§ 98.1.7691 - D.M. 3 maggio 1993, n. 228.
Regolamento concernente i requisiti psico-fisici ed attitudinali per l'accesso nelle qualifiche dell'area operativa tecnica del Corpo nazionale dei [...]


Settore:Normativa nazionale
Data:03/05/1993
Numero:228


Sommario
Art. 1.      1. I requisiti psico-fisici ed attitudinali di cui devono essere in possesso i candidati ai concorsi di accesso nei profili di vigile del fuoco (qualifica funzionale V), [...]
Art. 2.      1. Costituiscono altresl cause di non idoneità per l'ammissione ai concorsi di cui all'articolo precedente le seguenti imperfezioni e infermità
Art. 3.      1. I candidati ai concorsi di cui all'art. 1 devono possedere inoltre una personalità sufficientemente matura con stabilità del tono dell'umore, capacità di [...]


§ 98.1.7691 - D.M. 3 maggio 1993, n. 228.

Regolamento concernente i requisiti psico-fisici ed attitudinali per l'accesso nelle qualifiche dell'area operativa tecnica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco

(G.U. 16 luglio 1993, n. 165)

 

 

     IL MINISTRO DELL'INTERNO

     Vista la legge 27 dicembre 1941, n. 1570, e successive modificazioni;

     Visto l'art. 14, comma 11, della legge 5 dicembre 1988, n. 521, nella parte in cui prevede che siano stabiliti i requisiti speciali richiesti per l'assunzione nei ruoli del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;

     Visto il decreto del Presidente della Repubblica 4 agosto 1990, n. 335, concernente il regolamento per il recepimento delle norme risultanti dalla disciplina prevista dall'accordo 10 febbraio 1990 che reca, tra l'altro, la definizione dei nuovi profili professionali del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;

     Considerata l'esigenza di dare attuazione all'art. 14, comma 11, della citata legge n. 521/ 1988, determinando i requisiti psico-fisici ed attitudinali necessari per l'accesso nei nuovi profili dell'area operativa tecnica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;

     D'intesa con le organizzazioni sindacali del personale dei vigili del fuoco maggiormente rappresentative sul piano nazionale;

     Visto l'art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400;

     Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso nell'adunanza generale del 25 febbraio 1993;

     Vista la comunicazione fatta al Presidente del Consiglio dei Ministri in data 19 aprile 1993;

     Adotta il seguente regolamento:

 

     Art. 1.

     1. I requisiti psico-fisici ed attitudinali di cui devono essere in possesso i candidati ai concorsi di accesso nei profili di vigile del fuoco (qualifica funzionale V), assistente tecnico antincendi (qualifica funzionale VI) e ispettore tecnico antincendi (qualifica funzionale VII) dell'area operativa tecnica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco sono i seguenti:

     a) sana e robusta costituzione fisica e piena integrit` psichica;

     b) peso corporeo contenuto nei limiti previsti dalla seguente formula: altezza (espressa in centimetri) meno 100 piy o meno 20%;

     c) normalità del senso luminoso e cromatico, quest'ultimo determinato mediante corretta lettura e/o interpretazione delle tavole di Ishihara;

     d) normalità del campo visivo;

     e) acutezza visiva:

     per il profilo di vigile del fuoco, visus naturale non inferiore a 18/10 complessivi, con non meno di 8/10 nell'occhio che vede meno; non è ammessa la correzione con lenti;per i profili di assistente tecnico antincendi e di ispettore tecnico antincendi, visus non inferiore a 18/10 complessivi, con non meno di 8/10 nell'occhio che vede meno; è ammessa la correzione raggiungibile con lenti sferiche positive o negative di qualsiasi valore diottrico, purchè la differenza tra le due lenti non sia superiore a tre diottrie;

     f) percezione della voce sussurrata a sei metri da ciascun orecchio, con esclusione di uso di protesi acustica;

     g) apparato dentario tale da assicurare la funzione masticatoria: il totale dei denti mancanti o sostituiti da protesi fissa non pur essere superiore a sedici elementi.

 

          Art. 2.

     1. Costituiscono altresl cause di non idoneità per l'ammissione ai concorsi di cui all'articolo precedente le seguenti imperfezioni e infermità:

     a) la tbc polmonare ed extrapolmonare, la sifilide con manifestazioni contagiose in atto, la lebbra, le malattie infettive e/o contagiose anche ad andamento cronico o in fase clinica silente;

     b) le gravi allergopatie anche in fase clinica silente;

     c) l'alcoolismo, le tossicomanie, le intossicazioni croniche di origine esogena;

     d) le infermità e gli esiti di lesioni della cute e delle mucose visibili; le malattie cutanee croniche; le cicatrici infossate ed aderenti, alteranti la funzione e/o fortemente l'estetica; i tramiti fistolosi che, per sede ed estensione, producano disturbi funzionali; i tumori cutanei; i tatuaggi che, per la loro sede e visibilità, siano deturpanti;

     e) la presenza di trapianti di organi o di parte di organi;

     f) la presenza di innesti e/o di mezzi di sintesi eterologhi a livello dei vari organi e/o apparati;

     g) le infermità ed imperfezioni degli organi del capo e/o i loro esiti; le gravi imperfezioni del globo oculare; le malattie croniche delle palpebre, dell'apparato lacrimale e del globo oculare; i disturbi della motilità dei muscoli oculari estrinseci; le retinopatie; i postumi degli interventi chirurgici interessanti il segmento anteriore e posteriore dell'occhio; le stenosi e le poliposi nasali; le malformazioni e le malattie della bocca; le gravi malocclusioni dentarie con alterazione della funzione masticatoria; le disfonie e le gravi balbuzie; l'otite media cronica, anche se non complicata e monolaterale o gli esiti di relativi interventi; la perforazione timpanica; le tonsilliti croniche; le infermità o i disturbi funzionali cocleo-vestibolari o gli esiti funzionalmente apprezzabili;

     h) le infermità del collo e dei relativi organi ed apparati; l'ipertrofia tiroidea con distiroidismo di rilevanza clinica;

     i) le infermità del torace: deformazioni congenite, rachitiche e post-traumatiche;

     l) le infermità dei bronchi e dei polmoni; le bronchiti croniche; l'asma bronchiale; cisti o tumori polmonari; i segni radiologici di malattia tubercolare dell'apparato pleuropolmonare in atto o pregressa, qualora gli esiti siano di sostanziale rilevanza; le infermità mediastiniche e le anomalie di posizione di organi, vasi o visceri con spostamenti mediastinici;

     m) le infermità ed imperfezioni dell'apparato cardio-circolatorio; malattie dell'endocardio, del miocardio, del pericardio; i gravi disturbi funzionali cardiaci; i disturbi del ritmo: aritmie ipocinetiche (BAV 20 grado Mobitz 2, BAV 30 grado), aritmie ipercinetiche (tachicardia sopraventricolare, tachiaritmie sopraventricolari, battiti ectopici ventricolari di natura non funzionale), preeccitazioni ventricolari, presenza di segnapassi artificiale; i disturbi di conduzione intraventricolare (blocco di branca sinistro, blocco di branca destro + blocco fascicolare, sindrome da QT lungo), anche senza altro riscontro di cardiopatia organica; i rumori ed i soffi cardiaci compatibili con cardiopatia congenita e/o acquisita; l'ipertensione arteriosa (valori superiori a 150 mm Hg per la sistolica e superiori a 90 mm Hg per la diastolica), anche se di tipo essenziale e/o senza interessamento di organi od apparati, che risulti confermata dopo test di tolleranza allo sforzo; le arteriopatie; gli aneurismi; le varici estese e voluminose, le flebiti e loro esiti comportanti disturbi trofici; le emorroidi croniche voluminose e molteplici;

     n) le infermità ed imperfezioni dell'addome: anomalie della posizione dei visceri; le malattie degli organi addominali, o i loro esiti, che determinano apprezzabile ripercussione sullo stato generale; le ernie; il laparocele;

     o) le infermità e le imperfezioni dell'apparato osteoarticolare e muscolare: tutte le alterazioni dello scheletro consecutive a fatti congeniti, rachitismo, malattie o traumi, deturpanti od ostacolanti la funzionalità organica o alteranti l'euritmia corporea; le malattie ossee o cartilaginee in atto, determinanti limitazioni della funzionalità articolare; le malattie delle aponeurosi, dei muscoli, dei tendini e dei legamenti, tali da ostacolare o limitare anche in modo parziale la funzione articolare;

     p) le infermità e le imperfezioni dell'apparato neuropsichico: malattie del sistema nervoso centrale o periferico o autonomo e loro esiti di rilevanza funzionale; infermità psichiche invalidanti: psicosi in atto o pregresse, psico-nevrosi in atto anche se in trattamento, personalità psicopatiche ed abnormi; epilessia;

     q) le infermità e le imperfezioni dell'apparato urogenitale: malattie renali in atto o croniche, che necessitino o no di dialisi; la ritenzione urinaria anche di tipo funzionale; le imperfezioni e le malformazioni dei genitali esterni di rilevanza funzionale; le malattie croniche dei testicoli, ivi compreso l'arresto di sviluppo, o l'assenza o la ritenzione bilaterale; l'idrocele; il varicocele voluminoso; le malattie in atto, infiammatorie e non, dell'apparato ginecologico di significativo rilievo clinico; l'incontinenza urinaria; la pregressa nefrectomia;

     r) le infermità del sangue, degli organi emopoietici e del sistema reticolo-istiocitario di apprezzabile entità, comprese quelle congenite; le immunodeficienze congenite; le enzimopatie eritrocitarie;

     s) il diabete mellito; le sindromi dipendenti da alterata funzione delle ghiandole endocrine;

     t) le neoplasie, anche benigne se causa di deficit funzionale di organi od apparati;

     u) la presenza nelle urine, o in altri liquidi biologici, di una o più sostanze, o loro metaboliti, previste dall'art. 14 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 ;

     v) le micosi e le parassitosi clinicamente rilevabili, che siano cause di importanti lesioni organiche o di notevoli disturbi funzionali.

 

          Art. 3.

     1. I candidati ai concorsi di cui all'art. 1 devono possedere inoltre una personalità sufficientemente matura con stabilità del tono dell'umore, capacità di autocontrollo, uno spiccato senso di responsabilità, capacità di decidere e gestire con rapidità ed equilibrio anche problematiche che richiedano soluzioni tempestive ed immediate, avuto riguardo alle capacità di critica e di autocritica ed al livello di autostima, in rapporto alle mansioni ed alle funzioni previste dalle rispettive carriere, da accertare con giudizio psichiatrico clinico avvalendosi anche dell'ausilio di appositi esami e/o test attitudinali.