§ 5.3.77 - L.P. 17 febbraio 2000, n. 6.
Modifiche alla legge provinciale 6 dicembre 1983, n. 48, concernente "programmi, orari di insegnamento e prove di esame per la scuola media della [...]


Settore:Codici provinciali
Regione:Bolzano
Materia:5. sviluppo sociale
Capitolo:5.3 assistenza scolastica e istruzione
Data:17/02/2000
Numero:6


Sommario
Art. 1.  Modifiche agli allegati della legge provinciale 6 dicembre 1983, n. 48, concernente "Programmi, orari di insegnamento e prove di esame per la scuola media della provincia di Bolzano".
Art. 2.  Stato giuridico del personale ispettivo, direttivo e docente.
Art. 3.  Mensa scolastica.


§ 5.3.77 - L.P. 17 febbraio 2000, n. 6.

Modifiche alla legge provinciale 6 dicembre 1983, n. 48, concernente "programmi, orari di insegnamento e prove di esame per la scuola media della provincia di Bolzano" ed altre disposizioni in materia di ordinamento scolastico.

(B.U. 29 febbraio 2000, n. 9 – S.O.).

 

     Art. 1. Modifiche agli allegati della legge provinciale 6 dicembre 1983, n. 48, concernente "Programmi, orari di insegnamento e prove di esame per la scuola media della provincia di Bolzano".

     1. L'allegato A dell'articolo 1, comma 1, della legge provinciale 6 dicembre 1983, n. 48, è integrato con il programma di insegnamento per la materia inglese di cui all'allegato 1.

     2. L'allegato C dell'articolo 1, comma 1, della legge provinciale 6 dicembre 1983, n. 48, è integrato con il programma di esame per la materia inglese di cui all'allegato 2.

     3. L'allegato F dell'articolo 1, comma 1, della legge provinciale 6 dicembre 1983, n. 48, è sostituito con l'orario settimanale delle lezioni di cui al nuovo allegato F.

     4. Le modifiche di cui ai commi 1, 2 e 3 vengono applicate facoltativamente nell'anno scolastico 1999/2000 ed obbligatoriamente dall'anno scolastico 2000/2001.

 

          Art. 2. Stato giuridico del personale ispettivo, direttivo e docente.

     1. Ai fini della realizzazione del principio dell'insegnamento nella madrelingua di cui all'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, per l'accesso ai ruoli provinciali del personale ispettivo, direttivo e docente della scuola in lingua tedesca e della scuola in lingua italiana, ad eccezione dei ruoli per l'insegnamento della seconda lingua, è richiesta l'abilitazione nella lingua di insegnamento della rispettiva scuola. Il personale che non sia in possesso dell'abilitazione conseguita nella lingua di insegnamento della rispettiva scuola, deve superare un apposito esame sulla conoscenza della rispettiva lingua di insegnamento. Il contenuto dell'esame, che si riferisce alle particolari esigenze didattico-metodologiche, è stabilito dal competente Ufficio scolastico provinciale.

     2. Le disposizioni di cui al comma 1 trovano applicazione anche per gli aspiranti ad un incarico a tempo determinato. Gli aspiranti senza abilitazione devono sostenere il predetto esame se non hanno conseguito l'esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di secondo grado nella lingua di insegnamento della scuola nella quale svolgeranno la loro attività.

     3. Restano ferme le disposizioni di cui all'articolo 12, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89, e successive modifiche.

     4. Ai ruoli provinciali del personale docente di lingua straniera nelle scuole di ogni ordine e grado possono accedere anche gli aspiranti provenienti da altri Stati membri dell'Unione Europea di madrelingua corrispondente alla lingua straniera da insegnare, purché dimostrino adeguata conoscenza della lingua di insegnamento della scuola di destinazione, da accertarsi davanti ad apposita commissione istituita presso gli Uffici scolastici provinciali. Restano ferme le disposizioni di cui all'articolo 12, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89, e successive modifiche.

     5. Il personale docente di seconda lingua, tedesca rispettivamente italiana, della scuola elementare e secondaria è ammesso a partecipare ai concorsi per il personale ispettivo e direttivo delle scuole, rispettivamente, in lingua tedesca o italiana.

     6. Sono abrogate le lettere a), c), d) ed e) del comma 1 dell'articolo 48 della legge provinciale 11 agosto 1998, n. 9.

     Al primo periodo del comma 2 dell'articolo 48 le parole: "e agli incarichi di cui al comma 1, lettera c)" sono soppresse.

 

          Art. 3. Mensa scolastica.

     1. Se l'orario settimanale supera le 33 ore, deve essere istituito un servizio di mensa scolastica ai sensi dell'articolo 11 della legge provinciale 31 agosto 1974, n. 7, e successive modifiche.

 

 

ALLEGATO 1 (Art. 1, comma 1)

 

     Integrazione all'allegato A della legge provinciale 6 dicembre 1983, n. 48:

     Inglese - Lingua straniera - (per la scuola media in lingua tedesca) - Finalità generali

     In Alto Adige, regione plurilingue, l'apprendimento di questa prima lingua straniera nell'ambito della scuola dell'obbligo assume una particolare importanza. Obiettivo prioritario dell'insegnamento dell'inglese è, da una parte, porre le basi conformi all'età per un eventuale ulteriore approfondimento della lingua inglese, dall'altra favorire in modo progressivo a partire dalle strutture già acquisite della madrelingua tedesca e dell'italiano seconda lingua soprattutto la competenza comunicativa delle alunne e degli alunni.

     Al lavoro intensivo con la lingua attraverso canali multisensoriali deve precedere una puntuale pianificazione degli insegnanti dell'area linguistica (tedesco, italiano) che, nell'ambito di una didattica linguistica integrata, faccia emergere gli aspetti comuni e affronti le diversità.

     Particolare attenzione viene posta alla capacità d'azione linguistica delle alunne e degli alunni. Mentre la madrelingua e la seconda lingua possono essere sperimentate in ambiente reale, l'insegnamento della lingua straniera deve riferirsi di più agli strumenti audiovisivi per offrire situazioni comunicative possibilmente numerose e vicine alla realtà.

     Questo può essere ottenuto solo grazie ad una molteplicità di metodi mirati in cui l'alunna e l'alunno acquisiscono familiarità con le strutture e le norme linguistiche e imparano a confrontarle con le strutture della madrelingua e della seconda lingua.

     Occupandosi di elementi di cultura e civiltà dei paesi anglosassoni l'alunna e l'alunno vengono stimolati a confrontarsi con la loro propria identità (autocompetenza). Questo favorisce lo sviluppo di atteggiamenti e di comportamenti orientati all'apertura, alla tolleranza e alla comprensione tra i popoli.

     Alla fine dei due anni scolastici l'alunna e l'alunno dovrebbero essere in grado di affrontare in inglese situazioni quotidiane in un processo comunicativo conforme all'età e di orientarsi in un nuovo ambito culturale.

     Obiettivi

     Premessa

     Gli ambiti didattici qui trattati si riferiscono nella terminologia a quegli aspetti specifici della comunicazione di cui si deve tener conto nella valutazione e che sono indicati nella scheda di valutazione. Nella prassi didattica concreta tali ambiti non vanno tuttavia affrontati separatamente l'uno dall'altro poiché la concreta azione linguistica, ricettiva o produttiva che sia, tocca quasi sempre più di uno degli ambiti didattici previsti. Anche quando vengono fissati di volta in volta determinati punti focali, in nessun caso una lezione, perché sia varia e rispettosa della motivazione, dovrebbe limitarsi ad un solo ambito.

     1. Ascoltare e comprendere

     Nell'ambito della loro competenza linguistica le alunne e gli alunni devono comprendere la lingua standard parlata a velocità media.

     Essi sono in grado di

     - Comprendere il senso delle indicazioni, delle domande e delle informazioni proposte dall'insegnante e di seguire le conversazioni condotte in classe

     - impiegare diverse strategie per la comprensione complessiva del testo (listening for gist) o dello specifico dettaglio (listening for detail)

     - utilizzare strumenti extra-linguistici per chiarire il significato e comprendere dal contesto gli elementi linguistici sconosciuti

     - Utilizzare e trasferire dall'una all'altra delle tre lingue (tedesco, italiano e inglese) le competenze e le strategie acquisite in ciascuna di esse nell'ambito dell'"ascolto e della comprensione" (ad es. ascoltare in modo attivo ed empatico).

     2. Parlare e comunicare

     Alla fine del secondo anno di insegnamento le alunne e gli alunni devono essere in grado, nell'ambito degli strumenti linguistici acquisiti, di esprimersi in modo adeguato al contenuto, alla situazione e all'interlocutore in situazioni quotidiane.

     Essi sono in grado di

     - partecipare attivamente alla lezione nella lingua bersaglio e di affrontare in modo comunicativo le situazioni linguistiche che si presentano

     - esprimersi coerentemente in forma guidata su temi e contenuti già affrontati in relazione ad esperienze, osservazioni, cose lette o sentite

     - progettare e realizzare brevi dialoghi, gioco dei ruoli e drammatizzazioni

     - utilizzare anche nelle ore di inglese le competenze e le strategie acquisite nell'ambito dell'educazione linguistica integrata in relazione al "parlare e comunicare" (per es. impiegare in modo pertinente e consapevole mezzi di comunicazione non-verbale).

     3. Scrivere

     Le alunne e gli alunni devono poter soddisfare le loro elementari intenzioni in relazione alla scrittura e saper comporre semplici testi che siano in stretta relazione con il vissuto, con cose sentite, osservate e lette.

     Essi sono in grado di

     - completare o trasformare semplici testi

     - comporre brevi testi scritti come richieste, indicazioni per l'uso o inviti, nonché brevi lettere di contenuto personale

     - comporre testi con l'aiuto di parole chiave

     - scrivere semplici riassunti

     - impiegare anche nella lezione di inglese competenze e strategie universali e sovralinguistiche nel campo dello "scrivere" (ad es. strutturare un testo in modo logico e comprensibile al lettore).

     4. Approccio al testo

     Le alunne e gli alunni devono comprendere in modo progressivamente sempre più autonomo il senso di testi in lingua straniera all'interno di ambiti affrontati da un punto di vista lessicale e contenutistico.

     Essi sono in grado di

     - comprendere semplici lettere con contenuto di carattere personale

     - comprendere il contenuto di testi dialogici nonché di semplici canzoni e poesie

     - leggere e comprendere autonomamente semplici testi fantastici e non che rientrino nell'ambito delle conoscenze lessicali delle alunne e degli alunni

     - impiegare diverse strategie per la comprensione complessiva del testo (skimming) o di specifici dettagli (scanning)

     - utilizzare anche nella lezione di inglese strategie già esercitate nell'ambito dell'educazione linguistica integrata che siano adeguate alla situazione ed efficaci (ad es. utilizzare in modo mirato strumenti extra-linguistici per la chiarificazione del significato e comprendere dal contesto elementi linguistici sconosciuti).

     5. Strumenti linguistici e riflessione sulla lingua

     Le alunne e gli alunni devono possedere gli strumenti linguistici (lessico ricettivo e produttivo, strutture linguistiche, pronuncia e intonazione) ed un quadro delle regole fondamentali della lingua inglese (grammatica, tipologie testuali, elementi di cultura e civiltà) che, nel quadro dei temi e dei contenuti trattati, sono importanti e decisivi per il successo della comunicazione.

     Essi sono in grado di

     - impiegare produttivamente il patrimonio lessicale di base acquisito dallo scambio comunicativo che avviene all'interno della lezione, dai temi trattati e dalle occasioni offerte dal parlato e dallo scritto, laddove per favorire un ascolto ed una lettura capaci di cogliere il significato generale del testo si deve tendere ad un patrimonio lessicale ricettivo più ampio

     - servirsi di una variante di pronuncia e di intonazione che permetta una comunicazione agevole con una native speaker e in contatti internazionali

     - riconoscere la forma e la funzione delle fondamentali strutture grammaticali necessarie alla comunicazione e utilizzarle correttamente in situazione

     - impiegare ricettivamente e produttivamente gli aspetti non verbali (mimica e gestualità) e sovrasegmentali (accentuazione ed intonazione) della comunicazione

     - distinguere le caratteristiche specifiche delle diverse tipologie testuali sia della lingua parlata che scritta, e così pianificare più consapevolmente il proprio modo di esprimersi

     - distinguere i singoli elementi costitutivi della prima lingua, della seconda lingua e della lingua straniera, e descriverli in modo contrastivo (ad es. l'uso differenziato dei tempi).

     6. Elementi di cultura e civiltà

     Le alunne e gli alunni devono conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana delle culture anglofone (soprattutto Gran Bretagna e USA), onde poter sviluppare una comprensione per le diverse forme di vita.

     Essi sono in grado di

     - riconoscere come tali nelle situazioni e nella comunicazione abitudini quotidiane rilevanti e, se necessario, usarle correttamente essi stessi in situazioni comunicative

     - riconoscere alcuni usi e tradizioni dei paesi anglosassoni come fenomeni culturali specifici e saper riferire sugli aspetti più importanti

     - valutare correttamente la connotazione culturale e sociale di certi vocaboli ed espressioni, soprattutto là dove questo è indispensabile alla buona riuscita della comunicazione

     - Accettare che nel campo delle abitudini quotidiane e a livello istituzionale esistano forme diverse di organizzazione sociale e che rappresentino possibilità diverse e tuttavia fondamentalmente paritarie e ugualmente significative di approccio sociale.

     Contenuti

     1. Ambiti tematici

     Premessa

     Al livello d'età della scuola media l'arricchimento linguistico verrà favorito sicuramente nel migliore dei modi se i contenuti tematici degli esercizi linguistici corrispondono al meglio agli interessi delle alunne e degli alunni nonché alle premesse cognitive esistenti. Importante è che i temi e i testi rispondano non solo alle capacità cognitive, ma anche a quelle intuitive ed affettive delle alunne e degli alunni offendo con ciò particolari possibilità di identificazione. Articoli di attualità ed interviste nel campo della cultura giovanile o testi di song attuali vi corrispondono meglio di certi contenuti ormai superati dei libri di testo.

     Per quanto riguarda i contenuti i seguenti ambiti tematici sono particolarmente adatti considerando il livello linguistico e gli interessi delle alunne e degli alunni di entrambi gli anni:

     - Situazioni di vita quotidiana: lo svolgersi della giornata, l'ora, il tempo, i cibi e le bevande, il vestiario,...

     - Attività del tempo libero: lo sport, gli hobby, le feste, i viaggi ed altri interessi giovanili

     - Famiglia e cerchia di amici

     - Sentimenti

     - Animali ed animali domestici

     - Edifici ed abitazioni

     - Scuola e mondo del lavoro

     - Alimentazione

     - Corpo, salute e malattia

     - Ambiente

     - Testi fantastici adatti all'età (storie fantastiche, racconti spiritici, science fiction stories, favole,... )

     - Temi d'attualità

     2. Obiettivi

     Per ogni abilità viene qui di seguito fissato un obiettivo che alla fine dei due anni di insegnamento dell'inglese deve essere raggiunto possibilmente da tutte le alunne e gli alunni. A seconda delle possibilità di ciascuna classe e a seconda dei punti focali scelti, certe indicazioni qui elencate riguardanti alcuni aspetti parziali degli ambiti d'insegnamento si possono sicuramente tralasciare.

     Ascoltare e comprendere

     - dialoghi preparati didatticamente, testi narrativi e indicazioni dalle cassette dei libri di testo

     - conversazioni in classe e colloqui con compagne e compagni di classe

     - interviste e brevi drammatizzazioni da audio e videocassette

     - semplici testi settoriali, racconti, fiabe, favole, descrizioni e relazioni

     Parlare e comunicare

     Le funzioni linguistiche elencate qui di seguito valgono anche per molti altri ambiti di insegnamento, ma devono essere tenute in particolare considerazione soprattutto nell'ambito orale.

     - rivolgersi a qualcuno, presentarsi, salutare

     - scusarsi, chiedere e ringraziare

     - esprimere i propri sentimenti, desideri e necessità

     - sostenere un colloquio telefonico

     - invitare qualcuno

     - permettere qualcosa, dare consigli

     - mettere in guardia, lodare e ammonire

     - replicare, esprimere accordo o rifiuto

     - esprimere auguri

     - esprimere piacere e dispiacere, esprimere preferenza

     - narrare, raccontare, spiegare

     - dare ordini, fare proposte, dare informazioni

     Scrivere

     - Brevi espressioni scritte: richiesta, sollecitazione, indicazione, invito

     - Semplici lettere personali

     - Brevi relazioni e racconti

     - Storie costruite su parole chiave

     - Storie illustrate

     - Semplici riassunti

     Approccio ai testi

     - Iscrizioni, indicazioni, comunicazioni, auguri, elencazioni

     - Testi dialogici

     - Lettere personali

     - Semplici testi settoriali

     - Canzoni e poesie

     - Testi fantastici e non fantastici nell'ambito di un patrimonio lessicale di circa 1500 parole

     Strumenti linguistici e riflessione sulla lingua

     - Patrimonio lessicale:

     - lessico produttivo di circa 1000 parole

     - lessico ricettivo di circa 1500 parole

     - Pronuncia ed intonazione:

     - fonemi

     - intonazione (affermazione, domanda, negazione)

     - Strutture grammaticali e sintattiche:

     - Modelli di frase: domande con e senza "do", negazione, forma imperativa, risposte abbreviate

     - Posizione delle parole in una frase semplice, semplici congiunzioni (and, or, but, because, when, who, that, ecc.)

     - Tempi: present tense, future tense, simple past

     - Verbi ausiliari: can, may, must, I'd like to, I'll, have to/don't have to, must not

     - Sostantivo e articolo: la formazione del plurale (anche irregolare), articolo determinato ed indeterminato, -'s-genitiv

     - Pronome: personale, possessivo, indicativo e indefinito, interrogativi, alcune unità di misura

     - Aggettivi ed avverbi: forme alterate (anche alcune forme irregolari)

     - formazione degli avverbi derivati

     - numerali: cardinali e ordinali

     - preposizioni: principali preposizioni di luogo e di tempo

     - principali caratteristiche delle tipologie testuali orali e scritte esercitate (per es. costruzione di una lettera di ringraziamento o di una normale lettera)

     Elementi di cultura e civiltà

     - Abitudini abitative ed alimentari

     - Suddivisione della giornata

     - usi e tradizioni nel corso dell'anno

     - traffico

     - scuola e sport

     - alcune nozioni geografiche, storiche, sociali e politiche (ad es. New York, Tower of London, Queuing Up, Tornadoes and Hurricanes, Native Americans, Thanksgiving, Guy Fawkes'Night, Fish and Chips, Halloween,... )

     - attrazioni

     - rime e canzoni regionali

     Indicazioni metodologiche

     Per lavorare insieme alle altre discipline linguistiche sulle competenze linguistiche universali e per sviluppare ulteriormente la comprensione e la consapevolezza metalinguistica, l'insegnante di lingua straniera coopererà e progetterà la lezione in stretto rapporto con l'insegnamento della prima e della seconda lingua nell'ambito di un'educazione linguistica integrata. Grazie al transfer delle competenze l'insegnamento può essere strutturato in modo più efficiente ed economico. Gli insegnanti delle diverse lingue possono lavorare insieme sulle competenze sovralinguistiche, scambiare esperienze, lavorare in una lingua a favore anche dell'altra, stabilire confronti e quindi cooperare con modalità diverse.

     La moderna didattica delle lingue ha sviluppato per ogni ambito d'insegnamento un ampio ventaglio di esercizi comunicativi che si deve sempre badare ad alternare e ad utilizzare applicando una varietà di metodi. Questa varietà riguarda anche le forme sociali di lavoro: il succedersi metodologico del lavoro individuale, in coppia e in gruppo costituisce un aspetto importante dell'insegnamento linguistico comunicativo moderno. Un insegnamento vario e piacevole è la premessa per motivare al massimo le alunne e gli alunni; in tale insegnamento devono essere impiegati in modo saggiamente dosato e utile i moderni sussidi didattici di carattere tecnologico come video ed audiocassette, lavagna luminosa, diapositive e computer.

     Poiché lo sviluppo della competenza comunicativa orientata a scopi pratici è l'obiettivo primario dell'insegnamento della lingua straniera, è importante creare molteplici occasioni di conversazione che permettano di usare la lingua inglese in situazioni linguistiche concrete. La lingua utilizzata durante la lezione deve essere fondamentalmente l'inglese, anche se in casi particolari e motivati si può ricorrere alla madrelingua.

     L'osservazione e la riflessione sulla lingua possono favorire il processo didattico, purché questo avvenga in collegamento con l'acquisizione delle capacità linguistiche pratiche e non solo come trasmissione teorica di conoscenze sulla lingua. La consapevolezza delle regolarità linguistiche e la comprensione del funzionamento della lingua permettono, soprattutto nell'ambito dello scritto, l'autocorrezione degli errori.

     L'introduzione di nuove strutture linguistiche avviene sempre all'interno di determinati temi ed ambiti di insegnamento, ossia non avviene in modo slegato dalle funzioni comunicative e dal contesto situazionale. L'insegnamento non deve quindi essere orientato ad una progressione grammaticale (ad es. "questa settimana il Present tense, la prossima settimana il Plural ecc."); la pianificazione didattica deve essere primariamente orientata agli aspetti tematici ed al raggiungimento di concrete competenze funzionali. Nell'insegnamento comunicativo un fenomeno grammaticale non sarà trattato e analizzato in modo esaustivo al suo primo comparire, ma nell'ambito di un'acquisizione linguistica spiraliforme dovrà piuttosto essere continuamente esercitato a livelli diversi e in diversi contesti. In questo senso si sono dimostrati efficaci certi esercizi grammaticali come ad esempio Grammar Chant oppure creativi esercizi strutturali.

     Nell'affrontare gli errori si deve fare attenzione, soprattutto nell'orale, che l'alunna e l'alunno non vengano continuamente interrotti da correzioni e quindi demotivati. I continui passaggi al metalivello della correzione possono disturbare la comunicazione nel momento del suo nascere e, come mostrano risultati di ricerche, sono controproducenti per l'acquisizione linguistica. In una situazione comunicativa la correzione immediata dovrebbe essere fatta possibilmente in modo cauto e discreto. In linea di principio nell'insegnamento dovrebbero essere chiaramente distinte le fasi in cui si affronta la correttezza linguistica (accuracy), in cui cioè si corregge in modo mirato ed esplicito, e le fasi in cui ci si occupa esclusivamente della buona efficienza della comunicazione (fluency) senza interruzioni per la correzione.

     Rime, canzoni, jazz chant e popsong sono particolarmente graditi ai giovani e possono essere utilizzati in molti modi: come testi da ascoltare e da comprendere, per trasmettere contenuti di cultura e civiltà, per fissare il lessico, per esercitare certe strutture, come introduzione motivante ad un ambito tematico.

     Nell'insegnamento moderno delle lingue straniere il lavoro consapevole sulle strategie di apprendimento assume un valore rilevante. Le alunne e gli alunni devono essere guidati a sviluppare forme individuali di corretto apprendimento e ad acquisire efficaci strategie di apprendimento. Questo assume importanza soprattutto in vista dell'apprendimento di altre lingue straniere in età adulta secondo il principio dell'educazione permanente. Le alunne e gli alunni devono imparare a sentirsi responsabili dei propri progressi nell'apprendimento, a riconoscere il proprio ritmo di apprendimento e a sviluppare e, se necessario, ad ampliare ciascuno il proprio repertorio di strategie di studio. Devono diventare consapevoli delle proprie personali modalità di ricezione e di elaborazione e, se necessario, saper attivare con maggior energia canali non utilizzati, cioè utilizzare nell'apprendimento linguistico tutti i sensi e impegnarsi in modo multisensoriale.

     L'apprendimento per progetti rafforza la motivazione e favorisce un lavoro mirato e orientato ai contenuti. Obiettivi dei progetti possono essere: la registrazione di dialoghi su cassette, la preparazione di brevi sketch o di pezzi teatrali per una rappresentazione davanti alle compagne e compagni o ai genitori, l'elaborazione di progetti sulla cultura e sulla civiltà di un paese in forma di poster fatto a collage.

     La valutazione: interrogazione e autovalutazione

     Poiché le interrogazioni a causa del cosiddetto "effetto riflusso" influiscono sia sull'insegnamento sia sull'atteggiamento dell'alunna e dell'alunno, le forme di controllo didattico e i criteri di valutazione devono corrispondere agli obiettivi didattici e alle forme di lavoro impiegate nell'insegnamento. Esse si orienteranno perciò alla competenza comunicativa che è l'aspetto centrale dell'insegnamento linguistico, e non tanto alla conoscenza teorica del dettaglio e delle nozioni. Regolari controlli didattici servono all'insegnante come informazione sull'attuale stato di rendimento delle alunne e degli alunni, a controllare il progresso dell'apprendimento, ma anche a controllare l'efficacia dei metodi e dei materiali impiegati. Le conoscenze raccolte costituiscono la base per la successiva pianificazione didattica e forniscono le informazioni sul se e quando sono necessarie misure di sostegno.

     I controlli didattici devono essere concepiti anche come feedback da parte dell'insegnante alle singole alunne e ai singoli alunni e devono mettere in luce in primo luogo non le loro lacune, bensì i loro progressi.

     All'esame al termine del secondo anno le alunne e gli alunni devono essere preparati con appositi test. In questo modo essi possono sviluppare le loro personali strategie d'esame in un'atmosfera priva di paura e prepararsi mentalmente a quell'impegnativa scadenza. La paura dell'esame viene così ridimensionata e viene in parte disinnescata la minaccia costituita dall'esame finale. - Oltre al rendimento linguistico delle alunne e degli alunni, con regolari intervalli devono essere discusse ed analizzate come autovalutazione dalle e dagli insegnanti assieme alle alunne e agli alunni anche le decisioni relative al metodo e alla didattica prese dalle e dagli insegnanti e l'insegnamento nel suo insieme. Si tratta di analizzare il lavoro comune dalla prospettiva delle e degli insegnanti e delle alunne e degli alunni e di scambiarsi i rispettivi punti di vista per ridurre in questo modo le incomprensioni o le zone d'ombra. Soprattutto nel primo anno la raccolta di informazioni (si solito sotto forma di questionari) su come le alunne e gli alunni vivono soggettivamente la lezione d'inglese può essere di enorme aiuto per un'efficiente programmazione didattica. Poiché anche la posizione dei genitori rispetto all'insegnamento della lingua ha riflessi sul comportamento e sulla motivazione delle alunne e degli alunni, anch'essi devono essere possibilmente coinvolti (con questionari o nell'ambito di serate per genitori) in questa autovalutazione.

 

 

ALLEGATO 2 (Art. 1, comma 2)

 

     Integrazione all'allegato C della legge provinciale 6 dicembre 1983, n. 48:

     Inglese - Lingua straniera - (per la scuola media in lingua tedesca)

     La prova finale di inglese, orientandosi alle indicazioni metodologico-didattiche contenute nel programma e ai procedimenti di lavoro e tenendo conto del principio comunicativo, dovrà offrire alle alunne e agli alunni la possibilità di dimostrare le competenze acquisite nella lingua straniera.

     Alle alunne e agli alunni vengono presentati tre compiti di esame per cui ogni compito sarà articolato su quesiti, i quali devono occuparsi dei seguenti ambiti di competenza:

     a) comprensione del testo

     b) lessico e sintassi

     c) cognizioni geografiche

     I singoli compiti dovranno mantenersi entro gli ambiti di esperienza e le norme grammaticali trattate nel corso del biennio.

     Durata della prova: 2 ore.

     Nel colloquio si accerteranno le abilità di comprensione all'ascolto e/o di parlato legate a temi trattati, tenendo conto anche di una pronuncia corretta. L'inizio della prova orale può avvenire anche tramite la lettura di un testo. I testi sia scritti che orali dovranno essere conosciuti dalle alunne e dagli alunni.

     Nel colloquio dovranno essere trattati anche i temi che nel corso dell'ultimo anno scolastico sono stati programmati e realizzati in collaborazione con altri docenti dell'area linguistica (didattica linguistica integrata).

 

 

ALLEGATO F (Art. 1, comma 3) - della legge provinciale 6 dicembre 1983, n. 48

 

MATERIE D'INSEGNAMENTO

ORE SETTIMANALI

PROVE DI ESAME

 

I classe

II classe

III classe

 

Religione

2

1

2

Tedesco

6

5

5

s.o.

Seconda lingua - Italiano

6

5

5

s.o.

Lingua straniera - Inglese

3

3

s.o.

Storia

2

2

2

o.

Educazione civica

 

1

1

o.

Geografia

2

2

2

o.

Matematica

4

4

3

s.o.

Area di approfondimento

1

Scienze chimiche, fisiche e naturali

2

2

3

o.

Educazione tecnica

3

3

2

0

Educazione artistica

2

2

2

o.

Educazione musicale

2

2

2

o.

Educazione fisica

2

2

2

o.

Totale ore settimanali per classe

34

34

34

 

     Note:

     s.= prova scritta

     o.= prova orale