e l'applicazione del regolamento interno, risponde della 

 

 

 

idoneità delle attrezzature e degli impianti, vigila sull'osservanza delle norme igienico 

 

 

 

sanitarie, sulla efficienza dello strumentario, sulla validità e corretta applicazione 

 

 

 

delle metodologie in uso, coordina il lavoro del personale operante nella struttura, è 

 

 

 

responsabile della registrazione e conservazione delle cartelle cliniche degli utenti, 

 

 

 

provvede all'aggiornamento delle metodiche 

 

 

21. 

Il Direttore responsabile, garantisce il monitoraggio periodico dell'attuazione del  

1 

 

 

piano di trattamento (indicazione medica sul tipo di trattamento da fare, numero di 

 

 

 

sedute e diagnosi clinica-funzionale di malattie) (25). 

 

 

22. 

Durante le sedute di terapia fisica in cui le norme di sicurezza vietano all'operatore la 

 

 

 

permanenza nello stesso locale dell'utente (es. termoterapia endogena e laserterapia), 

 

 

 

è garantita a quest'ultimo la possibilità di comunicare con l'operatore in qualunque 

 

 

 

momento (es. attraverso citofono) 

 

 

 

 

4.9 CENTRI AMBULATORIALI DI RIABILITAZIONE

I centri ambulatoriali di riabilitazione svolgono attività di recupero e rieducazione funzionale con un trattamento della condizione di menomazione e/o disabilità che richiede un contestuale apporto multidisciplinare medico, psicologico e pedagogico.

I centri ambulatoritali di riabilitazione eseguono prestazioni finalizzate a prevenire, ritardare e ridurre le conseguenze di esiti disabilitanti.

Le prestazioni erogate da tali centri si differenziano dalle attività ambulatoriali specialistiche, di cui al D.M. 22 luglio 1996 e successive modifiche ed integrazioni, per la presa in carico multidisciplinare del soggetto disabile tramite il progetto riabilitativo individuale.

Si caratterizzano per:

· media complessità degli interventi sanitari: trattamenti che richiedono un apporto contestuale multidisciplinare, diretti alla cura di patologie o stati morbosi con quadro clinico-funzionale di media gravità ed in cui i percorsi riabilitativi richiedono una progettualità complessa, con la definizione di un progetto riabilitativo individuale

· impegno complessivo, per seduta dell'équipe multidisciplinare, non inferiore all'ora per ogni singolo paziente.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

C 

A 

R 

 

 

 

4.9.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Sono presenti spazi per attesa, accettazione, attività amministrative 

3 

 

2. 

È presente una sala per l'esecuzione delle prestazioni che garantisca il rispetto della  

0 

 

 

privacy dell'utente, in particolare con area separata per spogliarsi (qualora la tipologia 

 

 

 

di attività ambulatoriale ne preveda la necessità) 

 

 

3. 

I locali della struttura che eroga prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale  

5 

 

 

garantiscono autonomia logistica e funzionale rispetto ad altri locali in cui si svolge 

 

 

 

attività non sanitaria 

 

 

4. 

Sono presenti servizi igienici distinti per utenti e personale 

5 

 

5. 

Sono presenti spazio/locali per deposito di materiale pulito 

1 

 

6. 

Sono presenti spazio/locali per deposito di materiale sporco 

1 

 

7. 

Sono presenti spazi o armadi per deposito materiale d'uso, attrezzature,  

0 

 

 

strumentazioni 

 

 

8. 

La struttura è dotata dei seguenti tipi di locali per la attività riabilitative: 

5 

 

 

· aree attrezzate per attività di gruppo per attività statiche e dinamiche 

 

 

 

· aree attrezzate per attività individuali  

 

 

 

· box o stanze di dimensioni contenute per attività di massoterapia, terapia fisica e  

 

 

 

strumentale 

 

 

 

· aree attrezzate per il trattamento dei disturbi comunicativi e cognitivi  

 

 

 

4.9.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

9. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

10. 

L'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso, se in comune tra più ambulatori o tra  

1 

 

 

ambulatorio e area di degenza, è posizionata in area contigua ad entrambi 

 

 

11. 

La struttura è dotata delle attrezzature e tecnologie necessarie per le attività  

1 

 

 

riabilitative di base, mantenimento e prevenzione del degrado 

 

 

 

4.9.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

12. 

Il Direttore responsabile è un medico specialista in medicina fisica e riabilitazione o  

1 

 

 

disciplina equipollente e/o affine o nella branca relativa all'attività esercitata 

 

 

13. 

Il Direttore responsabile, o comunque un medico, è presente al momento  

1 

 

 

dell'esecuzione di terapie che comportino potenziali rischi per gli utenti 

 

 

14. 

L'équipe pluridisciplinare comprende in relazione alle attività previste: 

1 

 

 

· personale medico specialista 

 

 

 

· personale dell'area psicologica e/o pedagogica 

 

 

 

· tecnici della riabilitazione 

 

 

 

· educatori e/o personale di assistenza sociale 

 

 

15. 

L'équipe multiprofessionale, per ogni singolo paziente, redige un Progetto  

1 

 

 

Riabilitativo, con monitoraggio dell'evoluzione e delle modificazioni della disabilità 

 

 

 

mediante scale di valutazione, comprendente anche uno o più programmi terapeutici 

 

 

16. 

Le prestazioni effettuate sono registrate e corredate dalle generalità riferite dall'utente 

0 

 

17. 

Le registrazioni e le copie dei referti sono conservate secondo le modalità e i tempi  

0 

 

 

sanciti dalla normativa vigente 

 

 

18. 

Tutti i materiali, farmaci, confezioni soggetti a scadenza, riportano in evidenza la data  

0 

 

 

della scadenza stessa 

 

 

19. 

È garantita una adeguata informazione 

1 

 

20. 

È garantito l'accesso dei familiari alla struttura 

1 

 

21. 

È garantito uno specifico addestramento di pazienti e familiari per consentire il  

1 

 

 

proseguo del trattamento nel proprio ambiente di vita 

 

 

22. 

Le prestazioni ambulatoriali sono erogate in forma individuale o a piccoli gruppi  

1 

 

 

anche a domicilio 

 

 

23. 

Le prestazioni sono erogate anche in sede extramurale 

1 

 

24. 

I Centri ambulatoriali funzionano per 7/8 ore giornaliere 

1 

 

25. 

I Centri ambulatoriali funzionano per almeno 5 giorni alla settimana 

1 

 

26. 

L'organico professionale comprende tutte le figure necessarie a garantire un adeguato  

1 

 

 

livello assistenziale per la specifica conduzione 

 

 

 

 

4.10 POLIAMBULATORIO

Per poliambulatorio si intende una struttura, con propria autonomia organizzativa, dotata di più di un ambulatorio in cui vengono erogate prestazioni plurispecialistiche o monospecialistiche

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

P 

O 

L 

 

 

 

4.10.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

 

Il poliambulatorio è dotato dei seguenti locali: 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

tali locali possono essere intesi come comuni per tutto il poliambulatorio 

 

 

1. 

· sala attesa 

0 

 

2. 

· accettazione, attività amministrativa 

3 

 

3. 

· depositi materiali sporco pulito separati 

3 

 

4. 

· servizi igienici, spogliatoi per il personale 

3 

 

5. 

Sono presenti servizi igienici distinti per utenti e personale 

3 

 

 

4. 10.2 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

6. 

È designato un Dirigente Sanitario che garantisce l'organizzazione tecnico-sanitaria  

1 

 

 

del presidio stesso 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

il Direttore può essere individuato tra i medici specialisti operanti nel presidio 

 

 

7. 

È redatto un documento in cui vengono esplicite le prestazioni, gli orari e le tariffe 

1 

 

8. 

È disponibile il documento della manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture  

1 

 

 

e degli impianti 

 

 

9. 

Sono codificate procedure per ottenere il consenso informato del paziente 

1 

 

10. 

È disponibile materiale informativo per il monitoraggio dei seguenti aspetti: attività,  

1 

 

 

costi, qualità e soddisfazione degli utenti 

 

 

 

 

4.11 CENTRI AMBULATORIALI DI TERAPIA IPERBARICA

Le camere iperbariche devono essere progettate, costruite e collaudate in ottemperanza a quanto prescritto specificamente dal Regio decreto 12 maggio 1927, n. 824, dal D.M. 21 novembre 1972 e relative Raccolte VSR, M ed S, dal D.M. 21 maggio 1974 e relativa Raccolta E, dalle Circolari tecniche di aggiornamento dei citati decreti emanate dall'ex ANCC e dall'ISPESL e dalle altre norme relative alla costruzione, uso ed impiego dei dispositivi medici (Direttiva Europea n. 93/42/CEE recepita in Italia con decreto legislativo 24 febbraio 1997, n. 46.)

 

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

C 

I 

P 

 

 

 

4.11.1 REQUISITI STRUTTURALI E IMPIANTISTICI 

 

Tutte le camere iperbariche, anche esistenti, devono soddisfare le specifiche normative riguardanti le camere di nuova costruzione. 

Il locale che ospita una camera iperbarica deve essere ubicato al piano terra dell'edificio e rispondere ai requisiti previsti dalle 

vigenti norme relative alle «installazioni pericolose» all'interno degli Ospedali e/o Case di Cura e/o Strutture ambulatoriali. 

Le strutture devono essere resistenti al fuoco; all'interno delle camere non devono essere installati motori elettrici e non devono 

essere presenti prese a spina; non sono ammesse valvole a sfera. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È presente la sala per medicazioni 

5 

 

2. 

È presente la sala per urgenze e rianimazione 

5 

 

3. 

È presente un locale per lavaggio e disinfezione-sterilizzazione del materiale 

5 

 

4. 

È presente un locale «filtro» per materiale sporco, ove necessario 

5 

 

5. 

È presente una zona deposito per materiale pulito sterilizzato 

5 

 

6. 

È presente un locale per personale tecnico ed infermieristico 

5 

 

7. 

È presente un locale per personale medico 

5 

 

8. 

È presente uno spazio per lo stoccaggio delle attrezzature e dei gas 

5 

 

9. 

È presente uno spazio per i compressori e gli accumulatori 

5 

 

10. 

È presente uno spazio per il deposito di parti di ricambio 

5 

 

11. 

È presente uno spazio per la manutenzione e la riparazione delle attrezzature  

5 

 

12. 

È presente uno spazio per le pratiche amministrative ed i protocolli delle procedure di  

5 

 

 

impiego e delle procedure di emergenza 

 

 

13. 

Il locale permette la rimozione della camera per eventuali ispezioni totali per la sua  

5 

 

 

manutenzione e per eventuali prove idrauliche 

 

 

14. 

La camera iperbarica è posizionata in modo da poter essere accessibile da ogni lato  

5 

 

 

per: 

 

 

 

· controlli ed ispezioni durante il funzionamento 

 

 

 

· permettere le necessarie operazioni di manovra 

 

 

 

· agevolare l'ingresso dei pazienti nel suo interno 

 

 

 

· posizionare strumentazioni di controllo (telecamere, sistemi per l'illuminazione etc.) 

 

 

15. 

Lo spazio fruibile all'interno della camera iperbarica tiene conto sia delle dimensioni  

5 

 

 

di ingombro delle attrezzature da introdurre, sia della introduzione e permanenza di 

 

 

 

eventuali barelle, sedie a rotelle, sedili 

 

 

16. 

La camera iperbarica, progettata per permettere l'entrata e l'uscita di persone durante  

5 

 

 

il trattamento terapeutico, prevede una camera di decompressione di capacità 

 

 

 

sufficiente a contenere almeno due persone ed eventuale sedia a rotelle 

 

 

17. 

È previsto un vano passa-oggetti per il trasferimento di medicine o altro materiale che  

5 

 

 

debbano essere introdotti con urgenza nella camera stessa 

 

 

18. 

Il pavimento del locale è progettato e costruito in modo da poter sostenere il peso sia  

5 

 

 

della camera iperbarica sia delle attrezzature di supporto e funzionamento 

 

 

19. 

Il pavimento (se si prevede la possibilità di effettuare nel locale prove idrauliche sulla  

5 

 

 

camera iperbarica per eventuali future riparazioni o modifiche) sopporta il peso della 

 

 

 

qualità d'acqua necessaria per l'esecuzione della prova di pressione 

 

 

20. 

le camere iperbariche sono equipaggiate con un pavimento che sia strutturalmente in  

5 

 

 

grado di sostenere le persone e le attrezzature necessarie per l'effettuazione delle 

 

 

 

terapie e delle manutenzioni 

 

 

21. 

Il pavimento della camera è costruito con materiale non ferroso, non combustibile ed  

5 

 

 

antistatico ed è dotato di messa a terra efficiente ed equipotenziale con fasciame 

 

 

22. 

In presenza di una intercapedine fra pavimento e fondo, il pavimento è dotato di  

5 

 

 

aperture per permetterne l'accesso, l'ispezione e la pulizia 

 

 

23. 

Se non è possibile disporre di tali aperture, il pavimento è removibile 

5 

 

24. 

Se il pavimento è costituito da elementi removibili, questi sono fermamente bloccati,  

5 

 

 

con collegamenti non permanenti, alla struttura rigida e collegati ad essa in modo da 

 

 

 

ottenere una equipotenzialità elettrica 

 

 

25. 

Le tubazioni della camera iperbarica interne o passanti attraverso la parete sono  

5 

 

 

costruite in rame, in bronzo o in acciaio 

 

 

26. 

Nel locale esiste un impianto di rivelazione ed estinzione degli incendi che interessi  

5 

 

 

anche il quadro di controllo e manovra 

 

 

27. 

Sono disponibili per gli operatori idonei sistemi di respirazione in caso di incendio 

5 

 

28. 

I sistemi di respirazione sono ubicati in maniera che gli operatori possano rimanere  

5 

 

 

alla consolle di manovra della camera iperbarica in caso di emergenza 

 

 

29. 

Il locale adibito alla camera iperbarica è attrezzato con un sistema di illuminazione di  

5 

 

 

emergenza che si attiva automaticamente qualora venga a mancare la sorgente 

 

 

 

principale di energia elettrica 

 

 

30. 

Per tale evenienza il quadro di manovra e di controllo è alimentato da un sistema di  

5 

 

 

alimentazione elettrica di emergenza 

 

 

31. 

Il quadro di manovra e di controllo della camera iperbarica è posizionato in modo da  

5 

 

 

non ostacolare la movimentazione di persone ed attrezzature 

 

 

32. 

Le sorgenti per l'illuminazione interna sono progettate e costruite per essere installate  

5 

 

 

all'esterno della camera iperbarica e portare l'illuminazione all'interno mediante fibre 

 

 

 

ottiche o elementi similari oppure attraverso oblò trasparente 

 

 

33. 

In caso di sorgente per l'illuminazione interna, attraverso oblò trasparente, la sorgente  

5 

 

 

di luce non causa l'innalzamento della temperatura del materiale trasparente oltre 

 

 

 

quella massima prevista per lo stesso materiale dalla norma di ammissione all'impiego 

 

 

 

per apparecchi a pressione 

 

 

34. 

Le valvole degli impianti di distribuzione dell'ossigeno (o altri gas respiratori) sono  

5 

 

 

tutte del tipo a volantino per l'alta pressione 

 

 

 

4.11.2 REQUISITI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

35. 

Le porte di accesso sono del tipo tagliafuoco 

3 

 

36. 

È presente un kit di rianimazione manuale (canule, maschere, etc.) 

3 

 

37. 

È presente un elettrocardiografo 

3 

 

38. 

È presente un sistema di misurazione della pressione arteriosa non invasivo 

3 

 

39. 

È presente un sistema di aspirazione interno alla camera iperbarica 

3 

 

40. 

È presente un sistema di aspirazione esterno alla camera iperbarica 

3 

 

41. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

3 

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

42. 

I sedili e le suppellettili da installare sono costruiti con materiale ignifugo (classe 0 o  

3 

 

 

1), antistatico, senza bordi taglienti o acuminati e sono dotati di messa a terra per 

 

 

 

essere equipotenziali col fasciame 

 

 

43. 

Le imbottiture dei sedili e dei materassi sono ottenute da materiali ignifughi (classe 0  

3 

 

 

o 1) 

 

 

44. 

Se viene usato materiale di rivestimento per attutire gli echi e i rumori, tale materiale  

3 

 

 

è esso stesso ignifugo ed antistatico 

 

 

 

4.11.3 REQUISITI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

45. 

Tutto il personale è informato e formato sulla prevenzione dei rischi in ambiente  

1 

 

 

iperbarico 

 

 

46. 

Tutto il personale adotta misure atte a mantenere adeguati livelli di sicurezza, secondo  

1 

 

 

quanto indicato dalle linee guida nazionali (ISPESL) e regionali 

 

 

 

 

4.12 CENTRO DI SALUTE MENTALE

Espleta le funzioni indicate per il CSM dal D.P.R. 10 novembre 1999.

 

 

 

 

 

Codice paragrafo 

 

 

C 

S 

M 

 

 

 

4. 12.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI 

 

Numero locali e spazi in relazione alla popolazione servita. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È presente un locale per accoglienza utenti, segreteria, informazioni 

0 

 

2. 

È presente un locale per attività diagnostiche e terapeutiche 

0 

 

3. 

È presente un locale visita medica 

0 

 

4. 

È presente un locale per riunioni 

5 

 

5. 

È presente uno spazio archivio 

0 

 

6. 

È presente un locale per le funzioni di direzione 

5 

 

 

4 12.2 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

7. 

È presente personale medico per tutto l'orario di apertura 

1 

 

8. 

È presente personale infermieristico per tutto l'orario di apertura 

1 

 

9. 

È programmata la presenza di altre figure professionali di cui al D.P.R. 10 novembre  

1 

 

 

1999 

 

 

10. 

È garantita l'apertura di 12 ore al giorno 

1 

 

11. 

È garantita l'apertura per 6 gg. La settimana 

1 

 

12. 

È garantita l'accoglienza dell'utente a domanda 

1 

 

13. 

Sono garantite risposte alle emergenze/urgenze 

1 

 

14. 

Sono garantiti collegamenti con il Dipartimento di Emergenza-Urgenza 

1 

 

15. 

Sono garantiti collegamenti con le altre strutture per la tutela della salute mentale di  

1 

 

 

cui al D.P.R. 10 novembre 1999 

 

 

 

 

4.13 CONSULTORIO FAMILIARE

Espleta le funzioni di cui alla legge n. 405/1975 e legge n. 194/1978.

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

C 

F 

 

 

 

 

4. 13.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È presente un locale per accoglienza utenti, segreteria, informazioni 

0 

 

2. 

È presente un locale per aiuto, sostegno e consulenza, intervento psicologico ad  

5 

 

 

indirizzo terapeutico 

 

 

3. 

È presente locale per visite ostetrico-ginecologiche 

0 

 

4. 

È presente un locale per attività consultoriale pediatrica 

0 

 

5. 

È presente uno spazio archivio 

0 

 

6. 

Sono presenti locali per corsi di preparazione alla nascita, di educazione sanitaria e  

3 

 

 

promozione sociale 

 

 

7. 

È presente un locale per aiuto, sostegno e consulenza sociale 

3 

 

8. 

Sono presenti locali per attività dei consulenti 

3 

 

9. 

È presente una sala attesa, riservata alle attività consultoriali in quanto all'utenza di  

3 

 

 

tali attività deve essere assicurata anche la riservatezza 

 

 

 

4.13.2 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

10. 

Le attività consultoriali sono garantite nel rispetto della deliberazione amministrativa  

1 

 

 

3 giugno 1998, n. 202 Regione Marche, per quanto riguarda il personale 

 

 

11. 

Sono formalizzati i collegamenti funzionali con i servizi ospedalieri per  

1 

 

 

l'approfondimento diagnostico e l'eventuale intervento terapeutico 

 

 

12. 

Sono formalizzati i collegamenti funzionali con i vari servizi dell'AUSL, in  

1 

 

 

particolare con quelli per l'handicap, per la salute mentale e le tossicodipendenze, per 

 

 

 

l'individuazione e la presa in carico delle situazioni multiproblematiche e a grave, 

 

 

 

gravissimo rischio psico-sociale a tutela della gravidanza, della maternità, della 

 

 

 

minore età 

 

 

13. 

Sono documentate le intese, le convenzioni, gli accordi di programma con i Comuni  

1 

 

 

per la pronta presa in carico socio-assistenziale delle persone, anche minori, per le 

 

 

 

quali sono necessarie anche tali prestazioni 

 

 

14. 

Sono documentate con atti formali intese, convenzioni, collaborazioni o qualsiasi  

1 

 

 

altra iniziativa riconducibile alle attività consultoriali definite nella deliberazione 

 

 

 

amministrativa 3 giugno 1998, n. 202 

 

 

 

 

4.14 PRESIDI PER IL TRATTAMENTO DEI TOSSICODIPENDENTI: CENTRO AMBULATORIALE

Per i requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali si richiama la normativa sull'istituzione dei Sert di cui alla legge n. 62/1990 e D.M. 30 novembre 1990, n. 444 nonché quella indicata nel D.M. 19 febbraio 1992.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

P 

T 

T 

D 

 

 

4.14.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È presente un locale per accoglienza utenti, segreteria, archivio 

0 

 

2. 

È presente un locale per visita medica 

0 

 

3. 

È presente un locale per interventi psicologici e socio-riabilitativi 

3 

 

4. 

È presente un locale per riunioni e attività di gruppo 

5 

 

5. 

Sono presenti servizi igienici distinti per gli operatori e per gli utenti 

5 

 

6. 

Sono presenti spazio/locali per deposito di materiale pulito 

1 

 

7. 

Sono presenti spazio/locali per deposito di materiale sporco 

1 

 

8. 

Sono presenti spazi o armadi per deposito materiale d'uso, attrezzature,  

0 

 

 

strumentazioni 

 

 

9. 

È presente uno spazio/locale per prelievi di campioni biologici 

5 

 

10. 

Il locale per i prelievi è dotato di pareti lavabili fino all'altezza di due metri, di  

5 

 

 

pavimentazione idonea ad una efficace decontaminazione da inquinamenti biologici 

 

 

11. 

Esiste uno spazio per il lavoro degli infermieri e degli altri operatori 

5 

 

 

4.14.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

12. 

È presente una cassaforte per tenuta stupefacenti 

1 

 

13. 

È presente un frigorifero per la conservazione dei campioni biologici e materiale  

1 

 

 

diagnostico 

 

 

14. 

Sono presenti attrezzature e materiale idoneo alla preparazione, conservazione e  

1 

 

 

trasporto dei campioni biologici 

 

 

15. 

È presente materiale per il pronto soccorso, per rianimazione cardiopolmonare e  

1 

 

 

farmaci salvavita 

 

 

16. 

L'organizzazione degli spazi e tale da garantire le esigenze di riservatezza 

3 

 

17. 

L'organizzazione degli spazi è tale da garantire le esigenze di sicurezza 

3 

 

 

4.14.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

18. 

Per ciascun utente viene formulato ed è documentato un programma terapeutico e  

1 

 

 

socio-riabilitativo personalizzato da parte di una équipe multiprofessionale 

 

 

19. 

È assicurato il controllo dell'attuazione del programma da parte di ciascun utente 

1 

 

20. 

E assicurata ed è documentata la valutazione periodica dell'andamento e dei risultati  

1 

 

 

del trattamento e del programma di intervento, per ciascun utente 

 

 

21. 

Sono assicurati interventi preventivi  

1 

 

22. 

Sono assicurati interventi socio-riabilitativi 

1 

 

23. 

Sono assicurati interventi medico-farmacologici 

1 

 

24. 

Gli interventi sono effettuati anche domiciliarmente 

1 

 

25. 

Vengono attuati periodicamente sui tossicodipendenti in trattamento gli interventi  

1 

 

 

relativi alla prevenzione delle infezioni da HIV e delle altre patologie correlate alla 

 

 

 

tossicodipendenza, di cui all'art. 3, comma 4, D.M. Sanità n. 444/1990 

 

 

26. 

Il coordinamento delle attività è assicurato da un dirigente, secondo quanto previsto  

1 

 

 

dall'art. 6 D.M. n. 444/1990 

 

 

27. 

Il servizio funziona secondo le modalità previste dall'art. 5 D.M. n. 444/1990 

1 

 

28. 

La presenza di personale è rapportata alla tabella 1, allegata al D.M. n. 444/1990 

1 

 

29. 

Esiste una procedura per l'attività di verifica sulle prestazioni erogate in convenzione  

1 

 

 

degli Enti e/o Associazioni (recepimento Atto di intesa Stato Regioni 5 agosto 1999) 

 

 

 

 

5 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI SPECIFICI PER LE STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI DI ALTA SPECIALIZZAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE E/O IN REGIME DI RICOVERO A CICLO CONTINUATIVO O DIURNO PER ACUTI

LE STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI DI ALTA SPECIALITÀ DEVONO CORRISPONDERE A QUANTO PREVISTO DAL PIANO SANITARIO REGIONALE, L.R. 20 OTTOBRE 1998, N. 34, IN MERITO ALLA CLASSIFICAZIONE DEI LIVELLI DOTAZIONALI PER AREE Dl INTERVENTO (SETTING OPERATIVI) PARAGRAFO 4.3.2

I REQUISITI A CUI FARE RIFERIMENTO SONO QUELLI DEL PRESENTE MANUALE RELATIVI ALLE STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI IN REGIME AMBULATORIALE O IN REGIME Dl RICOVERO A CICLO CONTINUATIVO O DIURNO PER ACUTI ( CAPITOLI 4 E 6)

 

 

 

6. REQUISITI MINIMI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI SPECIFICI PER LE STRUTTURE CHE 

EROGANO PRESTAZIONI IN REGIME DI RICOVERO A CICLO CONTINUATIVO E/O DIURNO PER ACUTI 

 

6.1 REQUISITI MINIMI GENERALI DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

R 

M 

G 

O 

 

 

Requisiti Generali di carattere Tecnico-Sanitario 

 

Ogni struttura di ricovero per acuti, oltre a soddisfare l'esigenza dell'igiene e della tecnica ospedaliera, deve offrire almeno i  

servizi/funzioni e disporre dei locali di seguito riportati. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

In ogni presidio è garantito il servizio/funzione di direzione medica di presidio  

0 

 

 

ospedaliero 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

la Direzione Medica di presidio ospedaliero svolge un ruolo di promozione e tutela 

 

 

 

dell'integrazione tra i diversi servizi finalizzato al migliore risultato di salute per il 

 

 

 

singolo e la collettività, sovraintende e verifica l'adeguatezza delle procedure inerenti 

 

 

 

agli aspetti tecnico sanitari, è garante del buon andamento igienico-sanitario 

 

 

 

dell'ospedale, dirige i servizi ad essa assegnati, è parte attiva nei programmi di 

 

 

 

valutazione e promozione della qualità, garantisce inoltre le funzioni di legge quali 

 

 

 

quelle medico-legali, di polizia mortuaria, di conservazione e rilascio della 

 

 

 

documentazione sanitaria, sorveglianza delle infezioni ospedaliere nell'ambito dei 

 

 

 

CIO 

 

 

2. 

È presente il servizio accettazione 

0 

 

3. 

Sono presenti Unità Operative con dotazione minima di degenza come previsto dal  

0 

 

 

Piano Sanitario Regionale attualmente in vigore 

 

 

4. 

È presente un servizio di diagnostica per immagini 

0 

 

5. 

Le indagini radiologiche, per le quali è richiesto l'impiego di sostanze di contrasto, si  

0 

 

 

effettuano solo in strutture fornite di ambiente idoneo e di presidi per la rianimazione 

 

 

6. 

E presente un servizio/funzione di laboratorio analisi chimico cliniche 

0 

 

7. 

È presente un servizio/funzione di emoteca, ove richiesto dalla tipologia 

0 

 

8. 

È presente un servizio di anestesia/rianimazione ove nella struttura si esplichi attività  

0 

 

 

chirurgica 

 

 

9. 

Il servizio di anestesia/rianimazione assicura la pronta disponibilità di un medico  

0 

 

 

specialista in anestesia rianimazione nell'arco delle 24 ore 

 

 

10. 

Le indagini a carattere invasivo sul sistema cardiovascolare e sul sistema nervoso  

0 

 

 

centrale si effettuano solo alla presenza di un anestesista rianimatore reperibile 

 

 

 

all'interno della struttura 

 

 

11. 

È presente un reparto operatorio e un blocco parto, ove richiesti dalla tipologia 

0 

 

12. 

È presente un servizio/funzione di sterilizzazione 

0 

 

13. 

È presente un sistema di sorveglianza delle infezioni ospedaliere 

0 

 

14. 

Sono presenti locali per neonatologia ove richiesti dalla tipologia 

0 

 

15. 

Sono presenti locali per la direzione sanitaria e per quella amministrativa 

0 

 

16. 

Sono presenti locali di soggiorno ed attesa 

0 

 

17. 

Sono presenti locali per i servizi economali e contabili 

0 

 

18. 

È presente un servizio di guardia medica che assicuri l'assistenza nell'arco delle 24 ore 

0 

 

19. 

È presente un servizio per l'assistenza religiosa 

0 

 

20. 

È presente un servizio mortuario 

0 

 

21. 

È presente un servizio/funzione di lavanderia, cucina e dispensa, guardaroba,  

0 

 

 

disinfezione e disinfestazione 

 

 

22. 

Sono presenti locali attrezzati per le centrali: termica, idrica, elettrica, telefonica,  

3 

 

 

frigorifera, di condizionamento, di aspirazione e vuoto, di gas medicali, antincendio, 

 

 

 

ricerca persone, trattamento rifiuti solidi 

 

 

23. 

Ove si utilizzano farmaci antiblastici è presente un locale apposito adibito alla  

3 

 

 

preparazione e manipolazione degli stessi, che rispetti le indicazioni del D.Lgs. n. 626 

 

 

 

del 1994 e quanto previsto dal regolamento del Ministero della Sanità del 5 agosto 

 

 

 

1999 

 

 

 

Requisiti Generali di carattere Organizzativo 

 

Dotazioni di personale 

 

Personale medico 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

24. 

La struttura di ricovero per acuti ha un Dirigente medico di presidio ospedaliero 

1 

 

 

responsabile di struttura in possesso della specializzazione in igiene e sanità pubblica 

 

 

 

o disciplina equipollente o titoli equivalenti 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

nella struttura monospecialistica con meno di 100 posti letto il Dirigente medico può 

 

 

 

essere uno specialista nella branca di attività svolta con almeno 10 anni di anzianità di 

 

 

 

laurea 

 

 

25. 

Il Dirigente medico di presidio ospedaliero che superi i 120 posti letto, responsabile  

1 

 

 

della struttura, non svolge, nella stessa, attività di diagnosi e cura 

 

 

26. 

Nelle Aziende ospedaliere, ospedali di rete e case di cura che superino i 120 posti  

1 

 

 

letto è garantita: 

 

 

 

- almeno di giorno la presenza di un medico specialista per ogni unità operativa 

 

 

 

- la continuità assistenziale nelle 24 ore nelle diverse forme previste dalla normativa 

 

 

 

vigente, articolata per area funzionale omogenea (AFO medica, chirurgica, materno 

 

 

 

infantile, emergenza e servizi) o per dipartimento 

 

 

27. 

Nei poli ospedalieri e nelle case di cura con meno di 120 posti letto è garantita: 

1 

 

 

- almeno di giorno la presenza di un medico specialista per unità operativa 

 

 

 

- la continuità assistenziale nelle 24 ore nelle diverse forme previste dalla normativa 

 

 

 

vigente, articolata per area medica e per area chirurgica 

 

 

28. 

I contratti e le convenzioni che le strutture pubbliche e private possono instaurare con 

1 

 

 

medici esterni, fermo restando l'obbligo per la struttura stessa di assicurare in ogni 

 

 

 

modo con il proprio personale medico un'adeguata e continua assistenza ai ricoverati, 

 

 

 

indicano: 

 

 

 

- il tipo di rapporto (saltuario, a tempo parziale, etc.) 

 

 

 

- la durata del rapporto stesso 

 

 

 

- la natura dell'attività professionale che il medico è tenuto a svolgere 

 

 

 

- le attribuzioni e funzioni del medico per quanto concerne la diagnosi e cura dei 

 

 

 

ricoverati, in rapporto alla responsabilità dei medici dipendenti o a rapporto di 

 

 

 

collaborazione professionale coordinata e continuativa 

 

 

 

- i termini per la reperibilità e guardia attiva del medico, ove previsto 

 

 

 

Personale di assistenza 

 

29. 

È presente un/una infermiere coordinatore (Capo Sala) per ogni Unità Operativa 

1 

 

 

Nota: 

 

 

 

tale requisito non è applicabile qualora l'Unità Operativa sia sottodimensionata 

 

 

 

rispetto al Piano Sanitario Regionale 98-2000 

 

 

30. 

In presenza di Dipartimento, è assegnata ad un/una infermiere coordinatore (Capo  

1 

 

 

Sala) delle Unità Operative la responsabilità di infermiere coordinatore del 

 

 

 

Dipartimento 

 

 

31. 

Nelle Unità Operative il personale addetto all'assistenza (OTA o OSA) è sempre  

1 

 

 

affrancato da personale infermieristico 

 

 

32. 

Nei dipartimenti o AFO materno infantili è garantita la continuità assistenziale per  

1 

 

 

l'attività ostetrica e pediatrica nelle varie forme (guardia attiva e reperibilità) 

 

 

 

Le unità di personale, di assistenza diretta ai pazienti addetto alle articolazioni organizzative di degenza, sono determinate in 

funzione dei minuti di assistenza pro-die per paziente. Pertanto si avrà il seguente personale in organico: 

 

 

Tipologia 

Minuti di assistenza per paziente die 

Tempo  

Risposta 

 

 

 

d'adeguamento 

 

33. 

A) specialità di base 

120 

1 

 

34. 

B) specialità di media assistenza 

180 

1 

 

35. 

C) specialità di elevata assistenza 

300 

1 

 

36. 

D) intensiva 

600 

1 

 

37. 

E) subintensiva 

360 

1 

 

38. 

F) riabilitazione 

200 

1 

 

39. 

G) lungodegenza 

120 

1 

 

 

 

A) specialità di base: medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia, pneumologia, 

dermatologia, endocrinologia, diabetologia e malattie del ricambio, grastoenterologia, geriatria, medicina del lavoro, oculistica, 

otorinolaringoiatria, odontostomatologia, urologia, reumatologia 

B) specialità di media assistenza: cardiochirurgia, neurochirurgia, chirurgia maxillo-facciale, chirurgia toracica, chirurgia  

vascolare, chirurgia pediatrica, chirurgia plastica, ematologia, neurologia, nefrologia, neuropsichiatria infantile, oncologia,  

pediatria e cardiologia (26) 

C) specialità di elevata assistenza: dialisi, DSM Dipartimento di salute mentale (CSM centro salute mentale, SPDC Servizio 

psichiatrico di diagnosi e cura, SRR) 

D) intensiva: UTIC, terapia intensiva neonatale, terapia intensiva post-trapianto, terapia intensiva 

E) subitensiva: reparti di riabilitazione ad alta specializzazione (unità di risveglio, unità di riabilitazione per cranio-miololesi, etc.) 

 

 

6.2 PRONTO SOCCORSO OSPEDALIERO

L'unità organizzativa deputata all'emergenza deve assicurare gli interventi diagnostico-terapeutici di urgenza compatibili con le specialità di cui è dotata la struttura, deve poter eseguire un primo accertamento diagnostico strumentale e di laboratorio e gli interventi necessari alla stabilizzazione del paziente. Deve garantire il trasporto protetto.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

P 

S 

O 

 

 

 

6.2.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

I locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Il percorso di accesso al P.S. per i pedoni è adeguatamente separato da quello  

5 

 

 

riservato ai mezzi di soccorso 

 

 

2. 

I percorsi normali di accesso/utilizzo della struttura di ricovero sono distinti da quelli  

5 

 

 

del P.S. 

 

 

3. 

È presente una camera calda (area coperta e riscaldata di accesso diretto per mezzi e  

5 

 

 

pedoni) 

 

 

4. 

È presente un locale per la gestione dell'emergenza 

0 

 

5. 

È presente un locale visita 

0 

 

6. 

È presente un locale osservazione 

1 

 

7. 

È presente locale attesa utenti deambulanti ed accompagnatori 

0 

 

8. 

È presente un locale attesa utenti barellati 

1 

 

9. 

È presente un locale lavoro infermieri 

5 

 

10. 

Sono presenti servizi igienici distinti per utenti e personale 

3 

 

11. 

È presente un deposito pulito 

1 

 

12. 

È presente un deposito sporco 

1 

 

13. 

È presente uno spazio registrazione/segreteria/archivio 

1 

 

14. 

È presente un locale sosta salme 

3 

 

15. 

È presente un deposito barelle e sedie a ruota 

3 

 

 

6.2.2 REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI TECNOLOGICI 

 

Le strutture deputate all'emergenza-urgenza si articolano su più livelli operativi legati alla complessità delle prestazioni erogate e 

devono possedere requisiti tecnologici adeguati alla complessità di tali prestazioni. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

16. 

È presente un impianto di illuminazione di emergenza 

1 

 

17. 

È presente un impianto di gas medicali 

1 

 

18. 

È presente un'elettrocardiografo 

0 

 

19. 

È presente un cardiomonitor e un defibrillatore 

0 

 

20. 

Sono presenti attrezzature per la rianimazione cardiopolmonare 

1 

 

21. 

È presente la lampada scialitica 

0 

 

 

6.2.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

La dotazione organica del personale medico ed infermieristico deve essere rapportata alla tipologia della struttura e al volume delle 

prestazioni e comunque, sull'arco delle 24 ore, l'articolazione dei turni del personale medico e infermieristico deve garantire la 

presenza di almeno due infermieri e un medico. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

22. 

Esiste almeno un turno completo H 24 di personale medico ospedaliero dedicato 

1 

 

23. 

È nominato un dirigente medico responsabile della struttura 

1 

 

24. 

È presente un/a infermiere coordinatore (Capo Sala) 

1 

 

25. 

Sono presenti almeno due infermieri per turno H 24 

1 

 

26. 

Esiste un turno OTA almeno nelle ore diurne 

1 

 

 

 

6.3 AREA DI DEGENZA

L'area di degenza deve essere strutturata in modo da garantire il rispetto della privacy dell'utente ed un adeguato comfort di tipo alberghiero.

Devono essere garantiti spazi comuni di raccordo tra le degenze e/o i servizi sanitari nei quali prevedere utilities per gli accompagnatori o visitatori.

Almeno il 10% dei posti letto deve essere destinato ai Day Hospital.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

A 

D 

E 

G 

 

 

6.3.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Nelle camere vi sono fino ad un massimo di 4 posti letto 

5 

 

2. 

La camera di degenza è almeno delle seguenti dimensioni: 

5 

 

 

9 mq per posto letto (camera singola) 

 

 

 

7 mq per posto letto (camera multipla) 

 

 

 

9 mq per posto letto (camera pediatrica multipla) 

 

 

 

Nota. 

 

 

 

nella determinazione delle dimensioni non sono da considerare i servizi igienici 

 

 

3. 

Esiste almeno un servizio igienico ogni 4 posti letto 

1 

 

4. 

Almeno il 10% delle stanze di degenza ospita un solo letto 

5 

 

5. 

È presente un locale per visita e medicazioni 

1 

 

6. 

È presente un locale di lavoro, in ogni piano di degenza, per il personale di assistenza  

5 

 

 

diretta 

 

 

7. 

È presente uno spazio per Caposala 

5 

 

8. 

È presente un locale per medici 

5 

 

9. 

È presente un spazio/locale per soggiorno 

5 

 

10. 

È presente un locale/spazio per il deposito del materiale pulito 

1 

 

11. 

È presente un locale per deposito attrezzature 

5 

 

12. 

È presente un locale, in ogni piano di degenza, per il materiale sporco, dotato di  

1 

 

 

vuotatoio e lavapadelle 

 

 

13. 

È presente una cucinetta di reparto 

5 

 

14. 

Sono presenti servizi igienici per il personale 

3 

 

15. 

È presente uno spazio attesa visitatori 

5 

 

16. 

È presente un bagno assistito 

5 

 

 

Nota: 

 

 

 

Nelle U.O. di degenza che ospitano pazienti immunocompromessi (es. malattie 

 

 

 

infettive, ematologia, oncologia) tale requisito non è applicabile (27) 

 

 

17. 

Per le degenze pediatriche sono previsti spazi attrezzati di soggiorno e attività  

5 

 

 

ludiche, ricreative e formative ad uso esclusivo dei bambini, proporzionati al loro 

 

 

18. 

Per le degenze pediatriche è previsto lo spazio in camera per la presenza  

5 

 

 

dell'accompagnatore 

 

 

19. 

Per le degenze psichiatriche è previsto un locale specifico per colloqui/visite  

5 

 

 

specialistiche e soggiorno in relazione al numero dei posti letto 

 

 

20. 

Per le degenze psichiatriche il numero totale dei posti letto non è superiore a 16 

5 

 

21. 

Per le degenze psichiatriche è previsto uno spazio per le attività comuni 

5 

 

22. 

Nei locali di degenza per malattie infettive è attuato l'adeguamento previsto dalla  

0 

 

 

legge n. 135/1990 e successive modifiche ed integrazioni 

 

 

23. 

Per le degenze nefrologiche esiste uno spazio isolato per pazienti immunodepressi e  

5 

 

 

per pazienti in dialisi peritoneale 

 

 

 

6.3.2 REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

24. 

È presente un impianto di illuminazione di emergenza e luci di sicurezza nelle camere  

5 

 

 

e nei bagni (28) 

 

 

25. 

Nelle camere sono disponibili prese per l'alimentazione elettrica adeguate ai modelli 

3 

 

 

di utilizzo (29) 

 

 

26. 

È presente un impianto chiamata con segnalazione acustica e luminosa 

3 

 

27. 

Ad esclusione delle degenze psichiatriche, è presente un impianto gas medicali con 

3 

 

 

prese vuoti e ossigeno 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

L'impianto per il vuoto può essere rimpiazzato da un adeguato numero di aspiratori  

 

 

 

portatili (30) 

 

 

28. 

È presente un carrello per la gestione terapia 

0 

 

29. 

È presente un carrello per la gestione delle medicazioni con eventuale strumentario  

0 

 

 

chirurgico 

 

 

30. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

l'attrezzatura può essere in comune con l'ambulatorio 

 

 

31. 

Sono disponibili letti mobili ed articolati 

3 

 

 

6.3.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

32. 

In ogni struttura di ricovero a ciclo continuativo e/o diurno per acuti è compilata, per  

0 

 

 

ogni ricoverato, la cartella clinica 

 

 

33. 

La cartella clinica è completa di: 

1 

 

 

- diagnosi di entrata (problema clinico attivo e problemi associati) 

 

 

 

- anamnesi familiare e personale 

 

 

 

- esame obiettivo 

 

 

 

- esami di laboratorio 

 

 

 

- esami specialistici 

 

 

 

- ipotesi diagnostiche 

 

 

 

- diario clinico con evoluzione del quadro clinico e terapie praticate 

 

 

 

- descrizione di eventuali interventi chirurgici 

 

 

 

- esiti e postumi 

 

 

 

- eventuali trasferimenti 

 

 

34. 

Esiste una procedura per l'acquisizione del consenso informato 

0 

 

35. 

La cartella clinica è firmata dal medico curante e sottoscritta dal medico responsabile  

1 

 

 

dell'articolazione organizzativa 

 

 

36. 

La cartella clinica porta un numero progressivo ed è conservata a cura della Direzione  

0 

 

 

Sanitaria 

 

 

37. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate e  

0 

 

 

basate sui risultati della ricerca scientifica) per: 

 

 

 

- la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

- le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione di tutti gli strumenti  

 

 

 

ed accessori 

 

 

38. 

Per le degenze nefrologiche è garantita la pronta disponibilità sulle 24 ore di  

1  

 

 

personale medico e infermieristico con competenze specifiche per la gestione della 

 

 

 

dialisi d'urgenza e delle complicanze del trapianto 

 

 

Fatta salva la legislazione vigente in materia di segreto professionale, la cartella clinica ed i registri di sala operatoria sono esibiti a richiesta agli organi formalmente incaricati della vigilanza. In caso di cessazione dell'attività della struttura, la cartella clinica viene depositata presso il servizio medico-legale della AUSL territorialmente competente.

 

 

6.4 REPARTO OPERATORIO

Il numero complessivo di sale operatorie deve essere definito, per ogni singola struttura, in funzione della tipologia e complessità delle prestazioni per le specialità che vengono erogate, ed in particolare in relazione alla attivazione o meno della Day Surgery.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

R 

O 

P 

 

 

 

6.4.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È presente un sistema strutturale o organizzativo che consenta di differenziare i  

1 

 

 

percorsi del materiale sporco e pulito 

 

 

2. 

I percorsi interni sono separati per pazienti ed operatori 

5 

 

3. 

Esiste uno spazio filtro di entrata degli operandi 

5 

 

4. 

Esiste un locale filtro/spogliatoio per il personale addetto, dotato di relativo servizio  

5 

 

 

igienico con doccia e lavaviso per il rischio biologico 

 

 

5. 

Esiste un locale preparazione per il personale addetto (31) 

5 

 

6. 

Esiste un locale/zona preparazione utenti 

3 

 

7. 

Le sale per piccoli interventi (équipe 2-3 persone) hanno una superficie non <20 mq 

5 

 

8. 

Le sale di chirurgia di media assistenza (équipe di lavoro 5-6 persone, un tavolo  

5 

 

 

operatorio ed attrezzatura) hanno una superficie non <30 mq 

 

 

9. 

Le sale per interventi di cardiochirurgia, ortopedia, trapianti, neurochirurgia, chirurgia  

5 

 

 

vascolare hanno una superficie non <40 mq 

 

 

10. 

Esiste un locale/zona risveglio pazienti 

3 

 

11. 

Esiste un locale per la sterilizzazione d'emergenza del materiale chirurgico 

5 

 

12. 

Le strutture dotate di blocco operatorio hanno a disposizione un servizio di  

5 

 

 

sterilizzazione che risponde ai requisiti di cui al capitolo 6.13 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

Qualora il servizio di sterilizzazione sia interno al blocco operatorio, deve essere ad 

 

 

 

uso esclusivo dello stesso (32) 

 

 

13. 

La struttura dispone di una Emoteca di cui al capitolo 6.12 

5 

 

14. 

Esiste un deposito presidi e strumentario chirurgico e materiale pulito 

3 

 

15. 

Esiste uno spazio/deposito farmaci 

0 

 

16. 

Esiste un locale deposito materiale sporco separato dal pulito 

5 

 

17. 

Esiste una sala gessi per le unità di ortopedia traumatologia 

5 

 

18. 

Le superfici sono resistenti al lavaggio ed alla disinfezione 

3 

 

19. 

La pavimentazione è antistatica, resistente agli agenti chimici e fisici ed  

5 

 

 

antisdrucciolo 

 

 

20. 

Esiste uno spazio/locale/armadio per il deposito dei detergenti, materiale pulizie,  

0 

 

 

disinfettanti 

 

 

21. 

Esiste un locale/spazio per il deposito di materiali e presidi per l'anestesia 

3 

 

22. 

Esiste un locale/spazio per deposito e ricarica apparecchiature e dispositivi 

3 

 

 

6.4.2 REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

23 

Esiste un impianto di condizionamento ambientale che assicuri: 

3 

 

 

- una temperatura interna invernale ed estiva compresa tra 20-24 °C (escluse le  

 

 

 

cardiochirurgie) 

 

 

 

- una umidità relativa estiva ed invernale del 40-60% 

 

 

 

- in caso di flusso turbolento un ricambio aria/ora (aria esterna senza ricircolo) di  

 

 

 

minimo 15 v/h (20 v/h per le sale operatorie in cui si effettuino attività di 

 

 

 

cardiochirurgia o neurochirurgia) 

 

 

 

- in caso di flussi laminari, ulteriori ricambi orari (rispetto ai 15 senza ricircolo) in  

 

 

 

numero tale da garantire una velocità minima di 0,3 m/sec 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

se previsto il ricambio dell'aria, debbono essere mantenuti i 15 ricambi aria esterni e  

 

 

 

l'aria di ricambio, proveniente dallo stesso ambiente, è comunque filtrata 

 

 

 

terminalmente 

 

 

24. 

Sono presenti filtri assoluti terminali nelle sale e presale che consentono il filtraggio  

3 

 

 

dell'aria del 99,97% 

 

 

25. 

L'impianto di gas medicali e l'impianto di aspirazione gas anestetici sono direttamente  

3 

 

 

collegati alle apparecchiature di anestesia 

 

 

26. 

Sono presenti stazioni di riduzione della pressione, dei gas medicali, per il reparto  

3 

 

 

operatorio 

 

 

27. 

Le stazioni di riduzione della pressione sono doppie per ogni gas medicale/tecnico e  

3 

 

 

tali da garantire un adeguato livello di affidabilità 

 

 

28. 

Esiste un impianto rilevazione incendi 

3 

 

29. 

Esiste un impianto ottico e acustico di allarme segnalazione di pressione (alta-bassa)  

3 

 

 

gas medicali e/o guasti all'impianto 

 

 

30. 

Esiste un gruppo di continuità assoluto 

3 

 

31. 

Esiste un impianto antiscoppio per gas anestetici secondo le indicazioni riportate dalla  

3 

 

 

norma CEI 64/2 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

tale requisito si applica soltanto qualora in sala operatoria il quantitativo di cloruro di  

 

 

 

etile, gruppo A sia di 100 decimetri cubi in uso e/o 1000 decimetri cubi in deposito 

 

 

32. 

È garantita una pressione positiva a cascata dalla sala operatoria agli ambienti  

3 

 

 

confinanti (di minimo 5 Pascal tra due ambienti confinanti) 

 

 

33. 

Per ogni sala operatoria è presente un apparecchio per anestesia con sistema di  

3 

 

 

evacuazione dei gas dotato anche di spirometro e sistema di monitoraggio della 

 

 

 

concentrazione di ossigeno erogato 

 

 

34. 

Per ogni sala operatoria l'apparecchio di anestesia è comprensivo di allarme per  

3 

 

 

eventuale deconnessione del paziente e per i barotraumi 

 

 

35. 

Per ogni sala operatoria è presente un respiratore automatico dotato anche di allarme  

3 

 

 

per deconnessione paziente 

 

 

36. 

Per ogni sala operatoria è presente un monitor per la rilevazione dei parametri vitali 

3 

 

37. 

Per ogni sala operatoria è presente un defibrillatore 

3 

 

38. 

Per ogni sala operatoria è presente un pallone Ambu 

0 

 

39. 

Per ogni sala operatoria è presente un elettrobisturi 

3 

 

40. 

Per ogni sala operatoria è presente carrello portaferri 

0 

 

41. 

Per ogni sala operatoria sono presenti aspiratori distinti chirurgici e per  

3 

 

 

broncoaspirazione 

 

 

42. 

Per ogni sala operatoria è presente una lampada scialitica 

0 

 

43. 

Per ogni sala operatoria è presente un diafanoscopio a parete 

1 

 

44. 

Per ogni sala operatoria sono presenti container monopaziente appropriati per  

1 

 

 

biancheria e garze sterili 

 

 

45. 

Per ogni sala operatoria sono presenti contenitori per teleria sporca (33) 

1 

 

46. 

Per ogni sala operatoria sono presenti container per liquidi biologici e reperti  

1 

 

 

anatomici 

 

 

47. 

Per ogni sala operatoria sono presenti container per taglienti a chiusura ermetica per  

1 

 

 

l'allontanamento dello strumentario (D.P.R. 28 settembre 1990) 

 

 

48. 

Per ogni sala operatoria è presente la strumentazione, confezionata in set  

1 

 

 

monopaziente, adeguata per gli interventi di chirurgia generale e delle specialità 

 

 

 

chirurgiche 

 

 

49. 

Per ogni sala operatoria sono presenti container a chiusura ermetica per  

1 

 

 

l'allontanamento dello strumentario sporco 

 

 

50. 

Per ogni sala operatoria per la specialità di ortopedia è presente il tavolo operatorio  

0 

 

 

ortopedico 

 

 

51. 

Per ogni sala operatoria per la specialità di oculistica è presente: letto operatorio per  

1 

 

 

oculistica, microscopio operatorio, crio-diatermo-coagulatore, apparecchio per 

 

 

 

aspirazione, infusione e vitrectomia 

 

 

52. 

Per ogni sala operatoria per la specialità di otorinolaringoiatria è presente: tavolo  

1 

 

 

operatorio per ORL, microscopio operatorio 

 

 

53. 

Per ogni sala operatoria per la specialità di urologia è presente: diatermocoagulatore,  

1 

 

 

uretrocistoscopio con ottica diagnostica ed operatoria 

 

 

54. 

Per ogni sala operatoria per la specialità di neurochirurgia è presente: tavolo  

3 

 

 

operatorio per neurochirurgia, aspiratore ad ultrasuoni 

 

 

55. 

Per ogni gruppo operatorio sono presenti frigoriferi per la conservazione di farmaci  

1 

 

 

ed emoderivati dotati di termometro 

 

 

56. 

Per ogni gruppo operatorio è presente un amplificatore di brillanza 

1 

 

57. 

Per ogni gruppo operatorio è presente una autoclave (a norma pr EN 13060 e sue  

3 

 

 

evoluzioni in classe B oppure UNI EN 285) per la sterilizzazione d'emergenza del 

 

 

 

materiale chirurgico, adatta alla sterilizzazione di dispositivi medici cavi e porosi 

 

 

58. 

Per ogni gruppo operatorio è presente una vasca ad ultrasuoni e lavastrumenti  

3 

 

 

termodisinfettatrice 

 

 

59. 

Per ogni gruppo operatorio è presente un bancone per lavaggio 

3 

 

60. 

Per ogni gruppo operatorio è presente un telefono 

0 

 

61. 

Per ogni gruppo operatorio sono disponibili dispositivi di protezione individuale 

0 

 

62. 

Per ogni gruppo operatorio è presente un gruppo per ossigenoterapia 

0 

 

63. 

Per ogni gruppo operatorio è presente un defibrillatore con cardiomonitor 

1 

 

64. 

Per ogni gruppo operatorio è presente un aspiratore per broncoaspirazione 

0 

 

65. 

È disponibile in ogni sala operatoria un impianto gas medicali dotato di almeno due  

3 

 

 

prese per vuoto, due prese per ossigeno, due prese per aria compressa e due prese per 

 

 

 

N2O 

 

 

66. 

È disponibile in sala operatoria il carrello per l'anestesia 

0 

 

67. 

Sono disponibili all'occorrenza le seguenti apparecchiature: 

3 

 

 

- broncoscopio 

 

 

 

- misuratore dei gas anestetici ambientali 

 

 

 

- sistemi di riscaldamento paziente 

 

 

 

- sistemi di recupero sangue 

 

 

 

- sistemi di monitoraggio emodinamico cruento 

 

 

68. 

Nell'area risveglio sono disponibili le seguenti apparecchiature: 

3 

 

 

- ventilatori automatici 

 

 

 

- apparecchiature di monitoraggio (PA invasiva e non, capnometria, saturimetro,  

 

 

 

ECG) 

 

 

69. 

Sono disponibili set monopaziente per gli interventi di tipo anestesiologico 

0 

 

70. 

I frigoriferi sono dotati di allarmi e sono distinti per farmaci ed emoderivati 

3 

 

 

6.4.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

La dotazione organica dei personale medico ed infermieristico deve essere rapportata alla tipologia e al volume degli interventi 

chirurgici. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

71. 

La dotazione organica della Sala Operatoria prevede almeno un medico anestesista,  

0 

 

 

due chirurghi e due infermieri professionali per seduta, fatto salvo le sedute dedicate a  

 

 

 

piccoli interventi in anestesia locale o loco-regionale (34) 

 

 

72. 

È assicurato un servizio di pronta disponibilità di un anestesista rianimatore 

1 

 

73. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate e  

0 

 

 

basate sui risultati della ricerca scientifica) per: 

 

 

 

- la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

- le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione, confezionamento e sterilizzazione di  

 

 

 

tutti gli strumenti ed accessori 

 

 

74. 

Qualora il servizio di sterilizzazione sia gestito in appalto esterno esiste  

1 

 

 

documentazione che vengono comunque rispettati i requisiti del cap. 6.13 da parte 

 

 

 

della ditta/Ente/Azienda che eroga tale servizio (35) 

 

 

75. 

Sono previste procedure specifiche in caso di malfunzionamento degli impianti di gas  

1 

 

 

medicali e del sistema di aspirazione 

 

 

76. 

Esiste documentazione che vengono eseguiti controlli annuali sulle autoclavi come  

1 

 

 

indicato dalla norma UNI EN 554 per la qualifica fisica e microbiologica 

 

 

 

 

6.5 PUNTO NASCITA - BLOCCO PARTO

Il Punto nascita costituisce unità di assistenza per gravidanze e neonati fisiologici. L'attività viene svolta a livello ambulatoriale, area di degenza, blocco parto.

All'interno dello stesso presidio devono essere comunque disponibili le seguenti prestazioni diagnostiche: radiologia, le comuni analisi chimico-cliniche ed immunoematologiche.

Il blocco parto deve disporre di spazi per lo svolgimento dei parti, anche in regime di urgenza, per la prima assistenza ai neonati e per l'attività chirurgica di tipo ostetrico. Deve essere garantita l'assistenza al neonato in attesa del trasporto protetto.

Il punto nascita effettua almeno le seguenti funzioni:

- garantire alla donna partoriente il diritto ad iniziare fin da subito il rapporto con il suo bambino;

- assecondare l'allattamento al seno;

- garantire la sorveglianza della progressione del travaglio, del parto e del benessere fetale mediante la continuità assistenziale ostetrica e l'utilizzo di strumenti idonei;

- essere in grado di effettuare un parto cesareo in urgenza;

- garantire l'assistenza al neonato in sala parto. In tale sede deve essere possibile effettuare la rianimazione primaria e l'intubazione endotracheale;

- eseguire gli screening previsti dai programmi nazionali e/o regionali e, ove indicato, alcuni esami di laboratorio.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

P 

N 

B 

P 

 

 

6.5.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Nella degenza, l'area di assistenza neonatale è in continuità con l'area di degenza di  

5 

 

 

Ostetricia e Ginecologia 

 

 

2. 

Nella degenza l'area di assistenza neonatale privilegia il rooming-in 

5 

 

3. 

La degenza ha un numero di culle rapportato al volume di attività svolta (per ogni  

5 

 

 

culla è richiesto uno spazio non inferiore a 2 mq) 

 

 

4. 

Nella degenza ogni locale contiene un numero di culle non superiore a 20 

5 

 

5. 

Nella degenza è presente un locale/area per le culle mobili 

5 

 

6. 

Nella degenza è presente un locale/spazio per vista neonati 

5 

 

7. 

Nella degenza è presente una cucinetta 

5 

 

8. 

Nella degenza è presente un incubatrice 

3 

 

9. 

Nel blocco parto esiste una linea telefonica dedicata 

3 

 

10. 

Nel blocco parto è presente un locale travaglio 

0 

 

11. 

Nel blocco parto è presente la sala parto 

0 

 

12. 

Nel blocco parto è disponibile una sala operatoria attivabile in caso di emergenza (in  

5 

 

 

tal caso come sala operatoria può venire intesa anche la sala parto purché vi sia un 

 

 

 

letto trasformabile in letto operatorio) 

 

 

13. 

Nel blocco parto è presente una zona filtro per le partorienti 

5 

 

14. 

Nel blocco parto è presente una zona filtro per il personale addetto 

5 

 

15. 

Nel blocco parto le sale parto hanno una superficie minima di 20 mq 

5 

 

16. 

Nel blocco parto le sale parto hanno un pavimento e pareti lavabili e disinfettabili con  

3 

 

 

garanzia di antistaticità dei pavimenti 

 

 

17. 

Nel blocco parto l'isola neonatale è localizzata all'interno della sala parto o comunica  

5 

 

 

con questa 

 

 

18. 

Nel blocco parto è presente un ambiente per la sterilizzazione d'emergenza del  

5 

 

 

materiale chirurgico nel caso non esista la centrale di sterilizzazione 

 

 

19. 

Le strutture dotate di blocco parto hanno a disposizione un servizio di sterilizzazione 

5 

 

 

che risponde ai requisiti del capitolo 6.13 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

Qualora il servizio di sterilizzazione sia interno al blocco parto, deve essere ad uso  

 

 

 

esclusivo dello stesso (36) 

 

 

20. 

Nel blocco parto è presente un deposito presidi e strumentario chirurgico 

1 

 

21. 

Nel blocco parto sono presenti servizi igienici per le partorienti 

5 

 

22. 

Nel blocco parto è presente un deposito materiale sporco 

1 

 

23.  

Nel blocco parto è presente un deposito materiale pulito 

1 

 

 

6.5.2 REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

24. 

Nei locali travaglio-parto esiste un impianto di condizionamento ambientale che  

3 

 

 

assicuri: 

 

 

 

- una temperatura interna invernale ed estiva compresa tra 20-24 °C 

 

 

 

- una umidità relativa estiva ed invernale compresa tra 30-60% 

 

 

 

- un ricambio aria/ora (aria esterna senza ricircolo) di 6 v/h 

 

 

25. 

L'impianto di gas medicali e l'impianto di aspirazione gas anestetici sono direttamente  

3 

 

 

collegati alle apparecchiature di anestesia 

 

 

26. 

Sono presenti stazioni di riduzione della pressione dei gas medicali per il reparto  

3 

 

 

operatorio 

 

 

27. 

Le stazioni di riduzione sono doppie per ogni gas medicale/tecnico e tali da garantire  

3 

 

 

un adeguato livello di affidabilità 

 

 

28. 

È presente un impianto rilevazione incendi 

3 

 

29. 

È presente un impianto Ottico e acustico di allarme segnalazione di pressione (alta e  

3 

 

 

bassa) dei gas medicali e/o guasti all'impianto 

 

 

30. 

Esiste un gruppo di continuità assoluto 

3 

 

31. 

Nell'area travaglio-parto è presente un testa letto con gas medicali 

3 

 

32. 

Nell'area travaglio-parto è presente una lampada scialitica mobile 

0 

 

33. 

Nell'area travaglio-parto e presente un impianto di chiamata dei sanitari con  

3 

 

 

segnalazione acustica e luminosa 

 

 

34. 

Nell'area travaglio-parto è presente almeno un cardiotocografo 

0 

 

35. 

Nell'area travaglio-parto è presente almeno un apparecchio d'anestesia completo di  

1 

 

 

tutti gli accessori 

 

 

36. 

Nell'area travaglio-parto è presente un defibrillatore 

1 

 

37. 

Nell'area travaglio-parto sono presenti collegamenti fissi per aspirazione 

1 

 

38. 

Nell'area travaglio-parto è presente un apparecchio vacuum extractor con relativi  

1 

 

 

accessori sterili 

 

 

39. 

Nell'area travaglio-parto è presente un forcipe con relativi accessori sterili 

1 

 

40. 

Nell'area travaglio-parto sono presenti set monopaziente pronti sterili per l'assistenza  

0 

 

 

al parto 

 

 

41. 

Nell'area travaglio-parto è presente un orologio contasecondi a muro 

0 

 

42. 

Nell'area travaglio-parto è presente una autoclave (a norma pr UNI EN 285) per  

3 

 

 

sterilizzazione d'emergenza del materiale chirurgico adatta alla sterilizzazione di 

 

 

 

dispositivi medici cavi e porosi e sottoposta a qualifica fisica e microbiologica 

 

 

 

annuale (UNI EN 554) 

 

 

43. 

Nell'area travaglio-parto è presente un elettrocardiografo 

0 

 

44. 

Nell'area travaglio-parto sono presenti 2 rilevatori di pressione arteriosa incruenti per  

0 

 

 

adulti 

 

 

45. 

Nell'area travaglio-parto sono presenti 2 saturimetri pulsati 

3 

 

46. 

Nell'area travaglio-parto è presente un ecografo portatile (può essere in comune col  

3 

 

 

reparto di ostetricia) 

 

 

47. 

Nell'isola neonatale è presente un lettino di rianimazione con lampade radianti 

1 

 

48. 

Nell'isola neonatale è presente un erogatore di O2 

1 

 

49. 

Nell'isola neonatale è presente un erogatore o compressore per aria 

1 

 

50. 

Nell'isola neonatale è presente un aspiratore 

1 

 

51. 

Nell'isola neonatale è presente il materiale necessario per la rianimazione neonatale  

1 

 

 

6.5.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

52. 

L'articolazione dei turni del personale medico, ostetrico e infermieristico, sull'arco  

1 

 

 

delle 24 ore, garantisce la presenza di almeno: 

 

 

 

- un medico ostetrico-ginecologo nelle 12 ore diurne (con pronta disponibilità nelle  

 

 

 

ore notturne) 

 

 

 

- una ostetrica nelle 24 ore (con reperibilità di una seconda ostetrica nelle ore  

 

 

 

notturne) 

 

 

53. 

I punti nascita assicurano una pronta disponibilità pediatrica da attivarsi sulla base  

1 

 

 

delle previsioni del partogramma 

 

 

54. 

È garantita comunque l'assistenza al neonato anche attraverso il trasporto protetto 

1 

 

55. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate e  

 

 

 

basate sui risultati della ricerca scientifica) per: 

 

 

 

- la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

- le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione, confezionamento e sterilizzazione di  

 

 

 

tutti gli strumenti ed accessori 

 

 

56. 

Qualora il servizio di sterilizzazione sia gestito in appalto esterno esiste  

1 

 

 

documentazione che vengono comunque rispettati i requisiti del cap. 6.13 da parte 

 

 

 

della ditta/Ente/Azienda che eroga tale servizio (37) 

 

 

57. 

Sono previste procedure specifiche in caso di malfunzionamento di gas medicali e del  

1 

 

 

sistema di aspirazione 

 

 

58. 

Esiste documentazione che vengono eseguiti controlli annuali sulle autoclavi come  

1 

 

 

indicato dalla norma UNI EN 554 per la qualifica fisica e microbiologica 

 

 

 

 

6.6 RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA

Le attività di rianimazione e terapia intensiva sono dedicate al trattamento intensivo dei soggetti affetti da una o più insufficienze d'organo acute, potenzialmente reversibili, tali da comportare pericolo per la vita ed insorgenza di complicanze maggiori.

La configurazione ambientale delle unità di rianimazione e terapia intensiva può essere a degenza singola o a degenze multiple.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

R 

T 

I 

 

 

 

6.6.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

La superficie minima per ogni degenza singola è di 16 mq 

5 

 

2. 

La superficie minima per le degenze multiple è di 12 mq per posto letto 

5 

 

3. 

È presente una zona filtro per i degenti 

5 

 

4. 

È presente una zona filtro per il personale addetto 

5 

 

5. 

È presente un locale per pazienti infetti dotato di zona filtro 

5 

 

6. 

È presente un locale medici 

5 

 

7. 

È presente un l ocale lavoro infermieri 

5 

 

8. 

Sono presenti servizi igienici per il personale 

0 

 

9. 

È presente un deposito presidi sanitari ed altro materiale pulito 

1 

 

10. 

È presente un deposito materiale sporco 

1 

 

11. 

È presente un'area attesa/soggiorno visitatori 

5 

 

12. 

È presente un'area per disinfezione e lavaggio attrezzature e materiali 

5 

 

 

6.6.2 REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

13. 

La terapia intensiva e dotata di un impianto di condizionamento ambientale che  

3 

 

 

assicuri: 

 

 

 

- una temperatura interna invernale e estiva compresa tra 20-24 °C 

 

 

 

- una umidità relativa estiva e invernale compresa tra 40-60% 

 

 

 

- un ricambio aria/ora (aria esterna senza ricircolo) di 6 v/h 

 

 

14. 

È presente un impianto di gas medicali 

0 

 

15. 

È presente un impianto rilevazione incendi 

3 

 

16. 

È presente un impianto ottico e acustico di allarme segnalazione di pressione (alta e  

3 

 

 

bassa) dei gas medicali e/o guasti all'impianto 

 

 

17. 

Eliminare (NA) (38) 

 

 

18. 

È presente un apparecchio per anestesia con sistema di evacuazione dei gas dotato  

3 

 

 

anche di spirometro e di monitoraggio della concentrazione di ossigeno erogato 

 

 

19. 

È presente un respiratore automatico dotato anche di allarme per deconnessione  

3 

 

 

paziente 

 

 

20. 

È presente un monitor per la rilevazione dei parametri vitali 

0 

 

21. 

Sono presenti aspiratori per broncoaspirazione 

0 

 

22. 

È presente una lampada scialitica 

1 

 

23. 

È presente un diafanoscopio a parete 

1 

 

24. 

Sono presenti frigoriferi per la conservazione di farmaci ed emoderivati 

0 

 

25. 

È presente un defibrillatore 

0 

 

26. 

È presente un impianto elettrico di continuità per i sistemi di monitoraggio e per le  

0 

 

 

apparecchiature vitali 

 

 

27. 

Sono disponibili presidi per la prevenzione delle piaghe da decubito 

1 

 

28. 

È disponibile un sollevapazienti 

3 

 

29. 

È disponibile un sistema pesa-paziente per letto 

3 

 

 

6.6.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

La dotazione organica del personale medico ed infermieristico deve essere rapportata alla tipologia dell'attività svolta e al volume 

complessivo degli interventi chirurgici effettuati. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

30. 

Sono disponibili e vengono seguite linee guida per il controllo delle infezioni  

1 

 

 

nosocomiali 

 

 

31. 

Sono previste procedure specifiche in caso di malfunzionamento degli impianti di gas  

1 

 

 

medicali e del sistema di aspirazione 

 

 

32. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate e  

0 

 

 

basate sui risultati 

 

 

 

della ricerca scientifica) per: 

 

 

 

- la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

- le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione, confezionamento e sterilizzazione di  

 

 

 

tutti gli strumenti ed accessori 

 

 

 

 

6.7 MEDICINA NUCLEARE

La Medicina Nucleare consiste in attività diagnostica e/o terapeutica mediante l'impiego delle proprietà fisiche del nucleo atomico ed in particolare di radionuclidi artificiali. Questi ultimi sono impiegati per scopo diagnostico sia in vivo che in vitro.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

M 

N 

 

 

 

 

6.7.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È presente un'area dedicata all'accettazione ed attività amministrative 

5 

 

2. 

È presente un locale visita/terapia 

0 

 

3. 

È presente un locale destinato all'attesa degli utenti prima della somministrazione 

1 

 

4. 

È presente un locale per la somministrazione all'utente di radiofarmaci 

5 

 

5. 

È presente una sala di attesa calda per gli utenti iniettati 

5 

 

6. 

È presente una zona filtro con locali spogliatoio differenziati 

5 

 

7. 

Sono presenti servizi igienici con scarichi controllati 

1 

 

8. 

Sono presenti servizi igienici per il personale 

3 

 

9. 

È presente un locale destinato ad ospitare la gamma camera 

5 

 

10. 

È presente una camera calda - locale a pressione negativa, per stoccaggio e  

5 

 

 

manipolazione radio farmaci e altri prodotti radioattivi 

 

 

11. 

In caso di attività diagnostica in vitro, questa è svolta in locali chiaramente separati  

5 

 

 

dall'attività in vivo 

 

 

 

6.7.2 REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

12. 

È presente un sistema di raccolta e monitoraggio degli effluenti per lo scarico dei  

1 

 

 

rifiuti liquidi radioattivi collegato con il servizio igienico destinato agli utenti iniettati 

 

 

 

con radiofarmaci e alla doccia zona filtro 

 

 

13. 

È presente un impianto di condizionamento con adeguato ricambio aria e con  

3 

 

 

gradienti di pressioni progressivamente decrescenti verso la camera calda dove si 

 

 

 

dovrà avere il valore più basso 

 

 

14. 

Sono presenti filtri assoluti in uscita, per le aree classificate come «zona controllata» 

3 

 

15. 

La camera calda ha un sistema schermato per manipolazioni radio attive 

1 

 

16. 

Nella camera calda è presente un calibratore di dose 

1 

 

17. 

Nella camera calda sono presenti schermi per siringhe e contenitori schermati per  

1 

 

 

flaconi 

 

 

18. 

Nella camera calda sono presenti contenitori adeguatamente schermati per lo  

1 

 

 

stoccaggio di rifiuti radioattivi solidi 

 

 

19. 

È presente un monitor ambientale 

1 

 

20. 

È presente un contatore portatile per la rilevazione delle contaminazioni di superficie 

3 

 

21. 

È presente un monitor mani piedi per la zona filtro 

3 

 

22. 

La sala diagnostica ha una gamma camera 

3 

 

23. 

La sala diagnostica ha un sistema di sviluppo su film o stampe immagini 

1 

 

24. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

25. 

La sala diagnostica, in caso di attività diagnostica in vitro, ha a strumentazione base  

3 

 

 

di un laboratorio di analisi chimico-cliniche 

 

 

 

6.7.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

26. 

Il personale sanitario laureato e/o tecnico è adeguato alla tipologia e al volume delle  

1 

 

 

prestazioni erogate 

 

 

27. 

È stato attivato un sistema di controllo di qualità 

1 

 

28. 

È prevista la comunicazione all'utente, al momento della prenotazione dell'indagine  

1 

 

 

diagnostica, dei tempi di consegna dei referti 

 

 

29. 

Nell'ipotesi di una sola gamma camera, è formalizzato un protocollo di collaborazione  

1 

 

 

con un'altra unità operativa di medicina nucleare, in modo da garantire la comunità 

 

 

 

terapeutica in caso di guasto alle apparecchiature 

 

 

 

 

6.8 ATTIVITÀ DI RADIOTERAPIA

L'attività di radioterapia è svolta mediante l'impiego di fonti radioattive e di sorgenti di radiazioni ionizzanti ed è diretta al trattamento della malattia neoplastica e, in casi selezionati, al trattamento di patologie non neoplastiche, a carattere malformativo e/o cronico degenerativo.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

A 

R 

T 

 

 

 

6.8.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Sono presenti aree di attesa per gli utenti trattati 

3 

 

2. 

Sono presenti spazi adeguati per accettazione, attività amministrative ed archivio 

3 

 

3. 

È presente una sala di simulazione 

5 

 

4. 

È presente un bunker di terapia 

1 

 

5. 

È presente un locale per la conformazione dei campi di irradiazione, per la  

3 

 

 

contenzione e la protezione dell'utente in corso di terapia per la verifica dosimetrica 

 

 

6. 

È presente un locale visita 

0 

 

7. 

È presente un locale per trattamenti farmacologici brevi 

3 

 

8. 

È presente un locale per la conservazione e manipolazione delle sostanze radioattive 

3 

 

9. 

Sono presenti servizi igienici distinti per gli operatori e per gli utenti 

1 

 

10. 

Sono presenti uno o più spogliatoi per gli utenti in relazione alle sale di terapia e alle  

0 

 

 

sale visite presenti e comunicanti con le stesse 

 

 

 

6.8.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

11. 

È presente un simulatore per radioterapia ovvero la piena disponibilità di una  

3 

 

 

diagnostica radiologica (convenzionale o computerizzata) dedicata alla definizione 

 

 

 

tecnica e pianificazione dei trattamenti 

 

 

12. 

È presente una unità di terapia a fasci collimati (telecobalto terapia, acceleratore  

3 

 

 

lineare) 

 

 

13. 

È presente una attrezzatura per la valutazione della dose singola e dei relativi tempi di  

3 

 

 

trattamento 

 

 

14. 

È presente una apparecchiatura per il controllo dosimetrico clinico 

3 

 

15. 

È presente un adeguato corredo di cassette radiografiche 

0 

 

16. 

È presente una dotazione adeguata di attrezzature per lo sviluppo ed il fissaggio delle  

0 

 

 

pellicole radiografiche 

 

 

17. 

È presente un impianto di raccolta dei liquidi per lo sviluppo 

3 

 

 

6.8.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

18. 

Il personale sanitario laureato e/o tecnico è adeguato alla tipologia e al volume delle  

1 

 

 

prestazioni erogate 

 

 

19. 

È stato attivato un sistema di controllo di qualità 

1 

 

20. 

Viene compilata la cartella clinica di radioterapia 

1 

 

21. 

È garantita ad ogni unità di radioterapia, in caso di necessità, la possibilità di accesso  

1 

 

 

ad un settore di degenza ove sia possibile l'assistenza dei pazienti trattati 

 

 

22. 

Qualora vi fosse disponibilità di una sola unità di terapia, è formalizzato un  

1 

 

 

protocollo di collaborazione con un'altra unità operativa di radioterapia, in modo da 

 

 

 

garantire la continuità terapeutica in caso di guasto alle apparecchiature 

 

 

 

 

6.9 DAY-HOSPITAL

Il day-hospital deve disporre di spazi per il trattamento diagnostico-terapeutico e per il soggiorno dei pazienti in regime dl ricovero a tempo parziale (di tipo diurno).

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

D 

H 

 

 

 

 

6.9.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

I requisiti minimi strutturali, impiantistici ed organizzativi del day hospital, se non costituito in unità operativa autonoma, sono gli 

stessi del reparto di competenza. Quindi i requisiti sottoelencati sono relativi soltanto alle strutture che sono organizzate 

autonomamente per eseguire esclusivamente attività di day hospital. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È presente uno spazio da dedicare alle attività di segreteria, registrazione, archivio 

0 

 

2. 

È presente uno spazio attesa 

0 

 

3. 

È presente un locale visita/trattamento non inferiore a 12 mq 

5 

 

4. 

Ci sono ambienti dedicati alla degenza 

0 

 

5. 

È presente un locale lavoro infermieri 

3 

 

6. 

È presente una cucinetta 

5 

 

7. 

È presente un deposito pulito 

3 

 

8. 

È presente un deposito sporco 

3 

 

9. 

È presente un deposito attrezzature 

3 

 

10. 

I servizi igienici sono distinti per gli utenti e per il personale 

3 

 

11. 

I servizi igienici per gli utenti sono dotati almeno di vaso, lavabo e sono separati dal  

5 

 

 

lavapadelle e vuotatoio 

 

 

12. 

È presente un bagno per disabili 

5 

 

13. 

Ogni ambiente non ospita più di 4 posti letto 

5 

 

14. 

La camera di degenza è almeno delle seguenti dimensioni: 

5 

 

 

- 9 mq per posto letto (camera singola) 

 

 

 

- 7 mq per posto letto (camera multipla) 

 

 

 

- 9 mq per posto letto (camera pediatrica multipla) 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

nella determinazione delle dimensioni non sono da considerare i servizi igienici 

 

 

 

Ad eccezione degli ambienti dedicati alla degenza in regime di ricovero diurno, qualora la funzione di day hospital si svolga 

all'interno di un'area di degenza, i servizi di supporto sopraindicati possono essere comuni. 

 

6.9.2 REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

15. 

È presente un impianto gas medicali 

1 

 

16. 

È presente, nelle camere di degenza, un impianto chiamata sanitari con segnalazione  

3 

 

 

acustica e luminosa 

 

 

17. 

Sono presenti, nelle camere di degenza, gli utilities per attività alberghiera 

3 

 

18. 

Sono presenti, nel locale visita trattamento, attrezzature idonee in base alle specifiche  

1 

 

 

attività 

 

 

19. 

È presente, nel locale visita trattamento, il lettino tecnico 

1 

 

20. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e la rianimazione  

1  

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

 

6.9.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

21. 

La dotazione organica del personale medico ed infermieristico è rapportata al volume  

1 

 

 

delle attività e delle patologie trattate 

 

 

22. 

Nell'arco delle ore di attività di day hospital è garantita la presenza di almeno un  

1 

 

 

medico e un infermiere professionale anche non dedicati 

 

 

23. 

Per ciascun paziente ricoverato in day hospital è compilata e continuamente  

1 

 

 

aggiornata (ad ogni ricovero) la cartella clinica 

 

 

24. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate e  

 

 

 

basate sui risultati della ricerca scientifica) per: 

 

 

 

- la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

- le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione, confezionamento e sterilizzazione di  

 

 

 

tutti gli strumenti ed accessori 

 

 

 

 

6.10 DAY-SURGERY

Con il termine chirurgia di giorno (day-surgery) si intende la possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirurgici od anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive in regime di ricovero ospedaliero limitato alle sole ore del giorno, o con eventuale pernottamento, in anestesia locale, loco-regionale, generale.

L'attività di day-surgery prevede la possibilità di pernottamento per una notte in reparto e perciò può essere svolta solo in strutture ospedaliere, capaci di garantire la possibilità del pernottamento in un reparto chirurgico.

I poli ospedalieri che dovessero perdere la funzione chirurgica a ciclo ordinario mantenendo comunque l'attività di degenza in area medica possono mantenere una attività chirurgica in regime di day surgery. In questo caso l'attività di day surgery deve riguardare discipline già presenti, nella azienda sanitaria con unità operative autonome.

I requisiti minimi strutturali, impiantistici ed organizzativi del day surgery, se non costituito in unità operativa autonoma, sono gli stessi del reparto di competenza e della sala operatoria. I presidi ospedalieri, che erogano attività in regime di day surgery che non dispongono al proprio interno di una unità operativa di anestesia e rianimazione con posti letto devono garantire la presenza di un anestesista/rianimatore almeno per le due ore successive all'intervento chirurgico, un servizio di guardia medica interna 24 ore su 24, la copertura in pronta disponibilità di un anestesista per le ore di non presenza in ospedale ed inoltre i collegamenti funzionali ed organizzativi definiti con una struttura di ricovero dotata di Dipartimento di emergenza di primo livello.

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

D 

S 

 

 

 

 

6.10.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È presente uno spazio attesa 

0 

 

2. 

È presente uno spazio registrazione/segreteria/archivio 

1 

 

3. 

È presente il filtro sala operatoria 

5 

 

4. 

La sala operatoria ha una superficie minima di 20 mq 

5 

 

5. 

È presente una zona per la sterilizzazione d'emergenza del materiale chirurgico 

5 

 

6. 

È presente una zona preparazione personale-addetto 

1 

 

7. 

È presente una zona preparazione paziente 

1 

 

8. 

È presente una zona risveglio 

1 

 

9. 

È presente un deposito materiali sterili e strumentario chirurgico 

3 

 

10. 

È presente un deposito attrezzature 

3 

 

11. 

È presente un locale visita 

1 

 

12. 

Sono presenti camere degenza 

0 

 

13. 

È presente una cucinetta 

3 

 

14. 

Sono presenti servizi igienici per i pazienti 

1 

 

15. 

È presente un bagno per disabili 

5 

 

16. 

È presente un deposito pulito 

3 

 

17. 

È presente un deposito sporco 

3 

 

18. 

È presente uno spogliatoio per il personale dotato di servizi igienici 

3 

 

19. 

Durante l'orario di funzionamento, nei locali adibiti alle attività di dey surgery, non si  

5 

 

 

svolgono altre attività 

 

 

20. 

I farmaci ed il materiale necessario per il trattamento di eventuali complicanze sono  

0 

 

 

disponibili ed utilizzabili immediatamente 

 

 

21. 

La sorveglianza del paziente nel postoperatorio (fino al ristabilimento delle funzioni  

1 

 

 

vitali) è svolta nel settore operatorio o comunque nelle vicinanze di questo 

 

 

22. 

Qualora vengano eseguiti esami e/o trattamenti endoscopici, esiste una sala dedicata  

5 

 

 

di superficie non inferiore a 20 mq comprensiva del locale per l'endoscopia e di uno 

 

 

 

spazio distinto per il lavaggio e la disinfezione degli strumenti 

 

 

23. 

L'area radiologica (se presente) garantisce lo spazio per lo svolgimento degli esami  

1 

 

 

diagnostici e/o delle procedure intervenistiche 

 

 

24. 

L'area radiologica (se presente) garantisce uno spazio distinto per il trattamento del  

5 

 

 

materiale sensibile, uno per il deposito dello stesso, uno per il deposito dei mezzi di 

 

 

 

contrasto 

 

 

25. 

L'area radiologica (se presente) garantisce un'area distinta a paziente per spogliarsi  

3 

 

 

6.10.2 REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

26. 

La sala operatoria è dotata di un impianto di climatizzazione ambientale che assicuri: 

3 

 

 

- una temperatura interna invernale ed estiva compresa tra 20-24 °C 

 

 

 

- una umidità relativa estiva ed invernale del 40-60% 

 

 

 

- un ricambio aria/ora (aria esterna senza circolo) di 15 v/h 

 

 

27. 

La velocità dell'aria (in caso di flusso turbolento) è inferiore a 0,15 m/sec misura a  

3 

 

 

15-30 cm dal filtro 

 

 

28. 

La sala operatoria è dotata di un tavolo operatorio 

0 

 

29. 

La sala operatoria è dotata di un apparecchio per anestesia 

0 

 

30. 

La sala operatoria è dotata di un elettrobisturi 

1 

 

31. 

La sala operatoria è dotata di un aspiratore 

0 

 

32. 

La sala operatoria è dotata di un lampada scialitica 

0 

 

33. 

La sala operatoria è dotata di un diafanoscopio a parete 

1 

 

34. 

La strumentazione è adeguata alla tipologia di interventi effettuata e confezionata in  

0 

 

 

set monopaziente 

 

 

35. 

La sala operatoria è dotata di un defibrillatore con cardiomonitor e materiale per  

0 

 

 

intubazione 

 

 

36. 

La sala operatoria è dotata di frigoriferi per la conservazione dei farmaci ed  

0 

 

 

emoderivati 

 

 

37. 

La zona/locale sterilizzazione d'emergenza è dotata di autoclave (a norma pr EN  

3 

 

 

13060 e sue evoluzioni in classe B o UNI EN 285) per sterilizzazione del materiale 

 

 

 

chirurgico 

 

 

38. 

La zona/locale sterilizzazione d'emergenza è dotata di apparecchiature per il lavaggio  

3 

 

 

e la disinfezione di alto livello delle strumentazioni termolabili 

 

 

39. 

La zona/locale sterilizzazione d'emergenza è dotata di vasca ad ultrasuoni e  

3 

 

 

lavastrumenti 93 °C/10 min 

 

 

40. 

La sala risveglio è dotata di un gruppo per ossigeno terapia 

3 

 

41. 

La sala risveglio è dotata di un sistema di monitoraggio comprendente ECG,  

3 

 

 

pressione arteriosa non invasiva, saturimetro 

 

 

42. 

Il locale preparazione chirurghi è dotato di un lavello con comando non manuale 

3 

 

43. 

Nelle camere di degenza è presente un impianto chiamata sanitari con segnalazione  

3 

 

 

acustica e luminosa 

 

 

44. 

Nelle camere di degenza sono presenti gli utilities per attività alberghiera 

3 

 

45. 

Nel locale visita trattamento sono presenti attrezzature idonee in base alle specifiche  

3 

 

 

attività 

 

 

46. 

Nel locale visita trattamento è presente il lettino tecnico 

3 

 

47. 

È presente un impianto gas medicali 

1 

 

48. 

È presente un impianto chiamata sanitari 

3 

 

49. 

L'aspirazione gas medicali è direttamente collegata alle apparecchiature di anestesia 

3 

 

50. 

Sono presenti stazioni di riduzione delle pressioni dei gas anestetici per la sala  

3 

 

 

operatoria 

 

 

51. 

Le stazioni di riduzione delle pressioni sono doppie per ogni gas medicale/tecnico e  

3 

 

 

tali da garantire un adeguato livello di affidabilità 

 

 

52. 

Esiste un impianto ottico e acustico di allarme segnalazione di pressione (alta-bassa)  

3 

 

 

gas medicali e/o guasti all'impianto 

 

 

53. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui è controllata la funzionalità 

 

 

 

6.10.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

54. 

La dotazione organica del personale medico ed infermieristico è rapportata al volume  

1 

 

 

delle attività e delle patologie trattate 

 

 

55. 

Nell'arco delle ore di attività di day surgery è garantita la presenza di almeno un  

1 

 

 

medico appartenente alla disciplina richiesta per l'espletamento dell'attività, un 

 

 

 

medico specialista in anestesia/rianimazione e una figura infermieristica, anche non 

 

 

 

dedicati 

 

 

56. 

Nel caso di prestazioni di radiologia interventistica è garantita la presenza di un  

1 

 

 

tecnico sanitario di radiologia medica 

 

 

57. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate e  

0 

 

 

basate sui risultati della ricerca scientifica) per: 

 

 

 

- la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

- le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione, confezionamento e sterilizzazione di  

 

 

 

tutti gli strumenti e accessori 

 

 

58. 

Le strutture che effettuano attività di day surgery hanno a disposizione un servizio di  

1 

 

 

sterilizzazione interno o appaltato rispondente ai requisiti strutturali, tecnologico- 

 

 

 

impiantistici ed organizzativi di cui al capitolo 6.13 

 

 

59. 

Sono previste procedure specifiche in caso di malfunzionamento degli impianti di gas  

1 

 

 

medicali e del sistema di aspirazione 

 

 

60. 

Esiste documentazione che vengono eseguiti controlli annuali sulle autoclavi come  

1 

 

 

indicato dalla norma UNI EN 554 per la qualifica fisica e microbiologica 

 

 

 

 

6.11 GESTIONE FARMACI E MATERIALE SANITARIO (FARMACIA)

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

G 

F 

M 

S 

 

 

6.11.1 REQUISITI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È disponibile uno spazio per la segreteria 

0 

 

2. 

Sono presenti spazi per il deposito dei medicinali, dei presidi medico chirurgici e  

0 

 

 

sanitari, del materiale di medicazione e degli specifici materiali di competenza 

 

 

3. 

L'articolazione interna consente percorsi distinti del materiale in entrata e in uscita,  

3 

 

 

con accessibilità dall'esterno autonoma rispetto al sistema dei percorsi generali del 

 

 

 

presidio 

 

 

4. 

È presente uno spazio ricezione/registrazione materiale 

3 

 

5. 

È presente un deposito per farmaci e presidi medico-chirurgici 

3 

 

6. 

È presente un vano blindato o armadio antiscasso per la conservazione degli  

0 

 

 

stupefacenti 

 

 

7. 

È presente un locale o spazio per preparazioni chimiche 

3 

 

8. 

È presente la cappa di aspirazione forzata nel locale per preparazioni chimiche 

3 

 

9. 

È presente lo studio del farmacista 

5 

 

10. 

Sono presenti arredi e attrezzature per il deposito e conservazione dei medicinali, dei  

3 

 

 

presidi medico chirurgici, del materiale di medicazione e degli altri materiali di 

 

 

 

competenza 

 

 

11. 

I pavimenti hanno superficie lavabile e disinfettabile 

3 

 

12. 

Le pareti hanno rivestimento impermeabile e lavabile fino all'altezza minima di mt 2  

3 

 

 

relativamente ai locali adibiti a laboratorio 

 

 

13. 

Sono presenti frigoriferi atti alla conservazione dei medicinali da custodire a  

3 

 

 

temperatura determinata, dotati di registratori di temperatura, di sistema di allarme, e 

 

 

 

possibilmente collegati a gruppi di continuità o ad una linea di alimentazione 

 

 

 

preferenziale 

 

 

14. 

È presente un armadio per la custodia dei veleni e delle sostanze per le quali è  

3 

 

 

previsto un accesso controllato 

 

 

15. 

Sono presenti attrezzature ed utensili di laboratorio obbligatori, e ogni altra dotazione  

1 

 

 

di strumenti atti ad una corretta preparazione galenica 

 

 

16. 

Sono disponibili locali idonei, distinti e conformi alla normativa vigente per lo  

5 

 

 

stoccaggio di soluzioni perfusionali, prodotti infiammabili, tossici, corrosivi, gas 

 

 

 

terapeutici in bombole 

 

 

17. 

Sono presenti le sostanze obbligatorie come previsto dalla F.U.  

1 

 

18. 

Sono presenti spazi adeguati per il movimento in uscita dei farmaci e altro materiale 

3 

 

 

sanitario 

 

 

19. 

Ove non esista il servizio di farmacia, nella struttura è presente uno spazio  

3 

 

 

ricezione/registrazione materiale 

 

 

20. 

Ove non esista il servizio di farmacia, nella struttura è presente un deposito per  

3 

 

 

farmaci e presidi medico-chirugici 

 

 

21. 

Ove non esista il servizio di farmacia, nella struttura è presente un vano blindato o  

0 

 

 

armadio antiscasso per la conservazione degli stupefacenti 

 

 

22. 

Ove non esista il servizio di farmacia, nella struttura sono presenti arredi e  

0 

 

 

attrezzature per il deposito e conservazione dei medicinali, dei presidi medico 

 

 

 

chirurgici, dei materiali di medicazione e degli altri materiali di competenza 

 

 

23. 

Ove non esista il servizio di farmacia, nell'area destinata al deposito e conservazione  

1 

 

 

dei medicinali, dei presidi medico chirurgici, dei materiali di medicazione e degli altri 

 

 

 

materiali di competenza, i pavimenti hanno una superficie lavabile disinfettabile 

 

 

24. 

Qualora si allestiscano farmaci sterili e mescolanze infusionali è disponibile una  

3 

 

 

camera sterile dotata di zona filtro 

 

 

 

6.11.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

25. 

Esiste un impianto di condizionamento ambientale che assicuri: 

3 

 

 

- una temperatura interna invernale ed estiva compresa tra 20-26 °C 

 

 

 

- una umidità relativa estiva ed invernale del 50% + - 5% 

 

 

 

- un ricambio aria esterna/ora di 2 v/h 

 

 

 

- classe di purezza filtrazione con filtri a media efficienza 

 

 

26. 

Esiste un impianto rilevazione incendi anche nei depositi separati 

3 

 

 

 

6.12 EMOTECA

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

E 

M 

O 

 

 

 

6.12.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Nei locali sono presenti frigoriferi atti alla conservazione del sangue (frigoemoteche)  

0 

 

 

dotati di termoregistratore e dispositivo di allarme acustico 

 

 

2. 

Il locale dispone di spazi per registrazione segreteria 

0 

 

 

6.12.2 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

3. 

È stato individuato un medico responsabile 

1 

 

4. 

È stato organizzato, dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero, il trasporto del  

1 

 

 

sangue e dei campioni biologici mediante mezzi idonei 

 

 

5. 

Sono garantite le attività inerenti la promozione della donazione autologa,  

1 

 

 

l'autotrasfusione ed il buon uso del sangue, degli emocomponenti e degli emoderivati 

 

 

6. 

È stata predisposta una convenzione con struttura trasfusionale territorialmente  

1 

 

 

competente ai sensi della normativa vigente ai sensi del D.M. 1° settembre 1995 

 

 

7. 

È disponibile una procedura per la richiesta di sangue o emoderivati alla struttura  

1 

 

 

trasfusionale territorialmente competente 

 

 

8. 

È disponibile una procedura relativa alla conservazione di unità trasfusionali  

1 

 

 

assegnate al singolo paziente dalla struttura trasfusionale 

 

 

9. 

È disponibile una procedura relativa alla conservazione delle unità di sangue per  

1 

 

 

autotrasfusione 

 

 

10. 

Esiste una procedura per la conservazione di unità globuli rossi di scorta per  

1 

 

 

l'emergenza 

 

 

11. 

La gestione del movimento delle unità trasfusionali e la tenuta registro «carico» e  

1 

 

 

«scarico» avviene secondo i requisiti previsti dall'art. 8 del citato D.M. 1° settembre 

 

 

 

1995 

 

 

12. 

Sono registrati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle dotazioni  

1 

 

 

strumentali 

 

 

13. 

Esiste la procedura per l'acquisizione del consenso informato del paziente alla terapia  

1 

 

 

trasfusionale 

 

 

14. 

Esiste la procedura per la trasmissione dei dati su eventuali reazioni trasfusionali 

1 

 

15. 

È garantito un collegamento con un medico operante nel servizio trasfusionale di  

1 

 

 

riferimento nel caso di un elevato bisogno di prestazioni di medicina trasfusionale 

 

 

 

 

6.13 SERVIZIO DI STERILIZZAZIONE

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

S 

S 

 

 

 

 

6.13.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

È presente un locale destinato al ricevimento e lavaggio 

3 

 

2. 

È presente un locale per confezionamento e sterilizzazione 

3 

 

3. 

È presente un locale per stoccaggio e deposito materiale sterile 

3 

 

4. 

Il percorso è progressivo dalla zona sporca a quella pulita 

3 

 

5. 

Nei locali per confezionamento e sterilizzazione e per stoccaggio e deposito materiale  

5 

 

 

sterile, è garantito l'accesso del personale e dei materiali in appositi filtri a doppia 

 

 

 

porta con aperture obbligate e/o bussole 

 

 

6. 

Sono presenti spogliatoi e servizi igienici del personale 

3 

 

 

6.13.2. REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

7. 

Nei locali di confezionamento e sterilizzazione, stoccaggio e deposito, esiste un  

3 

 

 

impianto di condizionamento ambientale che assicuri: 

 

 

 

- una temperatura interna invernale ed estiva compresa tra 20-27 °C 

 

 

 

- una umidità relativa estiva ed invernale del 40-60% 

 

 

 

- un ricambio aria/ora esterna di 15 v/h 

 

 

8. 

Nei locali confezionamento e sterilizzazione, stoccaggio e deposito, l'impianto è  

3 

 

 

fornito di filtri assoluti (99,97%) tali da porre la sala in classe 100.000 Fed. St. 209 E 

 

 

 

(AT REST) 

 

 

9. 

Gli ambienti sono a pressione differenziata «a cascata»: 

3 

 

 

- da locale per stoccaggio e deposito materiale sterile 

 

 

 

- a locale per confezionamento e sterilizzazione 

 

 

 

- a locale per accettazione, cernita, pulizia, lavaggio e decontaminazione dei presidi  

 

 

 

medici 

 

 

10. 

È presente un impianto illuminazione di emergenza 

3 

 

11. 

È presente un impianto di aria compressa 

3 

 

12. 

È presente l'apparecchiatura di sterilizzazione (rispondente alla norma UNI EN 285 e  

3 

 

 

convalidata annualmente secondo la norma UNI EN 554) 

 

 

13. 

È presente l'apparecchiatura per il lavaggio del materiale da sottoporre a  

3 

 

 

sterilizzazione (Ultrasuoni e Lavastrumenti 93 °C/10 min.) 

 

 

14. 

È presente un bancone con lavello resistente agli acidi ed alcali 

1 

 

15. 

Sono presenti pavimenti antisdrucciolo nelle zone sporche con adeguate pendenze in  

3 

 

 

modo da garantire i necessari scarichi 

 

 

 

6.13.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

16. 

La dotazione organica del personale addetto è rapportata al volume delle attività e  

1 

 

 

comunque è previsto all'interno dell'équipe almeno un infermiere professionale 

 

 

17. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo lo sviluppo delle norme  

0 

 

 

armonizzate inerenti l'attività e linee guida aggiornate e basate sui risultati della 

 

 

 

ricerca scientifica) per: 

 

 

 

- la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

- le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione, confezionamento e sterilizzazione di  

 

 

 

tutti gli strumenti, accessori e dispositivi medici 

 

 

 

- validazione apparecchiature e ambienti 

 

 

18. 

Esiste un sistema di tracciabilità del prodotto 

1 

 

 

 

6.14 SERVIZIO DI DISINFEZIONE

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

S 

S 

 

 

 

 

6.14.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Il servizio di disinfezione garantisce spazi per il trattamento degli effetti personali, dei  

5 

 

 

letterecci, della biancheria, e in genere dei materiali infetti 

 

 

2. 

L'articolazione interna degli spazi consente la netta separazione tra le zone sporche e  

5 

 

 

pulite 

 

 

3. 

Il percorso è progressivo dalla zona sporca alla zona pulita 

5 

 

4. 

È presente un locale filtro del personale, con servizi igienici e spogliatoi 

5 

 

5. 

È presente un locale di pre-trattamento e disinfezione 

5 

 

6. 

È presente un deposito materiale da trattare 

5 

 

7. 

È presente un deposito pulito 

5 

 

 

6.14.2. REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

8. 

Il Servizio di Disinfezione è dotato di un impianto di condizionamento ambientale  

3 

 

 

che assicuri: 

 

 

 

- una temperatura interna invernale ed estiva compresa tra 20-27 °C 

 

 

 

- una umidità relativa estiva ed invernale del 40-60% 

 

 

 

- un ricambio aria/ora esterna di 15 v/h 

 

 

9. 

È presente l'impianto illuminazione di emergenza 

3 

 

10. 

È presente l'impianto di aria compressa 

3 

 

11. 

Sono presenti apparecchiature idonee al trattamento del materiale 

3 

 

12. 

Sono presenti pavimenti antisdrucciolo nelle zone sporche con adeguate pendenze in  

3 

 

 

modo da garantire i necessari scarichi 

 

 

13. 

Sono presenti spazi adeguati per il movimento in uscita dei farmaci e altro materiale  

5 

 

 

sanitario 

 

 

 

6.14.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

14. 

La dotazione organica del personale addetto è rapportata al volume delle attività e,  

1 

 

 

comunque, prevede all'interno dell'équipe almeno un infermiere professionale 

 

 

15. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate e  

0 

 

 

basate sui risultati della ricerca scientifica) per: 

 

 

 

- la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

- le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione di tutti gli strumenti  

 

 

 

ed accessori 

 

 

 

 

6.15 SERVIZIO MORTUARIO

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

S 

M 

 

 

 

 

6.15.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Il Servizio Mortuario consente l'entrata e l'uscita autonoma senza interferenze rispetto  

5 

 

 

al sistema generale dei percorsi interni della struttura: 

 

 

2. 

È previsto un accesso dall'esterno per i visitatori 

5 

 

3. 

È presente un locale osservazione/sosta salme 

3 

 

4. 

È presente una camera ardente 

3 

 

5. 

È presente un locale preparazione personale 

3 

 

6. 

Sono presenti i servizi igienici per il personale 

3 

 

7. 

Sono presenti i servizi igienici per i parenti 

3 

 

8. 

È presente la sala per onoranze funebri al feretro 

3 

 

9. 

È presente il deposito materiale 

3 

 

10. 

Nel caso in cui la struttura disponga di un servizio anatomopatologico, sono  

5 

 

 

disponibili celle frigorifere 

 

 

11. 

Se presente, la sala autoptica è attrezzata per il riscontro diagnostico e per l'eventuale  

5 

 

 

prelievo delle parti anatomiche 

 

 

12. 

La superficie minima della sala autoptica è non inferiore a 20 mq 

5 

 

13. 

La sala autoptica e la camera mortuaria rispondono ai requisiti di cui al D.P.R. 10  

5 

 

 

ottobre 1990, n. 285 

 

 

 

6.15.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

14. 

Qualora presente, la sala autoptica dispone di un carrello portaferri 

1 

 

15. 

Qualora presente, la sala autoptica dispone di una lampada scialitica 

1 

 

16. 

Qualora presente, la sala autoptica dispone di un tavolo autoptico 

1 

 

17. 

Qualora presente, la sala autoptica dispone di una barella portasalme 

1 

 

18. 

Qualora presente, la sala autoptica dispone di un lavello a comando non manuale 

1 

 

19. 

Qualora presente, la sala autoptica ha il pavimento con rivestimento antisdrucciolo,  

3 

 

 

senza soluzione di continuità, con angoli smussati ed adeguate pendenze in modo da 

 

 

 

garantire i necessari scarichi delle acque di lavaggio con deflusso diretto nella 

 

 

 

fognatura interna 

 

 

20. 

Qualora presente, la sala autoptica ha pareti con rivestimento impermeabile e lavabile  

3 

 

 

fino all'altezza minima di mt 2 

 

 

21. 

Il Servizio Mortuario è dotato di un impianto di condizionamento ambientale che  

3 

 

 

assicuri, limitatamente al locale osservazione/sosta salme: 

 

 

 

- una temperatura interna invernale ed estiva non superiore a 18 °C 

 

 

 

- una umidità relativa del 60% + - 5% 

 

 

 

- un ricambio aria/ora esterna di 15 v/h 

 

 

22. 

È presente l'impianto illuminazione di emergenza 

3 

 

 

 

6.16 SERVIZI VARI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

S 

V 

 

 

 

 

 

SERVIZIO LAVANDERIA 

 

Il servizio di lavanderia può anche essere convenzionato o gestito in forma associata da più strutture sanitarie, purché regolarmente 

autorizzato dalla autorità sanitaria competente. 

 

REQUISITI MINIMI STRUTTURALI IMPIANTISTICI 

 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Sono previsti ambienti separati per materiale sporco (contaminato) e pulito  

3 

 

 

(decontaminato) 

 

 

2. 

Per ogni ciclo di lavorazione sono garantiti: 

1 

 

 

- controllo e monitoraggio dei fattori critici del ciclo di lavaggio (temperatura, tempo  

 

 

 

e concentrazione dei disinfettanti) 

 

 

 

- controllo carica batterica (Bioburden) prodotto lavato e stirato (semestrale) 

 

 

 

- controllo e monitoraggio caricamento macchinari e dosaggio prodotti di lavaggio 

 

 

3. 

Le acque di alimentazione delle lavatrici sono in possesso dei requisiti di potabilità  

1 

 

 

microbiologica 

 

 

4. 

Nel caso di servizio di lavanderia interno sono previsti spazi adeguati per la raccolta e  

3 

 

 

cernita della biancheria, per il lavaggio, l'asciugatura, il rammendo, la stiratura ed il 

 

 

 

deposito della biancheria pulita 

 

 

5. 

Il personale della lavanderia utilizza tutti i dispositivi di protezione individuale per la  

1 

 

 

prevenzione del rischio biologico 

 

 

 

REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

6. 

Esistono protocolli scritti circa le modalità di trasporto del materiale da e per la  

1 

 

 

lavanderia 

 

 

7. 

Esistono protocolli scritti per tutte le procedure attuate sul materiale ricevuto 

1 

 

 

SERVIZIO CUCINA 

 

Il servizio di cucina può anche essere convenzionato o gestito in forma associata da più strutture, purché regolarmente autorizzate 

dall'autorità sanitaria competente. 

 

REQUISITI MINIMI STRUTTURALI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

8. 

Il servizio cucina risponde alla normativa vigente in materia di igiene degli alimenti  

1 

 

 

(L. n. 155/1997 HACCP etc.) 

 

 

9. 

Esistono spazi adeguati per la ricezione derrate, dispense 

3 

 

10. 

Esiste un locale magazzino con celle frigorifere 

3 

 

11. 

Esiste un locale preparazione/cottura 

3 

 

12. 

Esiste un locale lavaggio e deposito per stoviglie e carrelli 

3 

 

13. 

Esiste un deposito rifiuti 

3 

 

14. 

Esiste un deposito materiali per pulizia 

3 

 

15. 

Esistono servizi igienici per il personale dotati di doccia 

5 

 

16. 

Gli spazi per la preparazione, il lavaggio dei carrelli, stoviglie e portavivande  

3 

 

 

dispongono di pareti a tutt'altezza con superfici lisce, impermeabili, lavabili e 

 

 

 

disinfettabili 

 

 

17. 

Gli spazi per la preparazione, il lavaggio dei carrelli, stoviglie e portavivande hanno  

3 

 

 

pavimenti antisdrucciolo con superficie liscia lavabile e disinfettabile 

 

 

18. 

In tutti i locali sono assicurate efficaci condizioni di illuminazione e ventilazione 

3 

 

 

REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

19. 

Esistono protocolli scritti circa le modalità di trasporto del cibo da e per la cucina 

1 

 

20. 

È garantita l'elaborazione delle tabelle dietetiche, dei menù e delle diete speciali 

1 

 

21. 

I cibi distribuiti rispondono a quanto stabilito nelle tabelle dietetiche, nei menù e nelle  

1 

 

 

diete speciali 

 

 

 

 

 

7 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI SPECIFICI PER LE STRUTTURE CHE 

EROGANO PRESTAZIONI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI, A CICLO CONTINUATIVO E/O DIURNO 

 

Trattasi di presidi che erogano prestazioni sanitarie specialistiche (diagnostiche, terapeutiche e riabilitative) e socio-sanitarie, non erogabili in ambito ambulatoriale o domiciliare per situazioni che non richiedono ricovero ospedaliero.

Le prestazioni offerte sono rivolte:

- alla riabilitazione funzionale dei soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali;

- alla tutela della salute mentale;

- alla riabilitazione e recupero dei soggetti tossicodipendenti;

- all'assistenza di soggetti autosufficienti anziani e non;

- all'assistenza ai pazienti terminali.

In ciascun settore le prestazioni residenziali, semiresidenziali e ambulatoriali, possono essere svolte nel medesimo presidio in modo coordinato ed integrato.

7.1 PRESIDI Dl RIABILITAZIONE FUNZIONALE DEI SOGGETTI PORTATORI DI DISABILITÀ FISICHE, PSICHICHE E SENSORIALI

Sono qui ricomprese le strutture residenziali previste dal Piano Sanitario Regionale 1998-2000, in particolare: le Residenze Sanitarie Riabilitazione (RSR) intensiva ed estensiva e le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) disabili.

Le RSR intensiva ed estensiva per i soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali erogano prestazioni a ciclo diurno e/o continuativo per il recupero funzionale e sociale di soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche, sensoriali o miste dipendenti da qualunque causa. Intervengono nella fase immediatamente post-acuta (anche dopo la dimissione ospedaliera) attraverso l'offerta di tutela sanitaria finalizzata al recupero degli esiti derivanti da episodi acuti o di funzioni lese o menomate attraverso prestazioni residenziali a ciclo diurno o continuativo.

Come previsto dal P.S.R. 1998-2000 alla fine del trattamento riabilitativo, a seconda delle condizioni dell'ospite, può essere previsto il rientro a domicilio o il passaggio ad altra tipologia di struttura residenziale. La durata della degenza è in media di 120 giorni (RSR intensive) e di 240 (RSR estensive).

Le RSA disabili sono presidi che accolgono soggetti non autosufficienti affetti da gravi disabilità, che hanno concluso la fase di riabilitazione intensiva ed estensiva e che richiedono un alto livello di supporto assistenziale ed infermieristico a fronte di un intervento riabilitativo a bassa complessità ed intensità, e senza copertura medica continuativa nelle 24 ore, non assistibili a domicilio in forme alternative alla degenza piena e che necessitano di terapia di mantenimento e/o prevenzione del degrado del recupero acquisito e del mantenimento quindi del livello di autosufficienza raggiunto.

Tali strutture possono essere costituite da moduli differenziati per tipologia e grado di assistenza erogata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

P 

R 

F 

 

 

 

7.1.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

Per i presidi a ciclo diurno 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Sono presenti locali per accertamenti psicodiagnostici 

5 

 

2. 

Sono presenti locali e palestra per le terapie riabilitative 

0 

 

3. 

È presente un locale soggiorno/pranzo 

3 

 

4. 

È presente una cucinetta 

3 

 

5. 

È presente un locale attività pedagogico-educativa, addestramento professionale,  

5 

 

 

tempo libero 

 

 

6. 

È presente un locale spogliatoio/guardaroba 

3 

 

7. 

Sono presenti servizi igienici distinti per personale ed utenti 

3 

 

 

In aggiunta, ai requisiti N.P. da 1 a 7, per i presidi a ciclo continuativo 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

8. 

Le camere di degenza hanno un massimo di 4 posti letto 

5 

 

9. 

Le camere di degenza hanno servizi igienici con la possibilità di accesso e rotazione  

3 

 

 

completa delle carrozzine (39) 

 

 

10. 

I servizi igienici assistiti, dotati di vasca da bagno, sono in numero di almeno 1 ogni  

3 

 

 

piano di degenza e comunque non meno 1 ogni 20 posti letto (40) 

 

 

11. 

Esistono spazi di soggiorno 

5 

 

12. 

Eliminare (NA) (41) 

 

 

13. 

I servizi igienici sono conformi alla normativa sulle barriere architettoniche 

1 

 

 

In aggiunta ai requisiti N.P. da 1 a 7 per le strutture che prevedono «gruppi-appartamento» 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

14. 

Ciascun gruppo appartamento ha un massimo di 10 ospiti 

5 

 

15. 

È presente almeno un servizio igienico attrezzato per disabili 

3 

 

16. 

È presente almeno un servizio igienico dotato di letto-doccia per le gravi disabilità  

3 

 

 

7.1.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

17. 

I locali di trattamento sono dotati di attrezzature e presidi medico-chirurgici,  

3 

 

 

diagnostico-terapeutici e riabilitativi in relazione alla specificità della riabilitazione 

 

 

 

svolta e della tipologia della struttura 

 

 

18. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di cui è controllata la funzionalità 

 

 

 

7.1.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

19. 

Esiste un équipe pluridisciplinare che comprende in relazione alle attività previste:  

1 

 

 

- personale sanitario laureato 

 

 

 

- personale dell'area psicologica e/o pedagogica 

 

 

 

- tecnici della riabilitazione 

 

 

 

- educatori 

 

 

 

- personale di assistenza sociale 

 

 

20. 

Per ogni singolo paziente è redatto un Progetto Riabilitativo dall'équipe  

1 

 

 

multiprofessionale, comprendente uno o più programmi terapeutici con monitoraggio 

 

 

 

dell'evoluzione e delle modificazioni delle disabilità 

 

 

21. 

È garantita una adeguata informazione ai pazienti ed ai loro familiari con  

1 

 

 

l'illustrazione del progetto riabilitativo 

 

 

22. 

È garantito l'accesso del familiare alla struttura 

1 

 

23. 

È garantito uno specifico addestramento prima del rientro del paziente al proprio  

1 

 

 

ambiente di vita 

 

 

24. 

Esiste un sistema di raccolta e registrazione di rilievi funzionali presentati dagli utenti 

1 

 

25. 

I presidi a ciclo diurno funzionano per 6/7 ore giornaliere 

1 

 

26. 

I presidi a ciclo diurno funzionano per almeno 5 giorni alla settimana 

1 

 

 

Le unità di personale di assistenza diretta agli ospiti, determinate in funzione dei  

 

 

 

minuti di assistenza pro die per ospite, sono: 

 

 

27. 

RSR intensiva: 180 minuti assistenza 

1 

 

28. 

RSR estensiva: 140 minuti assistenza 

3 

 

29. 

RSA disabili: 140 minuti assistenza 

3 

 

PRESIDI DI TUTELA DELLA SALUTE MENTALE: CENTRO DIURNO PSICHIATRICO, DAY HOSPITAL PSICHIATRICO

Svolgono le funzioni: terapeutico-riabilitative, come indicate rispettivamente per il Centro diurno e per il D.H. psichiatrico dal D.P.R. 10 novembre 1999.

 

 

7.2 CENTRO DIURNO

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

C 

D 

 

 

 

 

7.2.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Sono presenti locali per attività prevalentemente di gruppo, in relazione alle attività  

3 

 

 

specifiche previste nel Centro Diurno 

 

 

2. 

È presente un locale per colloqui/visite psichiatriche 

0 

 

3. 

Il numero complessivo di locali e spazi è in relazione alla popolazione servita 

5 

 

4. 

I locali sono collocati in normale contesto residenziale urbano, per favorire i processi  

5 

 

 

di socializzazione e l'utilizzo di spazi ed attività per il tempo libero esistenti nella 

 

 

 

comunità 

 

 

5. 

Sono presenti servizi igienici distinti per il personale e gli utenti 

3 

 

 

7.2.2 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

6. 

La presenza di personale medico specialistico e di psicologi e di assistenti sociali è  

1 

 

 

programmata 

 

 

7. 

È garantita l'apertura per 8 ore al giorno 

1 

 

8. 

È garantita l'apertura per 6 giorni la settimana 

1 

 

9. 

È garantito il collegamento con le altre strutture per la tutela della salute mentale di  

1 

 

 

cui al D.P.R. 10 novembre 1999 

 

 

10. 

È garantita la presenza, in relazione alle attività previste, di: 

1 

 

 

- educatori professionali 

 

 

 

- personale infermieristico 

 

 

 

- istruttori 

 

 

 

 

7.3 DAY HOSPITAL PSICHIATRICO

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

D 

H 

 

 

 

 

7.3.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

La tipologia dei Day Hospital è adattata ed integrata in rapporto alle specifiche  

5 

 

 

funzioni ed alle caratteristiche operative e strutturali di cui al D.P.R. 10 novembre 

 

 

 

1999 

 

 

2. 

Sono presenti locali e spazi in relazione alla popolazione servita 

5 

 

3. 

Sono presenti servizi igienici distinti per il personale e gli utenti 

3 

 

4. 

Esiste un locale per terapie infusive e sedative 

3 

 

 

7.3.2 REQUISITI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

5. 

E garantita l'apertura per 8 ore al giorno 

1 

 

6. 

È garantita l'apertura per 6 giorni la settimana 

1 

 

7. 

Il D.H. garantisce il riconoscimento formale dei posti letto equivalenti, l'esecuzione  

1 

 

 

degli accertamenti diagnostici vari e complessi, dei trattamenti farmacologici e 

 

 

 

riabilitativi specifici ed il personale necessario 

 

 

8. 

È garantito il collegamento funzionale con una struttura di ricovero e con le altre  

1 

 

 

strutture per la tutela della salute mentale di cui al D.P.R. 10 novembre 1999 

 

 

9. 

È garantita la presenza di personale medico ed infermieristico 

1 

 

10. 

È garantita la presenza di altro personale programmato o per fasce orarie 

1 

 

 

 

7.4 PRESIDI DI TUTELA DELLA SALUTE MENTALE: STRUTTURA RESIDENZIALE PSICHIATRICA

Esplica le funzioni terapeutico riabilitative e socio-riabilitative per utenti di esclusiva competenza psichiatrica, come indicato dal D.P.R. 10 novembre 1999, per il trattamento di situazioni di acuzie e di emergenza per le quali non risulti utile il ricovero ospedaliero, per fasi di assistenza protratta successive al ricovero ospedaliero, per l'attuazione di programmi terapeutico-riabilitativi di medio-lungo periodo comprese le funzioni riabilitative ospedaliere con il riconoscimento dei posti letto equivalenti.

Le dimissioni di ex degenti degli Ospedali Psichiatrici, dismessi ai sensi della L. n. 724/1994 art. 3 comma 5, con prevalenti bisogni di assistenza psichiatrica (in relazione ad una patologia in atto o al livello di istituzionalizzazione), sono effettuate nelle strutture residenziali psichiatriche; le dimissioni di ex degenti con prevalenti bisogni di assistenza socio-sanitaria derivanti dall'età elevata, da condizioni di non autosufficienza e di disabilità, sono effettuate in strutture residenziali.

Nella struttura residenziale non possono essere inseriti più di 20 ospiti con diagnosi psichiatrica

(Deliberazione amministrativa 2 agosto 1996, n. 82).

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

S 

R 

P 

 

 

 

7.4.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Il numero complessivo di locali e spazi è in relazione alla popolazione servita 

5 

 

2. 

Il numero massimo dei posti letto è di 20 

3 

 

3. 

Nell'ipotesi di un secondo modulo annesso sono necessarie una struttura abitativa e  

5 

 

 

penale assistenziale propri (Deliberazione amministrativa 2 agosto 1996, n. 82) 

 

 

4. 

Per le strutture fino a 10 posti letto sono presenti le caratteristiche delle civili  

3 

 

 

abitazioni ed organizzazione interna che garantisca sia gli spazi che i ritmi della 

 

 

 

normale vita quotidiana 

 

 

5. 

Per le strutture fino a 10 posti letto sono presenti, per le specifiche attività sanitarie,  

3 

 

 

spazi dedicati per il personale, per i colloqui e per le riunioni 

 

 

6. 

Per le strutture oltre i 10 posti letto sono presenti i requisiti di cui al D.P.C.M. 22  

3 

 

 

dicembre 1989, allegato A, limitatamente al criterio 5 

 

 

7. 

Per le strutture oltre i 10 posti letto sono presenti i requisiti di cui al D.P.C.M. 22  

3 

 

 

dicembre 1989, allegato A, limitatamente al criterio 7 

 

 

8. 

Per le strutture oltre i 10 posti letto sono presenti i requisiti di cui al D.P.C.M. 22  

3 

 

 

dicembre 1989, allegato A, limitatamente al criterio 9 (punti a e b; punto f in 

 

 

 

relazione alle dimensioni della struttura) 

 

 

9. 

Per le strutture oltre i 10 posti letto sono presenti i requisiti di cui al D.P.C.M. 22  

3 

 

 

dicembre 1989, allegato A, limitatamente al criterio 10 

 

 

10. 

La struttura è collocata in normale contesto residenziale urbano, in modo da agevolare  

5  

 

 

i processi di socializzazione 

 

 

 

7.4.2 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

11. 

È garantita la presenza di medici specialisti ed altre figure professionali di cui al  

1 

 

 

D.P.R. 10 novembre 1999, programmata o per fasce orarie 

 

 

12. 

È garantita, per strutture residenziali terapeutico-riabilitative per acuti e sub-acuti, la  

1 

 

 

presenza di personale di assistenza nelle 24 ore 

 

 

13. 

È garantita, per strutture residenziali socio-riabilitative a più elevata intensità  

1 

 

 

assistenziale, la presenza di personale di assistenza nelle 12 ore diurne 

 

 

14. 

È garantita, per strutture residenziali socio-riabilitative a minore intensità  

1 

 

 

assistenziale, la presenza di personale di assistenza per fasce orarie 

 

 

15. 

È garantito il collegamento con le altre strutture per la tutela della salute mentale di  

1 

 

 

cui al D.P.R. 10 novembre 1999 

 

 

 

 

7.5 STRUTTURE PER ATTIVITÀ DI PREVENZIONE, CURA E RIABILITAZIONE PER I TOSSICODIPENDENTI

I requisiti organizzativi tecnologici e strutturali di presidi per attività di prevenzione, cura e riabilitazione, sia a valenza socio-sanitaria che socio-assistenziale per tossicodipendenti sono definiti dall'Atto d'intesa Stato-Regioni del 5 agosto 1999, in riferimento al modello assistenziale adottato dalla Regione per l'erogazione delle prestazioni assistenziali previste dai livelli uniformi di assistenza di cui al Piano sanitario nazionale approvato con D.P.R. 1° marzo 1994.

L'autorizzazione ai sensi del presente provvedimento determina, limitatamente ai soggetti aventi i requisiti di legge, l'iscrizione nell'apposito Albo regionale di cui all'art. 2 dell'Atto d'intesa Stato-Regioni, suddiviso in settore sanitario e sociale.

Le strutture ove si svolgono esclusivamente attività socio-assistenziali sono autorizzate seguendo le procedure già fissate ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale n. 1/1992.

 

 

 

 

 

codice paragrafo 

 

 

S 

T 

D 

 

 

 

7.5.1 REQUISITI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

Gli immobili necessari per lo svolgimento delle attività sono in possesso dei requisiti  

5 

 

 

previsti dai regolamenti nazionali, regionali e comunali vigenti in materia edilizia, 

 

 

 

urbanistica, igienico-sanitaria, ambientale, infortunistica e di prevenzione incendi 

 

 

2. 

La capacità ricettiva delle strutture residenziali e semiresidenziali è compresa tra otto  

5 

 

 

e trenta ospiti 

 

 

3. 

La struttura è ubicata in area di insediamento abitativo o in area rurale, comunque in  

5 

 

 

zona salubre 

 

 

4. 

I locali e i servizi igienici sono adeguati al numero degli ospiti 

5 

 

5. 

I locali per pranzo e soggiorno sono commisurati al numero degli ospiti, con relativi  

5 

 

 

servizi igienici 

 

 

6. 

Sono presenti locali per cucina e dispensa e sono adeguati al numero degli ospiti della  

5 

 

 

sede operativa 

 

 

7. 

È presente un locale e servizi igienici per il responsabile della struttura e per gli  

5 

 

 

operatori 

 

 

8. 

Sono presenti locali per l'attività riabilitativa adeguati al numero dei posti e alle  

5 

 

 

modalità di intervento previste nel progetto riabilitativo 

 

 

9. 

La lavanderia e il guardaroba sono adeguati al numero degli ospiti 

5 

 

10. 

Le camere da letto hanno un numero di letti non superiore a otto 

5 

 

11. 

Nel caso sia prevista la presenza di soggetti minori in trattamento, sono disponibili  

5 

 

 

stanze da letto e locali ad essi riservati 

 

 

 

7.5.2 REQUISITI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

12. 

La struttura ha esplicitato e documentato un programma secondo gli indirizzi dell'atto  

1 

 

 

di intesa Stato-Regioni del 5 agosto 1999 (art. 5) 

 

 

13. 

La struttura ha un regolamento interno in linea con l'atto di intesa Stato-Regioni del 5  

1 

 

 

agosto 1999 (art. 5) 

 

 

14. 

Il regolamento viene fornito all'utente ed accompagnato da una adeguata  

1 

 

 

informazione 

 

 

15. 

L'organizzazione garantisce la volontarietà d'accesso e di permanenza dell'utente 

1 

 

16. 

È istituito e tenuto aggiornato un registro giornaliero degli utenti 

1 

 

17. 

Nel medesimo registro vengono annotate le assenze temporanee degli utenti con  

1 

 

 

relativa motivazione 

 

 

18. 

È prevista una copertura assicurativa dei rischi da infortuni o danni subiti o provocati  

1 

 

 

dagli ospiti, dal personale, dai volontari 

 

 

19. 

È previsto l'utilizzo di una cartella personale degli utenti 

1 

 

20. 

Il personale è in un numero idoneo al programma svolto e comunque non inferiore a  

1 

 

 

due unità, nel rispetto dell'articolo 5 dell'atto d'intesa Stato-Regioni del 5 agosto 1999 

 

 

21. 

È identificato un responsabile di programma in possesso di idonei titoli e requisiti  

1 

 

 

professionali 

 

 

22. 

Tale responsabile garantisce un impegno di servizio per almeno 36 ore settimanali 

1 

 

23. 

Sono esplicitate le modalità di sostituzione del responsabile 

1 

 

24. 

Sono esplicitate le modalità di affiancamento al responsabile da parte di altri operatori 

1 

 

25. 

È garantita la presenza continuativa di personale per tutta la durata di svolgimento  

1 

 

 

delle attività 

 

 

26. 

È esplicitato il rapporto di lavoro del personale secondo le modalità previste dall'atto  

1 

 

 

d'intesa Stato-Regioni del 5 agosto 1999 

 

 

27. 

Per tutto il personale sono previsti momenti di lavoro di équipe e programmi periodici  

1 

 

 

di formazione e aggiornamento 

 

 

 

 

7.6 RESIDENZE SANITARIE

Le Residenze Sanitarie sono presidi che offrono a soggetti non autosufficienti, anziani e non, con esiti di patologie fisiche, psichiche, sensoriali o miste, non curabili a domicilio, un livello «bassomedio» di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa, accompagnata da un livello «alto» di assistenza tutelare ed alberghiera, modulate in base al modello assistenziale adottato dalle Regioni e Province autonome.

Le Residenze Sanitarie sono destinate a soggetti non autosufficienti, non curabili a domicilio, anche portatori di patologie geriatriche, neurologiche e neuropsichiatriche stabilizzate. Sono da prevedere: ospitalità permanenti, di sollievo alla famiglia non superiori ai 30 giorni, di completamento di cicli riabilitativi eventualmente iniziati in altri presidi del SSN.

Le strutture interessate dal presente capitolo sono, in riferimento al Piano Sanitario Regionale 98/2000 L.R. 20 ottobre 1998, n. 34:

- Nuclei di Assistenza Residenziale

- RSA per anziani non autosufficienti (comprese quelle che ospitano nuclei per malati di Alzheimer o demenze) RSA demenze

- Residenze Sanitarie Terapeutiche RST.

Per i Nuclei di Assistenza Residenziale, costituiti all'interno delle case di riposo, si devono considerare:

- i requisiti strutturali relativi all'«area destinata alla residenzialità»

- tutti i requisiti organizzativi.

La capacità recettiva, per le Residenze, è non inferiore a 20 e non superiore, in via eccezionale, a 120 posti articolata in moduli/nuclei da 20/30 soggetti.

La capacità recettiva, per i Nuclei di Assistenza Residenziale, è di moduli minimi di 20 posti letto all'interno di case di riposo di almeno 40 posti letto (salvo deroghe eccezionali autorizzate dalla Regione).

Nel presente capitolo sono presenti anche le residenze collettive o case alloggio a favore dei malati di AIDS e patologie correlate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Codice paragrafo 

 

 

R 

S 

 

 

 

 

7.6.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI 

 

«Area destinata alla residenzialità» 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

La struttura è localizzata in una zona ben collegata mediante mezzi pubblici 

5 

 

2. 

La dotazione dei letti nelle camere di degenza è la seguente: 

5 

 

 

- NAR, RSA demenze: al massimo 2 letti 

 

 

 

- RSA, RST: al massimo 2 letti in almeno il 50% delle camere e al massimo 4 letti  

 

 

 

nelle restanti camere 

 

 

3. 

Le camere hanno le seguenti metrature: 

5 

 

 

- mq 12 per una persona 

 

 

 

- mq 18 per due persone 

 

 

 

- mq 26 per tre persone 

 

 

 

- mq 32 per quattro persone 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

nel caso di strutture preesistenti e di ristrutturazioni sono accettabili misure in eccesso  

 

 

 

o in difetto entro il 20% dagli standard di riferimento 

 

 

4. 

È presente un servizio igienico ogni due camere e in ogni caso almeno uno ogni  

5 

 

 

quattro ospiti 

 

 

5. 

All'interno di ogni camera e garantita la privacy di ogni singolo ospite 

1 

 

6. 

Per ogni camera è garantito l'accesso ed il movimento di carrozzine 

5 

 

7. 

È presente un bagno assistito 

3 

 

8. 

È presente un ambulatorio-medicheria 

3 

 

9. 

È presente un locale per il personale con servizi igienici annessi 

3 

 

10. 

È presente una cucina attrezzata 

3 

 

11. 

Sono presenti spazi soggiorno/gioco TV/spazio collettivo 

3 

 

12. 

Sono presenti armadi per biancheria pulita 

0 

 

13. 

È presente un locale deposito biancheria sporca 

3 

 

14. 

È presente un locale per vuotatoio e lavapadelle 

3 

 

15. 

È presente un locale deposito per attrezzature, carrozzine e materiale di consumo, etc. 

3 

 

16. 

Sono presenti attrezzature specifiche ad uso di ospiti non deambulanti e non  

1 

 

 

autosufficienti, (letti, materassi e cuscini antidecubito, etc.) 

 

 

17. 

Esistono carrozzine e ausili individuali 

3 

 

18. 

Esiste almeno un sollevapersone per modulo o per piano 

3 

 

19. 

I letti sono articolati (a due snodi) e con sponde 

3 

 

20. 

L'arredo della stanza comprende: 

3 

 

 

- comodino con vassoio servitore 

 

 

 

- armadio guardaroba singolo con chiave 

 

 

 

- tavolo e sedia 

 

 

 

- luce personale 

 

 

21. 

Ogni stanza è dotata di luce notturna 

3 

 

22. 

Sono adottate misure per facilitare l'orientamento (es. codici colore) 

3 

 

 

«Area destinata alla valutazione e alle terapie» 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

23. 

Sono presenti locali e attrezzature per prestazioni ambulatoriali e per valutazioni  

3 

 

 

specifiche 

 

 

24. 

È presente un'area destinata all'erogazione delle attività di riabilitazione 

3 

 

25. 

Sono presenti locali e palestra con attrezzature per le attività riabilitative previste 

3 

 

26. 

Qualora vengano erogate prestazioni di assistenza dialitica di tipo peritoneale è  

3 

 

 

presente un locale dedicato con relativo posto tecnico 

 

 

27. 

Qualora vengano erogate prestazioni di assistenza dialitica di tipo peritoneale, il posto  

3 

 

 

tecnico è dotato: 

 

 

 

- di prese elettriche 

 

 

 

- di scarico liquidi 

 

 

 

- di sistema pesa-paziente 

 

 

28. 

Qualora vengano erogate prestazioni di assistenza dialitica peritoneale è presente un  

1 

 

 

armadio farmaci per l'emergenza 

 

 

29. 

Qualora vengano erogate prestazioni di assistenza dialitica extra corporea è presente  

3 

 

 

una apparecchiatura per la produzione di acqua osmotizzata 

 

 

30. 

È presente un elettrocardiografo 

3 

 

31. 

È presente un broncoaspiratore 

3 

 

 

«Area di socializzazione» 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

32. 

È presente un angolo bar 

5 

 

33. 

Sono presenti sale e soggiorni polivalenti 

5 

 

34. 

È presente un locale per servizi all'ospite 

5 

 

35. 

Sono presenti servizi igienici 

3 

 

 

«Aree generali di supporto» 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

36. 

È presente un ingresso con portineria, posta e telefono 

3 

 

37. 

Sono presenti uffici amministrativi 

3 

 

38. 

È presente una cucina, dispensa e locali accessori (se non appaltate all'esterno) 

3 

 

39. 

È presente la lavanderia e stireria (se non appaltate all'esterno) 

3 

 

40. 

Sono presenti magazzini 

3 

 

41. 

È presente la camera ardente 

3 

 

42. 

È presente un deposito pulito e sporco 

3 

 

43. 

Esiste almeno un ascensore montalettighe 

3 

 

44. 

Sono presenti corrimano lungo tutti i corridoi, le scale e i locali di passaggio  

3 

 

45. 

Esiste un lavapadelle funzionante per ciascun modulo 

3 

 

 

7.6.2 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

46. 

È garantita la valutazione multidimensionale attraverso appositi strumenti validati dei  

1 

 

 

problemi/bisogni sanitari, cognitivi, psicologici e sociali dell'ospite al momento 

 

 

 

dell'ammissione e periodicamente 

 

 

47. 

È garantita la stesura di un piano di assistenza individualizzato corrispondente ai  

1 

 

 

problemi/bisogni identificati 

 

 

48. 

È garantito il lavoro degli operatori deputati all'assistenza secondo le modalità e le  

1 

 

 

logiche dell'équipe interdisciplinare 

 

 

49. 

È garantita la raccolta dei dati delle singole valutazioni multidimensionali tale da  

1 

 

 

permettere il controllo continuo delle attività della RS 

 

 

50. 

È garantito il coinvolgimento della famiglia dell'ospite 

1 

 

51. 

Sono garantiti i collegamenti funzionali con i servizi di supporto ospedalieri 

1 

 

52. 

Qualora vengano erogate prestazioni di assistenza dialitica, sia per dialisi  

1 

 

 

extracorporea che peritoneale, esiste documentazione che attesti la conformità di tulle 

 

 

 

le attrezzature alla normativa europea 93/42 CEE 

 

 

53. 

Qualora vengano erogate prestazioni di assistenza dialitica esiste documentazione  

1 

 

 

relativa alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature sia per dialisi 

 

 

 

extracorporea che peritoneale 

 

 

54. 

Qualora vengano erogate prestazioni di assistenza dialitica esiste una procedura  

1 

 

 

formalizzata per le visite nefrologiche (mediche e infermieristiche) di valutazione 

 

 

55. 

Qualora vengano erogate prestazioni di assistenza dialitica esiste documentazione  

1 

 

 

relativa ai controlli chimici, fisici e biologici dell'acqua e dell'impianto di 

 

 

 

distribuzione 

 

 

56. 

Sono previsti collegamenti funzionali ed organizzativi precisi (protocolli scritti) con  

1 

 

 

una struttura di ricovero ospedaliera vicina dotata di pronto soccorso e rianimazione 

 

 

57. 

Per ciascun paziente ad ogni trattamento è redatta una scheda dialitica, con specifica  

1 

 

 

delle membrane dialitiche, linee per circolazione extracorporea, liquidi e concentrati 

 

 

 

utilizzati e farmaci somministrati 

 

 

58. 

È redatto un registro di carico e scarico di tutto il materiale in uso con le relative  

1 

 

 

scadenze 

 

 

59. 

È disponibile il piano per la manutenzione ordinaria e straordinaria 

1 

 

60. 

È disponibile per ogni apparecchiatura il manuale d'uso e il libro macchina 

1 

 

61. 

Il numero del personale medico, infermieristico, di assistenza alla persona, di  

1 

 

 

riabilitazione e di assistenza sociale è in relazione alle dimensioni e alla tipologia 

 

 

 

delle prestazioni erogate 

 

 

RESIDENZE COLLETTIVE O CASE ALLOGGIO A FAVORE DEI MALATI DI AIDS E PATOLOGIE CORRELATE

 

 

 

 

 

Codice paragrafo 

 

 

R 

C 

 

 

 

 

7.6.3 REQUISITI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

La struttura possiede tutti i requisiti delle civili abitazioni 

5 

 

2. 

La struttura possiede i certificati di licenza d'uso, prevenzione incendi e messa a  

5 

 

 

norma degli impianti elettrici, osservanza della normativa vigente in materia di 

 

 

 

raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti 

 

 

3. 

Sono presenti spazi collettivi 

5 

 

4. 

Sono presenti servizi igienici per gli assistiti distinti dal personale 

5 

 

 

7.6.4 REQUISITI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

5. 

È nominato un coordinatore che è responsabile delle prestazioni erogate nell'ambito  

1 

 

 

della struttura 

 

 

6. 

È garantita la presenza di personale nell'arco delle 24 ore 

1 

 

7. 

Sono assicurate le seguenti attività: 

1 

 

 

- assistenza medico-infermieristica 

 

 

 

- assistenza domestica 

 

 

 

- animazione socio-culturale 

 

 

 

- assistenza psicologica 

 

 

 

- attività quali fisioterapia, consulenza dietetica, etc. 

 

 

8. 

È garantito il costante aggiornamento e qualificazione professionale degli operatori 

1 

 

9. 

È assicurato il costante collegamento con una UO di malattie infettive presso  

1 

 

 

l'ospedale di riferimento 

 

 

10. 

Esiste una procedura per l'ammissione nella struttura 

 

1 

 

 

7.7 CENTRI RESIDENZIALI CURE PALLIATIVE (HOSPICE)

Si definiscono Centri residenziali di cure palliative le strutture, facenti parte della rete di assistenza ai pazienti terminali, per l'assistenza in ricovero temporaneo di pazienti affetti da malattie progressive ed in fase avanzata, a rapida evoluzione e a prognosi infausta, per i quali ogni terapia finalizzata alla guarigione o alla stabilizzazione della patologia non è possibile o appropriata e prioritariamente, per i pazienti affetti da patologia neoplastica terminale che necessitano di assistenza palliativa e di supporto, secondo il D.P.C.M. 20 gennaio 2000. Le esigenze di elevata personalizzazione dell'intervento rendono necessaria una capacità recettiva limitata e non superiore a 30 posti, articolata in moduli da 9 a 18.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Codice paragrafo 

 

 

C 

R 

C 

P 

 

 

7.7.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

«Area destinata alla residenzialità» 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

La struttura è localizzata in una zona ben collegata mediante mezzi pubblici 

5 

 

2. 

La struttura è dotata di camere singole 

5 

 

3. 

La camera ha dimensioni tali da permettere la permanenza notturna di un  

5 

 

 

accompagnatore e da assicurare lo spazio adeguato per interventi medici 

 

 

4. 

La camera ha un tavolo per consumare pasti e una poltrona 

5 

 

5. 

La camera è dotata dei servizi igienici 

5 

 

6. 

È presente una cucina-tisaneria 

5 

 

7. 

È presente un deposito biancheria pulita 

5 

 

8. 

È presente un deposito attrezzature, carrozzine e materiali di consumo 

5 

 

9. 

Sono presenti servizi igienici per il personale 

5 

 

10. 

È presente un ambulatorio medicheria 

5 

 

11. 

È presente un locale di postazione per il personale di assistenza in posizione idonea 

5 

 

12. 

È presente un soggiorno polivalente o spazi equivalenti anche divisi in ambiti da  

5 

 

 

destinare a diverse attività (ristorazione, conversazione, lettura, etc.) 

 

 

13. 

È presente un deposito sporco dotato di vuotatoio e di lavapadelle 

5 

 

 

«Area destinata alla valutazione e alla terapia» 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

14. 

È presente un locale e attrezzature per terapia antalgica e prestazioni ambulatoriale 

5 

 

15. 

È presente un locale per la preparazione e manipolazione dei farmaci e preparazioni  

5 

 

 

nutrizionali 

 

 

16. 

È presente uno spazio/locale per i colloqui con il personale (psicologo, assistente  

5 

 

 

sociale, etc.) 

 

 

17. 

È presente un locale deposito pulito, sporco e attrezzature 

5 

 

 

«Aree generali di supporto» 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

18. 

È presente un ingresso con portineria, telefono e spazio per le relazioni con il  

5 

 

 

pubblico 

 

 

19. 

È presente uno spogliatoio del personale con servizi igienici 

5 

 

20. 

È presente uno spogliatoio e locali di sosta e lavoro per il personale volontario 

5 

 

21. 

È presente un locale per riunioni di equipe 

5 

 

22. 

Qualora il Centro non sia localizzato in una struttura sanitaria, l'area generale è dotata  

5 

 

 

di una camera mortuaria 

 

 

23. 

Qualora il Centro non sia localizzato in una struttura sanitaria, l'area generale è dotata  

5 

 

 

di una sala per il culto 

 

 

24. 

Qualora il Centro non sia localizzato in una struttura sanitaria, l'area generale è dotata  

5 

 

 

di un locale per uso amministrativo 

 

 

25. 

Qualora il Centro non sia localizzato in una struttura sanitaria, l'area generale è dotata  

5 

 

 

di una cucina, dispensa e locali accessori per lavanderia e stireria 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

se questi venissero dati in appalto, il Centro dovrà comunque essere dotato di locali di  

5 

 

 

stoccaggio 

 

 

26. 

Qualora il Centro non sia localizzato in una struttura sanitaria, l'area generale è dotata  

5  

 

 

di un magazzino 

 

 

 

7.7.2 REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

27. 

È presente un impianto di riscaldamento e/o di climatizzazione 

3 

 

28. 

È presente un impianto di illuminazione di emergenza 

3 

 

29. 

È presente un impianto di forza motrice nelle camere con almeno una presa per  

3 

 

 

l'alimentazione normale 

 

 

30. 

È presente un impianto di chiamata con segnalazione acustica e luminosa 

3 

 

31. 

È presente un impianto di gas medicali: prese per il vuoto, per l'ossigeno e l'aria 

3 

 

32. 

È presente un impianto telefonico con disponibilità di telefoni fissi e mobili per i  

3 

 

 

pazienti in ogni modulo 

 

 

33. 

È presente un impianto televisivo 

3 

 

34. 

Sono presenti letti speciali con schienali regolabili 

3 

 

35. 

Sono presenti materassi e cuscini antidecubito, carrozzelle, sollevatori-trasportatori  

3 

 

36. 

Sono presenti attrezzature idonee alla gestione della terapia e strumentario per piccola  

3 

 

 

chirurgia 

 

 

37. 

I pavimenti sono in materiale e superficie antisdrucciolo 

3 

 

38. 

Sono presenti sostegni e mancorrenti in vista alle pareti e ai servizi igienici 

3 

 

39. 

È presente un sistema di allarme nelle camere e nei servizi igienici per i pazienti 

3 

 

40. 

È presente un impianto centralizzato di segnalazione delle chiamate 

3 

 

41. 

È Presente una adeguata segnaletica 

3 

 

 

7.7.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

42. 

È permessa la personalizzazione delle stanze 

1 

 

43. 

L'équipe multiprofessionale è costituita da: 

1 

 

 

- medici 

 

 

 

- infermieri 

 

 

 

- psicologi 

 

 

 

- operatori tecnici dell'assistenza e/o operatori socio-sanitari 

 

 

 

- assistenti sociali e altre figure professionali individuate in base alle esigenze  

 

 

 

specifiche 

 

 

44. 

Viene attuato un piano assistenziale personalizzato e rivolto anche alla famiglia 

1 

 

45. 

È individuato un responsabile del Centro 

1 

 

46. 

Viene assicurata l'assistenza religiosa 

1 

 

47. 

Viene promossa la collaborazione di associazioni di volontariato 

1 

 

 

Lo standard assistenziale, determinato sulla base del numero di ore di presenza  

1 

 

 

settimanale di ciascun operatore per ogni ospite presente, è il seguente: 

 

 

48. 

Capo Sala (Coord. Assist Inferm.): un operatore al 50% con altre funzioni (Assistenza  

1 

 

 

Domiciliare) 

 

 

49. 

Oncologo: 1 ora / settimana / ospite 

1 

 

50. 

MMG o altro Medico Resp. Clinico: 2 ore / settimana / ospite 

1 

 

51. 

Consulenze Medico Specialistiche (Anestesia, Fisiatra, Dermatologo, Cardiologo,  

1 

 

 

etc.): settimanale programmata e a richiesta 

 

 

52. 

Psicologo: giornaliera programmata e a richiesta 

1 

 

53. 

Assistente Sociale: giornaliera programmata e a richiesta 

1 

 

54. 

Assistenza Infermieristica: 2 ore / settimana / ospite (turno notturno garantito anche  

1 

 

 

nell'ambito di ospedale o distretto) 

 

 

55. 

Operatori addetti all'assistenza: 16 ore / settimana / ospite (turno notturno garantito  

1 

 

 

anche nell'ambito di ospedale o distretto) 

 

 

56. 

Terapista della Riabilitazione: giornaliera programmata e a richiesta 

1 

 

57. 

Reperibilità Medica: reperibilità di personale medico anche nell'ambito di presidio  

1 

 

 

ospedaliero o servizio territoriale 

 

 

 

 

 

8 STABILIMENTI TERMALI 

 

Per stabilimento termale s'intende ogni struttura aperta al pubblico che, a scopo preventivo, curativo e riabilitativo, utilizza acque minerali, periodi quali fanghi, limi, muffe e simili nonché stufe naturali ed artificiali ai sensi dell'articolo 14, lettera a), del R.D. 28 settembre 1919, n. 1924. Gli stabilimenti termali erogano le prestazioni idrotermali di cui all'art. 36 della legge 23 dicembre 1978, n. 833

 

 

 

 

 

 

Codice paragrafo 

 

 

S 

T 

 

 

 

 

8.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale è presente un locale  

5 

 

 

fangoterapia, preparazione fanghi 

 

 

2. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti locali per la  

5 

 

 

terapia inalatoria 

 

 

3. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti locali per la  

5 

 

 

terapia idropinica 

 

 

4. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti locali per la  

5 

 

 

terapia della sordità rinogena 

 

 

5. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti locali per la  

5 

 

 

terapia delle vasculopatie 

 

 

6. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti locali per la  

5 

 

 

riabilitazione neuromotoria e la rieducazione funzionale del motuleso 

 

 

7. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti locali per la  

5 

 

 

riabilitazione della funzione respiratoria 

 

 

8. 

Sono presenti eventuali altri locali in relazione alla specificità dello stabilimento  

5 

 

 

termale 

 

 

9. 

Sono presenti servizi igienici distinti per personale ed utenti 

3 

 

10. 

È presente un ambulatorio per visita medica 

3 

 

11. 

È presente un locale per deposito materiale pulito 

3 

 

12. 

È presente un locale per deposito materiale sporco 

3 

 

 

 

 

 

 

8.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

13. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti arredi e  

3 

 

 

attrezzature per la fangoterapia 

 

 

14. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti arredi e  

3 

 

 

attrezzature per la fangobalneoterapia 

 

 

15. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti arredi e  

3 

 

 

attrezzature per la terapia della sordità rinogena 

 

 

16. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti arredi e  

3 

 

 

attrezzature per la terapia delle vasculopatie periferiche 

 

 

17. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti arredi e  

3 

 

 

attrezzature per la riabilitazione neuromotoria e rieducazione funzionale del motuleso 

 

 

18. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti arredi e  

3 

 

 

attrezzature per la riabilitazione neuromotoria 

 

 

19. 

In relazione alla specificità dello stabilimento termale sono presenti arredi e  

3 

 

 

attrezzature per la riabilitazione della funzione respiratoria, nonché specifiche attività 

 

 

 

diagnostiche di supporto 

 

 

20. 

Sono predisposte attrezzature idonee in funzione della specificità delle attività svolte,  

3 

 

 

comprendenti in ogni caso la dotazione minima per il pronto soccorso medico e 

 

 

 

chirurgico 

 

 

21. 

L'impianto elettrico è conforme alle norme CEI 64-8 e 64-4 per i soli ambienti nei  

3 

 

 

quali si presta attività sanitaria e l'impianto di alimentazione dei servizi di sicurezza 

 

 

 

deve essere rispondente alle stesse norme per i soli ambienti nei quali si presta attività 

 

 

 

sanitaria 

 

 

 

 

 

 

8.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

Il direttore tecnico risponde della regolarità del servizio e dell'organizzazione dello stabilimento termale ferma restando la 

responsabilità personale dei singoli operatori. 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

22. 

La direzione tecnica dello stabilimento termale è affidata ad un laureato in medicina e  

1 

 

 

chirurgia in possesso di una delle seguenti specializzazioni: medicina interna, 

 

 

 

ortopedia e traumatologia, cardiologia, reumatologia, igiene, geriatria, 

 

 

 

otorinolaringoiatria, ginecologia, medicina sportiva, dietologia 

 

 

23. 

Esiste ed e applicato il regolamento interno 

1 

 

24. 

Sono applicate le vigenti disposizioni in materia termale 

1 

 

25. 

È controllata l'idoneità delle attrezzature e delle apparecchiature diagnostiche e  

1 

 

 

terapeutiche installate nello stabilimento termale 

 

 

26. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate e  

0 

 

 

basate sui risultati della ricerca scientifica) per: 

 

 

 

- la sanificazione degli ambienti 

 

 

 

- le modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione di tutti gli strumenti  

 

 

 

ed accessori 

 

 

27. 

L'impiego di personale sanitario, tecnico e infermieristico, è in rapporto alla quantità  

1 

 

 

e qualità delle prestazioni fornite dallo stabilimento termale 

 

 

28. 

Tutto il personale è in possesso degli specifici titoli professionali 

1 

 

29. 

È garantita la presenza di un medico per tutto l'orario giornaliero di apertura dello  

1 

 

 

stabilimento termale 

 

 

30. 

È adottata una cartella clinica sulla quale siano riportati, oltre alle generalità del  

1 

 

 

paziente, la diagnosi, la quantità e la qualità delle cure praticate ed un sintetico rilievo 

 

 

 

clinico al termine della terapia praticata 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

9 STUDIO ODONTOIATRICO 

 

 

Codice paragrafo 

 

 

S 

O 

 

 

 

 

9.1 REQUISITI MINIMI STRUTTURALI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

1. 

La sala, per l'esecuzione delle prestazioni, è di dimensioni non inferiori a 9 mq per  

5 

 

 

riunito e garantisce il rispetto della privacy dell'utente 

 

 

2. 

Esistono spazi per attesa, accettazione, attività amministrative separati dalla sala in  

1 

 

 

cui si eseguono le prestazioni 

 

 

3. 

Esistono servizi igienici fruibili per utenti e personale 

1 

 

4. 

Esiste spazio/locale per deposito di materiale pulito 

1 

 

5. 

Esiste spazio/locale per deposito del materiale sporco separato da quello per il  

1 

 

 

materiale pulito 

 

 

6. 

Sono presenti spazi o armadi per deposito materiale d'uso, attrezzature, 

 

 

 

strumentazioni  

0 

 

7. 

Le pareti perimetrali (per un'altezza di 2 mt) e i pavimenti sono lavabili e  

1 

 

 

disinfettabili 

 

 

8. 

Qualora la struttura non usufruisca di un servizio di sterilizzazione centralizzato o  

1 

 

 

appaltato, esiste un locale per la detersione e la sterilizzazione dello strumentario ed 

 

 

 

attrezzature 

 

 

9. 

È presente un locale/spazio per deposito rifiuti e per la raccolta e stoccaggio  

1 

 

 

dell'amalgama separato dal locale in cui si effettua la prestazione 

 

 

 

 

 

 

 

9.2 REQUISITI MINIMI TECNOLOGICI IMPIANTISTICI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

10. 

In tutti i locali sono assicurate efficaci condizioni di illuminazione e ventilazione 

1 

 

11. 

È utilizzabile un impianto telefonico per utenti 

1 

 

12. 

È presente un lavello ad erogazione non manuale con dispenser per sapone ed  

3 

 

 

asciugamani monouso per ogni sala in cui si effettuano le prestazioni 

 

 

13. 

È presente, nell'insediamento odontoiatrico, almeno un apparecchio radiologico fisso,  

1 

 

 

dotato di un kit di centratori autoclavabili, per l'esecuzione degli RX endorali in 

 

 

 

regola con la normativa vigente in materia di radioprotezione 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

tale requisito non è applicabile nel caso in cui vengano svolte esclusivamente attività  

 

 

 

di ortognatodonzia 

 

 

14. 

È presente una autoclave per la sterilizzazione dello strumentario, idonea alla  

3 

 

 

sterilizzazione di dispositivi medici, che risponde alla direttiva europea 93/42/CEE 

 

 

 

relativa ai dispositivi medici 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

tale requisito non è applicabile nel caso in cui la struttura usufruisca di un servizio di  

 

 

 

sterilizzazione centralizzato o appaltato purché risponda ai requisiti del capitolo 6.13  

 

 

 

(42) 

 

 

15. 

È presente una vasca ad ultrasuoni 

1 

 

 

Nota: 

 

 

 

tale requisito non è applicabile nel caso in cui la struttura usufruisca di un servizio di  

 

 

 

sterilizzazione centralizzato o appaltato 

 

 

16. 

Il riunito è dotato di attrezzature e/o sistemi antireflusso che evitano la  

5 

 

 

contaminazione crociata 

 

 

17. 

È presente l'attrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione  

1 

 

 

cardiopolmonare di base di cui è periodicamente controllata la funzionalità 

 

 

 

 

 

 

9.3 REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI 

 

N.P. 

Requisito 

Tempo  

Risposta 

 

 

d'adeguamento 

 

18. 

Durante lo svolgimento dell'attività odontoiatrica è presente almeno un odontoiatra o  

0 

 

 

un medico autorizzato all'esercizio della professione odontoiatrica (43) 

 

 

19. 

Le prestazioni di igiene orale sono svolte da odontoiatri e/o medici abilitati  

1 

 

 

all'esercizio della professione odontoiatrica e/o da igienisti diplomati 

 

 

20. 

Tutti i materiali, farmaci, confezioni soggetti a scadenza, portano in evidenza la data  

0 

 

 

della scadenza stessa 

 

 

21. 

Nello studio vengono correntemente utilizzate le seguenti misure barriera: guanti  

1 

 

 

monouso, visiere per la protezione degli occhi, naso e bocca oppure occhiali a lenti 

 

 

 

larghe e mascherina, dighe 

 

 

22. 

Esistono e vengono seguiti protocolli dettagliati (secondo linee guida aggiornate e  

0 

 

 

basate sui risultati della ricerca scientifica) per garantire l'efficacia delle procedure di: 

 

 

 

- sanificazione degli ambienti 

 

 

 

- detersione, lavaggio, disinfezione di tutti gli strumenti ed accessori 

 

 

 

- confezionamento e sterilizzazione di tutti gli strumenti ed accessori 

 

 

23. 

Sono documentati i controlli e le verifiche del processo di sterilizzazione.  

1 

 

 

Annualmente, l'apparecchiatura deve essere certificata nella concordanza dei  

 

 

 

parametri di temperatura e pressione registrati all'interno della camera di 

 

 

 

sterilizzazione con quelli predeterminati dalla casa costruttrice. 

 

 

 

Nota: 

 

 

 

tale requisito non è applicabile nel caso in cui la struttura usufruisca di un servizio di  

 

 

 

sterilizzazione centralizzato o appaltato che comunque deve rispondere ai requisiti del 

 

 

 

capitolo 6.13 (44) 

 

 

 

 

Allegato A

PROCEDURE ESEGUIBILI IN REGIME AMBULATORIALE

INTERVENTI SUL SISTEMA ENDOCRINO

06.01 Aspirazione nella regione tiroidea

06.11 Biopsia [percutanea] [agobiopsia] della tiroide

INTERVENTI SULL'OCCHIO

08 Interventi sulla palpebra

08.0 Incisione della palpebra

08.01 Incisione del margine palpebrale

08.02 Apertura di blefarorraffia

08.09 Altra incisione della palpebra

08.11 Biopsia della palpebra

08.19 Altre procedure diagnostiche sulla palpebra

08.20 Rimozione di lesione della palpebra, SAI

08.21 Asportazione di calazio

08.22 Asportazione di altra piccola lesione della palpebra

08.23 Asportazione di lesione estesa della palpebra non a tutto spessore

08.21 Asportazione di lesione estesa della palpebra a tutto spessore

08.25 Demolizione di lesione palpebrale

08.37 Riduzione di sovracorrezione di blefaroptosi

08.38 Correzione di retrazione della palpebra

08.41 Riparazione di entropion o ectropion con termocolaguIazione

08.42 Riparazione di entropion o ectropion con tecnica di sutura

08.43 Riparazione di entropion o ectropion con resezione cuneiforme

08.44 Riparazione di entropion o ectropion con ricostruzione della palpebra

08.49 Altra riparazione di entropion o ectropion

08.51 Cantotomia

08.52 Blefarorrafia

08.59 Altra Correzione della posizione della palpebra

08.61 Ricostruzione della palpebra con lembo o innesto cutaneo

08.62 Ricostruzione della palpebra con innesto o lembo di mucosa

08.63 Ricostruzione della palpebra con innesto del follicolo pilifero

08.64 Ricostruzione della palpebra con lembo tarsocongiuntivale

08.69 Altra ricostruzione della palpebra con lembo o innesto

08.70 Ricostruzione della palpebra, SAI

08.71 Ricostruzione della palpebra interessante il margine palpebrale, non a tutto spessore

08.72 Altra ricostruzione della palpebra, non a tutto spessore

08.73 Ricostruzione della palpebra interessante il margine palpebrale, a tutto spessore

08.74 Altra ricostruzione della palpebra, a tutto spessore

08.81 Riparazione lineare di lacerazione della palpebra e delle sopracciglia

08.82 Riparazione di lacerazione della palpebra interessante il margine palpebrale, non a tutto spessore

08.83 Altra riparazione di lacerazione della palpebra, non a tutto spessore

08.84 Riparazione di lacerazione della palpebra interessante il margine palpebrale, a tutto spessore

08.85 Altra ricostruzione di lacerazione della palpebra, a tutto spessore

08.86 Plastica anti-rughe della palpebra inferiore

08.87 Plastica anti-rughe della palpebra superiore

08.89 Altra riparazione della palpebra

08.91 Depilazione elettrochirurgica della palpebra

08.92 Depilazione criochirurgica della palpebra

08.93 Altra depilazione della palpebra

08.99 Altri interventi sulla palpebra

09.0 Incisione della ghiandola lacrimale

09.1 Procedure diagnostiche sull'apparato lacrimale

09.11 Biopsia della ghiandola lacrimale

09.12 Biopsia del sacco lacrimale

09.19 Altre procedure diagnostiche sull'apparato lacrimale

09.20 Asportazione della ghiandola lacrimale, SAI

09.21 Asportazione di lesione della ghiandola lacrimale

09.22 Altra dacrioadenectomia parziale

09.23 Dacrioadenectomia totale

09.3 Altri interventi sulla ghiandola lacrimale

09.41 Specillazione del punto lacrimale

09.42 Specillazione dei canalicoli lacrimali

09.43 Specillazione del dotto naso-lacrimale

09.44 Intubazione del dotto naso-lacrimale

09.49 Altre manipolazioni delle vie lacrimali

09.51 Incisione del punto lacrimale

09.52 Incisione dei canalicoli lacrimali

09.53 Incisione del sacco lacrimale

09.59 Altra incisione delle vie lacrimali

09.6 Asportazione del sacco e delle vie lacrimali

09.71 Correzione di eversione del punto lacrimale

09.72 Altra riparazione del punto lacrimale

09.73 Riparazione dei canalicoli

09.91 Obliterazione del punto lacrimale

09.99 Altri interventi sull'apparato lacrimale

10.0 Rimozione di corpo estraneo infisso nella congiuntiva con incisione

10.1 Altra incisione della congiuntiva

10.21 Biopsia della congiuntiva

10.29 Altre procedure diagnostiche sulla congiuntiva

10.31 Asportazione di lesione o tessuto della congiuntiva

10.32 Demolizione di lesione della congiuntiva

10.33 Altri interventi di demolizione sulla congiuntiva

10.43 Altra ricostruzione di cul de sac congiuntiva

10.44 Altro innesto libero alla congiuntiva

10.49 Altra congiuntivoplastica

10.5 Lisi di aderenze della congiuntiva e della palpebra

10.6 Riparazione di lacerazione della congiuntiva

10.91 Iniezione sottocongiuntivale

10.99 Altri interventi sulla congiuntiva

11.0 Rimozione di corpo estraneo dalla cornea con impiego di magnete

11.1 Incisione della cornea

11.21 Curettage della cornea per striscio o coltura

11.22 Biopsia della cornea

11.29 Altra procedura diagnostica sulla cornea

11.31 Trasposizione dello pterigium

11.32 Asportazione dello pterigium con innesto della cornea

11.39 Altra esportazione dello pterigium

11.41 Rimozione meccanica dell'epitelio corneale

11.42 Termocauterizzazione di lesione della cornea

11.43 Crioterapia di lesione della cornea

11.49 Altra rimozione o demolizione di lesione della cornea

11.61 Cheratoplastica lamellare autologa

11.62 Altra cheratoplastica lamellare

11.71 Cheratomileusi

11.72 Cheratofachia

11.74 Termocheratoplastica

11.75 Cheratotomia radiale

11.76 Epicheratofachia (lembo fresco, lembo conservato)

11.79 Altri interventi rifrattivi sulla cornea

11.91 Tatuaggio della cornea

11.92 Rimozione di "impianto" artificiale dalla cornea

11.99 Altri interventi sulla cornea

12.11 Iridotomia mediante trasfissione

12.12 Altra iridotomia

12.13 Escissione di iride prolassata

12.14 Altra iridectomia

12.21 Aspirazione diagnostica della camera anteriore dell'occhio

12.22 Biopsia dell'iride

12.29 Altra procedura diagnostica sull'iride, sul corpo ciliare, sulla sclera e sulla camera anteriore

12.31 Lisi di goniosinechie

12.32 Lisi di altre sinechie anteriori

12.33 Lisi di sinechie posteriori

12.34 Lisi di aderenze corneovitreali

12.35 Corneoplastica

12.39 Altra iridoplastica

12.40 Rimozione di lesione del segmento anteriore dell'occhio, SAI

12.41 Demolizione di lesione dell'iride, non escissionale

12.43 Demolizione di lesione del corpo ciliare non escissionale

12.59 Altri interventi per facilitare la circolazione intraoculare

12.62 Termocauterizzazione della sclera con iridectomia

12.65 Altra fistolizzazione sclerale con iridectomia

12.66 Revisione postoperatoria di interventi di fistolizzazione della sclera

12.71 Ciclodiatermia

12.72 Ciclocrioterapia

12.73 Ciclofotocoagulazione

12.74 Riduzione del corpo ciliare, SAI

12.79 Altri interventi per glaucoma

12.82 Riparazione di fistola sclerale

12.89 Altri interventi sulla sclera

12.91 Paracentesi della camera anteriore

12.92 Iniezione nella camera anteriore

12.93 Rimozione o distruzione dell'epitelio invadente la camera anteriore

12.97 Altri interventi sull'iride

12.98 Altri interventi sul colpo ciliare

12.99 Altri interventi sulla camera anteriore

13.64 Capsulotomia con YAG - laser dopo estrazione di cataratta

13.65 Asportazione chirurgica di cataratta secondaria

13.66 Capsulotomia chirurgica dopo estrazione di cataratta

13.69 Altra estrazione di cataratta secondaria

13.72 Impianto secondario di cristallino artificiale

13.8 Rimozione di cristallino impiantato

13.9 Altri interventi sul cristallino

14.11 Aspirazione diagnostica del corpo vitreo

14.19 Altre procedure diagnostiche sulla retina, sulla coroide, sul corpo vitreo e sulla camera posteriore

14.21 Trattamento diatermico di lesione corioretinica

14.22 Criotrattamento di lesione corioretinica

14.23 Fotocoagulazione di lesione corioretinica con xenon

14.24 Fotocoagulazione di lesione corioretinica con laser

14.25 Fotocoagulazione di lesione corioretinica SAI

14.26 Trattamento di lesione corioretinica con terapia radiante

14.27 Trattamento di lesione corioretinica mediante impianto di sorgente radioattiva

14.29 Altro trattamento di lesione corioretinica

14.31 Riparazione di lacerazione della retina mediante diatermia

14.32 Riparazione di lacerazione della retina mediante crioterapia

14.33 Riparazione di lacerazione della retina mediante fotocoagulazione con xenon

14.34 Riparazione di lacerazione della retina mediante fotocoagulazione con argon (laser)

14.35 Riparazione di lacerazione della retina mediante fotocoagulazione di tipo non specificato

14.39 Altra riparazione di lacerazione della retina

14.51 Riparazione di distacco retinico mediante diatermia

14.52 Riparazione di distacco retinico con crioterapia

14.53 Riparazione di distacco retinico mediante fotocoagulazione xenon

14.54 Riparazione di distacco retinico mediante fotocoagulazione laser

14.55 Riparazione di distacco retinico mediante fotocoagulazione di tipo non specificato

14.59 Altra riparazione di distacco retinico

14.6 Rimozione dal segmento posteriore dell'occhio di materiale impiantato chirurgicamente

14.74 Altra vitrectomia meccanica

15.01 Biopsia di muscoli o tendini extraoculari

15.09 Altre procedure diagnostiche su muscoli e tendini extraoculari

15.11 Arretramento di un muscolo extraoculare

15.12 Avanzamento di un muscolo extraoculare

15.13 Resezione di un muscolo extraoculare

15.19 Altri interventi su un muscolo extraoculare che richiedono distacco temporaneo dal bulbo

15.21 Interventi di allungamento di un muscolo extraoculare

15.22 Interventi di accorciamento di un muscolo extraoculare

15.29 Alti interventi su un muscolo extraoculare

15.3 Interventi su due o più muscoli extraoculari che richiedono distacco temporaneo dal bulbo, uno o entrambi gli occhi

15.4 Altri interventi su due o più muscoli extraoculari, uno o entrambi gli occhi

15.5 Trasposizione di muscoli extraoculari

15.6 Revisione di chirurgia su muscolo extraoculare

15.7 Riparazione di lesioni del muscolo extraoculare

15.9 Altri interventi su muscoli e tendini extraoculari

16.21 Oftalmoscopia

16.22 Aspirazione diagnostica dell'orbita

16.23 Biopsia del bulbo oculare e dell'orbita

16.29 Altre procedure diagnostiche sull'orbita e sul bulbo oculare

16.69 Altri interventi secondari dopo rimozione di bulbo oculare

16.91 Iniezione retrobulbare di sostanze terapeutiche

INTERVENTI SULL'ORECCHIO

18.01 Perforazione del lobo dell'orecchio

18.02 Incisione del canale uditivo esterno

18.09 Altra incisione dell'orecchio esterno

18.11 Otoscopia

18.12 Biopsia dell'orecchio esterno

18.19 Altre procedure diagnostiche sull'orecchio esterno

18.29 Asportazione o demolizione di altra lesione dell'orecchio esterno

18.4 Sutura di lacerazione dell'orecchio esterno

20.09 Altra miringotomia

INTERVENTI SU NASO, BOCCA E FARINGE

21.00 Controllo di epistassi, SAI

21.01 Controllo di epistassi mediante tamponamento nasale anteriore

21.02 Controllo di epistassi mediante tamponamento nasale posteriore (e anteriore)

21.03 Controllo di epistassi mediante cauterizzazione (e tamponamento)

21.21 Rinoscopia

21.22 Biopsia del naso

21.29 Altre procedure diagnostiche sul naso

21.31 Asportazione o demolizione locale di lesione intranasale

21.32 Asportazione o demolizione locale di altra lesione del naso

21.69 Altra turbinectomia

21.81 Sutura di lacerazione del naso

21.91 Lisi di aderenze del naso

22.00 Aspirazione e lavaggio dei seni nasali, SAI

22.01 Puntura dei seni nasali per aspirazione o lavaggio

22.02 Aspirazione o lavaggio dei seni nasali attraverso la via naturale

22.11 Biopsia [endoscopica] [agobiopsia] dei seni nasali

22.19 Altre procedure diagnostiche sui seni nasali

25.01 Biopsia [agobiopsia] della lingua

25.02 Biopsia a cielo aperto della lingua. Biopsia a cuneo

25.09 Altra procedura diagnostica sulla lingua

25.51 Sutura di lacerazione della lingua

25.91 Frenulotomia linguale

25.92 Frenulectomia linguale

25.94 Altra glossotomia

25.99 Altri interventi sulla lingua

26.0 Incisione delle ghiandole o dotti salivari

26.11 Biopsia [agobiopsia] di ghiandola o dotto salivare

26.19 Altre procedure diagnostiche sulle ghiandole e dotti salivari

26.41 Sutura di lacerazione di ghiandola salivare

26.91 Specillazione di dotto salivare

26.99 Altri interventi su ghiandole o dotti salivari

27.1 Incisione del palato

27.21 Biopsia del palato osseo

27.22 Biopsia dell'ugola

27.23 Biopsia del labbro

27.24 Biopsia della bocca, struttura non specificata

27.29 Altre procedure diagnostiche sulla cavità orale

27.41 Frenulectomia labiale

27.51 Sutura di lacerazione del labbro

27.52 Sutura di lacerazione di altra parte della bocca

27.61 Sutura di lacerazione del palato

27.71 Incisione dell'ugola

27.91 Frenulotomia labiale

27.92 Incisione della bocca, struttura non specificata

28.11 Biopsia di tonsille e adenoidi

28.91 Rimozione di corpo estraneo da tonsille e adenoidi mediante incisione

29.11 Faringoscopia

29.12 Biopsia faringea

29.19 Altre procedure diagnostiche sul faringe

 

 

INTERVENTI SUL SISTEMA RESPIRATORIO

31.41 Tracheoscopia attraverso stoma artificiale

31.42 Laringoscopia e altra tracheoscopia

31.43 Biopsia [endoscopica] della laringe

31.44 Biopsia chiusa [endoscopica] della trachea

31.48 Altra procedura diagnostica sulla laringe

31.49 Altre procedure diagnostiche sulla trachea

31.94 Iniezione di sostanze terapeutiche ad azione locale nella trachea

31.93 Sostituzione di stent laringeo o tracheale

33.21 Broncoscopia attraverso stoma artificiale

33.22 Broncoscopia con fibre ottiche

33.23 Altra broncoscopia

33.24 Biopsia bronchiale [endoscopica]

33.29 Altre procedure diagnostiche sul polmone

34.91 Toracentesi

34.92 Iniezione nella cavità toracica

INTERVENTI SUL SISTEMA CARDIOVASCOLARE

38.22 Angioscopia percutanea

38.89 Altra occlusione chirurgica di vene arto inferiore

38.94 Preparazione di vena per incannulamento

38.95 Cateterismo venoso per dialisi renale

38.98 Altra puntura di arteria

38.99 Altra puntura di vena

39.58 Riparazione di vaso sanguigno con patch non specificato

39.92 Iniezione intravenosa di sostanze sclerosanti

39.99 Altri interventi sui vasi

INTERVENTI SUL SISTEMA CARDIOVASCOLARE

40.11 Biopsia di strutture linfatiche

40.19 Altre procedure diagnostiche sulle strutture linfatiche

40.29 Asportazione semplice di altre strutture linfatiche

41.38 Altre procedure diagnostiche sul midollo osseo

INTERVENTI SULL'APPARATO DIGERENTE

42.23 Altra esofagoscopia

42.24 Biopsia [endoscopica] dell'esofago

42.29 Altre procedure diagnostiche sull'esofago

43.41 Asportazione o demolizione di lesione o tessuto dello stomaco per via endoscopica

44.11 Gastroscopia transaddominale

44.12 Gastroscopia attraverso stoma artificiale

44.13 Altra gastroscopia

44.14 Biopsia [endoscopica] dello stomaco

44.15 Altra biopsia dello stomaco

44.19 Altra procedura diagnostica sullo stomaco

45.13 Altra endoscopia dell'intestino tenue

45.14 Biopsia [endoscopica] dell'intestino tenue

45.16 Esofagogastroduodenoscopia [EGD] con biopsia

45.19 Altre procedure diagnostiche sull'intestino tenue

45.22 Endoscopia dell'intestino crasso attraverso stoma artificiale

45.23 Colonscopia con endoscopio flessibile

45.24 Sigmoidoscopia con endoscopio flessibile

45.25 Biopsia [endoscopica] dell'intestino crasso

45.28 Altre procedure diagnostiche sull'intestino crasso

45.29 Altra procedura diagnostica sull'intestino, sede non specificata

45.30 Asportazione o demolizione endoscopica di lesione del duodeno

45.42 Polipectomia endoscopica dell'intestino crasso

45.43 Demolizione endoscopica di altra lesione o tessuto dell'intestino crasso

48.21 Proctosigmoidoscopia transaddominale

48.22 Proctosigmoidoscopia attraverso orifizio artificiale

48.23 Altra proctosigmoidoscopia con endoscopio rigido

48.24 Biopsia [endoscopica] del retto

48.26 Biopsia di tessuti perirettali

48.29 Altre procedure diagnostiche sui retto, rettosipoide e tessuti perirettali

49.29 Asportazione di appendice cutanea perianale

49.03 Altra asportazione di tessuti perianali

49.21 Anoscopia

49.22 Biopsia dei tessuti perianali

49.23 Biopsia dell'ano

49.29 Altre procedure diagnostiche sull'ano e sui tessuti perianali

49.31 Asportazione endoscopica o demolizione di lesione o tessuto dell'ano

49.41 Riduzioni di emorroidi

49.42 Iniezioni delle emorroidi

49.43 Cauterizzazione delle emorroidi

49.44 Demolizione di emorroidi per crioterapia

49.45 Legatura delle emorroidi

49.94 Riduzione di prolasso anale

50.11 Biopsia [percutanea] [agobiopsia] del fegato

54.22 Biopsia della parete addominale o dell'ombelico

INTERVENTI SULL'APPARATO URINARIO

55.23 Biopsia percutanea [agobiopsia] del rene alla cieca, ecoguidata, TAC - guidata, endoscopica

55.93 Sostituzione di drenaggio nefrostomico

55.94 Sostituzione di drenaggio pielostomico

57.17 Cistostomia per cutanea

57.31 Cistoscopia attraverso stoma artificiale

57.32 Altra cistoscopia

57.92 Calibraggio collo vescicale

57.94 Cateterismo vescicale

57.95 Riposizionamento di catetere vescicale

57.99 Altri interventi sulla vescica

58.22 Uretroscopia

58.23 Biopsia dell'uretra

58.29 Altre procedure diagnostiche sull'uretra e sul tessuto periuretrale

58.6 Dilatazione uretrale

INTERVENTI SUGLI ORGANI GENITALI MASCHILI

60.11 Biopsia transperineale [percutanea] [agobiopsia] della prostata

60.13 Biopsia [percutanea] delle vescicole seminali

60.71 Aspirazione percutanea delle vescicole seminali

60.91 Aspirazione percutanea della prostata

60.92 Iniezione (di farmaci) nella prostata

61.11 Biopsia dello scroto o della tunica vaginale

61.41 Sutura di lacerazione dello scroto e della tunica vaginale

61.91 Aspirazione per cutanea della tunica vaginale

62.11 Biopsia (per cutanea) (agobiopsia) del testicolo

62.91 Aspirazione del testicolo

62.92 Iniezione di sostanze terapeutiche nel testicolo

63.91 Aspirazione di spermatocele

64.91 Plastiche di slittamento del prepuzio

INTERVENTI SUGLI ORGANI GENITALI FEMMINILI

66.88 Insufflazione tube

67.1 Procedure diagnostiche sulla cervice

67.11 Biopsia endocervicale

67.12 Altra biopsia cervicale

67.19 Altre procedure diagnostiche sulla cervice

67.31 Marsupializzazione di cisti cervicale

67.32 Demolizione di lesione della cervice mediante cauterizzazione

67.33 Demolizione di lesione della cervice mediante criochirurgia

67.39 Altra asportazione o demolizione di lesione o tessuto della cervice

68.12 Isteroscopia

69.09 Biopsia endometriale

69.70 Inserzione di dispositivo contraccettivo intrauterino (IUD)

70.21 Vaginoscopia

70.24 Biopsia vaginale

71.11 Biopsia della vulva

71.19 Altre procedure diagnostiche sulla vulva

71.21 Aspirazione per cutanea della ghiandola del Bartolino

71.4 Interventi sul clitoride

71.5 Vulvectomia radicale

71.61 Vulvectomia monolaterale

71.62 Vulvectomia bilaterale

71.71 Sutura di lacerazione della vulva o del perineo

71.72 Riparazione di fistola della vulva o del perineo

71.79 Altra riparazione della vulva e del perineo

71.8 Altri interventi sulla vulva

71.9 Altri interventi sull'apparato genitale femminile

INTERVENTI OSTETRICI

75.31 Amnioscopia

75.34 Monitoraggio fetale, SAI

INTERVENTI SULL'APPARATO MUSCOLO - SCHELETRICO

80.34 Biopsia delle strutture articolari della mano e delle dita della mano

80.38 Biopsia delle strutture articolari del piede e delle dita del piede

81.91 Artrocentesi

81.92 Iniezione di sostanze terapeutiche nell'articolazione o nel legamento

82.04 Incisione e drenaggio dello spazio palmare o tenare

82.09 Altra incisione dei tessuti molli della mano

83.29 Altre procedure diagnostiche su muscoli, tendini, fasce e borse, incluse quelle della mano

83.94 Aspirazione di borse

83.95 Aspirazione di altri tessuti molli

83.96 Iniezione di sostanze terapeutiche all'interno delle borse

83.97 Iniezione di sostanze terapeutiche all'interno dei tendini

83.98 Iniezione di sostanze terapeutiche ad azione locale all'interno di altri tessuti molli

83.99 Altri interventi su muscoli, tendini, fasce e borse

INTERVENTI SUI TEGUMENTI

85.11 Biopsia [percutanea] [agobiopsia] della mammella

85.19 Altre procedure diagnostiche sulla mammella

85.91 Aspirazione della mammella

85.92 Iniezione di sostanze terapeutiche nella mammella

86.01 Aspirazione della cute e del tessuto sottocutaneo

86.02 Iniezione o tatuaggio di lesioni o difetti della cute

86.04 Altra incisione con drenaggio della cute e del tessuto sottocutaneo

86.05 Incisione con rimozione di corpo estraneo da cute e tessuto sottocutaneo

86.09 Altra incisione della cute e del tessuto sottocutaneo

86.11 Biopsia della cute e del tessuto sottocutaneo

86.19 Altre procedure diagnostiche su cute e tessuto sottocutaneo

86.23 Rimozione di unghia, matrice ungueale o plica ungueale

86.24 Chirurgia controllata microscopicamente secondo Mohs

86.25 Dermoabrasione quella con laser (o mezzo meccanico)

86.26 Legatura di appendice dermica

86.27 Currettage di unghia, matrice ungueale o plica ungueale. Rimozione di: necrosi massa di tessuto necrotico

86.28 Rimozione non asportativa di ferita, infezione o ustione

86.3 Altra asportazione o demolizione locale di lesione o tessuto cutaneo e sottocutaneo

86.59 Sutura di cute e tessuto sottocutaneo di altre sedi

86.60 Innesto cutaneo libero, NAS

86.64 Trapianto di capelli

86.86 Onicoplastica

86.92 Elettrolisi e altra depilazione cutanea

MISCELLANEA DI PROCEDURE DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE

87.82 Isterosalpingografia con contrasto gassoso

87.83 Isterosalpingografia con contrasto opaco

95.12 Angiografia con fluorescina o angioscopia oculare

97.33 Rimozione cerchiaggio dentario - Ferula

97.51 Rimozione di tubo di gastrostomia

97.52 Rimozione di tubo dall'intestino tenue

97.53 Rimozione di tubo dall'intestino crasso o appendice

97.54 Rimozione di tubo di colecistostomia

97.59 Rimozione di altro dispositivo dell'apparato digerente

97.61 Rimozione di tubo da pielostomia e nefrostomia

97.62 Rimozione di tubo da ureterostomia e catetere ureterale

97.63 Rimozione di tubo da cistostomia

97.64 Rimozione di altro dispositivo di drenaggio urinario

97.65 Rimozione di supporto uretrale

97.69 Rimozione di altro dispositivo dall'apparato urinario