§ 63.1.295 - Del.CIPE 22 marzo 2006, n. 3.
Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate - Rifinanziamento legge n. 208/1998 - periodo 2006-2009 (legge finanziaria 2006).


Settore:Normativa nazionale
Materia:63. Mezzogiorno e aree depresse
Capitolo:63.1 agevolazioni e contributi
Data:22/03/2006
Numero:3

§ 63.1.295 - Del.CIPE 22 marzo 2006, n. 3.

Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate - Rifinanziamento legge n. 208/1998 - periodo 2006-2009 (legge finanziaria 2006).

(G.U. 23 giugno 2006, n. 144)

 

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 

     Visto il decreto-legge 22 ottobre 1992, n. 415, convertito nella legge 19 dicembre 1992, n. 488, concernente modifiche alla legge 1° marzo 1986, n. 64, che disciplina l'intervento straordinario nel Mezzogiorno;

     Visto il decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96, concernente la cessazione dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno ed in particolare l'art. 19, comma 5, che istituisce un Fondo cui affluiscono le disponibilità di bilancio per il finanziamento delle iniziative nelle aree depresse del Paese;

     Visto il decreto-legge 8 febbraio 1995, n. 32, convertito nella legge 7 aprile 1995, n. 104, recante norme per l'avvio dell'intervento ordinario nelle aree depresse del territorio nazionale;

     Visti il decreto-legge 23 febbraio 1995, n. 41, convertito nella legge 22 marzo 1995, n. 85, il decreto-legge 23 giugno 1995, n. 244, convertito nella legge 8 agosto 1995, n. 341, il decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 548, convertito nella legge 20 dicembre 1996, n. 641, il decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito nella legge 23 maggio 1997, n. 135 e la legge 30 giugno 1998, n. 208, provvedimenti tutti intesi a finanziare la realizzazione di iniziative dirette a favorire lo sviluppo sociale ed economico delle aree depresse del Paese;

     Viste inoltre le leggi 23 dicembre 1998, n. 449 (finanziaria 1999), 23 dicembre 1999, n. 488 (finanziaria 2000), 23 dicembre 2000, n. 388 (finanziaria 2001) e 28 dicembre 2001, n. 448 (finanziaria 2002), che recano fra l'altro autorizzazioni di spesa volte ad assicurare il rifinanziamento della predetta legge n. 208/1998 per la prosecuzione degli interventi nelle aree depresse;

     Visto, in particolare, l'art. 73 della citata legge finanziaria 2002 che stabilisce criteri e modalità di assegnazione delle risorse aggiuntive disponibili per interventi nelle aree depresse, a titolo di rifinanziamento della legge n. 208/1998, volti a promuovere lo sviluppo economico e la coesione e a superare gli squilibri economici e sociali presenti nel Paese. Tali criteri privilegiano gli obiettivi dell'avanzamento progettuale, della coerenza programmatica - con particolare riferimento ai principi comunitari - e della premialità;

     Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attività produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate (coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al citato Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993) nei quali si concentra e si dà unità programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale che, in attuazione dell'art. 119, comma 5, della Carta Costituzionale, sono rivolti al riequilibrio economico e sociale fra aree del Paese, e viene stabilita la possibilità che questo Comitato, presieduto in maniera non delegabile dal Presidente del Consiglio dei Ministri, in relazione allo stato di attuazione degli interventi finanziati o alle esigenze espresse dal mercato in merito alle singole misure, trasferisca risorse dall'uno all'altro Fondo, con i conseguenti effetti di bilancio;

     Visto in particolare il comma 3, lettera a), del citato art. 61 della legge n. 289/2002, il quale dispone che il Fondo per le aree sottoutilizzate istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze sia utilizzato, fra l'altro, per il finanziamento degli investimenti pubblici di cui all'art. 1, comma 1, della legge n. 208/1998, come integrato dall'art. 73 della legge n. 448/2001, da realizzare nell'ambito delle Intese istituzionali di programma e dei programmi nazionali;

     Visto l'art. 11 della legge 10 gennaio 2003, n. 3, recante disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione, il quale prevede che a decorrere dal 1° gennaio 2003, ai fini del monitoraggio previsto dall'art. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144, ogni progetto di investimento pubblico, nuovo o in corso di attuazione, sia dotato di un «Codice unico di progetto» (CUP), demandando a questo Comitato il compito di disciplinarne modalità e procedure attuative;

     Visto il decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito nella legge 14 maggio 2005, n. 80, recante disposizioni urgenti nell'ambito del Piano d'azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale;

     Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266 (finanziaria 2006), che reca fra l'altro, in tabella D), una dotazione aggiuntiva del Fondo per le aree sottoutilizzate di 8.500 milioni di euro (100 per il 2006, 100 per il 2007 e 8.300 per il 2008), oltre ad una dotazione aggiuntiva a favore della ricerca applicata, pari a 160 milioni di euro per il periodo 2006-2008 (10 per il 2006, 50 per il 2007 e 100 per il 2008);

     Considerato che, per effetto delle riduzioni del Fondo per le aree sottoutilizzate disposte dal decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1, convertito, con modificazioni, nella legge 27 gennaio 2006, n. 22 e dal decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2 convertito, con modificazioni, nella legge 11 marzo 2006, n. 81, nonchè delle riduzioni apportate con la stessa legge finanziaria 2006 (art. 1, commi 114, 341 e 430) e tenuto conto della anticipazione disposta per l'Autostrada Salerno-Reggio Calabria di cui alla propria delibera n. 1/2006, adottata in data odierna, la dotazione aggiuntiva del citato Fondo ha subito una riduzione complessiva di 2.442,26 milioni di euro per il quadriennio 2006- 2009, passando da 8.660 a 6.217,74 milioni di euro;

     Viste le proprie delibere 6 agosto 1999, n. 139 (Gazzetta Ufficiale n. 254/1999), 15 febbraio 2000, n. 14 (Gazzetta Ufficiale n. 96/2000), 4 agosto 2000, n. 84 (Gazzetta Ufficiale n. 268/2000), 21 dicembre 2000 n. 138 (Gazzetta Ufficiale n. 34/2001), 4 aprile 2001, n. 48 (Gazzetta Ufficiale n. 142/2001), 3 maggio 2002, n. 36 (Gazzetta Ufficiale n. 167/2002), 6 giugno 2002 n. 39 (Gazzetta Ufficiale n. 222/2002), 9 maggio 2003, n. 16 (Gazzetta Ufficiale n. 156/2003), 9 maggio 2003, n. 17 (Gazzetta Ufficiale n. 155/2003), 13 novembre 2003, n. 83 (Gazzetta Ufficiale n. 48/2004), 29 settembre 2004, n. 19 (Gazzetta Ufficiale n. 254/2004) e n. 20 (Gazzetta Ufficiale n. 265/2004), 18 marzo 2005, n. 19 (Gazzetta Ufficiale n. 225/2005), 27 maggio 2005, n. 34 (Gazzetta Ufficiale n. 235/2005) e n. 35 (Gazzetta Ufficiale n. 237/2005);

     Vista la propria delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003) con la quale sono state disciplinate le modalità e le procedure attuative per l'attribuzione del codice unico di progetto di investimento pubblico (CUP);

     Vista la propria delibera n. 1/2006, adottata in data odierna, concernente la seconda ripartizione, relativa all'anno 2005, delle risorse di cui al Fondo ex art. 61 della legge n. 289/2002, per il finanziamento di interventi nelle aree sottoutilizzate proposti da varie amministrazioni centrali;

     Vista la propria delibera n. 2/2006, adottata in data odierna, concernente la ripartizione generale delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate di cui al citato Fondo, che prevede fra l'altro il rifinanziamento della legge n. 208/1998, art. 1, comma 1, per un importo di 4.100 milioni di euro per il periodo 2006-2009, da destinare al finanziamento di programmi regionali e nazionali;

     Vista la richiesta del Ministero dell'istruzione, università e ricerca n. 34/Segr. Ric. del 13 marzo 2006, con la quale sono state rappresentate esigenze di ulteriori risorse per il finanziamento delle azioni concernenti i laboratori pubblico-privati, i distretti tecnologici, le idee progettuali e i progetti «a sportello», questi ultimi proposti direttamente dalle imprese e per i quali è necessario garantire, a carico della presente ripartizione, la copertura delle quote di intervento a fondo perduto;

     Vista la nota del Ministero dell'istruzione, università e ricerca n. 35/Segr. Ric. del 13 marzo 2006, con la quale viene proposta, ai sensi dell'art. 6, comma 5, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, nella legge 14 maggio 2005, n. 80, nell'ambito della odierna assegnazione disposta a favore del detto Ministero, la destinazione di una quota di 10 milioni di euro per il finanziamento di nuove iniziative a favore dell'autoimprenditorialità, disciplinate dal titolo I del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185, ad elevato contenuto tecnologico da realizzare nell'ambito dei distretti tecnologici;

     Vista la richiesta del Ministero dell'istruzione, università e ricerca n. 36/Segr. Ric. del 13 marzo 2006, concernente il finanziamento del progetto «Proteogenomica e bioimaging molecolare in medicina» proposto dall'istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare e dall'Istituto di neuroscienze del CNR, che prevede lo sviluppo di due laboratori localizzati nella regione Sicilia (rispettivamente nelle zone di Cefalù e di Messina) e il cui costo complessivo, per il triennio 2006-2008, è quantificato in 71 milioni di euro;

     Ritenuto di dover assegnare per il finanziamento di tali iniziative nel settore della ricerca, come concordato con il Ministero proponente, un importo complessivo di 450 milioni di euro, comprensivo della quota premiate del 10 per cento e della sopra richiamata dotazione aggiuntiva di 160 milioni di euro a favore della ricerca applicata, prevista direttamente dalla legge finanziaria 2006, tabella D, e utilizzabile per l'intero territorio nazionale;

     Vista la richiesta n. 651 del 21 marzo 2006, presentata dal Ministro per l'innovazione e le tecnologie, relativa alla prosecuzione della politica già intrapresa volta alla riduzione del divario digitale nelle aree meridionali attraverso un programma integrato di azioni volte a promuovere la cultura dell'innovazione nei cittadini e nelle imprese, l'efficienza amministrativa, soprattutto nel rapporto con le imprese, la promozione di contenuti e servizi digitali e una nuova finanza per l'innovazione dei territori e ritenuto di dover assegnare allo scopo, come concordato con il Ministro proponente, un importo di 50 milioni di euro, comprensivo della quota premiale del 10 per cento;

     Viste le esigenze finanziarie rappresentate dal Ministero dell'interno con la nota n. 600.DC.63.3.64 del 16 febbraio 2006, relative alla prosecuzione del Programma Tetra che prevede la realizzazione di una nuova rete nazionale radiomobile in tecnologia digitale ad uso esclusivo delle Forze di polizia, al fine di poter estendere il programma a tutte le regioni meridionali e prevedere il completamento della rete in alcune aree regionali del Mezzogiorno e del centro-nord (con particolare attenzione alla Campania e alla provincia di Torino) e ritenuto di dover assegnare allo scopo un importo di 160 milioni di euro che, unitamente alla assegnazione di 140 milioni di euro di cui alla propria delibera n. 2/2006, adottata in data odierna, determina un'assegnazione complessiva a favore del programma pari a 300 milioni di euro;

     Viste altresì le ulteriori esigenze finanziarie rappresentate dal citato Ministero dell'interno con la nota n. 600/B.258.H.1 del 22 febbraio 2006 relative al finanziamento di interventi per la sicurezza nazionale a sostegno dello sviluppo tecnologico delle aree sottoutilizzate, a fronte delle quali si ritiene di dover assegnare, come concordato con il Ministero proponente, l'importo complessivo di 42 milioni di euro a favore degli interventi da realizzare a Palermo (30 milioni di euro), Sassari (10 milioni di euro) e Olbia (2 milioni di euro);

     Viste le richieste presentate dal Ministero delle comunicazioni, per la prosecuzione del programma di infrastrutturazione della «larga banda» (nota n. 250 del 9 febbraio 2006), dal Ministero delle attività produttive, per il rifinanziamento dell'intervento relativo ai sistemi turistici regionali e interregionali (nota n. 11 del 21 gennaio 2006) e per il finanziamento dello studio di fattibilità e delle attività di comunicazione relativi al progetto concernente la responsabilità sociale delle imprese (nota n. 60 del 14 marzo 2006), dal Dipartimento per le pari opportunità, per la riduzione del disagio sociale femminile (nota n. 1044 del 19 ottobre 2005), dal Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale, per il finanziamento di azioni di sistema concernenti il settore cultura e il distretto sperimentale del turismo in Sicilia (nota n. 1428 del 14 marzo 2006);

     Tenuto conto delle esigenze rappresentate - per il finanziamento di azioni di sistema - da parte dei Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio (nota n. 5531 del 15 marzo 2006), delle infrastrutture e trasporti (nota n. 269 del 15 marzo 2006), delle attività produttive (nota n. 58B del 13 marzo 2006), dei beni e delle attività culturali (nota n. 3128 del 2 marzo 2006), dell'istruzione, ricerca e università (nota n. 31 del 13 marzo 2006), delle politiche agricole e forestali (nota n. 353 del 14 marzo 2006), dell'economia e finanze, Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione, (nota n. 8541 del 21 marzo 2006), del Ministro per l'innovazione e le tecnologie (nota n. 657 del 21 marzo 2006), del Ministro per le pari opportunità (nota n. 638/06 del 16 febbraio 2006), amministrazioni centrali tutte competenti alla stipula di Accordi di programma quadro (APQ), nonchè delle esigenze segnalate dal Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale (nota n. 1428 del 14 marzo 2006), per lo svolgimento delle attività di coordinamento di sua competenza e dal Dipartimento per la funzione pubblica (nota n. DFP/12326/06 del 17 marzo 2006), per il finanziamento di azioni a sostegno delle amministrazioni regionali e locali nell'attuale fase di transizione tra l'attuale periodo e il nuovo ciclo di programmazione 2007-2013;

     Tenuto conto del carattere di aggiuntività che le risorse oggetto del presente riparto rivestono rispetto agli altri fondi pubblici per investimenti, costituiti dagli ordinari stanziamenti di bilancio per le diverse linee di intervento, nonchè dalle risorse disponibili a carico dei Fondi strutturali comunitari e dal relativo cofinanziamento nazionale e considerato in particolare che le amministrazioni centrali destinatarie di finanziamenti per infrastrutture materiali e immateriali sono tenute a perseguire l'obiettivo di destinare al Mezzogiorno il 30% delle risorse «ordinarie» (ossia non espressamente destinate, a livello comunitario o nazionale, alle aree sottoutilizzate) e di dare conto dei progressi verso tale obiettivo;

     Ritenuto di dover proseguire nell'azione di riequilibrio a favore degli investimenti pubblici in infrastrutture materiali e immateriali e di confermare, al contempo, la centralità delle regioni e delle province autonome come principali soggetti attuatori degli interventi attraverso la tradizionale ripartizione delle risorse tra amministrazioni centrali e regionali nella misura, rispettivamente, di circa il 20% e l'80%;

     Ritenuto di dover confermare la ripartizione delle risorse destinate alle regioni e alle province autonome, tra le macroaree del centro-nord e del Mezzogiorno, nella misura, rispettivamente, del 15% e dell'85% che viene applicata anche alle amministrazioni centrali e, all'interno delle due macroaree, secondo la tradizionale chiave di riparto adottata in passato da questo Comitato;

     Ritenuto opportuno - per assicurare tempestività di intervento e stabilità delle regole da applicare - di dover confermare anche per l'utilizzo delle risorse di cui al presente riparto tali indirizzi programmatici, tenuto conto che il contesto attuale rappresenta un momento di transizione rispetto all'assetto di medio e lungo periodo che scaturirà dalla definizione del Quadro strategico nazionale (QSN) per il periodo 2007-2013 e che vedrà una programmazione unificata dei Fondi strutturali e del Fondo per le aree sottoutilizzate;

     Visto il documento concernente il rafforzamento e la semplificazione delle Intese istituzionali di programma e degli Accordi di programma quadro (APQ), approvato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome il 15 dicembre 2005 e oggetto di approvazione con altra delibera all'odierno esame di questo Comitato, che prevede, tra l'altro, nuove procedure per la programmazione degli interventi, per il trasferimento delle risorse e nuovi meccanismi sanzionatori e premiali e tenuto conto che tale documento conferma lo strumento dell'Accordo di programma quadro quale modalità ordinaria di programmazione idonea ad assicurare il tempestivo avvio degli interventi da parte delle stazioni appaltanti e l'adozione dei provvedimenti di impegno riferibili all'intero ammontare delle risorse assegnate con la presente delibera;

     Ritenuto che, a fini di semplificazione e di correntezza amministrativo-contabile, l'effettivo trasferimento delle risorse assegnate con la presente delibera a favore delle amministrazioni regionali e centrali (che possono programmare interamente tali risorse) terrà conto degli esiti della verifica sulla situazione complessiva degli impegni adottati dalle citate amministrazioni a fronte delle risorse assegnate con la propria delibera n. 17/2003, esiti che saranno prossimamente sottoposti all'attenzione di questo Comitato da parte del Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione;

     Acquisito, sulla proposta di ripartizione delle risorse destinate al rifinanziamento della legge n. 208/1998 di cui alla nota n. 3917 del 7 febbraio 2006 del Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione, il parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, espresso nella seduta del 16 marzo 2006, con le osservazioni regionali allegate allo stesso parere e con la relativa nota di risposta del citato Dipartimento n. 5698 del 23 febbraio 2006;

     Su proposta dei Ministri dell'economia e delle finanze e per lo sviluppo e la coesione territoriale;

 

     Delibera:

 

     1. Ripartizione delle risorse

     L'importo complessivo di 4.100 milioni di euro - destinato in data odierna con la propria delibera n. 2/2006 al finanziamento degli investimenti pubblici nelle aree sottoutilizzate di cui all'art. 1 della legge n. 208/1998 per il periodo 2006-2009 - è ripartito, per le finalità indicate in premessa e in linea con i criteri ed i metodi previsti dall'art. 73 della legge finanziaria 2002, come segue:

 

 

 

     2. Ripartizione delle risorse tra amministrazioni regionali e centrali e tra macroaree

     A fronte della predetta disponibilità complessiva di 4.100 milioni di euro per il periodo 2006-2009, questo Comitato destina a favore delle regioni e delle province autonome l'importo di 3.280 milioni di euro e alle amministrazioni centrali l'importo di 820 milioni di euro, confermando il tradizionale criterio di ripartizione delle risorse tra le regioni e le province autonome da un lato e le amministrazioni centrali dall'altro, nell'ordine rispettivamente dell'80% e del 20%.

     E' confermato il criterio generale di destinazione territoriale delle risorse disponibili nella misura del 15% al centro-nord e dell'85% al Mezzogiorno, già adottato negli anni passati e volto ad assicurare, per quanto riguarda il Mezzogiorno, effettiva aggiuntività alle risorse oggetto del presente riparto, rispetto alla distribuzione territoriale delle risorse «ordinarie». Tale criterio vige naturalmente anche per le amministrazioni centrali destinatarie delle presenti risorse.

 

     3. Risorse per programmi regionali

     3.1 In linea con quanto previsto dal punto 4.1 della citata delibera n. 35/2005, per la componente (15%) delle risorse da utilizzare nelle aree del centro-nord nei campi della ricerca e della società dell'informazione, pari a 88 milioni di euro, i soggetti attuatori degli interventi sono le regioni e le province autonome.

     Tale importo di 88 milioni di euro sarà destinato alla ricerca e alla società dell'informazione in linea con le percentuali di ripartizione delle risorse destinate ai programmi nazionali di cui al successivo punto 4.1 (rispettivamente 90% e 10%).

     A carico dell'assegnazione disposta a favore di ciascuna regione e provincia autonoma è accantonata una quota del 10%, per un totale di 8,8 milioni di euro, da attribuire secondo i criteri premiali di cui al successivo punto 7.

     La ripartizione tra le regioni e le province autonome delle risorse assegnate per le predette finalità, pari a 79,20 milioni di euro al netto della predetta quota premiate del 10%, è riportata nell'allegato 1 che costituisce parte integrante della presente delibera. Il vincolo di spesa a favore dei due settori riguarda i casi in cui la somma ripartita, per ciascun settore, è uguale o superiore a 1,29 milioni di euro, mentre al di sotto di tale importo non è previsto alcun vincolo settoriale di spesa.

     Gli interventi di cui al presente punto saranno selezionati e attuati secondo i criteri e le modalità generali esplicitati ai successivi punti 5 e 6.

     3.2 L'importo di 3.192 milioni di euro, al netto dell'assegnazione di 88 milioni di euro di cui al precedente punto 3.1, è destinato al finanziamento di interventi infrastrutturali materiali e immateriali da ricomprendere nell'ambito delle Intese istituzionali di programma e dei relativi Accordi di programma quadro, secondo i criteri e le modalità generali di cui ai successivi punti 5 e 6.

     Nell'ambito ditale disponibilità, l'importo di 478,80 milioni di euro (15%) è ripartito a favore delle regioni e delle province autonome del centro-nord, mentre l'importo di 2.713,20 milioni di euro (85%) è ripartito a favore delle regioni meridionali.

     3.3 Gli importi di 478,80 e di 2.713,20 milioni di euro sono ripartiti tra le regioni e le province autonome secondo le chiavi di riparto già adottate con le delibere di questo Comitato n. 84/2000, n. 138/2000, n. 36/2002, n. 17/2003, n. 20/2004 e n. 35/2005. A carico dell'assegnazione disposta a favore di ciascuna regione e provincia autonoma è accantonata una quota del 10% da attribuire secondo i criteri premiali di cui al successivo punto 7, per un totale rispettivamente pari a 47,88 milioni di euro per le regioni e le province autonome del centro-nord e a 271,32 milioni di euro per le regioni meridionali.

     La ripartizione delle risorse assegnate, al netto delle predette quote premiali del 10% (pari a 2.441,88 milioni di euro per le regioni meridionali e a 430,92 milioni di euro per le regioni e le province autonome del centro-nord) sono riportate nell'allegato 2, che costituisce parte integrante della presente delibera.

     3.4 Una quota massima del 3% delle risorse ripartite tra le regioni e province autonome di cui al precedente punto 3.3 può essere utilizzata per il finanziamento di studi di fattibilità relativi ad interventi da inserire nei Piani triennali predisposti dai soggetti attuatori ai sensi dell'ari. 14 della legge n. 109/1994 (legge Merloni), ovvero di studi di fattibilità attinenti a programmi regionali di intervento.

     La possibilità di finanziare in un APQ singole fasi progettuali andrà utilizzata con l'espressa finalità di costituire un parco di interventi attuabili attraverso APQ. La eventuale successiva decisione di non completare il ciclo progettuale andrà motivata.

     3.5 Nell'ambito della quota destinata ai programmi regionali, possono essere ricomprese le azioni di sistema per una quota massima pari allo 0,65% delle risorse per le aree sottoutilizzate, ripartite a favore di ciascuna regione e provincia autonoma, da utilizzare in APQ. Tale quota può essere destinata al finanziamento di azioni di carattere innovativo finalizzate all'efficace raggiungimento degli obiettivi degli APQ e di attività preparatorie, di sorveglianza, di valutazione e di controllo.

 

     4. Risorse per programmi nazionali

     Sono destinate al finanziamento dei programmi nazionali gestiti da amministrazioni centrali risorse per complessivi 820 milioni di euro.

     4.1 Programmi di sviluppo nel Mezzogiorno (ricerca e società dell'informazione).

     Al finanziamento degli interventi nei campi della ricerca e della società dell'informazione è destinato un importo complessivo di 500 milioni di euro.

     Tale importo di 500 milioni di euro è ripartito tra il Ministero dell'istruzione, università e ricerca e le strutture di cui si avvale il Ministro per l'innovazione e le tecnologie nella misura, rispettivamente, di 450 e di 50 milioni di euro, come concordato con le amministrazioni proponenti e tenuto conto del livello di attuazione raggiunto nel settore della ricerca a fronte delle precedenti assegnazioni disposte da questo Comitato.

     Sui predetti importi di 450 e di 50 milioni di euro sono accantonate due quote del 10%, rispettivamente pari a 45 milioni di euro per il settore ricerca e a 5 milioni di euro per la società dell'informazione, per un totale di 50 milioni di euro, da attribuire secondo il criterio premiale di cui al successivo punto 7.

     4.1.1 Il Ministero dell'istruzione, università e ricerca destinerà l'importo di 405 milioni di euro assegnato con la presente delibera, al netto della quota premiale del 10 %, al finanziamento delle azioni concernenti i laboratori pubblico-privati, i distretti tecnologici, le idee progettuali e i progetti «a sportello», questi ultimi proposti direttamente dalle imprese e per i quali è necessario garantire, a carico della presente ripartizione, la copertura delle quote di intervento a fondo perduto. Tale importo è comprensivo della preliminare destinazione di 160 milioni di euro, disposta direttamente dalla legge finanziaria 2006 (tabella D) a favore della ricerca, che non è soggetta alla destinazione vincolata a favore del Mezzogiorno, ma è disponibile per l'intero territorio nazionale.

     4.1.2 Inoltre, nell'ambito dell'assegnazione a favore del settore ricerca di cui al precedente punto 4.1.1, un importo di 10 milioni di euro è riservato al sostegno dello start-up di nuove iniziative imprenditoriali nell'ambito dei distretti tecnologici (capo IV, art. 6, comma 5, del decreto-legge n. 35/2005, convertito nella legge n. 80/2005). Con specifica delibera di questo Comitato, adottata in data odierna, sono definite le caratteristiche delle iniziative, i requisiti soggettivi e le modalità di accesso preferenziale al finanziamento del FAR.

     4.1.3 E' altresì ricompreso, nell'ambito dell'assegnazione di cui al precedente punto 4.1.1, il finanziamento del progetto «Proteogenomica e bioimaging molecolare in medicina» proposto dall'istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare e dall'istituto di neuroscienze del CNR, che prevede lo sviluppo di due laboratori localizzati nella regione Sicilia (rispettivamente nelle zone di Cefalù e di Messina) e il cui costo complessivo, per il triennio 2006-2008, è quantificato in 71 milioni di euro.

     4.1.4 Le strutture di cui si avvale il Ministro per l'innovazione e le tecnologie, attraverso l'assegnazione di 45 milioni di euro di cui al presente riparto, al netto della quota premiale del 10%, procederanno al finanziamento di un programma integrato di azioni volte a promuovere la cultura dell'innovazione nei cittadini e nelle imprese, l'efficienza amministrativa, soprattutto nel rapporto con le imprese, la promozione di contenuti e servizi digitali e una nuova finanza per l'innovazione dei territori.

     L'attribuzione delle risorse di cui al presente punto 4.1, al netto delle due quote premiali del 10%, è subordinata al rispetto degli adempimenti di cui al successivo punto 6.2.

     Gli interventi di cui al presente punto 4.1 saranno realizzati, ove appropriato, attraverso lo strumento dell'Accordo di programma quadro.

     4.2. Azioni di sistema.

     E' destinato a favore delle sottoindicate amministrazioni centrali, per il finanziamento di azioni di sistema prevalentemente volte a garantire una adeguata progettazione degli interventi da ricomprendere in APQ, un importo complessivo di 40 milioni di euro.

     In particolare, ai Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio e delle infrastrutture e trasporti e al Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale è destinato un importo di 5 milioni di euro; a ciascuno dei Ministeri delle attività produttive, dei beni e delle attività culturali, dell'istruzione, università e ricerca, delle politiche agricole e forestali, dell'economia e finanze (Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione) e al Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie è destinato un importo di 3 milioni di euro; è infine destinato al Dipartimento per le pari opportunità un importo di 2 milioni di euro.

     Come per il passato, tali risorse sono per metà assegnate alle amministrazioni centrali e per metà accantonate con finalità premiali. L'assegnazione di 5 milioni di euro a favore del Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale è immediatamente trasferibile per consentire la prosecuzione delle azioni di coordinamento di competenza del detto Ministro.

     Ad integrazione delle assegnazioni disposte in occasione del riparto 2005, viene prevista una nuova assegnazione di 5 milioni di euro, direttamente trasferibile al Dipartimento della funzione pubblica, per il finanziamento di azioni a sostegno, in particolare, delle amministrazioni regionali e locali nel periodo di transizione tra l'attuale periodo e l'avvio del nuovo ciclo di programmazione 2007-2013.

     L'attribuzione delle assegnazioni del 50% di cui al presente punto, ad eccezione delle due assegnazioni disposte a favore del Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale e del Dipartimento della funzione pubblica, è subordinata al rispetto degli adempimenti di cui al successivo punto 6.3.

     L'assegnazione delle risorse di cui al presente punto accantonate con finalità premiali è subordinata, per ogni amministrazione, al conseguimento degli obiettivi attinenti gli Accordi di programma quadro che competono a quella amministrazione centrale come disciplinato puntualmente nei documento relativo al rafforzamento e alla semplificazione delle Intese e degli APQ richiamato in premessa.

     Per il Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione, l'obiettivo è riferito alla programmazione, entro il 31 luglio 2007, di almeno il 75% delle risorse complessive da programmare negli APQ finanziati con la presente delibera.

     Le relative verifiche saranno effettuate sulla base della situazione risultante al 31 luglio 2007.

     4.3. Interventi pilota o strategici.

     Sono inoltre disponibili per il finanziamento di altri interventi, pilota o strategici, risorse per complessivi 280 milioni di euro. Si tratta dei seguenti interventi le cui proposte sono state presentate da diverse amministrazioni centrali al Servizio centrale di Segreteria del CIPE e che hanno costituito oggetto di esame e di confronto tecnico.

     4.3.1 L'importo di 160 milioni di euro è assegnato a favore del Ministero dell'interno per il finanziamento del Programma Tetra che prevede la realizzazione di una nuova rete nazionale radiomobile in tecnologia digitale ad uso esclusivo delle Forze di polizia. La presente assegnazione consente la prosecuzione degli interventi già avviati con le proprie delibere n. 34 e n. 35/2005, l'estensione del programma a tutte le regioni meridionali e il completamento della rete in alcune aree regionali del Mezzogiorno e del centro-nord (con particolare attenzione alla Campania e alla provincia di Torino). Come richiamato in premessa, la presente assegnazione di 160 milioni di euro integra l'assegnazione di 140 milioni di euro di cui alla propria delibera n. 2/2006, adottata in data odierna, determinando un'assegnazione complessiva a favore del Programma pari a 300 milioni di euro.

     4.3.2 L'importo di 42 milioni di euro è assegnato a favore del Ministero dell'interno per il finanziamento di interventi di adeguamento tecnologico nel campo della sicurezza nazionale a sostegno del processo di sviluppo del Mezzogiorno, da realizzarsi a Palermo per il nuovo Centro polifunzionale della Polizia di Stato (30 milioni di euro), a Sassari per la nuova questura e per la sede della Polizia Stradale (10 milioni di euro) e ad Olbia per le attività di progettazione relative all'istituenda questura (2 milioni di euro).

     4.3.3 L'importo di 60 milioni di euro è assegnato a favore del Ministero delle comunicazioni per la prosecuzione del Programma di infrastrutturazione della «larga banda», consentendo di fronteggiare obbligazioni giuridiche già perfezionate, a fronte degli APQ stipulati con le varie regioni e province autonome, il Programma è realizzato in coerenza con la normativa nazionale e comunitaria di riferimento, con particolare attenzione alle modalità di cofinanziamento privato e tenendo conto della natura delle risorse ripartite con la presente delibera finalizzate al finanziamento di investimenti pubblici.

     4.3.4 L'importo di 5,7 milioni di euro è assegnato a favore del Ministero delle attività produttive, per il rifinanziamento (5 milioni di euro) del progetto di attrazione di capitali e risorse umane, a supporto dei sistemi turistici regionali ed interregionali, già finanziato da questo Comitato con la delibera n. 7/2005 e per il finanziamento dello studio di fattibilità e delle attività di comunicazione relative al progetto «L'impresa sociale» a supporto delle imprese meridionali (0,7 milioni di euro).

     4.3.5 L'importo di 5 milioni di euro è assegnato a favore del Dipartimento delle pari opportunità, per la prosecuzione delle azioni volte a ridurre il disagio sociale femminile.

     4.3.6 L'importo di 5 milioni di euro è assegnato a favore del Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale, per il finanziamento di azioni di sistema a sostegno di iniziative di carattere artistico e culturale a Palermo, nonchè per la promozione e l'impostazione di un APQ di distretto sperimentale turistico-nautico nella provincia di Trapani.

     4.4 Tutte le amministrazioni centrali di cui al presente punto 4, ad eccezione di quelle che utilizzano lo strumento dell'APQ, presenteranno a questo Comitato, entro il 28 febbraio e il 30 settembre di ogni anno, una relazione nella quale sarà indicata l'entità della spesa realizzata e i risultati conseguiti a fronte della presente assegnazione e di quelle precedentemente disposte da questo Comitato a partire dalla delibera n. 36/2002.

     Al fine di massimizzare l'efficacia degli interventi aggiuntivi, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro per l'innovazione e le tecnologie, nella predetta relazione, sono inoltre impegnati:

     a dare piena trasparenza al riparto delle risorse ordinarie, destinandone il 30% a favore del Mezzogiorno, secondo il vincolo di aggiuntività;

     a predisporre, ove lontani da tale risultato, indirizzi per il raggiungimento di questo obiettivo nel medio periodo;

     a dare conto: a) dei volumi e della localizzazione territoriale della spesa erogata, b) del riparto territoriale dell'intera spesa ordinaria in conto capitale di loro responsabilità;

     a garantire e dare evidenza della concertazione (o dell'informativa) con le regioni nell'utilizzazione delle risorse, tenuto conto della natura dell'intervento.

     4.5 L'importo residuo di 2,30 milioni di euro resta accantonato per essere successivamente assegnato da questo Comitato per le finalità di cui alla citata legge n. 208/1998.

 

     5. Selezione dei progetti

     Nella selezione dei progetti le amministrazioni coinvolte nella programmazione delle risorse di cui alla presente delibera seguono i criteri e le procedure di cui al documento richiamato in premessa concernente il rafforzamento e la semplificazione delle Intese istituzionali e degli APQ e oggetto di approvazione con altra delibera all'odierno esame di questo Comitato.

     Per quanto concerne le assegnazioni di cui al precedente punto 4.1, disposte a favore del Ministero dell'istruzione, università e ricerca e del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, per le quali non risulti utilizzabile lo strumento dell'APQ, trovano applicazione, ai fini premiali di cui al successivo punto 7, gli adempimenti previsti ai punti 2a e 2e del citato documento concernente le Intese.

     Viene inoltre previsto che una quota, pari almeno al 30% delle risorse ripartite di cui all'allegato 2, sia destinata dalle regioni e dalle province autonome a favore di interventi di rilievo strategico per il finanziamento di opere comprese nel primo programma delle infrastrutture strategiche di cui alla delibera CIPE n. 121/2001.

     In caso di mancata assegnazione del 30% alle suddette opere, le parti sono tenute a dare evidenza delle motivazioni (quali la non coincidenza delle aree territoriali eligibili, la non corrispondenza tra il fabbisogno finanziario dell'opera e la disponibilità esistente o l'esistenza di un forte e documentato fabbisogno strategico alternativo). In tal caso la quota di risorse finalizzata alle suddette opere sarà programmata dalle regioni a favore di interventi selezionati secondo le procedure ordinarie.

 

     6. Attribuzione delle risorse.

     6.1. A fronte delle diverse destinazioni di spesa di cui alla presente delibera, al fine di dare trasparenza alle selezioni, di poter attivare la premialità e di garantire una celere finalizzazione delle risorse, l'attribuzione delle risorse alle amministrazioni destinatarie tenute alla stipula di APQ è subordinata al rispetto degli adempimenti previsti dal citato documento concernente le Intese.

     6.2. Per quanto concerne le assegnazioni disposte con la presente delibera a favore del Ministero dell'istruzione, università e ricerca e del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, nei casi in cui tali amministrazioni non ricorrano allo strumento dell'APQ, l'attribuzione delle risorse è subordinata al rispetto dell'adempimento previsto dal citato documento concernente le Intese (Fase 1) che prevede l'invio, entro il 31 luglio 2006, ad ogni regione e provincia autonoma e alla segreteria CIPE di una relazione informativa sulla loro programmazione di medio periodo (risorse ordinarie e risorse aggiuntive ) sul territorio.

     6.3. Anche per le amministrazioni centrali di cui al precedente punto 4.2, l'attribuzione delle risorse, ad eccezione delle due assegnazioni disposte a favore del Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale e del Dipartimento della funzione pubblica, è subordinata al rispetto dell'adempimento previsto dal citato documento concernente le Intese (Fase 1).

     6.4. E' prevista la possibilità di inserire in APQ interventi già avviati e con anticipazione finanziaria da parte delle stazioni appaltanti, a condizione che l'aggiudicazione dei lavori sia avvenuta dopo l'entrata in vigore della legge finanziaria che stanzia le risorse oggetto della presente ripartizione.

     6.5. Le risorse di cui alla presente delibera non impegnate entro il 31 dicembre 2009, attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte dei beneficiari finali - quali risultano dai dati forniti dalle amministrazioni centrali e regionali destinatarie delle risorse stesse - saranno riprogrammate da questo Comitato, secondo le procedure contabili previste dall'art. 5, comma 3, della legge n. 144/1999.

 

     7. Attribuzione della quota accantonata per la premialità (10% per ciascuna delle due macroaree e per le amministrazioni centrali).

     In linea con quanto previsto dall'articolo 73 della legge finanziaria 2002 in ordine al ricorso a metodi premiali nella destinazione delle risorse per interventi nelle aree depresse e dalle proprie delibere n. 36/2002, n. 17/2003, n. 20/2004 e n. 35/2005, sono accantonate - a valere sulle risorse di cui ai precedenti punti 3.1 e 3.3, destinate alte regioni e province autonome di ciascuna delle due macroaree del Mezzogiorno e del centro-nord - quote pari al 10% delle rispettive dotazioni.

     Per le amministrazioni centrali di cui al precedente punto 4.2 è accantonata una quota premiale del 50%, ad eccezione delle assegnazioni disposte a favore del Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale e del Dipartimento per la funzione pubblica che sono immediatamente trasferibili. Tali riserve premiati del 10% e del 50% saranno attribuite, pro quota, da questo Comitato alle amministrazioni destinatarie delle predette risorse che soddisferanno, in tutto o in parte, per gli adempimenti di propria competenza, i criteri di cui ai punti 2a, 2b, 2c, 2d e 2e del citato documento concernente le Intese.

     Per le amministrazioni centrali destinatarie delle risorse di cui al precedente punto 4.1, ove non utilizzino lo strumento dell'APQ, si applicano, per l'attribuzione della relativa quota premiate del 10%, i criteri di cui ai richiamati punti 2a e 2e, nella misura rispettivamente del 20% e dell'80%.

     Le eventuali eccedenze derivanti dalla mancata attribuzione delle risorse premiali costituiscono disponibilità separate per ognuna delle tre categorie - regioni del Mezzogiorno, regioni del centro-nord e amministrazioni centrali - da attribuire nell'ambito di ciascuna categoria, a seconda della provenienza della mancata performance, alle amministrazioni concorrenti che abbiano soddisfatto integralmente tutti i criteri di premialità ad esse applicabili, proporzionalmente alla propria quota iniziale di risorse e, comunque, per un importo non eccedente il triplo della quota premiale potenzialmente di propria pertinenza.

     Le eventuali eccedenze non attribuibili saranno riprogrammate da questo Comitato per il finanziamento di altre iniziative nel rispetto delle tre categorie di provenienza delle risorse, regioni del Mezzogiorno, regioni del centro-nord e amministrazioni centrali.

     Per la verifica dei criteri di premialità questo Comitato si avvale delle informazioni contenute nelle relazioni presentate dalle amministrazioni e nella banca dati di monitoraggio degli APQ. In sintonia con i criteri comunitari, verranno effettuate verifiche a campione in loco.

 

     8. Trasferimento delle risorse alle amministrazioni beneficiarie.

     Il trasferimento delle risorse della presente delibera, ripartite ex ante e premiali, per le quali è prevista l'utilizzazione nell'ambito degli APQ, avverrà secondo le modalità previste dal citato documento concernente le Intese ed è condizionato al corretto inserimento e aggiornamento dei dati di monitoraggio degli APQ secondo quanto stabilito rispettivamente dalle delibere di questo Comitato n. 44/2000 e n. 76/2002 e dal documento di cui all'allegato n. 4 della delibera n. 17/2003.

 

     9. Impegnabilità pluriennale delle risorse.

     Le amministrazioni destinatarie delle risorse ripartite con la presente delibera potranno assumere, sin dall'inizio, impegni pluriennali di spesa per l'intero importo delle singole assegnazioni disposte a loro favore.

     Il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato è pertanto autorizzato a disporre le conseguenti variazioni di bilancio pluriennali in attuazione della suddetta decisione.

 

 

     Allegato 1

 

 

 

     Allegato 2