§ 55.1.1H - Legge 24 maggio 1976, n. 350.
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 1976, n. 156, recante provvidenze urgenti a favore dell'industria e dell'artigianato.


Settore:Normativa nazionale
Materia:55. Industria
Capitolo:55.1 finanziamenti
Data:24/05/1976
Numero:350


Sommario
Art. unico.      E' convertito in legge il decreto-legge 30 aprile 1976, n. 156, recante provvidenze urgenti a favore dell'industria e dell'artigianato, con le seguenti modificazioni:


§ 55.1.1H - Legge 24 maggio 1976, n. 350. [1]

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 1976, n. 156, recante provvidenze urgenti a favore dell'industria e dell'artigianato.

(G.U. 3 giugno 1976, n. 144)

 

     Art. unico.

     E' convertito in legge il decreto-legge 30 aprile 1976, n. 156, recante provvidenze urgenti a favore dell'industria e dell'artigianato, con le seguenti modificazioni:

     All'art. 1, punto 3), primo comma, le parole: "è incrementato della somma di lire 380 miliardi ripartita in ragione di lire 15 miliardi per l'anno 1976, di lire 38 miliardi per ciascuno degli anni dal 1977 al 1985 e di lire 23 miliardi per l'anno 1986" sono sostituite con le altre: "è incrementato della somma di lire 350 miliardi ripartita in ragione di lire 15 miliardi per l'anno 1976, di lire 35 miliardi per ciascuno degli anni dal 1977 al 1985 e di lire 20 miliardi per l'anno 1986".

     All'art. 1, punto 3), secondo comma, le parole: "assicurando l'integrale accoglimento, nei limiti delle suddette disponibilità, delle domande di finanziamento regolarmente presentate alla Cassa e relative ad imprese insediate nel Mezzogiorno ovvero in zone in cui si manifestino fenomeni di depressione economica o problemi occupazionali derivanti da crisi congiunturali di settore" sono sostituite con le altre: "assicurando alle imprese insediate nel Mezzogiorno il 60 per cento delle disponibilità di finanziamento e il 40 per cento alle rimanenti zone, con particolare riguardo a quelle in cui si manifestino fenomeni di depressione economica o problemi occupazionali derivanti da crisi congiunturali di settore. Nel caso che il 60 per cento non venga esaurito dalle domande relative al Mezzogiorno esso dovrà essere destinato alle zone rimanenti con gli stessi criteri".

     All'art. 1, punto 3), è aggiunto, in fine, il seguente comma:

     "Il fondo di dotazione della Cassa per il credito alle imprese artigiane, di cui all'art. 36 della legge 25 luglio 1952, n. 949, e successive modificazioni ed integrazioni, è aumentato di lire 50 miliardi, mediante versamento da parte del Tesoro dello Stato di lire 10 miliardi per l'anno 1976 e di lire 20 miliardi per ciascuno degli anni 1977 e 1978".

     All'art. 1, dopo il punto 3), è inserito il seguente:

     "3-bis). Il Tesoro dello Stato è autorizzato ad apportare la somma di lire 45 miliardi ad aumento del fondo di dotazione della sezione speciale per il credito alla cooperazione costituita presso la Banca nazionale del lavoro con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 15 dicembre 1947, numero 1421. Detta somma sarà iscritta nello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro in ragione di lire 15 miliardi per ciascuno degli anni 1977, 1978 e 1979.

     Il terzo comma dell'art. 39 del decreto-legge 26 ottobre 1970, n. 745, convertito, con modificazioni, nella legge 18 dicembre 1970, n. 1034, è sostituito con il seguente:

     “Le disponibilità esistenti su detto fondo speciale saranno utilizzate dalla sezione per ridurre il costo del denaro delle operazioni di finanziamento a favore di cooperative, nonchè, nel limite fino al 10 per cento, per la concessione di contributi a favore delle associazioni nazionali di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo, riconosciute dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, ai sensi dell'art. 5 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 14 dicembre 1947, n. 1577, e successive modificazioni ed integrazioni, per l'assistenza istituzionale svolta a favore della cooperazione, con quelle modalità che verranno determinate su proposta del comitato esecutivo della sezione, con decreto del Ministro per il tesoro, sentito il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio".

     All'art. 1, punto 4), secondo comma, dopo le parole: "di complessive lire 42.000 milioni", sono introdotte le seguenti altre: ", per ciascuno degli anni suddetti,".

     All'art. 1, punto 4), l'ultimo comma è sostituito dal seguente:

     "Il Ministro per il tesoro è autorizzato a conferire, per ciascuno degli anni 1976 e 1977, la somma di lire 42.000 milioni al patrimonio dell'IMI per consentire la sottoscrizione di cui al precedente primo comma del presente punto 4)".

     All'art. 2, al primo, secondo e terzo comma, le parole: "138 miliardi" sono sostituite dalle altre: "148 miliardi".

     All'art. 3, al primo comma, dopo le parole: "sempre che" sono aggiunte le altre: "il relativo investimento sia superiore a 4 miliardi di lire e".

     All'art. 5, è aggiunto, in fine, il seguente comma:

     "I termini previsti dal primo comma dell'art. 1 e dal terzo e quarto comma dell'art. 3 della legge 1° dicembre 1971, n. 1101, sono prorogati al 30 settembre 1976".

 


[1] Abrogata dall'art. 24 del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla L. 6 agosto 2008, n. 133, con la decorrenza ivi prevista.