§ 4.2.49 - L.P. 22 ottobre 1987, n. 27.
Provvidenze straordinarie per imprese industriali, artigianali, commerciali di servizi, alberghiere e pubblici esercizi situate in zone colpite da [...]


Settore:Codici provinciali
Regione:Bolzano
Materia:4. sviluppo economico
Capitolo:4.2 artigianato e industria
Data:22/10/1987
Numero:27


Sommario
Art. 1.  Delimitazione delle zone.
Art. 2.  Sovvenzione una tantum.
Art. 2 bis.  Sovvenzioni straordinarie.
Art. 3.  (Contributi in conto interessi).
Art. 4.  Aziende ristrutturate o riconvertite.
Art. 5.  Norme finali.
Art. 6.  Norma transitoria.
Art. 7.  Disposizioni finanziarie.
Art. 8.  Variazioni al bilancio 1987.
Art. 9.  Clausola d'urgenza.


§ 4.2.49 - L.P. 22 ottobre 1987, n. 27.

Provvidenze straordinarie per imprese industriali, artigianali, commerciali di servizi, alberghiere e pubblici esercizi situate in zone colpite da gravi calamità pubbliche [1].

(B.U. 27 ottobre 1987, n. 47).

 

     Art. 1. Delimitazione delle zone.

     1. Le provvidenze contenute nella presente legge possono essere concesse ad imprese industriali, commerciali di servizi, artigianali ed ai pubblici esercizi, nonché agli enti, alle associazioni, a singoli privati e liberi professionisti situati nelle zone colpite da gravi calamità pubbliche e delimitate con deliberazione della Giunta provinciale [2] .

     2. La deliberazione di delimitazione delle zone colpite è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

 

          Art. 2. Sovvenzione una tantum.

     1. A favore delle imprese industriali, artigianali, commerciali di servizi, delle associazioni sportive, dei liberi professionisti, delle organizzazioni turistiche ed alpine Alpenverein Sdtirol (AVS) e Club Alpino Italiano (CAI) situate nelle zone delimitate ai sensi dell'art. 1 può essere concessa una sovvenzione straordinaria fino al 50% sull'ammontare dei danni subiti, riferiti alle strutture murarie, agli arredamenti, alle attrezzature ed impianti tecnici, al costo delle merci e dei prodotti, nonché delle scorte di materiali, combustibili e merci di inventario, distrutti o danneggiati. Il limite della sovvenzione è aumentato fino al 60% in favore di aziende che occupino non più di 2 dipendenti. Detto limite è aumentato ulteriormente fino al 90% in favore di imprese con aziende distrutte per oltre il 70% od il cui numero degli addetti incida in misura significativa sul livello occupazionale locale. Ai fini della determinazione del danno è computato anche il lavoro prestato dagli addetti all'azienda per la riattivazione della stessa. Inoltre, per interventi di protezione e di consolidamento possono essere concesse sovvenzioni fino al 70 per cento della spesa ritenuta ammissibile [3] .

     2. Le provvidenze di cui al comma precedente possono essere concesse anche a proprietari di aziende, di locali, impianti, arredamenti e attrezzature locali o comunque concessi in uso ad imprese danneggiate, per la rispettiva quota di danni.

     3. In mancanza di agevolazioni previste da altre leggi provinciali, le provvidenze di cui al primo comma possono essere concesse anche ai titolari di impianti di produzione di energia elettrica per il consumo in proprio.

     4. La sovvenzione di cui al primo comma è concessa con decreto dell'Assessore provinciale competente in materia, tenuto conto anche delle perizie dei danni redatte da funzionari dell'Ufficio Estimo provinciale o degli uffici provinciali competenti per settore. A richiesta dei funzionari incaricati dell'istruttoria per l'accertamento del danno, devono essere esibiti gli inventari ed i registri di carico e scarico relativi al periodo immediatamente precedente all'evento calamitoso, ed ogni altro documento atto a dimostrare la preesistenza del bene distrutto o danneggiato. La sovvenzione è liquidata dai direttori dei competenti uffici provinciali in base alla documentazione prodotta e agli accertamenti eseguiti.

     5. Sono ammessi a beneficiare delle provvidenze previste dal presente articolo coloro che abbiano interesse alla ricostruzione della propria azienda o dei propri impianti. Le opere di ricostruzione devono essere ultimate entro 24 mesi dalla data di concessione delle provvidenze. Qualora alla scadenza del predetto termine, gli uffici provinciali competenti accertassero la mancata o parziale esecuzione delle opere, le provvidenze erogate sono corrispondentemente revocate o ridotte con decreto dell'Assessore provinciale competente in materia, ed i relativi importi sono recuperabili ai sensi del regio decreto 14 aprile 1910, n. 639 [4] .

     6. Le domande per la concessione della sovvenzione sono da presentarsi, a pena di decadenza, agli uffici competenti dell'amministrazione provinciale entro un termine da stabilirsi con deliberazione della Giunta provinciale, a partire dalla data di pubblicazione della delimitazione di cui all'articolo 1, comma 2, corredate delle indicazioni dettagliate del danno subito e della documentazione prescritta nei commi precedenti. È data facoltà agli interessati di completare la documentazione anche oltre il termine indicato. Alla domanda è da allegare una dichiarazione contenente la completa esposizione della situazione assicurativa. [5].

     7. Le provvidenze sono corrisposte agli aventi diritto in quanto i relativi beni, danneggiate o distrutti, sino situati nelle zone colpite e comunque facciano parte di imprese aventi sede, filiale, stabilimento, cantiere o altra dipendenza nelle zone stesse.

     8. In caso di danni coperti da garanzia assicurativa o di indennizzi ottenuti ad altro titolo l'impresa beneficiaria dovrà restituire la sovvenzione per la parte non più rapportata al danno rimasto effettivamente a carico.

 

          Art. 2 bis. Sovvenzioni straordinarie. [6]

     1. In deroga a quanto previsto dall'art. 1, a favore delle imprese industriali, artigianali, commerciali, di servizi e delle aziende alberghiere colpite da evento calamitoso può essere concessa una sovvenzione straordinaria fino al 50% dell'ammontare dei danni subiti, se non situate in zone colpite da gravi calamità pubbliche appositamente delimitate.

 

          Art. 3. (Contributi in conto interessi). [7]

     1. Alle imprese di cui all'articolo 1, che in seguito ad eventi calamitosi pubblici abbiano subito danni per mancata o ridotta attività, può essere concesso un contributo costante in conto interessi per un periodo non superiore a due anni commisurato al debito residuo per capitale di mutui aziendali in essere alla data dell'evento calamitoso, fino a un importo massimo di un miliardo di lire. Detto contributo è concesso alle imprese che abbiano subito una contrazione del fatturato di almeno il 30 per cento rispetto al fatturato medio conseguito negli ultimi tre anni. Per le imprese al primo anno di attività o in caso di distruzione dei libri contabili, la contrazione del fatturato è verificata con relazione dell'ufficio estimo della Provincia. Il contributo non può ridurre il tasso di interessi a carico delle imprese al di sotto del 25 per cento del tasso di riferimento valido al momento dell'approvazione del contributo. In caso di estinzione anticipata totale o parziale del mutuo il contributo in conto interessi è sospeso oppure ridotto in proporzione.

     2. Le domande di contributo devono essere presentate entro 15 mesi dalla data di pubblicazione della deliberazione di delimitazione rispettivamente dopo la comparsa dell'epidemia zoologica alla competente ripartizione provinciale, corredate della seguente documentazione:

     – dichiarazione dell'ente creditore sull'esistenza e sulla natura del mutuo, con indicazione specifica del debito residuo per capitale del mutuo in essere al momento dell'evento calamitoso o straordinario nonché del tasso annuo di interessi applicato;

     – documentazione comprovante il minor fatturato conseguito, qualora non sia stata distrutta dall'evento calamitoso.

     3. Il contributo è concesso dall'assessore provinciale competente in materia, tenuto conto della documentazione prodotta e degli accertamenti eseguiti in ordine ai danni dagli uffici provinciali competenti per settore, ed è liquidato direttamente all'ente creditore dai rispettivi direttori d'ufficio sulla base di un piano di ammortamento.

 

          Art. 4. Aziende ristrutturate o riconvertite. [8]

 

          Art. 5. Norme finali.

     1. Le provvidenze della presente legge sono cumulabili con quelle previste dalle leggi di incentivazione economica di settore solo per la parte di investimento eccedente il danno effettivamente ammesso alla sovvenzione di cui all'art. 2.

 

          Art. 6. Norma transitoria. [9]

 

          Art. 7. Disposizioni finanziarie. [10]

 

          Art. 8. Variazioni al bilancio 1987. [11]

 

          Art. 9. Clausola d'urgenza. [12]


[1] Titolo così modificato dall'art. 3 della L.P. 5 aprile 1995, n. 8.

[2] Comma così modificato dall'art. 3 della L.P. 5 aprile 1995, n. 8.

[3] Comma già modificato dall'art. 10 della L.P. 21 gennaio 1988, n. 3, dall'art. 3 della L.P. 5 aprile 1995, n. 8 e dall'art. 15 della L.P. 31 gennaio 2001, n. 2 e così ulteriormente modificato dall'art. 24 della L.P. 14 agosto 2001, n. 9.

[4] Comma così modificato dall'art. 15 della L.P. 31 gennaio 2001, n. 2.

[5] Comma modificato dall'art. 15 della L.P. 31 gennaio 2001, n. 2 e così sostituito dall'art. 24 della L.P. 14 agosto 2001, n. 9.

[6] Articolo aggiunto dall'art. 3 della L.P. 5 aprile 1995, n. 8.

[7] Articolo modificato dall'art. 15 della L.P. 31 gennaio 2001, n. 2 e così sostituito dall'art. 24 della L.P. 14 agosto 2001, n. 9.

[8] Articolo abrogato dall'art. 15 della L.P. 31 gennaio 2001, n. 2.

[9] Articolo abrogato dall'art. 51 della L.P. 14 agosto 2001, n. 9.

[10] Articolo abrogato dall'art. 3 della L.P. 5 aprile 1995, n. 8.

[11] Articolo abrogato dall'art. 3 della L.P. 5 aprile 1995, n. 8.

[12] Articolo abrogato dall'art. 3 della L.P. 5 aprile 1995, n. 8.