§ 6.5.157 - Direttiva 30 novembre 2009, n. 147.
Direttiva n. 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente la conservazione degli uccelli selvatici


Settore:Normativa europea
Materia:6. ambiente e tutela della salute
Capitolo:6.5 tutela della salute
Data:30/11/2009
Numero:147


Sommario
Art. 1. 1. La presente direttiva concerne la conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato. [...]
Art. 2. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per mantenere o adeguare la popolazione di tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1 a un livello che corrisponde in particolare alle esigenze [...]
Art. 3. 1. Tenuto conto delle esigenze di cui all’articolo 2, gli Stati membri adottano le misure necessarie per preservare, mantenere o ristabilire, per tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1, una [...]
Art. 4. 1. Per le specie elencate nell’allegato I sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat, per garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro [...]
Art. 5. Fatti salvi gli articoli 7 e 9, gli Stati membri adottano le misure necessarie per instaurare un regime generale di protezione di tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1, che comprenda in [...]
Art. 6. 1. Fatti salvi i paragrafi 2 e 3, gli Stati membri vietano, per tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1, la vendita, il trasporto per la vendita, la detenzione per la vendita nonché [...]
Art. 7. 1. In funzione del loro livello di popolazione, della distribuzione geografica e del tasso di riproduzione in tutta la Comunità le specie elencate all’allegato II possono essere oggetto di atti di [...]
Art. 8. 1. Per quanto riguarda la caccia, la cattura o l’uccisione di uccelli nel quadro della presente direttiva, gli Stati membri vietano il ricorso a qualsiasi mezzo, impianto o metodo di cattura o di [...]
Art. 9. 1. Sempre che non vi siano altre soluzioni soddisfacenti, gli Stati membri possono derogare agli articoli da 5 a 8 per le seguenti ragioni
Art. 10. 1. Gli Stati membri incoraggiano le ricerche e i lavori necessari per la protezione, la gestione e lo sfruttamento della popolazione di tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1. Un’attenzione [...]
Art. 11. Gli Stati membri vigilano affinché l’eventuale introduzione di specie di uccelli che non vivono naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri non pregiudichi la flora e [...]
Art. 12. 1. Gli Stati membri trasmettono alla Commissione ogni tre anni, a decorrere dal 7 aprile 1981, una relazione sull’applicazione delle disposizioni nazionali adottate in virtù della presente direttiva
Art. 13. L’applicazione delle misure adottate in virtù della presente direttiva non deve provocare un deterioramento della situazione attuale per quanto riguarda la conservazione di tutte le specie di uccelli [...]
Art. 14. Gli Stati membri possono prendere misure di protezione più rigorose di quelle previste dalla presente direttiva
Art. 15. Sono adottate le modifiche necessarie per adeguare gli allegati I e V al progresso scientifico e tecnico. Tali misure, intese a modificare elementi non essenziali della presente direttiva, sono [...]
Art. 16. 1. La Commissione è assistita dal comitato per l’adeguamento al progresso scientifico e tecnico
Art. 17. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni essenziali di diritto interno che essi adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva
Art. 18. La direttiva n. 79/409/CEE, modificata dagli atti di cui all’allegato VI, parte A, è abrogata, fatti salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento in diritto nazionale [...]
Art. 19. La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea
Art. 20. Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva


§ 6.5.157 - Direttiva 30 novembre 2009, n. 147.

Direttiva n. 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente la conservazione degli uccelli selvatici

(G.U.U.E. 26 gennaio 2010, n. L 20)

 

(versione codificata)

 

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

 

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 175, paragrafo 1,

 

vista la proposta della Commissione,

 

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo [1],

 

deliberando secondo la procedura di cui all’articolo 251 del trattato [2],

 

considerando quanto segue:

 

(1) La direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici [3], ha subito diverse e sostanziali modificazioni [4]. È opportuno, per motivi di chiarezza e di razionalizzazione, procedere alla codificazione di tale direttiva.

 

(2) La decisione n. 1600/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 luglio 2002, che stabilisce il sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente [5], prevede azioni specifiche per la biodiversità, compresa la protezione degli uccelli e dei loro habitat.

 

(3) Per molte specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri si registra una diminuzione, in certi casi rapidissima, della popolazione e tale diminuzione rappresenta un serio pericolo per la conservazione dell’ambiente naturale, in particolare poiché minaccia gli equilibri biologici.

 

(4) Le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri sono in gran parte specie migratrici. Tali specie costituiscono un patrimonio comune e l’efficace protezione degli uccelli è un problema ambientale tipicamente transnazionale, che implica responsabilità comuni.

 

(5) La conservazione delle specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri è necessaria per raggiungere gli obiettivi comunitari in materia di miglioramento delle condizioni di vita e di sviluppo sostenibile.

 

(6) Le misure da prendere devono riguardare i diversi fattori che possono influire sull’entità della popolazione aviaria, e cioè le ripercussioni delle attività umane, in particolare la distruzione e l’inquinamento degli habitat, la cattura e l’uccisione da parte dell’uomo e il commercio che ne consegue; nel quadro di una politica di conservazione bisogna adeguare la severità di tali misure alla situazione delle diverse specie.

 

(7) La conservazione si prefigge la protezione a lungo termine e la gestione delle risorse naturali in quanto parte integrante del patrimonio dei popoli europei. Essa consente di regolarle disciplinandone lo sfruttamento in base a misure necessarie al mantenimento e all’adeguamento degli equilibri naturali delle specie entro i limiti di quanto è ragionevolmente possibile.

 

(8) La preservazione, il mantenimento o il ripristino di una varietà e di una superficie sufficienti di habitat sono indispensabili alla conservazione di tutte le specie di uccelli. Talune specie di uccelli devono essere oggetto di speciali misure di conservazione concernenti il loro habitat per garantirne la sopravvivenza e la riproduzione nella loro area di distribuzione. Tali misure devono tener conto anche delle specie migratrici ed essere coordinate in vista della costituzione di una rete coerente.

 

(9) Per evitare che gli interessi commerciali esercitino eventualmente una pressione nociva sui livelli di prelievo, è necessario istituire un divieto generale di commercializzazione e limitare le deroghe alle sole specie il cui status biologico lo consenta, tenuto conto delle condizioni specifiche che prevalgono nelle varie regioni.

 

(10) A causa del livello di popolazione, della distribuzione geografica e del tasso di riproduzione in tutta la Comunità, talune specie possono formare oggetto di atti di caccia, ciò che costituisce un modo ammissibile di sfruttamento, sempreché vengano stabiliti ed osservati determinati limiti; tali atti di caccia devono essere compatibili con il mantenimento della popolazione di tali specie a un livello soddisfacente.

 

(11) I mezzi, gli impianti o i metodi di cattura o di uccisione in massa o non selettiva nonché l’inseguimento con taluni mezzi di trasporto devono essere vietati a causa dell’eccessiva pressione che esercitano o possono esercitare sul livello di popolazione delle specie interessate.

 

(12) Data l’importanza che possono avere talune situazioni particolari, occorre prevedere la possibilità di deroghe a determinate condizioni e sotto il controllo della Commissione.

 

(13) La conservazione dell’avifauna e delle specie migratrici in particolare presenta ancora dei problemi, per cui si rendono necessari lavori scientifici, lavori che permetteranno inoltre di valutare l’efficacia delle misure prese.

 

(14) Si deve curare, in consultazione con la Commissione, che l’eventuale introduzione di specie di uccelli che non vivono naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri non danneggi in alcun modo la flora e la fauna locali.

 

(15) Ogni tre anni la Commissione elaborerà e comunicherà agli Stati membri una relazione riassuntiva basata sulle informazioni inviatele dagli Stati membri per quanto riguarda l’applicazione delle disposizioni nazionali adottate conformemente alla presente direttiva.

 

(16) Le misure necessarie per l’esecuzione della presente direttiva dovrebbero essere adottate secondo la decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l’esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione [6].

 

(17) In particolare, la Commissione dovrebbe avere il potere di modificare taluni allegati alla luce del progresso scientifico e tecnico. Tali misure di portata generale e intese a modificare elementi non essenziali della presente direttiva devono essere adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 5 bis della decisione 1999/468/CE.

 

(18) La presente direttiva deve far salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento nel diritto nazionale indicati nell’allegato VI, parte B,

 

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:

 

Art. 1.

1. La presente direttiva concerne la conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato. Essa si prefigge la protezione, la gestione e la regolazione di tali specie e ne disciplina lo sfruttamento.

 

2. La presente direttiva si applica agli uccelli, alle uova, ai nidi e agli habitat.

 

     Art. 2.

Gli Stati membri adottano le misure necessarie per mantenere o adeguare la popolazione di tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1 a un livello che corrisponde in particolare alle esigenze ecologiche, scientifiche e culturali, pur tenendo conto delle esigenze economiche e ricreative.

 

     Art. 3.

1. Tenuto conto delle esigenze di cui all’articolo 2, gli Stati membri adottano le misure necessarie per preservare, mantenere o ristabilire, per tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1, una varietà e una superficie sufficienti di habitat.

 

2. La preservazione, il mantenimento e il ripristino dei biotopi e degli habitat comportano anzitutto le seguenti misure:

 

a) istituzione di zone di protezione;

 

b) mantenimento e sistemazione conforme alle esigenze ecologiche degli habitat situati all’interno e all’esterno delle zone di protezione;

 

c) ripristino dei biotopi distrutti;

 

d) creazione di biotopi.

 

     Art. 4.

1. Per le specie elencate nell’allegato I sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat, per garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro area di distribuzione.

 

A tal fine si tiene conto:

 

a) delle specie minacciate di sparizione;

 

b) delle specie che possono essere danneggiate da talune modifiche del loro habitat;

 

c) delle specie considerate rare in quanto la loro popolazione è scarsa o la loro ripartizione locale è limitata;

 

d) di altre specie che richiedono una particolare attenzione per la specificità del loro habitat.

 

Per effettuare le valutazioni si terrà conto delle tendenze e delle variazioni dei livelli di popolazione.

 

Gli Stati membri classificano in particolare come zone di protezione speciale i territori più idonei in numero e in superficie alla conservazione di tali specie nella zona geografica marittima e terrestre a cui si applica la presente direttiva.

 

2. Gli Stati membri adottano misure analoghe per le specie migratrici non menzionate all’allegato I che ritornano regolarmente, tenuto conto delle esigenze di protezione nella zona geografica marittima e terrestre a cui si applica la presente direttiva per quanto riguarda le aree di riproduzione, di muta e di svernamento e le zone in cui si trovano le stazioni lungo le rotte di migrazione. A tale scopo, gli Stati membri attribuiscono un’importanza particolare alla protezione delle zone umide e specialmente delle zone d’importanza internazionale.

 

3. Gli Stati membri inviano alla Commissione tutte le informazioni opportune affinché essa possa prendere le iniziative idonee per il necessario coordinamento affinché le zone di cui al paragrafo 1, da un lato, e al paragrafo 2, dall’altro, costituiscano una rete coerente e tale da soddisfare le esigenze di protezione delle specie nella zona geografica marittima e terrestre a cui si applica la presente direttiva.

 

4. Gli Stati membri adottano misure idonee a prevenire, nelle zone di protezione di cui ai paragrafi 1 e 2, l’inquinamento o il deterioramento degli habitat, nonché le perturbazioni dannose agli uccelli che abbiano conseguenze significative in considerazionedegli obiettivi del presente articolo. Gli Stati membri cercano inoltre di prevenire l’inquinamento o il deterioramento degli habitat al di fuori di tali zone di protezione.

 

     Art. 5.

Fatti salvi gli articoli 7 e 9, gli Stati membri adottano le misure necessarie per instaurare un regime generale di protezione di tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1, che comprenda in particolare il divieto:

 

a) di ucciderli o di catturarli deliberatamente con qualsiasi metodo;

 

b) di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi;

 

c) di raccogliere le uova nell’ambiente naturale e di detenerle anche vuote;

 

d) di disturbarli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza quando ciò abbia conseguenze significative in considerazione degli obiettivi della presente direttiva;

 

e) di detenere gli uccelli delle specie di cui sono vietate la caccia e la cattura.

 

     Art. 6.

1. Fatti salvi i paragrafi 2 e 3, gli Stati membri vietano, per tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1, la vendita, il trasporto per la vendita, la detenzione per la vendita nonché l’offerta in vendita degli uccelli vivi e degli uccelli morti, nonché di qualsiasi parte o prodotto ottenuti dagli uccelli, facilmente riconoscibili.

 

2. Per le specie elencate all’allegato III, parte A, le attività di cui al paragrafo 1 non sono vietate, purché gli uccelli siano stati in modo lecito uccisi o catturati o altrimenti legittimamente acquisiti.

 

3. Gli Stati membri possono ammettere nel loro territorio, per le specie elencate all’allegato III, parte B, le attività di cui al paragrafo 1 e prevedere limitazioni al riguardo, purché gli uccelli siano stati in modo lecito uccisi o catturati o altrimenti legittimamente acquisiti.

 

Gli Stati membri che intendono concedere tale permesso si consultano in via preliminare con la Commissione, con la quale esaminano se la commercializzazione degli esemplari della specie in questione contribuisca o rischi di contribuire, per quanto è ragionevolmente possibile prevedere, a mettere in pericolo il livello di popolazione, la distribuzione geografica o il tasso di riproduzione della specie stessa in tutta la Comunità. Se tale esame rivela che il permesso previsto porta o può portare, secondo la Commissione, a uno dei rischi summenzionati, la Commissione rivolge allo Stato membro una raccomandazione debitamente motivata, nella quale disapprova la commercializzazione della specie in questione. Se ritiene che non esista tale rischio, la Commissione ne informa lo Stato membro.

 

La raccomandazione della Commissione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

 

Lo Stato membro che concede il permesso di cui al presente paragrafo verifica a intervalli regolari se sussistano le condizioni necessarie per la sua concessione.

 

     Art. 7.

1. In funzione del loro livello di popolazione, della distribuzione geografica e del tasso di riproduzione in tutta la Comunità le specie elencate all’allegato II possono essere oggetto di atti di caccia nel quadro della legislazione nazionale. Gli Stati membri faranno in modo che la caccia di queste specie non pregiudichi le azioni di conservazione intraprese nella loro area di distribuzione.

 

2. Le specie elencate all’allegato II, parte A, possono essere cacciate nella zona geografica marittima e terrestre a cui si applica la presente direttiva.

 

3. Le specie elencate all’allegato II, parte B, possono essere cacciate soltanto negli Stati membri per i quali esse sono menzionate.

 

4. Gli Stati membri si accertano che l’attività venatoria, compresa eventualmente la caccia col falco, quale risulta dall’applicazione delle disposizioni nazionali in vigore, rispetti i principi di una saggia utilizzazione e di una regolazione ecologicamente equilibrata delle specie di uccelli interessate e sia compatibile, per quanto riguarda la popolazione delle medesime, in particolare delle specie migratrici, con le disposizioni derivanti dall’articolo 2.

 

Essi provvedono in particolare a che le specie a cui si applica la legislazione sulla caccia non siano cacciate durante il periodo della nidificazione né durante le varie fasi della riproduzione e della dipendenza.

 

Quando si tratta di specie migratrici, essi provvedono in particolare a che le specie a cui si applica la legislazione sulla caccia non vengano cacciate durante il periodo della riproduzione e durante il ritorno al luogo di nidificazione.

 

Gli Stati membri trasmettono alla Commissione tutte le informazioni utili sull’applicazione pratica della loro legislazione sulla caccia.

 

     Art. 8.

1. Per quanto riguarda la caccia, la cattura o l’uccisione di uccelli nel quadro della presente direttiva, gli Stati membri vietano il ricorso a qualsiasi mezzo, impianto o metodo di cattura o di uccisione in massa o non selettiva o che possa portare localmente all’estinzione di una specie, in particolare quelli elencati all’allegato IV, lettera a).

 

2. Gli Stati membri vietano inoltre qualsiasi tipo di caccia con mezzi di trasporto e alle condizioni indicati all’allegato IV, lettera b).

 

     Art. 9.

1. Sempre che non vi siano altre soluzioni soddisfacenti, gli Stati membri possono derogare agli articoli da 5 a 8 per le seguenti ragioni:

 

a) - nell’interesse della salute e della sicurezza pubblica,

 

- nell’interesse della sicurezza aerea,

 

- per prevenire gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca e alle acque,

 

- per la protezione della flora e della fauna;

 

b) ai fini della ricerca e dell’insegnamento, del ripopolamento e della reintroduzione nonché per l’allevamento connesso a tali operazioni;

 

c) per consentire in condizioni rigidamente controllate e in modo selettivo la cattura, la detenzione o altri impieghi misurati di determinati uccelli in piccole quantità.

 

2. Le deroghe di cui al paragrafo 1 devono menzionare:

 

a) le specie che formano oggetto delle medesime;

 

b) i mezzi, gli impianti o i metodi di cattura o di uccisione autorizzati;

 

c) le condizioni di rischio e le circostanze di tempo e di luogo in cui esse possono essere applicate;

 

d) l’autorità abilitata a dichiarare che le condizioni stabilite sono soddisfatte e a decidere quali mezzi, impianti o metodi possano essere utilizzati, entro quali limiti e da quali persone;

 

e) i controlli che saranno effettuati.

 

3. Gli Stati membri inviano ogni anno alla Commissione una relazione sull’applicazione dei paragrafi 1 e 2.

 

4. In base alle informazioni di cui dispone, in particolare quelle comunicatele ai sensi del paragrafo 3, la Commissione vigila costantemente affinché le conseguenze delle deroghe di cui al paragrafo 1 non siano incompatibili con la presente direttiva. Essa prende adeguate iniziative in merito.

 

     Art. 10.

1. Gli Stati membri incoraggiano le ricerche e i lavori necessari per la protezione, la gestione e lo sfruttamento della popolazione di tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1. Un’attenzione particolare sarà accordata alle ricerche e ai lavori sugli argomenti elencati nell’allegato V.

 

2. Gli Stati membri trasmettono alla Commissione tutte le informazioni ad essa necessarie per prendere misure appropriate per coordinare le ricerche e i lavori di cui al paragrafo 1.

 

     Art. 11.

Gli Stati membri vigilano affinché l’eventuale introduzione di specie di uccelli che non vivono naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri non pregiudichi la flora e la fauna locali. Essi consultano al riguardo la Commissione.

 

     Art. 12.

1. Gli Stati membri trasmettono alla Commissione ogni tre anni, a decorrere dal 7 aprile 1981, una relazione sull’applicazione delle disposizioni nazionali adottate in virtù della presente direttiva.

 

2. La Commissione elabora ogni tre anni una relazione riassuntiva basata sulle informazioni di cui al paragrafo 1. La parte del progetto di relazione relativa alle informazioni fornite da uno Stato membro è trasmessa per la verifica alle autorità dello Stato membro in questione. La versione definitiva della relazione è comunicata agli Stati membri.

 

     Art. 13.

L’applicazione delle misure adottate in virtù della presente direttiva non deve provocare un deterioramento della situazione attuale per quanto riguarda la conservazione di tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1.

 

     Art. 14.

Gli Stati membri possono prendere misure di protezione più rigorose di quelle previste dalla presente direttiva.

 

     Art. 15.

Sono adottate le modifiche necessarie per adeguare gli allegati I e V al progresso scientifico e tecnico. Tali misure, intese a modificare elementi non essenziali della presente direttiva, sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 16, paragrafo 2.

 

     Art. 16.

1. La Commissione è assistita dal comitato per l’adeguamento al progresso scientifico e tecnico.

 

2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano l’articolo 5 bis, paragrafi da 1 a 4, e l’articolo 7 della decisione 1999/468/CE, tenendo conto delle disposizioni dell’articolo 8 della stessa.

 

     Art. 17.

Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni essenziali di diritto interno che essi adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva.

 

     Art. 18.

La direttiva n. 79/409/CEE, modificata dagli atti di cui all’allegato VI, parte A, è abrogata, fatti salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento in diritto nazionale indicati all’allegato VI, parte B.

 

I riferimenti alla direttiva abrogata si intendono fatti alla presente direttiva e si leggono secondo la tavola di concordanza riportata all’allegato VII.

 

     Art. 19.

La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

 

     Art. 20.

Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.

 

 

[1] Parere del 10 giugno 2009 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).

 

[2] Parere del Parlamento europeo del 20 ottobre 2009 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 26 novembre 2009.

 

[3] GU L 103 del 25.4.1979, pag. 1.

 

[4] Cfr. allegato VI, parte A.

 

[5] GU L 242 del 10.9.2002, pag. 1.

 

[6] GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23.

 

 

ALLEGATO I

 

GAVIIFORMES

 

Gaviidae

 

Gavia stellata

 

Gavia arctica

 

Gavia immer

 

PODICIPEDIFORMES

 

Podicipedidae

 

Podiceps auritus

 

PROCELLARIIFORMES

 

Procellariidae

 

Pterodroma madeira

 

Pterodroma feae

 

Bulweria bulwerii

 

Calonectris diomedea

 

Puffinus puffinus mauretanicus (Puffinus mauretanicus)

 

Puffinus yelkouan

 

Puffinus assimilis

 

Hydrobatidae

 

Pelagodroma marina

 

Hydrobates pelagicus

 

Oceanodroma leucorhoa

 

Oceanodroma castro

 

PELECANIFORMES

 

Pelecanidae

 

Pelecanus onocrotalus

 

Pelecanus crispus

 

Phalacrocoracidae

 

Phalacrocorax aristotelis desmarestii

 

Phalacrocorax pygmeus

 

CICONIIFORMES

 

Ardeidae

 

Botaurus stellaris

 

Ixobrychus minutus

 

Nycticorax nycticorax

 

Ardeola ralloides

 

Egretta garzetta

 

Egretta alba (Ardea alba)

 

Ardea purpurea

 

Ciconiidae

 

Ciconia nigra

 

Ciconia ciconia

 

Threskiornithidae

 

Plegadis falcinellus

 

Platalea leucorodia

 

PHOENICOPTERIFORMES

 

Phoenicopteridae

 

Phoenicopterus ruber

 

ANSERIFORMES

 

Anatidae

 

Cygnus bewickii (Cygnus columbianus bewickii)

 

Cygnus cygnus

 

Anser albifrons flavirostris

 

Anser erythropus

 

Branta leucopsis

 

Branta ruficollis

 

Tadorna ferruginea

 

Marmaronetta angustirostris

 

Aythya nyroca

 

Polysticta stelleri

 

Mergus albellus (Mergellus albellus)

 

Oxyura leucocephala

 

FALCONIFORMES

 

Pandionidae

 

Pandion haliaetus

 

Accipitridae

 

Pernis apivorus

 

Elanus caeruleus

 

Milvus migrans

 

Milvus milvus

 

Haliaeetus albicilla

 

Gypaetus barbatus

 

Neophron percnopterus

 

Gyps fulvus

 

Aegypius monachus

 

Circaetus gallicus

 

Circus aeruginosus

 

Circus cyaneus

 

Circus macrourus

 

Circus pygargus

 

Accipiter gentilis arrigonii

 

Accipiter nisus granti

 

Accipiter brevipes

 

Buteo rufinus

 

Aquila pomarina

 

Aquila clanga

 

Aquila heliaca

 

Aquila adalberti

 

Aquila chrysaetos

 

Hieraaetus pennatus

 

Hieraaetus fasciatus

 

Falconidae

 

Falco naumanni

 

Falco vespertinus

 

Falco columbarius

 

Falco eleonorae

 

Falco biarmicus

 

Falco cherrug

 

Falco rusticolus

 

Falco peregrinus

 

GALLIFORMES

 

Tetraonidae

 

Bonasa bonasia

 

Lagopus mutus pyrenaicus

 

Lagopus mutus helveticus

 

Tetrao tetrix tetrix

 

Tetrao urogallus

 

Phasianidae

 

Alectoris graeca

 

Alectoris barbara

 

Perdix perdix italica

 

Perdix perdix hispaniensis

 

GRUIFORMES

 

Turnicidae

 

Turnix sylvatica

 

Gruidae

 

Grus grus

 

Rallidae

 

Porzana porzana

 

Porzana parva

 

Porzana pusilla

 

Crex crex

 

Porphyrio porphyrio

 

Fulica cristata

 

Otididae

 

Tetrax tetrax

 

Chlamydotis undulata

 

Otis tarda

 

CHARADRIIFORMES

 

Recurvirostridae

 

Himantopus himantopus

 

Recurvirostra avosetta

 

Burhinidae

 

Burhinus oedicnemus

 

Glareolidae

 

Cursorius cursor

 

Glareola pratincola

 

Charadriidae

 

Charadrius alexandrinus

 

Charadrius morinellus (Eudromias morinellus)

 

Pluvialis apricaria

 

Hoplopterus spinosus

 

Scolopacidae

 

Calidris alpina schinzii

 

Philomachus pugnax

 

Gallinago media

 

Limosa lapponica

 

Numenius tenuirostris

 

Tringa glareola

 

Xenus cinereus (Tringa cinerea)

 

Phalaropus lobatus

 

Laridae

 

Larus melanocephalus

 

Larus genei

 

Larus audouinii

 

Larus minutus

 

Sternidae

 

Gelochelidon nilotica (Sterna nilotica)

 

Sterna caspia

 

Sterna sandvicensis

 

Sterna dougallii

 

Sterna hirundo

 

Sterna paradisaea

 

Sterna albifrons

 

Chlidonias hybridus

 

Chlidonias niger

 

Alcidae

 

Uria aalge ibericus

 

PTEROCLIFORMES

 

Pteroclididae

 

Pterocles orientalis

 

Pterocles alchata

 

COLUMBIFORMES

 

Columbidae

 

Columba palumbus azorica

 

Columba trocaz

 

Columba bollii

 

Columba junoniae

 

STRIGIFORMES

 

Strigidae

 

Bubo bubo

 

Nyctea scandiaca

 

Surnia ulula

 

Glaucidium passerinum

 

Strix nebulosa

 

Strix uralensis

 

Asio flammeus

 

Aegolius funereus

 

CAPRIMULGIFORMES

 

Caprimulgidae

 

Caprimulgus europaeus

 

APODIFORMES

 

Apodidae

 

Apus caffer

 

CORACIIFORMES

 

Alcedinidae

 

Alcedo atthis

 

Coraciidae

 

Coracias garrulus

 

PICIFORMES

 

Picidae

 

Picus canus

 

Dryocopus martius

 

Dendrocopos major canariensis

 

Dendrocopos major thanneri

 

Dendrocopos syriacus

 

Dendrocopos medius

 

Dendrocopos leucotos

 

Picoides tridactylus

 

PASSERIFORMES

 

Alaudidae

 

Chersophilus duponti

 

Melanocorypha calandra

 

Calandrella brachydactyla

 

Galerida theklae

 

Lullula arborea

 

Motacillidae

 

Anthus campestris

 

Troglodytidae

 

Troglodytes troglodytes fridariensis

 

Muscicapidae (Turdinae)

 

Luscinia svecica

 

Saxicola dacotiae

 

Oenanthe leucura

 

Oenanthe cypriaca

 

Oenanthe pleschanka

 

Muscicapidae (Sylviinae)

 

Acrocephalus melanopogon

 

Acrocephalus paludicola

 

Hippolais olivetorum

 

Sylvia sarda

 

Sylvia undata

 

Sylvia melanothorax

 

Sylvia rueppelli

 

Sylvia nisoria

 

Muscicapidae (Muscicapinae)

 

Ficedula parva

 

Ficedula semitorquata

 

Ficedula albicollis

 

Paridae

 

Parus ater cypriotes

 

Sittidae

 

Sitta krueperi

 

Sitta whiteheadi

 

Certhiidae

 

Certhia brachydactyla dorotheae

 

Laniidae

 

Lanius collurio

 

Lanius minor

 

Lanius nubicus

 

Corvidae

 

Pyrrhocorax pyrrhocorax

 

Fringillidae (Fringillinae)

 

Fringilla coelebs ombriosa

 

Fringilla teydea

 

Fringillidae (Carduelinae)

 

Loxia scotica

 

Bucanetes githagineus

 

Pyrrhula murina (Pyrrhula pyrrhula murina)

 

Emberizidae (Emberizinae)

 

Emberiza cineracea

 

Emberiza hortulana

 

Emberiza caesia

 

 

ALLEGATO II

 

PARTE A

 

ANSERIFORMES

 

Anatidae

 

Anser fabalis

 

Anser anser

 

Branta canadensis

 

Anas penelope

 

Anas strepera

 

Anas crecca

 

Anas platyrhynchos

 

Anas acuta

 

Anas querquedula

 

Anas clypeata

 

Aythya ferina

 

Aythya fuligula

 

GALLIFORMES

 

Tetraonidae

 

Lagopus lagopus scoticus et hibernicus

 

Lagopus mutus

 

Phasianidae

 

Alectoris graeca

 

Alectoris rufa

 

Perdix perdix

 

Phasianus colchicus

 

GRUIFORMES

 

Rallidae

 

Fulica atra

 

CHARADRIIFORMES

 

Scolopacidae

 

Lymnocryptes minimus

 

Gallinago gallinago

 

Scolopax rusticola

 

COLUMBIFORMES

 

Columbidae

 

Columba livia

 

Columba palumbus

 

PARTE B

 

ANSERIFORMES

 

Anatidae

 

Cygnus olor

 

Anser brachyrhynchus

 

Anser albifrons

 

Branta bernicla

 

Netta rufina

 

Aythya marila

 

Somateria mollissima

 

Clangula hyemalis

 

Melanitta nigra

 

Melanita fusca

 

Bucephala clangula

 

Mergus serrator

 

Mergus merganser

 

GALLIFORMES

 

Meleagridae

 

Meleagris gallopavo

 

Tetraonidae

 

Bonasa bonasia

 

Lagopus lagopus lagopus

 

Tetrao tetrix

 

Tetrao urogallus

 

Phasianidae

 

Francolinus francolinus

 

Alectoris barbara

 

Alectoris chukar

 

Coturnix coturnix

 

GRUIFORMES

 

Rallidae

 

Rallus aquaticus

 

Gallinula chloropus

 

CHARADRIIFORMES

 

Haematopodidae

 

Haematopus ostralegus

 

Charadriidae

 

Pluvialis apricaria

 

Pluvialis squatarola

 

Vanellus vanellus

 

Scolopacidae

 

Calidris canutus

 

Philomachus pugnax

 

Limosa limosa

 

Limosa lapponica

 

Numenius phaeopus

 

Numenius arquata

 

Tringa erythropus

 

Tringa totanus

 

Tringa nebularia

 

Laridae

 

Larus ridibundus

 

Larus canus

 

Larus fuscus

 

Larus argentatus

 

Larus cachinnans

 

Larus marinus

 

COLUMBIFORMES

 

Columbidae

 

Columba oenas

 

Streptopelia decaocto

 

Streptopelia turtur

 

PASSERIFORMES

 

Alaudidae

 

Alauda arvensis

 

Muscicapidae

 

Turdus merula

 

Turdus pilaris

 

Turdus philomelos

 

Turdus iliacus

 

Turdus viscivorus

 

Sturnidae

 

Sturnus vulgaris

 

Corvidae

 

Garrulus glandarius

 

Pica pica

 

Corvus monedula

 

Corvus frugilegus

 

Corvus corone

 

AT = Österreich, BE = Belgique/België, BG = България, CY = Κύπρος, CZ = Česká republika, DE = Deutschland, DK = Danmark, EE = Eesti, ES = España, FI = Suomi/Finland, FR = France, EL = Ελλάδα, HU = Magyarország, IE = Ireland, IT = Italia, LT = Lietuva, LU = Luxembourg, LV = Latvija, MT = Malta, NL = Nederland, PL = Polska, PT = Portugal, RO = România, SE = Sverige, SI = Slovenija, SK = Slovensko, UK = United Kingdom

 

+ = Stati membri che possono autorizzare, conformemente all’articolo 7, paragrafo 3, la caccia delle specie elencate.

 

| BE | BG | CZ | DK | DE | EE | EL | ES | FR | IE | IT | CY | LV | LT | LU | HU | MT | NL | AT | PL | PT | RO | SI | SK | FI | SE | UK |

 

Cygnus olor | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | + | | | | | | | | |

 

Anser brachyrhynchus | + | | | + | | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | | | | + |

 

Anser albifrons | + | + | + | + | + | + | + | | + | + | | + | + | + | | + | | + | | + | | + | | + | | + | + |

 

Branta bernicla | | | | + | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |

 

Netta rufina | | | | | | | | + | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | |

 

Aythya marila | + | | | + | + | | + | | + | + | | | + | | | | | + | | | | + | | | | | + |

 

Somateria mollissima | | | | + | | + | | | + | + | | | | | | | | | | | | | | | + | + | |

 

Clangula hyemalis | | | | + | | + | | | + | + | | | + | | | | | | | | | | | | + | + | + |

 

Melanitta nigra | | | | + | + | + | | | + | + | | | + | | | | | | | | | | | | + | + | + |

 

Melanitta fusca | | | | + | + | | | | + | + | | | + | | | | | | | | | | | | + | + | + |

 

Bucephala clangula | | | | + | | + | + | | + | + | | | + | + | | + | | | + | | | + | | | + | + | + |

 

Mergus serrator | | | | + | | | | | | + | | | | | | | + | | | | | | | | + | + | |

 

Mergus merganser | | | | + | | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | | + | + | |

 

Bonasa bonasia | | | | | | + | | | + | | | | + | | | | | | + | + | | + | | + | + | + | |

 

Lagopus lagopus lagopus | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | + | + | |

 

Tetrao tetrix | + | | | | + | | | | + | | + | | + | | | | | | + | | | | | | + | + | + |

 

Tetrao urogallus | | + | | | + | | | | + | | + | | + | | | | | | + | | | + | | | + | + | + |

 

Francolinus francolinus | | | | | | | | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | | |

 

Alectoris barbara | | | | | | | | + | | | + | | | | | | | | | | | | | | | | |

 

Alectoris chukar | | + | | | | | + | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | | |

 

Coturnix coturnix | | + | | | | | + | + | + | | + | + | | | | | + | | + | | + | + | | | | | |

 

Meleagris gallopavo | | | + | | + | | | | | | | | | | | | | | + | | | | | + | | | |

 

Rallus aquaticus | | | | | | | | | + | | + | | | | | | + | | | | | | | | | | |

 

Gallinula chloropus | + | | | | | | + | | + | | + | | | | | | + | | | | + | + | | | | | + |

 

Haematopus ostralegus | | | | + | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | |

 

Pluvialis apricaria | + | | | + | | | + | | + | + | | | | | | | + | + | | | + | | | | | | + |

 

Pluvialis squatarola | | | | + | | | | | + | | | | | | | | + | | | | | | | | | | + |

 

Vanellus vanellus | + | | | + | | | + | + | + | + | + | | | | | | + | | | | | | | | | | |

 

Calidris canutus | | | | + | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | |

 

Philomachus pugnax | | | | | | | | | + | | + | | | | | | + | | | | | | | | | | |

 

Limosa limosa | | | | + | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | |

 

Limosa lapponica | | | | + | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | + |

 

Numenius phaeopus | | | | + | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | + |

 

Numenius arquata | | | | + | | | | | + | + | | | | | | | | | | | | | | | | | + |

 

Tringa erythropus | | | | + | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | |

 

Tringa totanus | | | | + | | | | | + | | + | | | | | | | | | | | | | | | | + |

 

Tringa nebularia | | | | + | | | | | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | |

 

Larus ridibundus | + | | | + | + | + | | + | | | | | | | | + | | | + | | | | | + | | + | |

 

Larus canus | | | | + | + | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | | + | + | |

 

Larus fuscus | | | | + | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |

 

Larus argentatus | + | | | + | + | + | | | | | | | + | | | | | | | | | | | | + | + | |

 

Larus cachinnans | | | | | | | | + | | | | | | | | + | | | | | | | | | | | |

 

Larus marinus | | | | + | + | + | | | | | | | | | | | | | | | | | | | + | + | |

 

Columba oenas | | | | | | | + | + | + | | | + | | | | | | | | | + | + | | | | | |

 

Streptopelia decaocto | | + | + | + | + | | | | + | | | + | | | | + | | | + | | | + | | + | | | |

 

Streptopelia turtur | | + | | | | | + | + | + | | + | + | | | | | + | | + | | + | + | | | | | |

 

Alauda arvensis | | | | | | | + | | + | | + | + | | | | | + | | | | | + | | | | | |

 

Turdus merula | | | | | | | + | | + | | + | + | | | | | + | | | | + | | | | | + | |

 

Turdus pilaris | | | | | | + | + | + | + | | + | + | | | | | + | | + | | + | + | | | + | + | |

 

Turdus philomelos | | | | | | | + | + | + | | + | + | | | | | + | | | | + | + | | | | | |

 

Turdus iliacus | | | | | | | + | + | + | | + | + | | | | | + | | | | + | + | | | | | |

 

Turdus viscivorus | | | | | | | + | + | + | | | + | | | | | + | | | | + | + | | | | | |

 

Sturnus vulgaris | | + | | | | | + | + | + | | | + | | | | + | + | | | | + | + | | | | | |

 

Garrulus glandarius | + | | | + | + | | | | + | | + | | | | + | + | | + | | | + | + | + | + | | + | + |

 

Pica pica | + | + | + | + | + | | + | + | + | | + | + | + | | + | + | | + | | | + | + | + | + | + | + | + |

 

Corvus monedula | | + | | | | | + | + | | | | + | | | | | | + | | | | + | | | + | + | + |

 

Corvus frugilegus | | + | | | | + | | | + | | | | | + | | + | | | | | | + | | + | | + | + |

 

Corvus corone | + | + | + | + | + | + | + | + | + | | + | + | + | + | + | + | | + | | | + | + | + | + | + | + | + |

 

 

ALLEGATO III

 

PARTE A

 

ANSERIFORMES

 

Anatidae

 

Anas platyrhynchos

 

GALLIFORMES

 

Tetraonidae

 

Lagopus lagopus lagopus, scoticus et hibernicus

 

Phasianidae

 

Alectoris rufa

 

Alectoris barbara

 

Perdix perdix

 

Phasianus colchicus

 

COLUMBIFORMES

 

Columbidae

 

Columba palumbus

 

PARTE B

 

ANSERIFORMES

 

Anatidae

 

Anser albifrons albifrons

 

Anser anser

 

Anas penelope

 

Anas crecca

 

Anas acuta

 

Anas clypeata

 

Aythya ferina

 

Aythya fuligula

 

Aythya marila

 

Somateria mollissima

 

Melanitta nigra

 

GALLIFORMES

 

Tetraonidae

 

Lagopus mutus

 

Tetrao tetrix britannicus

 

Tetrao urogallus

 

GRUIFORMES

 

Rallidae

 

Fulica atra

 

CHARADRIIFORMES

 

Charadriidae

 

Pluvialis apricaria

 

Scolopacidae

 

Lymnocryptes minimus

 

Gallinago gallinago

 

Scolopax rusticola

 

 

ALLEGATO IV

 

a) - Lacci (con l’eccezione della Finlandia e della Svezia per la cattura di Lagopus Lagopus Lagopus e Lagopus mutus a nord della latitudine 58° N), vischio, esche, uccelli vivi accecati o mutilati impiegati come richiamo, registratori, apparecchi fulminanti,

 

- sorgenti luminose artificiali, specchi, dispositivi per illuminare i bersagli, dispositivi ottici equipaggiati di convertitore d’immagine o di amplificatore elettronico d’immagine per tiro notturno,

 

- esplosivi,

 

- reti, trappole, esche avvelenate o tranquillanti,

 

- armi semiautomatiche o automatiche con caricatore contenente più di due cartucce;

 

b) - aerei, autoveicoli,

 

- battelli spinti a velocità superiore a 5 km/h. In alto mare gli Stati membri possono autorizzare, per motivi di sicurezza, l’uso di battelli a motore con velocità massima di 18 km/h. Gli Stati membri informano la Commissione delle autorizzazioni rilasciate.

 

 

ALLEGATO V

 

a) Fissazione dell’elenco nazionale delle specie minacciate di estinzione o particolarmente in pericolo tenendo conto della loro area di ripartizione geografica.

 

b) Censimento e descrizione ecologica delle zone di particolare importanza per le specie migratrici durante le migrazioni, lo svernamento e la nidificazione.

 

c) Censimento dei dati sul livello di popolazione degli uccelli migratori sfruttando i risultati dell’inanellamento.

 

d) Determinazione dell’influenza dei metodi di prelievo sul livello delle popolazioni.

 

e) Messa a punto e sviluppo dei metodi ecologici per prevenire i danni causati dagli uccelli.

 

f) Determinazione della funzione di certe specie come indicatori d’inquinamento.

 

g) Studio degli effetti dannosi dell’inquinamento chimico sul livello della popolazione delle specie di uccelli.

 

 

ALLEGATO VI

 

PARTE A

 

DIRETTIVA ABROGATA ED ELENCO DELLE SUE MODIFICAZIONI SUCCESSIVE

 

(di cui all’articolo 18)

 

Direttiva 79/409/CEE del Consiglio (GU L 103 del 25.4.1979, pag. 1). | |

 

Atto di adesione del 1979, allegato I, punto XIII.1.F (GU L 291 del 19.11.1979, pag. 111). | |

 

Direttiva 81/854/CEE del Consiglio (GU L 319 del 7.11.1981, pag. 3). | |

 

Direttiva 85/411/CEE della Commissione (GU L 233 del 30.8.1985, pag. 33). | |

 

Atto di adesione del 1985, allegato I, punto X.1.h) e X.6 (GU L 302 del 15.11.1985, pag. 218). | |

 

Direttiva 86/122/CEE del Consiglio (GU L 100 del 16.4.1986, pag. 22). | |

 

Direttiva 91/244/CEE della Commissione (GU L 115 dell’8.5.1991, pag. 41). | |

 

Direttiva 94/24/CE del Consiglio (GU L 164 del 30.6.1994, pag. 9). | |

 

Atto di adesione del 1994, allegato I, punto VIII.E.1 (GU C 241 del 29.8.1994, pag. 175). | |

 

Direttiva 97/49/CE della Commissione (GU L 223 del 13.8.1997, pag. 9). | |

 

Regolamento (CE) n. 807/2003 del Consiglio (GU L 122 del 16.5.2003, pag. 36). | limitatamente all’allegato III, punto 29 |

 

Atto di adesione del 2003, allegato II, punto 16.C.1 (GU L 236 del 23.9.2003, pag. 667). | |

 

Direttiva 2006/105/CE del Consiglio (GU L 363 del 20.12.2006, pag. 368). | limitatamente al riferimento fatto alla direttiva 79/409/CEE nell’articolo 1 e all’allegato, punto A.1 |

 

Direttiva 2008/102/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 323 del 3.12.2008, pag. 31). | |

 

PARTE B

 

ELENCO DEI TERMINI DI RECEPIMENTO IN DIRITTO NAZIONALE

 

(di cui all’articolo 18)

 

Direttiva

Termine di recepimento |

 

 

79/409/CEE

7 aprile 1981 |

 

 

81/854/CEE

— |

 

 

85/411/CEE

31 luglio 1986 |

 

 

86/122/CEE

— |

 

 

91/244/CEE

31 luglio 1992 |

 

 

94/24/CE

29 settembre 1995 |

 

 

97/49/CE

30 settembre 1998 |

 

 

2006/105/CE

1 gennaio 2007 |

 

 

2008/102/CE

— |

 

 

ALLEGATO VII

 

TAVOLA DI CONCORDANZA

 

Direttiva 79/409/CEE

Presente direttiva |

 

 

Art. 1, paragrafi 1 e 2

Art. 1, paragrafi 1 e 2 |

 

 

Art. 1, paragrafo 3

— |

 

 

Articoli da 2 a 5

Articoli da 2 a 5 |

 

 

Art. 6, paragrafi 1, 2 e 3

Art. 6, paragrafi 1, 2 e 3 |

 

 

Art. 6, paragrafo 4

— |

 

 

Art. 7, paragrafi 1, 2 e 3

Art. 7, paragrafi 1, 2 e 3 |

 

 

Art. 7, paragrafo 4, prima frase

Art. 7, paragrafo 4, primo comma |

 

 

Art. 7, paragrafo 4, seconda frase

Art. 7, paragrafo 4, secondo comma |

 

 

Art. 7, paragrafo 4, terza frase

Art. 7, paragrafo 4, terzo comma |

 

 

Art. 7, paragrafo 4, quarta frase

Art. 7, paragrafo 4, quarto comma |

 

 

Art. 8

Art. 8 |

 

 

Art. 9, paragrafo 1

Art. 9, paragrafo 1 |

 

 

Art. 9, paragrafo 2, frase introduttiva

Art. 9, paragrafo 2, frase introduttiva |

 

 

Art. 9, paragrafo 2, primo trattino

Art. 9, paragrafo 2, lettera a) |

 

 

Art. 9, paragrafo 2, secondo trattino

Art. 9, paragrafo 2, lettera b) |

 

 

Art. 9, paragrafo 2, terzo trattino

Art. 9, paragrafo 2, lettera c) |

 

 

Art. 9, paragrafo 2, quarto trattino

Art. 9, paragrafo 2, lettera d) |

 

 

Art. 9, paragrafo 2, quinto trattino

Art. 9, paragrafo 2, lettera e) |

 

 

Art. 9, paragrafo 3

Art. 9, paragrafo 3 |

 

 

Art. 9, paragrafo 4

Art. 9, paragrafo 4 |

 

 

Art. 10, paragrafo 1

Art. 10, paragrafo 1, prima frase |

 

 

Art. 10, paragrafo 2, prima frase

Art. 10, paragrafo 1, seconda frase |

 

 

Art. 10, paragrafo 2, seconda frase

Art. 10, paragrafo 2 |

 

 

Articoli da 11 a 15

Articoli da 11 a 15 |

 

 

Art. 16, paragrafo 1

— |

 

 

Art. 17

Art. 16 |

 

 

Art. 18, paragrafo 1

— |

 

 

Art. 18, paragrafo 2

Art. 17 |

 

 

Art. 18 |

 

 

Art. 19 |

 

 

Art. 19

Art. 20 |

 

 

Allegato I

Allegato I |

 

 

Allegato II/1

Allegato II, parte A |

 

 

Allegato II/2

Allegato II, parte B |

 

 

Allegato III/1

Allegato III, parte A |

 

 

Allegato III/2

Allegato III, parte B |

 

 

Allegato IV

Allegato IV |

 

 

Allegato V

Allegato V |

 

 

Allegato VI |

 

 

Allegato VII |