§ 98.1.30783 - D.P.R. 4 luglio 1979, n. 364.
Modificazioni all'art. 57 del regolamento approvato con regio decreto 2 dicembre 1929, n. 2262, concernente i consigli di amministrazione del [...]


Settore:Normativa nazionale
Data:04/07/1979
Numero:364

§ 98.1.30783 - D.P.R. 4 luglio 1979, n. 364. [1]

Modificazioni all'art. 57 del regolamento approvato con regio decreto 2 dicembre 1929, n. 2262, concernente i consigli di amministrazione del Fondo per il culto e del Fondo speciale per usi di beneficenza e di religione della città di Roma.

(G.U. 14 agosto 1979, n. 223)

 

 

     IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

     Visto l'art. 29 del Concordato tra lo Stato italiano e la Santa Sede, secondo il quale nelle amministrazioni civili dei patrimoni ecclesiastici e dei fondi di religione, i consigli di amministrazione saranno formati per metà con membri designati dall'autorità ecclesiastica;

     Visto l'art. 19 della legge 27 maggio 1929, n. 848;

     Visto l'art. 57 del regolamento approvato con regio decreto 2 dicembre 1929, n. 2262, per il quale i consigli di amministrazione del Fondo per il culto e degli altri patrimoni riuniti di cui al terzo comma dell'art. 19 della citata legge e quello del Fondo speciale per usi di beneficenza e di religione della città di Roma, sono composti ciascuno di dieci membri e dei cinque nominati su proposta del Ministro dell'interno fanno parte di diritto i direttori generali degli affari di culto, del Fondo per il culto e dell'Amministrazione civile dell'interno;

     Considerato che, a norma dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 617, le Direzioni generali degli affari di culto e del Fondo per il culto sono fuse, a decorrere dal 1° ottobre 1977, in un'unica direzione generale che assume la denominazione di Direzione generale degli affari dei culti;

     Considerato che, in relazione all'attuale ordinamento dei servizi del Ministero dell'interno, è venuta meno l'esigenza della partecipazione ai predetti consigli di altri membri di diritto oltre il direttore generale degli affari dei culti;

     Considerato che, al fine di stabilire la nuova composizione dei predetti consigli di amministrazione, si rende necessario provvedere alla modifica dell'art. 57 del regio decreto 2 dicembre 1929, n. 2262;

     Udito il Consiglio di Stato;

     Sentito il Consiglio dei Ministri;

     Sulla proposta del Ministro dell'interno;

     Decreta:

 

     L'art. 57 del regio decreto 2 dicembre 1929, n. 2262, è sostituito dal seguente:

     "Il consiglio di amministrazione del Fondo per il culto e degli altri patrimoni riuniti indicati nel comma terzo dell'art. 19 della legge 27 maggio 1929, n. 848, e quello del Fondo speciale per usi di beneficenza e di religione della città di Roma, sono composti ciascuno di dieci membri, cinque dei quali sono designati dall'autorità ecclesiastica.

     Di entrambi i consigli di amministrazione fa parte di diritto il direttore generale degli affari dei culti presso il Ministero dell'interno, o chi lo sostituisce in caso di assenza od impedimento.

     Gli altri quattro membri sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell'interno.

     Per il consiglio di amministrazione del Fondo per il culto e degli altri patrimoni riuniti uno dei membri è proposto di concerto con il Ministro del tesoro.

     Nello stesso decreto di nomina dei membri dei suindicati consigli di amministrazione è designato quello cui sono attribuite le funzioni di presidente.

     I membri nominati durano in carica un biennio e possono essere riconfermati. Qualora nel corso del biennio venga a mancare uno di essi, il membro nominato in sostituzione dura in carica sino al compimento del biennio.

     Le deliberazioni dei consigli sono adottate con l'intervento di almeno sette membri e a maggioranza assoluta di voti. A parità di voti ha la prevalenza quello del presidente.

     Un funzionario della Direzione generale degli affari dei culti, designato per ciascun consiglio con decreto del Ministro dell'interno, svolge le funzioni di segretario nelle adunanze del consiglio e ne conserva gli atti".

 


[1] Abrogato dall'art. 62 del D.L. 9 febbraio 2012, n. 5, convertito dalla L. 4 aprile 2012, n. 35, con la decorrenza ivi prevista.