§ 14.5.52 - Regolamento 27 marzo 2002, n. 560.
Regolamento (CE) n. 560/2002 della Commissione che istituisce misure provvisorie di salvaguardia nei confronti delle importazioni di [...]


Settore:Normativa europea
Materia:14. unione doganale
Capitolo:14.5 regolamentazioni doganali specifiche
Data:27/03/2002
Numero:560


Sommario
Art. 1.      1. È aperto un contingente tariffario per le importazioni nella Comunità di ciascuno dei 15 prodotti in questione elencati nell'allegato 3 (definiti in riferimento ai codici NC corrispondenti) a [...]
Art. 2.      1. L'origine di tutti i prodotti a cui si applica il presente regolamento viene determinata conformemente alle disposizioni in vigore nella Comunità.
Art. 3. 
Art. 4.      Il presente regolamento lascia impregiudicate le misure specifiche applicabili alle importazioni di prodotti CECA a norma:
Art. 5.      Le importazioni dei 15 prodotti in questione già in viaggio verso la Comunità al momento dell'entrata in vigore del presente regolamento, la cui destinazione non può essere modificata, non [...]
Art. 6.      Gli Stati membri e la Commissione collaborano strettamente per garantire l'osservanza del presente regolamento.
Art. 7.      1. Fatto salvo il paragrafo 2, le importazioni dei 15 prodotti in questione originarie di uno dei paesi in via di sviluppo elencati nell'allegato 4 non vengono assoggettate o imputate ai [...]
Art. 8.      Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.


§ 14.5.52 - Regolamento 27 marzo 2002, n. 560.

Regolamento (CE) n. 560/2002 della Commissione che istituisce misure provvisorie di salvaguardia nei confronti delle importazioni di determinati prodotti di acciaio.

(G.U.C.E. 28 marzo 2002, n. L 85).

 

     La Commissione delle Comunità europee,

     visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

     visto il regolamento (CE) n. 3285/94 del Consiglio, del 22 dicembre 1994, relativo al regime comune applicabile alle importazioni e che abroga il regolamento (CE) n. 518/94, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 2474/2000, in particolare gli articoli 6 e 8,

     visto il regolamento (CE) n. 519/94 del Consiglio, del 7 marzo 1994, relativo al regime comune applicabile alle importazioni da alcuni paesi terzi e che abroga i regolamenti (CEE) n. 1765/82, (CEE) n. 1766/82 e (CEE) n. 3420/83, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1138/98, in particolare gli articoli 5 e 6,

     sentito il comitato consultivo istituito a norma dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 3285/94 e del regolamento (CE) n. 519/94,

     considerando quanto segue:

 

     Procedura

     (1) Diversi Stati membri ("Stati membri interessati") hanno informato la Commissione che l'andamento delle importazioni richiedeva l'adozione di misure di salvaguardia, fornito informazioni contenenti gli elementi di prova disponibili a norma dell'articolo 10 del regolamento (CE) n. 3285/94 e dell'articolo 8 del regolamento (CE) n. 519/94 e chiesto alla Commissione di istituire misure provvisorie di salvaguardia e di aprire un'inchiesta di salvaguardia.

     (2) Secondo gli Stati membri interessati, le importazioni di determinati prodotti di acciaio hanno registrato di recente aumenti di considerevole entità. Inoltre, le misure statunitensi comporteranno una chiusura del mercato nazionale che, oltre a privare sostanzialmente i produttori comunitari di uno sbocco importante per le loro esportazioni, provocherà probabilmente una massiccia deviazione delle importazioni dagli Stati Uniti verso il mercato comunitario. In tal caso, il livello già elevato delle importazioni a basso prezzo registrerebbe un ulteriore vertiginoso aumento, perturbando gravemente il mercato comunitario dell'acciaio con un rischio di grave pregiudizio per i produttori comunitari.

     (3) Gli Stati membri interessati fanno presente che i produttori comunitari hanno fornito le informazioni necessarie e chiedono che siano adottate urgentemente misure di salvaguardia comunitarie, dichiarando che un eventuale ritardo causerebbe un pregiudizio a cui sarebbe poi difficile ovviare.

     (4) La Commissione ha informato tutti gli Stati membri della situazione e ha chiesto il parere del comitato consultivo per le misure di salvaguardia in merito alle modalità e alle condizioni d'importazione, all'andamento delle importazioni e alla minaccia di grave pregiudizio per ciascuno dei settori interessati, ai vari aspetti della situazione economica e commerciale per quanto concerne i prodotti in questione e alle misure da prendere.

     (5) Il 28 marzo 2002, la Commissione ha pubblicato un avviso di apertura di un'inchiesta di salvaguardia relativa ai prodotti in questione.

     (6) Al fine di stabilire in via preliminare se esistano realmente una minaccia di grave pregiudizio per i produttori comunitari a causa dell'aumento delle importazioni dovuto a sviluppi imprevisti e una situazione critica che giustifichi l'adozione urgente di misure provvisorie di salvaguardia, la Commissione ha esaminato sia gli elementi di prova presentati che quelli ottenuti dalle sue fonti, concentrandosi in particolare sugli elementi di prova forniti dagli Stati membri interessati, e ha svolto inchieste in loco presso i principali produttori comunitari.

     (7) La Commissione richiama l'attenzione sulle misure di salvaguardia annunciate di recente dagli Stati Uniti e sulla minaccia che ciò comporta per la situazione, già critica, dei produttori comunitari.

 

     Prodotti in questione

     (8) I prodotti in questione sono i seguenti: bobine laminate a caldo non legate, lamiere e fogli laminati a caldo non legati, nastri laminati a caldo non legati, prodotti piatti laminati a caldo legati, fogli laminati a freddo, lamiere dette "magnetiche" (escluso il tipo GOES), fogli rivestiti di metallo, lamiere a rivestimento organico, prodotti stagnati, lamiere quarto, lamiere a caldo, laminati commerciali non legati e profilati leggeri, laminati commerciali legati e profilati leggeri, tondi per cemento armato, barre e profilati di acciaio inossidabile, vergella di acciaio inossidabile, cavi in acciaio inossidabile, accessori per tubi (<609,6 mm), flange (non in acciaio inossidabile), tubi del tipo utilizzato per gasdotti e profilati. I prodotti in questione sono elencati nell'allegato 1 insieme ai codici NC con i quali sono attualmente classificati.

 

     Prodotti simili o direttamente concorrenziali

     (9) La Commissione ha stabilito in via preliminare che i prodotti fabbricati dai produttori comunitari (in appresso denominati "prodotti simili") sono simili ai prodotti in questione o direttamente concorrenziali con essi. Nonostante alcune differenze in termini di processo di produzione e di qualità, infatti, questi prodotti hanno le stesse caratteristiche fisiche di base e gli stessi usi, e vengono venduti attraverso canali simili o identici. Le informazioni sui prezzi sono di facile accesso, e la concorrenza fra i prodotti in questione e quelli dei produttori comunitari si basa prevalentemente sui prezzi.

     Produttori comunitari

     (10) I produttori comunitari appartengono alle seguenti associazioni industriali: Associazione europea della siderurgia ("Eurofer"), European Steel Tube Association ("ESTA"), Fachvereinigung Stahlflanschen e. V. ("FS") e Comitato di difesa dell'industria comunitaria degli accessori per la saldatura testa a testa ("DCEU"). Per conto dei loro membri, queste associazioni industriali hanno espresso agli Stati membri interessati e alla Commissione le loro preoccupazioni, segnatamente per quanto riguarda l'impatto delle misure di salvaguardia sulle importazioni di determinati prodotti di acciaio adottate il 5 marzo 2002 dal presidente degli Stati Uniti dopo un'inchiesta condotta a norma della sezione 201 della legge commerciale statunitense del 1974.

     (11) Le associazioni industriali suddette rappresentano una proporzione maggioritaria della produzione comunitaria totale dei prodotti simili e/o direttamente concorrenziali:

     - l'Eurofer rappresenta quasi il 95% della produzione siderurgica comunitaria. Le industrie associate hanno sede in quasi tutti gli Stati membri,

     - l'ESTA rappresenta il 50% circa dei produttori comunitari di tubi, compresi gli undici produttori principali. Le industrie associate hanno sede nei seguenti paesi: Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito,

     - la FS rappresenta il 50% circa della produzione comunitaria di flange di acciaio al carbonio. Le industrie associate hanno sede in Germania, Italia, Francia, Spagna e Regno Unito,

     - il DCEU rappresenta oltre il 70% della produzione comunitaria. Le industrie associate hanno sede in Austria, Francia, Germania, Italia e Regno Unito.

 

     Sviluppi imprevisti

     (12) Dal 1998 in poi, in risposta alla crisi asiatica [1], gli Stati Uniti, che rappresentano circa un ottavo del consumo mondiale di acciaio, hanno intensificato l'uso degli strumenti di difesa commerciale nel settore dell'acciaio onde difendere i produttori nazionali dalla concorrenza. Tutte queste misure, che molti operatori economici considerano ingiustificate dal punto di vista giuridico e economicamente eccessive, sono state dichiarate illegali dall'OMC.

     (13) Dalla tabella 1 risultano il numero annuale delle determinazioni definitive dei dazi antidumping e compensativi effettuate dagli Stati Uniti tra il 1997 e il 2001 in relazione al settore dell'acciaio e l'incremento dell'attività negli ultimi tre anni.

 

Anno

Dazio antidumping

Dazio compensativo

1997

5

0

1998

6

1

1999

16

7

2000

14

5

2001

26

5

 

     (14) Circa metà di queste misure riguardano i prodotti contemplati dal presente regolamento. Questa percentuale passa all'82% se si considera il solo 2001. Le misure in questione hanno frenato in misura sempre più considerevole le importazioni di prodotti di acciaio negli Stati Uniti, dove alla fine del 2001 si registravano circa 164 misure antidumping già in vigore o in sospeso, 41 dazi compensativi e 2 misure di salvaguardia applicabili al settore dell'acciaio.

     (15) Nel corso del 2001, gli Stati Uniti hanno annunciato altre azioni su vasta scala nel settore dell'acciaio. Dopo l'inchiesta aperta in gennaio a norma della sezione 223 della legge commerciale statunitense del 1974, l'ITC ha annunciato in luglio un'ampia inchiesta nel settore dell'acciaio ai sensi della sezione 202 della legge commerciale del 1974. In dicembre, inoltre, l'ITC ha raccomandato di applicare restrizioni all'importazione di una vasta gamma di prodotti di acciaio. Queste iniziative, culminate con le restrizioni all'importazione annunciate il 5 marzo 2002 dal presidente degli Stati Uniti, hanno ulteriormente ostacolato le importazioni di prodotti di acciaio negli Stati Uniti.

     (16) L'impostazione sempre più protezionistica adottata negli ultimi anni dagli Stati Uniti nei confronti dell'acciaio ha fatto diminuire del 33%, tra il 1998 e il 2001, le importazioni statunitensi di acciaio.

 

     Aumento delle importazioni

     (17) La Commissione ha effettuato un'analisi preliminare dell'aumento delle importazioni nella Comunità di ciascuno dei prodotti in questione nello stesso periodo (1998-2001), sia in termini assoluti che riferendosi alla produzione e al consumo comunitari, riscontrando che le importazioni di ciascuno di questi prodotti sono aumentate considerevolmente nel periodo in esame.

     (18) La Commissione ha concluso, in via preliminare, che esistono prove inconfutabili del fatto che le importazioni di 15 dei prodotti in questione sono aumentate di recente in modo repentino e considerevole. Si tratta dei seguenti prodotti: bobine laminate a caldo non legate, lamiere e fogli laminati a caldo non legati, nastri laminati a caldo non legati, prodotti piatti laminati a caldo legati, fogli laminati a freddo, lamiere dette "magnetiche" (escluso il tipo GOES), fogli rivestiti di metallo, lamiere a rivestimento organico, prodotti stagnati, lamiere quarto, lamiere a caldo, laminati commerciali non legati e profilati leggeri, laminati commerciali legati e profilati leggeri, tondi per cemento armato, barre e profilati di acciaio inossidabile, vergella di acciaio inossidabile, cavi in acciaio inossidabile, accessori per tubi (609,6 mm), flange (non in acciaio inossidabile). I prodotti suddetti vengono denominati "i 15 prodotti in questione".

     (19) Concretamente, le importazioni totali dei 15 prodotti in questione (elencati nell'allegato 2) sono aumentate nella misura indicata nella tabella seguente:

 

Anno

Importazioni dei 15 prodotti in questione (Mio di t)

1997

8,7

1998

12,1

1999

10,6

2000

12,5

2001

14,2

 

     (20) Le importazioni dei 15 prodotti in questione, considerate globalmente, sono aumentate del 2,5% tra il 1998 e il 2000 e del 13% tra il 2000 e il 2001 (ultimo periodo per il quale si dispone di statistiche). Analizzando singolarmente l'aumento delle importazioni di ciascuno di questi 15 prodotti si rileva chiaramente un aumento recente delle loro importazioni, fatta eccezione per il prodotto 9, in termini assoluti. Per tutti i prodotti (compreso il prodotto 9) si registra un aumento netto e recente delle importazioni, compreso tra il 7,3% e il 209,7%, per quanto riguarda la produzione (cfr. allegato 2).

     (21) Considerate le caratteristiche del mercato comunitario dell'acciaio (rapporti duraturi tra produttori e utilizzatori; contratti di fornitura a lungo termine; notevole importanza attribuita alla sicurezza dell'approvvigionamento) e la sua sensibilità ad un aumento delle forniture, che ha provocato un'immediata depressione dei prezzi con conseguenti perdite per i produttori comunitari, questi aumenti delle importazioni, in termini assoluti e/o relativi, per ciascuno dei 15 prodotti in questione devono essere considerati molto forti. Ciò vale anche per l'ulteriore aumento delle importazioni registrato per ciascun prodotto (cfr. allegato 2), tanto più se si considerano i livelli elevatissimi già raggiunti nel 2000.

 

     Minaccia di grave pregiudizio

     (22) Per accertare in via preliminare se vi fossero prove inconfutabili di un grave pregiudizio o di una minaccia di grave pregiudizio per i produttori comunitari di ciascuno dei prodotti simili, la Commissione ha analizzato tutti i fattori oggettivi e quantificabili che incidono sulla situazione dei produttori comunitari esaminando in particolare, per ciascuno dei prodotti in questione, l'andamento delle importazioni, il consumo, la produzione, la produttività, l'utilizzazione degli impianti, le vendite, la quota di mercato, i prezzi, la redditività e l'occupazione nel periodo 1997-2001. I fattori principali vengono riportati nell'allegato 1.

     (23) Le importazioni di 14 dei 15 prodotti in questione sono aumentate in termini assoluti tra il 2000 e il 2001 con incrementi compresi, a seconda dei prodotti, tra 1.067 e 512.000 tonnellate. In termini assoluti, il tasso di aumento varia tra meno dell'1% e il 302% a seconda del prodotto. Si è inoltre registrato un netto aumento (8% ) della quota di mercato dell'unico prodotto le cui importazioni sono lievemente diminuite.

     (24) Tra il 2000 e il 2001, le importazioni di ciascuno dei 15 prodotti in questione sono aumentate anche in termini di consumo, per una crescita relativa compresa tra il 2% e il 285% a seconda del prodotto.

     (25) Tra il 2000 e il 2001, le importazioni di ciascuno dei 15 prodotti in questione sono aumentate anche per quanto riguarda la produzione di prodotti simili o direttamente concorrenziali da parte dei produttori comunitari.

     (26) Tra il 2000 e il 2001, il consumo dei prodotti in questione e dei prodotti simili ha registrato generalmente un ristagno o un declino. Nello stesso periodo, si sono registrati una diminuzione del consumo di 9 prodotti e un aumento del consumo degli altri 6.

     (27) Nel complesso, è calata anche la produzione dei prodotti simili. Più precisamente, è diminuita la produzione di 11 prodotti simili, la produzione di 3 prodotti simili è lievemente salita (meno del 2% ) e la produzione di un prodotto simile ha registrato un netto incremento.

     (28) La produttività è migliorata per 14 dei 15 prodotti in questione. Secondo l'analisi preliminare della Commissione, il calo di produttività registrato per un solo prodotto è dovuto ad una diminuzione del volume di produzione.

     (29) Nel complesso, l'utilizzazione degli impianti per la produzione di ciascuno dei prodotti simili è scesa del 5-10% tra il 2000 e il 2001, mentre in un caso è rimasta praticamente invariata e in 2 casi è effettivamente aumentata.

     (30) Nel periodo 2000-2001 si è avuto un calo generalizzato delle vendite di prodotti simili nell'UE. Le vendite di 2 prodotti sono invece aumentate, anche se la quota di mercato dei produttori comunitari è diminuita per ciascuno di essi.

     (31) La quota di mercato dei produttori comunitari è diminuita, per ciascun prodotto, dell'1-10%.

     (32) Il prezzo della maggior parte dei prodotti è sceso tra il 2000 e il 2001. Per di più, nel 2001 i prezzi di tutti i prodotti, fatta eccezione per tre di essi, sono risultati inferiori a quelli del 1997. In un contesto commerciale internazionale normale, il miglioramento previsto per il settore di consumo comunitario consentirebbe un risanamento dell'industria grazie al rincaro dei prezzi. I produttori comunitari, tuttavia, non hanno potuto conseguire questo obiettivo a causa delle deviazioni commerciali provocate dalle importazioni a basso prezzo.

     (33) Tra il 2000 e il 2001, la redditività dei produttori comunitari per ciascun prodotto simile è fortemente diminuita in tutti i casi, fatta eccezione per tre di essi. In due di questi casi, i produttori comunitari stanno realizzando un utile marginale (meno del 2% ), mentre nell'altro caso subiscono gravi perdite (- 8,2% ). Per di più, la redditività era già scesa da qualche anno a livelli piuttosto bassi.

     (34) Dal 1997 in poi, l'industria siderurgica comunitaria ha perso 20.000 posti di lavoro, per quanto riguarda i prodotti CECA, con un calo occupazionale da 276.300 posti nel 2000 a 270.000 nel 2001. Questa tendenza si riflette chiaramente nelle informazioni disponibili in merito all'occupazione per ciascuno dei prodotti simili.

     (35) Per ciascuno dei 15 prodotti in questione, la Commissione ha analizzato i fattori di cui al considerando 22 onde valutare in che misura l'aumento delle importazioni a basso prezzo si ripercuota sui produttori comunitari del prodotto simile. La Commissione rileva in particolare, per ciascuno dei prodotti in questione, un aumento delle importazioni sia in termini assoluti che per quanto riguarda consumo e produzione. La quota di mercato sta diminuendo per ciascun prodotto, e si è verificato un ribasso/ristagno generalizzato dei prezzi dei loro prodotti. Da un anno a questa parte, infine, la redditività ha registrato un netto calo per quasi tutti i prodotti, mentre in alcuni casi si è semplicemente attestata a livelli modesti.

     (36) Basandosi sulla sua analisi preliminare, la Commissione ha stabilito in via preliminare che la posizione globale dei produttori comunitari è gravemente minacciata per ciascuno dei 15 prodotti in questione. Il grave pregiudizio previsto si verificherà ancora più rapidamente a causa dell'applicazione delle misure annunciate il 5 marzo dagli Stati Uniti.

 

     Nesso causale

     (37) Basandosi sulle informazioni disponibili, la Commissione ha proceduto ad una determinazione preliminare che dimostra chiaramente l'esistenza di un nesso causale tra il calo delle importazioni statunitensi e l'incremento delle importazioni comunitarie. Visto infatti che gli Stati Uniti e la Comunità rappresentano gli unici mercati validi per le esportazioni di molti produttori di acciaio, e hanno quindi gli stessi tipi di utilizzatori industriali, si può legittimamente concludere che le importazioni non più assorbite dal mercato statunitense siano state deviate verso il mercato comunitario. La maggior parte dei produttori dei paesi terzi oggetto delle misure statunitensi ha esportato nella Comunità per diversi anni. Questa tendenza si è accentuata dopo la crisi asiatica e le iniziative statunitensi di cui sopra.

     (38) La Commissione ha accertato altresì, in via preliminare, l'esistenza di un chiaro nesso causale tra l'aumento dei volumi d'importazione per ciascuno dei 15 prodotti in questione e la diminuzione delle vendite di ciascuno dei prodotti simili. Nonostante alcune differenze in termini di processo di produzione e di qualità, infatti, questi prodotti hanno le stesse caratteristiche fisiche di base e gli stessi usi, e vengono venduti attraverso canali simili o identici. Le informazioni sui prezzi sono di facile accesso, e la concorrenza fra i prodotti in questione e quelli dei produttori comunitari si basa prevalentemente sui prezzi.

     (39) In considerazione di questi nessi causali, la Commissione ha accertato in via preliminare che i volumi delle vendite e le quote di mercato dei produttori comunitari sono in calo a causa dell'aumento delle importazioni deviate dagli Stati Uniti.

     (40) La Commissione ha stabilito in via preliminare l'esistenza di un nesso causale tra la diminuzione del ricavato delle vendite dei produttori comunitari e la loro minore redditività. Riducendo l'utilizzazione degli impianti si aumenta il costo unitario di produzione. Ciò significa che qualsiasi diminuzione della quantità di beni prodotti e venduti va a scapito della redditività. Per di più, non è possibile ridurre rapidamente i costi fissi.

     (41) La Commissione ha inoltre accertato, in via preliminare, che esiste un nesso causale tra la sottoquotazione per i prodotti in questione (che consiste nel vendere a prezzi inferiori ai prezzi effettivi dei prodotti simili) e il calo del ricavato delle vendite dei produttori comunitari. In quasi tutti i casi, i prodotti in questione sono stati venduti sul mercato comunitario a prezzi inferiori a quelli dei prodotti simili. I margini di sottoquotazione vanno fino a un massimo del 31%.

     (42) La Commissione ha inoltre accertato, in via preliminare, che esiste un nesso causale tra la vendita sotto costo dei prodotti in questione (che consiste nel vendere al di sotto del prezzo costruito per il prodotto simile, ottenuto sommando ai costi un equo margine di utile) e il calo del ricavato delle vendite dei produttori comunitari. I pochi casi in cui non si sono riscontrate sottoquotazioni sono giustificati dalla depressione dei prezzi comunitari e dagli utili minimi o inesistenti delle vendite (i margini delle vendite sotto costo vanno fino a un massimo del 15% ).

     (43) La Commissione conclude pertanto in via preliminare che, per ciascuno dei 15 prodotti in questione, le importazioni a basso prezzo hanno causato e stanno causando: 1) una riduzione del volume delle vendite del prodotto simile realizzate dai produttori comunitari; 2) un ribasso dei prezzi ai quali i produttori comunitari hanno venduto il prodotto simile; 3) una conseguente diminuzione del ricavato delle vendite dei produttori comunitari e 4) una drastica riduzione della redditività dei produttori comunitari, che rischiano quindi di subire un grave pregiudizio.

 

     Altri fattori

     (44) Per accertarsi che la minaccia di grave pregiudizio non fosse imputabile a fattori diversi dall'aumento delle importazioni, la Commissione ha eseguito un'analisi preliminare degli altri fattori che possono aver contribuito alla minaccia di grave pregiudizio per i produttori comunitari. Si tratta segnatamente della recessione economica generalizzata verificatasi nel 2001 a livello mondiale, del rallentamento economico a breve termine successivo agli avvenimenti dell'11 settembre e del calo delle esportazioni dei produttori comunitari negli Stati Uniti.

     (45) Dall'analisi preliminare risulta che l'aumento delle importazioni è la causa principale della minaccia di grave pregiudizio per i produttori comunitari. In un contesto commerciale normale, la capacità dell'industria comunitaria non sarebbe eccedentaria vista la ristrutturazione radicale degli ultimi anni. Non è escluso che il calo delle esportazioni verso il mercato statunitense a seguito delle misure prese da questo paese abbia avuto ripercussioni sull'industria comunitaria, ma il confronto tra i volumi d'importazione e i volumi d'esportazione della Comunità dimostra chiaramente che questo fenomeno non può aver spezzato il nesso causale tra la deviazione del traffico dagli Stati Uniti e il grave pregiudizio che ciò minaccia di arrecare. Nel corso dell'inchiesta della Commissione, si procederà comunque ad un esame approfondito di tutti i fattori che hanno o che possono avere contribuito al pregiudizio.

 

     Situazione critica

     (46) La Commissione ha stabilito in via preliminare che la situazione è critica, e che un eventuale ritardo causerebbe un pregiudizio a cui sarebbe poi difficile ovviare. Come si è già detto (per maggiori particolari cfr. l'allegato 1), la minaccia di grave pregiudizio è palesemente imminente per i produttori comunitari, la cui produzione, le cui vendite e la cui redditività stanno già diminuendo a causa dell'aumento delle importazioni dei 15 prodotti in questione.

     (47) La produzione dei prodotti simili o direttamente concorrenziali è scesa del 3% tra il 2000 e il 2001. Nello stesso periodo, le vendite sono calate del 4% ed è diminuita anche la quota di mercato dei produttori comunitari. A ciò si aggiungono una redditività in forte declino e un gran numero di vendite in perdita. Ne è conseguita una perdita di posti di lavoro per quanto riguarda la produzione dei 15 prodotti in questione. L'occupazione nell'intero settore industriale è scesa da 276.500 persone nel 2000 a 270.000 nel 2001.

     (48) Dalle informazioni disponibili sull'attività dei produttori comunitari nel primo trimestre 2002 risulta un calo costante in termini di produzione, vendite e redditività. La situazione dei produttori comunitari era già critica prima del 5 marzo. L'attuale aumento delle importazioni ha comportato un'offerta eccessiva sul mercato comunitario, un calo dei prezzi e una minaccia di grave pregiudizio.

     (49) La situazione peggiorerà ulteriormente con l'entrata in vigore delle misure statunitensi annunciate il 5 marzo.

     (50) Come si è spiegato al considerando 17, gli Stati Uniti e la Comunità sono gli unici mercati validi di esportazione per un gran numero di produttori di acciaio. In pratica, il mercato statunitense è chiuso ai prodotti soggetti a un dazio del 15% o del 30% nel quadro delle misure di salvaguardia prese dagli Stati Uniti.

     (51) La Commissione ha eseguito una valutazione preliminare delle possibili destinazioni del notevole volume di merci dirottato dal mercato degli Stati Uniti, da cui risulta che, considerata la situazione precaria degli altri mercati (Giappone, Asia sudorientale e America latina), è piuttosto improbabile che possano assorbire quantitativi considerevoli. Per di più, i produttori dei paesi terzi si trovano in notevoli difficoltà sui loro mercati nazionali, incapaci di assorbire le merci che prima erano destinate al mercato statunitense. Considerata la sua apertura, il mercato comunitario potrebbe rappresentare l'unico sbocco per le merci di produzione straniera escluse dal mercato statunitense. La Commissione conclude pertanto che una proporzione considerevole delle esportazioni escluse dal mercato statunitense è stata e sarà dirottata verso la Comunità.

     (52) Si può quindi prevedere che l'applicazione di restrizioni all'importazione nel mercato statunitense provocherà un ulteriore aumento delle importazioni dei prodotti in questione nella Comunità. Secondo le stime, le misure statunitensi riguardano circa 15 milioni di tonnellate di prodotti di acciaio (per un valore di circa 4,1 miliardi di USD), equivalenti alle importazioni comunitarie totali dei prodotti in questione effettuate nel 2000, che potrebbero essere dirottati verso il mercato comunitario.

     (53) Le misure annunciate il 5 marzo 2002 dagli Stati Uniti hanno notevolmente peggiorato la situazione dei produttori comunitari, costretti a ribassare le loro proiezioni perché riflettessero l'ulteriore diminuzione degli introiti (vendite sul mercato interno e esportazioni) e l'ulteriore erosione della redditività. Oltre a compromettere l'attuale riorganizzazione dell'industria comunitaria, ciò sta andando a scapito anche della precedente ristrutturazione e modernizzazione del settore.

     (54) Poiché i produttori comunitari hanno dovuto ribassare le loro proiezioni per ridurre i costi, sarà difficile evitare la chiusura, temporanea o permanente, degli impianti di produzione, che si potrebbe ripercuotere sulla produzione non solo dei prodotti simili, ma anche degli altri prodotti per la cui fabbricazione si utilizzano gli stessi impianti. Secondo le stime dell'industria riguardanti l'impatto sociale, nei prossimi anni ciò potrebbe provocare la perdita di altri 20.000 posti di lavoro. L'impatto negativo potrebbe inoltre estendersi anche alle attività che dipendono dai produttori comunitari oggetto della misura.

     (55) La situazione dei produttori comunitari era già precaria, se si considerano il ristagno/declino del consumo interno dei 15 prodotti in questione e il ritmo al quale le importazioni stavano aumentando prima che fossero annunciate le misure statunitensi.

     (56) Il notevole aumento delle importazioni che provocheranno le misure statunitensi ha costretto i produttori comunitari a ribassare le proiezioni riguardanti le vendite e gli utili. Si impongono pertanto misure immediate volte a ridurre i costi e ad arginare le perdite dei produttori comunitari, compresa la chiusura di determinati impianti di produzione e una serie di licenziamenti. Occorre quindi prendere con urgenza misure provvisorie di salvaguardia onde evitare che i provvedimenti statunitensi arrechino ai produttori comunitari un pregiudizio a cui sarebbe poi difficile ovviare.

     (57) La Commissione ritiene quindi che, data la situazione critica, qualsiasi ritardo nell'adozione delle misure provvisorie di salvaguardia causerebbe un pregiudizio a cui sarebbe poi difficile ovviare. Essa conclude pertanto che le misure provvisorie di salvaguardia devono essere adottate senza indugio.

 

     Interesse della comunità

     (58) La Commissione ha effettuato un esame provvisorio degli interessi dei diversi operatori economici (produttori comunitari, utilizzatori, importatori, ecc.).

     (59) I produttori comunitari godono di un'ottima reputazione a livello mondiale, poiché dispongono di manodopera altamente qualificata, vantano un'elevata produttività e sono in grado di soddisfare i requisiti qualitativi dei clienti più esigenti. Un eventuale ritardo nell'adozione delle misure comprometterebbe la loro vitalità. Nell'interesse della Comunità l'industria siderurgica, la cui importanza strategica è già stata ampiamente dimostrata, deve rimanere sana e competitiva. È evidente che, se non si prenderanno le misure del caso, i prezzi e la quota di mercato dei produttori comunitari subiranno un'ulteriore diminuzione, che comporterà a sua volta un calo della produzione, un aumento delle perdite finanziarie e la scomparsa di posti di lavoro nell'industria siderurgica e nei settori collegati.

     (60) Di norma, gli utilizzatori cercano di pagare l'acciaio al prezzo più basso possibile. Ovviamente, se non si prendessero misure i prezzi sarebbero più bassi. Anche agli utilizzatori, tuttavia, conviene che l'industria siderurgica comunitaria sia competitiva e vitale, affinché possa soddisfare le loro esigenze e garantire un approvvigionamento sicuro, cosa che risulterebbe impossibile in assenza di misure. Data inoltre la natura precauzionale delle misure provvisorie, calcolate in modo da evitare soltanto un altro aumento massiccio delle importazioni, non si prevedono cambiamenti di rilievo per quanto riguarda le condizioni di importazione dei 15 prodotti in questione.

     (61) Gli importatori hanno protestato contro l'istituzione delle misure provvisorie, sostenendo che avrebbero causato loro un grave pregiudizio. Dopo aver esaminato attentamente le loro argomentazioni, si ritiene comunque che per il momento non abbiano motivo di preoccuparsi, poiché le misure provvisorie mantengono i flussi d'importazione a livelli molto alti e che comunque non possono rimanere in vigore per più di sei mesi. Le loro argomentazioni saranno oggetto di un esame più approfondito durante questo periodo.

     (62) Nel complesso, quindi, la Commissione ha stabilito in via preliminare che l'interesse della Comunità impone di adottare misure provvisorie. Nel corso dell'inchiesta, si procederà ad un'analisi approfondita degli interessi dei produttori, degli utilizzatori, degli importatori e degli altri partner economici interessati.

 

     Conclusione

     (63) La Commissione ha individuato, in via preliminare, prove inconfutabili del fatto che l'aumento delle importazioni a basso prezzo dei 15 prodotti in questione minaccia di causare un grave pregiudizio ai produttori comunitari. Dopo aver analizzato le informazioni disponibili, la Commissione conclude altresì che l'aumento delle importazioni è dovuto alle deviazioni degli scambi provocate dalla politica sempre più protezionistica degli Stati Uniti. Considerato il contesto globale, la Commissione ritiene che i produttori comunitari si trovino in una situazione critica e che qualsiasi ritardo nell'adozione delle misure provvisorie causerebbe un pregiudizio a cui sarebbe difficile ovviare.

 

     Adozione di misure provvisorie

     (64) Avendo stabilito, in via preliminare, che l'aumento delle importazioni è chiaramente dovuto alle deviazioni di traffico successive alle misure statunitensi, che detto aumento minaccia di arrecare un grave pregiudizio ai produttori comunitari e che la situazione è talmente critica che qualsiasi ritardo nell'adozione delle misure provvisorie causerebbe un pregiudizio a cui sarebbe difficile ovviare, la Commissione ritiene giustificata l'adozione di misure provvisorie di salvaguardia.

     MISURE PROVVISORIE - FORMA E LIVELLO

     (65) Con l'adozione delle misure provvisorie di salvaguardia, la Commissione intende scongiurare il grave pregiudizio che le deviazioni degli scambi arrecherebbero ai produttori comunitari, le cui conseguenze sarebbero praticamente irreparabili, pur mantenendo aperto, per quanto possibile, il mercato comunitario e mantenendo i flussi d'importazione a livelli molto alti.

     (66) Conformemente agli obblighi internazionali della Comunità, le misure provvisorie dovrebbero avere carattere tariffario e riguardare ciascuno dei 15 prodotti in questione. Per mantenere i flussi d'importazione nella Comunità agli elevati livelli attuali, tali misure dovrebbero consistere in contingenti tariffari il cui superamento comporti il pagamento di un dazio supplementare. Affinché tutti i fornitori tradizionali possano accedere al mercato comunitario, i contingenti tariffari dovrebbero basarsi sulla media dei livelli annuali d'importazione nel 1999, nel 2000 e nel 2001, maggiorati del 10%. Visto che rimarranno in vigore per sei mesi, i contingenti tariffari dovrebbero equivalere a metà della cifra annuale.

     (67) Il dazio supplementare dovrebbe essere fissato a un livello sufficiente per impedire che i produttori comunitari subiscano un grave pregiudizio.

     (68) Il dazio supplementare per i singoli prodotti è stato calcolato in base alla media/tonnellata del prezzo non pregiudizievole calcolato per il prodotto dei produttori comunitari. Tale prezzo è stato costruito sommando al costo di produzione per ciascun prodotto un margine di utile dell'8%, considerato ragionevole rispetto a quelli che sarebbero i profitti dei produttori comunitari in una situazione commerciale normale (senza l'aumento delle importazioni). Questo prezzo è stato confrontato con il prezzo medio alla tonnellata del prodotto importato. La differenza tra i due prezzi è stata espressa in percentuale del prezzo cif/franco frontiera comunitaria del prodotto importato. In base a questi calcoli, si è ottenuto un dazio supplementare per prodotto le cui aliquote figurano nell'allegato 3. Per evitare che le aliquote raggiungano un livello proibitivo, si è fissato un massimale del 26%. I livelli del dazio supplementare saranno riesaminati nel corso dell'inchiesta.

     (69) Alcuni dei 15 prodotti in questione sono oggetto di misure comunitarie di difesa commerciale, che saranno esaminate nel corso dell'inchiesta onde stabilire come procedere, se necessario, per evitare che la combinazione di diversi tipi di misure dia luogo ad un livello di protezione più elevato del necessario.

     (70) Si dovrebbero prendere le disposizioni necessarie per far fronte ad un eventuale aumento delle importazioni dei prodotti in questione (o di uno di essi) durante l'applicazione delle misure provvisorie.

     DURATA

     (71) Le misure provvisorie dovrebbero applicarsi per un periodo di sei mesi dall'entrata in vigore del presente regolamento.

     PRODOTTI CONTEMPLATI

     (72) Le misure provvisorie si dovrebbero applicare ai 15 prodotti in questione.

     (73) Analogamente, l'applicazione delle misure provvisorie dovrebbe lasciare impregiudicate le misure specifiche previste dalla decisione dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio del 19 dicembre 2001, che assoggetta le importazioni di prodotti da determinati paesi a contingenti quantitativi, che non possono essere superati e vanno gestiti mediante un sistema di licenze a parte. I prodotti oggetto di detta decisione sono originari di paesi non membri dell'OMC, e pertanto sono stati assoggettati ai contingenti quantitativi applicabili ai prodotti CECA. I prodotti non CECA originari di questi paesi rientrano tuttavia nel campo di applicazione del presente regolamento.

     (74) Conformemente alla legislazione e agli obblighi internazionali dell'UE, le misure provvisorie non dovrebbero applicarsi ai prodotti originari dei paesi in via di sviluppo fintantoché la quota delle importazioni del prodotto in questione nella Comunità non supera il 3%.

     (75) Dalla determinazione preliminare eseguita dalla Commissione prodotto per prodotto risulta che alcuni dei 15 prodotti in questione originari di determinati paesi in via di sviluppo non soddisfano i requisiti necessari per beneficiare della deroga suddetta. Per ciascuno dei 15 prodotti in questione, si dovrebbero quindi precisare i paesi in via di sviluppo a cui si applicano le misure provvisorie. Nell'allegato 3 figura un elenco dei paesi in via di sviluppo ai fini del presente regolamento nonché, per ciascuno dei 15 prodotti in questione, i paesi in via di sviluppo a cui si applicano le misure provvisorie.

 

     Gestione dei contingenti

     (76) Il modo migliore per garantire un uso ottimale dei contingenti tariffari consiste nell'assegnarli secondo l'ordine cronologico in cui vengono accettate le dichiarazioni di immissione in libera pratica a norma del regolamento (CEE) n. 2454/93 della Commissione, del 2 luglio 1993, che fissa talune disposizioni d'applicazione del regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio che istituisce il codice doganale comunitario. Si dovrebbe garantire a tutti gli importatori comunitari un accesso equo e continuo ai contingenti, e l'aliquota stabilita per i contingenti dovrebbe essere applicata a tutti gli importatori fino ad esaurimento dei contingenti. Questo metodo di gestione richiede una stretta cooperazione tra gli Stati membri e la Commissione.

     (77) L'eventuale esclusione dai contingenti tariffari delle merci importate da paesi in via di sviluppo dipende dall'origine delle merci stesse. Oltre ad applicare i criteri di determinazione dell'origine in vigore nella Comunità, per garantire una gestione efficiente dei contingenti tariffari si dovrebbe subordinare l'importazione dei prodotti in questione alla presentazione di un certificato di origine alla frontiera comunitaria, ha adottato il presente regolamento:

 

[1] Gli effetti della crisi asiatica si sono fatti sentire in tutto il mondo nel 1998 e nel 1999. Nell'intento di mantenere i loro volumi di vendite dopo il crollo dei mercati nazionali, i produttori asiatici di acciaio hanno cercato di arrivare su nuovi mercati offrendo merce a basso prezzo, che il mercato comunitario ha assorbito in misura considerevole. Ciò ha provocato un netto aumento delle importazioni dei prodotti in questione nel 1998 e un brusco ribasso dei prezzi nel 1999.

 

Art. 1.

     1. È aperto un contingente tariffario per le importazioni nella Comunità di ciascuno dei 15 prodotti in questione elencati nell'allegato 3 (definiti in riferimento ai codici NC corrispondenti) a decorrere dall'entrata in vigore del presente regolamento fino al giorno che precede la data corrispondente del sesto mese successivo.

     2. Continua ad applicarsi a questi prodotti l'aliquota convenzionale del dazio di cui al regolamento (CE) n. 2658/97 del Consiglio, o una qualsiasi aliquota del dazio preferenziale.

     3. Alle importazioni di questi prodotti che superano il volume del contingente tariffario corrispondente indicato nell'allegato 3, o per le quali non è stata richiesta una deroga, si applica un dazio supplementare secondo l'aliquota specificata nell'allegato 2 per il prodotto in questione. Il dazio supplementare si applica al valore doganale del prodotto importato.

     4. Se la Commissione ritiene, durante il periodo di applicazione delle misure provvisorie, che le importazioni effettuate in un qualsiasi mese del 2002 siano nettamente superiori alle importazioni del corrispondente mese del 2001, può riesaminare la forma e/o il livello delle misure provvisorie.

 

     Art. 2.

     1. L'origine di tutti i prodotti a cui si applica il presente regolamento viene determinata conformemente alle disposizioni in vigore nella Comunità.

     2. L'imputabilità ad uno dei contingenti tariffari aperti a norma dell'articolo 1 o l'esenzione a norma dell'articolo 7 sono subordinate alla presentazione di un certificato di origine conforme ai requisiti di cui all'articolo 47 del regolamento (CEE) n. 2454/93.

     3. Il certificato di origine di cui al paragrafo 2 non è richiesto per le importazioni dei prodotti corredate di una prova dell'origine rilasciata o compilata secondo le norme definite per poter beneficiare delle misure tariffarie preferenziali.

     4. La prova dell'origine viene accettata solo se i prodotti soddisfano i criteri di determinazione dell'origine specificati nelle disposizioni comunitarie vigenti.

 

     Art. 3. [1]

     I contingenti tariffari vengono gestiti dalla Commissione e dagli Stati membri conformemente al sistema di gestione di cui agli articoli 308 a, 308 b e 308 c del regolamento (CEE) n. 2454/93, modificato da ultimo con regolamento (CE) n. 993/2001. Ai fini dell'articolo 248 del regolamento (CEE) n. 2454/93, tuttavia, ciascun contingente tariffario è considerato non critico ai sensi dell'articolo 308 quater del medesimo regolamento fintanto che non viene utilizzato il 75% del volume iniziale del contingente. Se la Commissione lo riterrà opportuno, questa disposizione potrà essere adeguata in funzione dell'esperienza acquisita durante il periodo di validità delle misure provvisorie.

 

     Art. 4.

     Il presente regolamento lascia impregiudicate le misure specifiche applicabili alle importazioni di prodotti CECA a norma:

     - della decisione dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 19 dicembre 2001, relativa a talune misure applicabili riguardo agli scambi di taluni prodotti siderurgici contemplati dal trattato CECA originari della Federazione russa, del Kazakistan e dell'Ucraina, o

     - di un accordo ai sensi dell'articolo 4 della decisione suddetta.

 

     Art. 5.

     Le importazioni dei 15 prodotti in questione già in viaggio verso la Comunità al momento dell'entrata in vigore del presente regolamento, la cui destinazione non può essere modificata, non vengono imputate sui contingenti tariffari né assoggettate al dazio supplementare di cui all'allegato 3, e possono essere immesse in libera pratica.

 

     Art. 6.

     Gli Stati membri e la Commissione collaborano strettamente per garantire l'osservanza del presente regolamento.

 

     Art. 7.

     1. Fatto salvo il paragrafo 2, le importazioni dei 15 prodotti in questione originarie di uno dei paesi in via di sviluppo elencati nell'allegato 4 non vengono assoggettate o imputate ai contingenti tariffari né si applica loro il dazio supplementare di cui all'allegato 3.

     2. Per ciascuno dei 15 prodotti in questione, l'allegato 4 indica i paesi in via di sviluppo a cui si applicano le misure provvisorie.

 

     Art. 8.

     Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.

     Il presente regolamento entra in vigore il 29 marzo 2002.

 

 

Allegato 1

Prodotti in questione

 

Numero del prodotto

Descrizione del prodotto

Codici NC

1

Bobine laminate a caldo non legate

7208 10 00, 7208 25 00, 7208 26 00, 7208 27 00, 7208 36 00, 7208 37 10, 7208 37 90, 7208 38 10, 7208 38 90, 7208 39 10, 7208 39 90

2

Lamiere e fogli laminati a caldo non legati

7208 40 10, 7208 40 90, 7208 52 99, 7208 53 90, 7208 54 10, 7208 54 90

3

Nastri laminati a caldo non legati

7211 14 10, 7211 14 90, 7211 19 20, 7211 19 90, 7212 60 11, 7212 60 19, 7212 60 91

4

Prodotti piatti laminati a caldo legati

7225 19 10, 7225 30 00, 7225 40 80, 7226 19 10, 7226 91 10, 7226 91 90, 7226 99 20

5

Fogli laminati a freddo

7209 15 00, 7209 16 90, 7209 17 90, 7209 18 91, 7209 25 00, 7209 26 90, 7209 27 90, 7209 28 90, 7209 90 10, 7209 90 90, 7225 20 90, 7225 50 00, 7211 23 10, 7211 23 99, 7211 29 20, 7211 29 50, 7211 29 90, 7211 90 11, 7211 90 19, 7211 90 90, 7212 60 93, 7212 60 99, 7226 92 10, 7226 92 90

6

Lamiere dette "magnetiche" (escluso il tipo GOES)

7209 16 10, 7209 17 10, 7209 18 10, 7209 26 10, 7209 27 10, 7209 28 10, 7211 23 91, 7225 19 90, 7226 19 30, 7226 19 90

7

Fogli rivestiti di metallo

7210 20 10, 7210 20 90, 7210 30 10, 7210 30 90, 7210 41 10, 7210 41 90, 7210 49 10, 7210 49 90, 7210 61 10, 7210 61 90, 7210 69 10, 7210 69 90, 7210 90 38, 7210 90 90, 7212 20 11, 7212 20 19, 7212 20 90, 7212 30 11, 7212 30 19, 7212 30 90, 7212 50 31, 7212 50 51, 7212 50 58, 7212 50 75, 7212 50 91, 7212 50 93, 7212 50 97, 7212 50 99, 7225 91 10, 7225 91 90, 7225 92 10, 7225 92 90, 7225 99 90, 7226 93 20, 7226 93 80, 7226 94 20, 7226 94 80, 7226 99 80

8

Lamiere a rivestimento organico

7210 70 39, 7210 70 90, 7212 40 91, 7212 40 93, 7212 40 98

9

Prodotti stagnati

7209 18 99, 7210 11 10, 7210 11 90, 7210 12 11, 7210 12 19, 7210 12 90, 7210 50 10, 7210 50 90, 7210 70 31, 7210 90 33, 7211 23 51, 7212 10 10, 7212 10 91, 7212 10 93, 7212 10 99, 7212 40 10, 7212 40 95

10

Lamiere quarto

7208 51 30, 7208 51 50, 7208 51 91, 7208 51 99, 7208 52 91, 7208 90 10, 7208 90 90, 7210 90 31, 7225 40 20, 7225 40 50, 7225 99 10

11

Lamiere a caldo

7208 51 10, 7208 52 10, 7208 53 10, 7211 13 00

12

Laminati commerciali non legati e profilati leggeri

7214 30 00, 7214 91 10, 7214 91 90, 7214 99 31, 7214 99 39, 7214 99 50, 7214 99 61, 7214 99 69, 7214 99 80, 7214 99 90, 7215 90 10, 7228 80 90, 7216 10 00, 7216 21 00, 7216 22 00, 7216 40 10, 7216 40 90, 7216 50 10, 7216 50 91, 7216 50 99, 7216 99 10

13

Laminati commerciali legati e profilati leggeri

7228 20 11, 7228 20 19, 7228 20 30, 7228 30 41, 7228 30 49, 7228 30 61, 7228 30 69, 7228 30 70, 7228 30 89, 7228 60 10, 7228 70 10, 7228 70 31, 7228 80 10

14

Tondi per cemento armato

7214 20 00, 7214 99 10

15

Barre e profilati di acciaio inossidabile

7222 11 11, 7222 11 19, 7222 11 21, 7222 11 29, 7222 11 91, 7222 11 99, 7222 19 10, 7222 19 90, 7222 20 11, 7222 20 19, 7222 20 21, 7222 20 29, 7222 20 31, 7222 20 39, 7222 20 81, 7222 20 89, 7222 30 10, 7222 30 51, 7222 30 91, 7222 30 98, 7222 40 10, 7222 40 30, 7222 40 91, 7222 40 93, 7222 40 99

16

Vergella di acciaio inossidabile

7221 00 10, 7221 00 90

17

Cavi in acciaio inossidabile

7223 00 11, 7223 00 91, 7223 00 19, 7223 00 99

18

Accessori per tubi (<609,6 mm)

7307 93 11, 7307 93 19

19

Flange (non in acciaio inossidabile)

7307 91 00

20

Tubi del tipo utilizzato per gasdotti

7306 30 51, 7306 30 59, 7306 30 71, 7306 30 78

21

Profilati cavi

7306 60 31, 7306 60 39

 

 

Allegato 1.1

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 1 Bobine laminate a caldo non legate

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

20.861.808

21.568.786

21.891.755

22.421.967

21.936.000

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

3.281.808

4.816.786

3.843.755

4.829.967

5.112.000

Quota di mercato (%)

15,7%

22,3%

17,6%

21,5%

23,3%

Prezzi unitari (EUR/t)

253

269

208

308

254

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

87,4%

85,9%

87,3%

86,0%

80,3%

Produzione (tonnellate)

20.028.000

18.924.000

19.932.000

19.428.000

18.660.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

17.580.000

16.752.000

18.048.000

17.592.000

16.824.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

2.448.000

2.172.000

1.884.000

1.836.000

1.836.000

Quota di mercato (%)

84,3%

77,7%

82,4%

78,5%

76,7%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

281

298

245

300

277

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

6,5%

9,0%

- 6,9%

10,9%

- 3,6%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

93

87

90

89

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

283

277

277

271

267

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

0,0%

- 3,5%

- 3,1%

- 8,2%

- 7,9%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

9,3%

Prezzo di vendita sotto costo

18,4%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.2

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 2

Lamiere e fogli laminati a caldo non legati

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

2.097.598

2.346.224

2.456.947

2.151.111

2.055.600

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

417.598

510.224

476.947

531.111

591.600

Quota di mercato (%)

19,9%

21,7%

19,4%

24,7%

28,8%

Prezzi unitari (EUR/t)

284

305

236

320

286

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

87,4%

85,9%

87,3%

86,0%

80,3%

Produzione (tonnellate)

1.920.000

2.052.000

2.160.000

1.776.000

1.620.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

1.680.000

1.836.000

1.980.000

1.620.000

1.464.000

Volume delle vendite al di fuoiri dell'UE (tonnellate)

240.000

216.000

180.000

156.000

156.000

Quota di mercato (%)

80,1%

78,3%

80,6%

75,3%

71,2%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

337

357

293

371

342

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

7,1%

11,1%

- 4,5%

10,7%

- 0,6%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

100

97

98

95

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

345

332

333

328

321

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (%)

1,4%

- 1,7%

- 0,9%

- 3,4%

- 2,4%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazioni dei prezzi

19,5%

Prezzo di vendita sotto costo

26,2%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.3

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 3 Nastri laminati a caldo non legati

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

2.293.864

2.373.678

2.402.296

2.324.786

2.227.200

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

85.864

129.678

146.296

176.786

223.200

Quota di mercato (%)

3,7%

5,5%

6,1%

7,6%

10,0%

Prezzi unitari (EUR/t)

295

308

264

322

274

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

87,4%

85,9%

87,3%

86,0%

80,3%

Produzione (tonnellate)

2.448.000

2.484.000

2.484.000

2.364.000

2.208.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

2.208.000

2.244.000

2.256.000

2.148.000

2.004.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

240.000

240.000

228.000

216.000

204.000

Quota di mercato (%)

96,3%

94,5%

93,9%

92,4%

90,0%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

340

353

304

351

338

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

3,0%

4,2%

- 4,2%

7,0%

- 3,1%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

101

81

70

65

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

344

341

335

330

318

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

- 0,3%

- 3,0%

- 3,7%

- 6,6%

- 7,6%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

23,6%

Prezzo di vendita sotto costo

34,0%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.4

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 4 Prodotti piatti laminati a caldo legati

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

2.391.374

2.644.994

2.845.719

3.238.916

3.420.000

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

3.374

4.994

25.719

154.916

468.000

Quota di mercato (%)

0,1%

0,2%

0,9%

4,8%

13,7%

Prezzi unitari (EUR/t)

950

979

402

358

263

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

87,4%

85,9%

87,3%

86,0%

80,3%

Produzione (tonnellate)

2.796.000

3.024.000

3.132.000

3.408.000

3.324.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

2.388.000

2.640.000

2.820.000

3.084.000

2.952.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

408.000

384.000

312.000

324.000

372.000

Quota di mercato (%)

99,9%

99,8%

99,1%

95,2%

86,3%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

364

372

309

381

347

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

6,7%

7,1%

2,1%

6,0%

0,5%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

93

78

82

75

Dati primestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

330

325

335

329

311

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

3,6%

- 1,9%

2,8%

- 4,1%

- 5,4%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

31,7%

Prezzo di vendita sotto costo

37,7%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.5

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 5 Fogli laminati a freddo (legati e non legati)

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

12.639.826

12.875.495

12.170.720

13.294.031

12.049.200

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

1.227.826

1.835.495

1.310.720

2.458.031

2.461.200

Quota di mercato (%)

9,7%

14,3%

10,8%

18,5%

20,4%

Prezzi unitari (EUR/t)

386

369

322

423

355

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

79,6%

78,9%

79,0%

84,0%

76,9%

Produzione (tonnellate)

13.488.000

12.660.000

12.564.000

12.348.000

10.776.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

11.412.000

11.040.000

10.860.000

10.836.000

9.588.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

2.076.000

1.620.000

1.704.000

1.512.000

1.188.000

Quota di mercato (%)

90,3%

85,7%

89,2%

81,5%

79,6%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

357

375

309

376

365

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

1,7%

4,0%

- 10,4%

- 4,6%

- 6,9%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

96

91

86

81

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

382

360

347

337

334

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

0,6%

- 9,0%

- 10,4%

- 16,3%

- 13,5%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

2,9%

Prezzo di vendita sotto costo

16,3%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.6

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 6 Lamiere dette "magnetiche" (escluso il tipo GOES)

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

1.232.924

1.251.528

1.185.928

1.375.496

1.315.200

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

104.924

135.528

93.928

139.496

175.200

Quota di mercato (%)

8,5%

10,8%

7,9%

10,1%

13,3%

Prezzi unitari (EUR/t)

507

483

469

491

478

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

81,9%

86,3%

93,6%

105,0%

97,9%

Produzione (tonnellate)

1.296.000

1.284.000

1.224.000

1.392.000

1.296.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

1.128.000

1.116.000

1.092.000

1.236.000

1.140.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

168.000

168.000

132.000

156.000

156.000

Quota di mercato (%)

91,5%

89,2%

92,1%

89,9%

86,7%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

439

443

423

469

522

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

- 3,2%

- 2,1%

- 5,6%

1,1%

- 1,7%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

94

77

80

82

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

481

498

513

522

481

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

2,3%

1,2%

2,7%

0,2%

- 4,3%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

9,3%

Prezzo di vendita sotto costo

17,7%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.7

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 7 Fogli rivestiti di metallo (legati e non legati)

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

15.806.656

17.877.303

18.455.169

21.337.105

20.124.000

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

578.656

1.641.303

1.319.169

2.101.105

1.284.000

Quota di mercato (%)

3,7%

9,2%

7,1%

9,8%

6,4%

Prezzi unitari (EUR/t)

531

503

432

547

484

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

90,3%

91,5%

87,9%

97,1%

86,2%

Produzione (tonnellate)

16.812.000

17.592.000

18.684.000

20.940.000

20.724.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

15.228.000

16.236.000

17.136.000

19.236.000

18.840.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

1.584.000

1.356.000

1.548.000

1.704.000

1.884.000

Quota di mercato (%)

96,3%

90,8%

92,9%

90,2%

93,6%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

481

510

462

483

462

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

10,6%

13,3%

9,1%

10,9%

1,3%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

100

97

98

95

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

483

466

452

444

449

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

6,2%

1,3%

0,1%

- 4,1%

- 1,9%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

- 4,4%

Prezzo di vendita sotto costo

Non disponibile

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.8

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 8 Lamiere a rivestimento organico

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

3.039.270

3.411.388

3.590.345

4.173.811

4.046.400

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

39.270

195.388

218.345

285.811

242.400

Quota di mercato (%)

1,3%

5,7%

6,1%

6,8%

6,0%

Prezzi unitari (EUR/t)

884

702

621

761

675

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

75,5%

79,2%

81,2%

91,9%

81,0%

Produzione (tonnellate)

3.396.000

3.528.000

3.696.000

4.248.000

4.188.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

3.000.000

3.216.000

3.372.000

3.888.000

3.804.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

396.000

312.000

324.000

360.000

384.000

Quota di mercato (%)

98,7%

94,3%

93,9%

93,2%

94,0%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

715

749

665

743

710

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

6,1%

7,3%

0,8%

8,1%

1,6%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

104

99

102

96

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

736

704

682

682

691

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

5,4%

2,1%

1,2%

- 3,2%

- 1,7%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

5,2%

Prezzo di vendita sotto costo

Non disponibile

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.9

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 9 Prodotti stagnati

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

4.234.317

4.397.638

4.222.063

4.525.984

4.137.600

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

334.317

473.638

610.063

529.984

525.600

Quota di mercato (%)

7,9%

10,8%

14,4%

11,7%

12,7%

Prezzi unitari (EUR/t)

642

600

564

577

580

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

80,2%

81,5%

75,1%

79,1%

73,3%

Produzione (tonnellate)

5.232.000

5.016.000

4.752.000

5.124.000

4.656.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

3.900.000

3.924.000

3.612.000

3.996.000

3.612.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

1.332.000

1.092.000

1.140.000

1.128.000

1.044.000

Quota di mercato (%)

92,1%

89,2%

85,6%

88,3%

87,3%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

675

678

623

582

589

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

16,8%

15,5%

8,5%

- 1,9%

- 7,9%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

94

83

69

64

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

586

594

593

580

599

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

- 9,2%

- 2,9%

- 8,5%

- 13,0%

- 4,7%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

1,6%

Prezzo di vendita sotto costo

17,1%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.10

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 10 Lamiere quarto legate e non legate

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

9.227.787

10.157.151

9.018.967

9.027.044

9.489.483

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

1.811.787

2.285.151

1.422.967

1.167.044

1.689.483

Quota di mercato (%)

19,6%

22,5%

15,8%

12,9%

17,8%

Prezzi unitari (EUR/t)

318

338

259

322

318

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

69,8%

71,9%

66,3%

68,3%

68,0%

Produzione (tonnellate)

9.060.000

9.312.000

8.724.000

9.000.000

9.144.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

7.416.000

7.872.000

7.596.000

7.860.000

7.800.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

1.644.000

1.440.000

1.128.000

1.140.000

1.344.000

Quota di mercato (%)

80,4%

77,5%

84,2%

87,1%

82,2%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

402

426

336

337

383

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

13,7%

16,9%

1,5%

- 1,2%

0,3%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

128

146

123

95

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

382

386

384

379

360

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

3,6%

- 2,2%

0,1%

- 1,4%

- 7,8%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

20,3%

Prezzo di vendita sotto costo

26,2%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.11

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 11 Lamiere a caldo

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

532.233

590.410

571.041

576.076

637.200

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

112.233

134.410

127.041

108.076

169.200

Quota di mercato (%)

21,1%

22,8%

22,2%

18,8%

26,6%

Prezzi unitari (EUR/t)

300

315

276

291

309

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

69,8%

71,9%

66,3%

68,3%

68,0%

Produzione (tonnellate)

444.000

480.000

456.000

492.000

504.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

420.000

456.000

444.000

468.000

468.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

24.000

24.000

12.000

24.000

36.000

Quota di mercato (%)

78,9%

77,2%

77,8%

81,2%

73,4%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

309

353

278

345

337

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

9,0%

11,4%

- 15,0%

- 11,4%

- 8,2%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

100

106

95

93

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

353

332

333

330

330

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

- 4,3%

- 10,9%

- 9,0%

- 11,2%

- 16,0%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

8,9%

Prezzo di vendita sotto costo

24,8%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.12

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 12 Laminati commerciali non legati e profilati leggeri

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

8.809.708

9.064.016

9.188.928

9.634.745

9.310.800

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

577.708

796.016

824.928

838.745

862.800

Quota di mercato (%)

6,6%

8,8%

9,0%

8,7%

9,3%

Prezzi unitari (EUR/t)

286

297

255

279

296

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

63,3%

64,4%

61,8%

65,6%

61,6%

Produzione (tonnellate)

9.036.000

9.024.000

8.988.000

9.528.000

9.132.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

8.232.000

8.268.000

8.364.000

8.796.000

8.448.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

804.000

756.000

624.000

732.000

684.000

Quota di mercato (%)

93,4%

91,2%

91,0%

91,3%

90,7%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

306

343

299

316

337

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

0,2%

0,4%

0,4%

0,3%

0,1%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

99

97

94

90

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

334

342

336

336

336

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

0,4%

0,3%

- 0,1%

- 0,1%

0,2%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

14,0%

Prezzo di vendita sotto costo

19,4%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.13

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 13 Laminati commerciali legati e profilati leggeri

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

2.496.459

2.747.936

2.496.688

2.859.101

2.829.600

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

120.459

179.936

168.688

195.101

237.600

Quota di mercato (%)

4,8%

6,5%

6,8%

6,8%

8,4%

Prezzi unitari (EUR/t)

484

494

440

412

462

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

63,3%

64,4%

61,8%

65,6%

61,6%

Produzione (tonnellate)

2.604.000

2.820.000

2.484.000

2.880.000

2.820.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

2.376.000

2.568.000

2.328.000

2.664.000

2.592.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

228.000

252.000

156.000

216.000

228.000

Quota di mercato (%)

95,2%

93,5%

93,2%

93,2%

91,6%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

532

554

510

513

550

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

3,4%

3,3%

1,9%

1,5%

- 0,3%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

100

97

98

95

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

535

544

554

587

587

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (%)

0,6%

0,3%

0,1%

- 1,4%

- 1,4%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

19,1%

Prezzo di vendita sotto costo

26,7%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.14

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 14 Tondi per cemento armato

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

11.107.842

11.524.556

12.315.861

12.939.643

13.428.000

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

475.842

676.556

1.455.861

1.215.643

1.488.000

Quota di mercato (%)

4,3%

5,9%

11,8%

9,4%

11,1%

Prezzi unitari (EUR/t)

243

242

220

244

250

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

61,2%

64,3%

68,2%

73,7%

80,5%

Produzione (tonnellate)

11.508.000

11.544.000

11.436.000

12.552.000

12.576.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

10.632.000

10.848.000

10.860.000

11.724.000

11.940.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

876.000

696.000

576.000

828.000

636.000

Quota di mercato (%)

95,7%

94,1%

88,2%

90,6%

88,9%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

275

248

250

264

270

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

- 1,5%

- 1,0%

3,5%

3,0%

- 2,1%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

100

97

98

95

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

267

268

285

265

251

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (%)

- 1,3%

- 2,3%

- 2,9%

- 1,9%

- 1,2%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

8,0%

Prezzo di vendita sotto costo

14,9%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.15

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 15 Barre e profilati di acciaio inossidabile

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

510.059

613.549

571.129

616.897

638.412

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

64.211

70.405

62.161

71.833

67.956

Quota di mercato (%)

12,6%

11,5%

10,9%

11,6%

10,6%

Prezzi unitari (EUR/t)

1.935

1.715

1.468

1.783

1.807

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

70,1%

80,2%

75,3%

80,0%

75,4%

Produzione (tonnellate)

571.608

654.120

614.256

684.888

713.856

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

445.848

543.144

508.968

545.064

570.456

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

125.760

110.976

105.288

139.824

143.400

Quota di mercato (%)

87,4%

88,5%

89,1%

88,4%

89,8%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

2.151

1.898

1.759

2.142

2.056

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

14,3%

8,0%

6,7%

11,7%

5,7%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

100

97

98

95

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

2.114

2.001

2.093

2.008

2.008

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (%)

10,6%

9,8%

7,7%

5,3%

5,3%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

13,8%

Prezzo di vendita sotto costo

15,5%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.16

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 16 Vergella di acciaio inossidabile

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

357.729

383.943

373.530

441.841

387.236

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

9.909

26.151

16.218

19.441

17.540

Quota di mercato (%)

2,8%

6,8%

4,3%

4,4%

4,5%

Prezzi unitari (EUR/t)

1.683

1.467

1.289

1.998

1.761

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

90,9%

89,4%

89,1%

87,4%

80,4%

Produzione (tonnellate)

423.336

418.296

443.628

528.312

455.256

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

347.820

357.792

357.312

422.400

369.696

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

75.516

60.504

86.316

105.912

85.560

Quota di mercato (%)

97,2%

93,2%

95,7%

95,6%

95,5%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

1.752

1.633

1.496

1.970

1.818

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

2,0%

- 1,0%

- 4,0%

4,3%

2,5%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

100

97

98

95

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

1.921

1.803

1.780

1.680

1.680

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (%)

5,0%

3,1%

3,0%

- 2,9%

- 2,9%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

3,2%

Prezzo di vendita sotto costo

Non disponibile

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.17

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 17 Cavi in acciaio inossidabile

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

126.908

138.262

133.267

136.873

133.596

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

28.112

36.742

32.959

33.673

34.740

Quota di mercato (%)

22,2%

26,6%

24,7%

24,6%

26,0%

Prezzi unitari (EUR/t)

2.852

2.669

2.432

3.194

3.354

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

83,5%

83,6%

80,6%

82,6%

77,3%

Produzione (tonnellate)

126.816

129.384

128.208

134.040

127.932

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

98.796

101.520

100.308

103.200

98.856

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

28.020

27.864

27.900

30.840

29.076

Quota di mercato (%)

77,8%

73,4%

75,3%

75,4%

74,0%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

3.540

3.381

3.166

3.501

3.410

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

0,0%

1,0%

- 0,5%

- 2,0%

- 5,0%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

99

98

97

95

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

3.564

3.417

3.351

3.175

3.175

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (%)

3,5%

3,6%

3,0%

2,3%

2,3%

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

1,7%

Prezzo di vendita sotto costo

15,0%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.18

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 18 Accessori per tubi (<609,6)

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

70.077

70.003

64.800

61.390

63.225

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

9.910

9.427

9.483

9.859

13.794

Quota di mercato (%)

14,1%

13,5%

14,6%

16,1%

21,8%

Prezzi unitari (EUR/t)

1.784

1.762

1.739

1.658

1.581

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

51,4%

50,1%

47,0%

48,4%

53,0%

Produzione (tonnellate)

87.300

85.200

79.900

79.900

79.500

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

60.167

60.576

55.317

51.531

49.431

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

27.133

24.624

24.583

28.369

30.069

Quota di mercato (%)

85,9%

86,5%

85,4%

83,9%

78,2%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

1.720

1.694

1.583

1.503

1.582

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

3%

3%

1%

- 2%

- 7%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

96

92

77

75

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

 

 

 

 

 

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (%)

 

 

 

 

 

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

0,1%

Prezzo di vendita sotto costo

15,3%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.19

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 19 Flange non in acciaio inossidabile

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

376.161

399.690

312.867

320.214

391.855

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

69.555

77.754

76.781

77.995

97.514

Quota di mercato (%)

18,5%

19,5%

24,5%

24,4%

24,9%

Prezzi unitari (EUR/t)

1.047

1.155

1.151

1.167

1.147

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

70,1%

80,2%

75,3%

80,0%

75,4%

Produzione (tonnellate)

394.428

413.271

314.248

359.900

418.170

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

306.606

321.936

236.086

242.219

294.341

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

87.822

91.335

78.161

117.681

123.828

Quota di mercato (%)

81,5%

80,5%

75,5%

75,6%

75,1%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

1.622

1.701

1.526

1.369

1.430

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

100

110

97

74

57

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

102

93

96

98

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

 

 

 

 

 

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (%)

 

 

 

 

 

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

24,7%

Prezzo di vendita sotto costo

31,8%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.20

INDICATORI ECONOMICI

(determinazione provvisoria)

 

Prodotto 20 Tubi del tipo utilizzato per gasdotti

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

955.734

923.608

910.780

931.122

831.915

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

334.734

382.608

327.780

394.122

336.915

Quota di mercato (%)

35,0%

41,4%

36,0%

42,3%

40,5%

Prezzi unitari (EUR/t)

435

443

382

447

438

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

43,0%

38,2%

40,0%

37,1%

34,3%

Produzione (tonnellate)

706.000

627.000

664.000

616.000

557.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

621.000

541.000

583.000

537.000

495.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

85.000

86.000

81.000

79.000

62.000

Quota di mercato (%)

65,0%

58,6%

64,0%

57,7%

59,5%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

515

551

476

540

520

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

4,8%

2,7%

5,2%

2,5%

- 1,0%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

90

89

84

80

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

 

 

 

 

 

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (%)

 

 

 

 

 

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

18,7%

Prezzo di vendita sotto costo

27,0%

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 1.21

INDICATORI ECONOMICI - (determinazione provvisoria)

 

Prodotto 21 Profilati cavi

 

Dati per anno civile

1997

1998

1999

2000

2001

Consumo (tonnellate)

2.191.695

2.214.769

2.447.930

2.472.272

2.515.087

 

Importazioni [1]

 

Volume (tonnellate)

294.695

363.769

407.930

509.272

454.087

Quota di mercato (%)

13,4%

16,4%

16,7%

20,6%

18,1%

Prezzi unitari (EUR/t)

416

401

331

400

373

 

Situazione dei produttori dell'UE [2]

 

Utilizzazione degli impianti (%) [3]

52,5%

49,9%

52,5%

50,2%

50,8%

Produzione (tonnellate)

2.128.000

2.077.000

2.293.000

2.223.000

2.248.000

Volume delle vendite nell'UE (tonnellate)

1.897.000

1.851.000

2.040.000

1.963.000

2.061.000

Volume delle vendite al di fuori dell'UE (tonnellate)

231.000

226.000

253.000

260.000

187.000

Quota di mercato (%)

86,6%

83,6%

83,3%

79,4%

81,9%

Prezzo di vendita unitario (EUR/t)

409

411

368

433

383

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (in %)

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

Occupazione (fine periodo) - Indice [4]

100

95

93

88

89

Dati trimestrali

Q1 2001

Q2 2001

Q3 2001

Q4 2001

Q1 2002

Prezzo di vendita nell'UE (EUR/t)

 

 

 

 

 

Utili/perdite netti sulle vendite dell'UE (%)

 

 

 

 

 

 

Confronto dei prezzi per il 2001

 

Sottoquotazione dei prezzi

2,8%

Prezzo di vendita sotto costo

Non disponibile

 

[1] I volumi e i prezzi delle importazioni provengono da Eurostat.

[2] I dati relativi all'industria comunitaria sono quelli comunicati dalle società all'associazione industriale corrispondente tranne i prezzi unitari e le cifre relative agli utili, alle perdite e all'occupazione, che sono state ottenute direttamente dalle società e verificate in loco.

[3] Visto che in una stessa linea di produzione vengono fabbricati prodotti di acciaio diversi, per valutare l'utilizzazione degli impianti si sono indicate le percentuali globali per i diversi prodotti fabbricati.

[4] In questa fase provvisoria, i dati riguardanti l'occupazione vengono riportati sotto forma di indice, poiché si riferiscono a un campione rappresentativo di produttori comunitari.

 

 

Allegato 2

Aumento delle importazioni dei 15 prodotti in questione

 

Numero del prodotto

1999

2000

2001

Aumento del rapporto import./produz. tra il 2000 e il 2001 [***]

 

1

Volume import. [*]

3.843.755

4.829.967

5.112.000

 

 

Import./Produz. [**]

19,3%

24,9%

27,4%

10,2%

2

Volume import. [*]

476.947

531.111

591.600

 

 

Import./Produz. [**]

22,1%

29,9%

36,5%

22,1%

3

Volume import. [*]

146.296

176.786

223.200

 

 

Import./Produz. [**]

5,9%

7,5%

10,1%

35,2%

4

Volume import. [*]

25.719

154.916

468.000

 

 

Import./Produz. [**]

0,8%

4,5%

14,1%

209,7%

5

Volume import. [*]

1.310.720

2.458.031

2.461.200

 

 

Import./Produz. [**]

10,4%

19,9%

22,8%

14,7%

6

Volume import. [*]

93.928

139.496

175.200

 

 

Import./Produz. [**]

7,7%

10,0%

13,5%

34,9%

9

Volume import. [*]

610.063

529.984

525.600

 

 

Import./Produz. [**]

12,8%

10,3%

11,3%

9,1%

10

Volume import. [*]

1.422.967

1.167.044

1.689.483

 

 

Import./Produz. [**]

16,3%

13,0%

18,5%

42,5%

11

Volume import. [*]

127.041

108.076

169.200

 

 

Import./Produz. [**]

27,9%

22,0%

33,6%

52,8%

12

Volume import. [*]

824.928

838.745

862.800

 

 

Import./Produz. [**]

9,2%

8,8%

9,4%

7,3%

13

Volume import. [*]

168.688

195.101

237.600

 

 

Import./Produz. [**]

6,8%

6,8%

8,4%

24,4%

14

Volume import. [*]

1.455.861

1.215.643

1.488.000

 

 

Import./Produz. [**]

12,7%

9,7%

11,8%

22,2%

17

Volume import. [*]

32.959

33.673

34.740

 

 

Import./Produz. [**]

25,7%

25,1%

27,2%

8,1%

18

Volume import. [*]

9.483

9.859

13.794

 

 

Import./Produz. [**]

11,9%

12,3%

17,4%

40,6%

19

Volume import. [*]

76.781

77.995

97.514

 

 

Import./Produz. [**]

24,4%

21,7%

23,3%

7,6%

 

[*] Il volume d'importazione è espresso in tonnellate.

[**] Il rapporto importazione/produzione esprime i quantitativi importati (in tonnellate) come percentuale della produzione in tonnellate.

[***] In questa colonna viene indicata la crescita relativa delle importazioni tra il 2000 e il 2001; le importazioni sono espresse come percentuale della produzione dell'anno corrispondente.

 

 

Allegato 3 [2]

Contingenti tariffari di cui all'articolo 1

 

Numero del prodotto

Designazione del prodotto

Codici NC

Volume del contingente tariffario (tonnellate nette) [1]

Aliquota del dazio supplementare

Numeri d'ordine

1

Bobine laminate a caldo non legate

7208 10 00, 7208 25 00, 7208 26 00, 7208 27 00, 7208 36 00, 7208 37 10, 7208 37 90, 7208 38 10, 7208 38 90, 7208 39 10, 7208 39 90

1.910.944

18,4%

09.0410

2

Lamiere e fogli laminati a caldo non legati

7208 40 10, 7208 40 90, 7208 52 99, 7208 53 90, 7208 54 10, 7208 54 90

281.912

26%

09.0411

3

Nastri laminati a caldo non legati

7211 14 10, 7211 14 90, 7211 19 20, 7211 19 90, 7212 60 11, 7212 60 19, 7212 60 91

99.031

26%

09.0412

4

Prodotti piatti laminati a caldo legati

7225 19 10, 7225 30 00, 7225 40 80, 7226 19 10, 7226 91 10, 7226 91 90, 7226 99 20

23.778

26%

09.0413

5

Fogli laminati a freddo

7209 15 00, 7209 16 90, 7209 17 90, 7209 18 91, 7209 25 00, 7209 26 90, 7209 27 90, 7209 28 90, 7209 90 10, 7209 90 90, 7225 20 90, 7225 50 00, 7211 23 10, 7211 23 99, 7211 29 20, 7211 29 50, 7211 29 90, 7211 90 11, 7211 90 19, 7211 90 90, 7212 60 93, 7212 60 99, 7226 92 10, 7226 92 90

1.114.158

16,3%

09.0414

6

Lamiere dette "magnetiche" (escluso il tipo GOES)

7209 16 10, 7209 17 10, 7209 18 10, 7209 26 10, 7209 27 10, 7209 28 10, 7211 23 91, 7225 19 90, 7226 19 30, 7226 19 90

74.678

17,7%

09.0415

9

Prodotti stagnati

7209 18 99, 7210 11 10, 7210 11 90, 7210 12 11, 7210 12 19, 7210 12 90, 7210 50 10, 7210 50 90, 7210 70 31, 7210 90 33, 7211 23 51, 7212 10 10, 7212 10 91, 7212 10 93, 7212 10 99, 7212 40 10, 7212 40 95

308.697

17,1%

09.0416

10

Lamiere quarto

7208 51 30, 7208 51 50, 7208 51 91, 7208 51 99, 7208 52 91, 7208 90 10, 7208 90 90, 7210 90 31, 7225 40 20, 7225 40 50, 7225 99 10

706.964

26%

09.0417

11

Lamiere a caldo

7208 51 10, 7208 52 10, 7208 53 10, 7211 13 00

74.016

24,8%

09.0418

12

Laminati commerciali non legati e profilati leggeri

7214 30 00, 7214 91 10, 7214 91 90, 7214 99 31, 7214 99 39, 7214 99 50, 7214 99 61, 7214 99 69, 7214 99 80, 7214 99 90, 7215 90 10, 7228 80 90, 7216 10 00, 7216 21 00, 7216 22 00, 7216 40 10, 7216 40 90, 7216 50 10, 7216 50 91, 7216 50 99, 7216 99 10,

415.723

19,4%

09.0419

13

Laminati commerciali legati e profilati leggeri

7228 20 11, 7228 20 19, 7228 20 30, 7228 30 41, 7228 30 49, 7228 30 61, 7228 30 69, 7228 30 70, 7228 30 89, 7228 60 10, 7228 70 10, 7228 70 31, 7228 80 10

99.823

26%

09.0420

14

Tondi per cemento armato

7214 20 00, 7214 99 10

737.083

14,9%

09.0421

17

Cavi in acciaio inossidabile

7223 00 11, 7223 00 91, 7223 00 19, 7223 00 99

18.547

15%

09.0422

18

Accessori per tubi (<609,6 mm)

7307 93 11, 7307 93 19

6.076

15,3%

09.0423

19

Flange (non in acciaio inossidabile)

7307 91 00

46.253

26%

09.0424

 

[1] I contingenti tariffari non si applicano:

- ai prodotti CECA originari della Federazione russa, del Kazakistan e dell'Ucraina,

- ai prodotti originari dei paesi in via di sviluppo elencati nell'allegato 4, esclusi quelli per i quali si è apposta una "x" in corrispondenza del prodotto.

 

 

Allegato 4

Elenco dei prodotti originari dei paesi in via

di sviluppo a cui si applicano le misure provvisorie

 

 

 

1

2

3

4

5

6

9

10

11

12

13

14

17

18

19

AE

Emirati arabi uniti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AF

Afghanistan

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AG

Antigua e Barbuda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AO

Angola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AR

Argentina

X

 

 

 

X

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

BB

Barbados

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BD

Bangladesh

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BF

Burkina Faso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BH

Bahrein

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BI

Burundi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BJ

Benin

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BN

Brunei Darussalam

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BO

Bolivia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BR

Brasile

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

X

 

 

 

 

BS

Bahama

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BT

Bhutan

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BW

Botswana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BZ

Belize

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CD

Repubblica democratica del Congo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CF

Repubblica centrafricana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CG

Congo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CI

Costa d'Avorio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CL

Cile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CM

Camerun

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CN

Repubblica popolare cinese

X

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

X

CO

Colombia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CR

Costa Rica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CU

Cuba

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CV

Capo Verde

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CY

Cipro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DJ

Gibuti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DM

Dominica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DO

Repubblica dominicana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DZ

Algeria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

EC

Ecuador

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

EG

Egitto

X

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ER

Eritrea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ET

Etiopia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FJ

Figi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FM

Stati federati di Micronesia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GA

Gabon

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GD

Grenada

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GH

Ghana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GM

Gambia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GN

Guinea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GQ

Guinea equatoriale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GT

Guatemala

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GW

Guinea Bissau

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GY

Guyana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

HN

Honduras

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hong Kong

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

HT

Haiti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ID

Indonesia

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

IN

India

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

X

 

 

IQ

Iraq

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IR

Iran (Repubblica islamica dell')

X

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

JM

Giamaica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

JO

Giordania

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

KE

Kenya

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

KH

Cambogia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

KI

Kiribati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

KM

Comore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

KN

Saint Kitts e Nevis

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

KW

Kuwait

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA

Repubblica democratica popolare del Laos

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LB

Libano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LC

Saint Lucia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LK

Sri Lanka

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LR

Liberia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LS

Lesotho

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LY

Giamahiria araba libica

X

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MA

Morocco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MG

Madagascar

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MH

Marshall (Isole)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ML

Mali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MM

Myanmar

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MN

Mongolia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MR

Mauritania

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MU

Maurizio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MV

Maldive

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MW

Malawi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MX

Messico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MY

Malaysia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

MZ

Mozambico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NA

Namibia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NE

Niger

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NG

Nigeria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NI

Nicaragua

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NP

Nepal

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NR

Nauru

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OM

Oman

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PA

Panama

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PE

Perù

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PG

Papua Nuova Guinea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PH

Filippine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PK

Pakistan

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PW

Palau

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PY

Paraguay

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

QA

Qatar

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RW

Ruanda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SA

Arabia Saudita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SB

Salomone (Isole)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SC

Seicelle

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SD

Sudan

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SL

Sierra Leone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SN

Senegal

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SO

Somalia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SR

Suriname

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ST

São Tomé e Príncipe

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SV

El Salvador

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SY

Repubblica araba siriana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SZ

Swaziland

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TD

Ciad

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TG

Togo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TH

Thailandia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

TN

Tunisia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TO

Tonga

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TP

Timor Est

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TT

Trinidad e Tobago

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TV

Tuvalu

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TZ

Tanzania (Repubblica unita di)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Taiwan

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

X

X

 

UG

Uganda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UY

Uruguay

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VC

St Vincent e Grenadine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VE

Venezuela

 

 

 

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

VN

Vietnam

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

VU

Vanuatu

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

WS

Samoa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

YE

Yemen

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ZA

Sudafrica

X

 

 

 

X

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ZM

Zambia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ZW

Zimbabwe

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


[1] Articolo così modificato dall'art. 1 del regolamento (CE) n. 950/2002.

[2] Allegato così modificato dall'art. 1 del regolamento (CE) n. 1287/2002.