§ 87.11.3 - D.L. 18 giugno 1986, n. 277 .
Riporto delle perdite nelle fusioni di società


Settore:Normativa nazionale
Materia:87. Società
Capitolo:87.11 trasformazione fusione e scissione
Data:18/06/1986
Numero:277


Sommario
Art. 1.  [2]
Art. 2.  [3]
Art. 3.      1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle [...]


§ 87.11.3 - D.L. 18 giugno 1986, n. 277 [1] .

Riporto delle perdite nelle fusioni di società

(G.U. 19 giugno 1986, n. 140)

 

 

     Art. 1. [2]

     1. Nell'art. 17 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 598, è aggiunto il seguente comma:

     “ In caso di fusione le perdite delle società che partecipano alla fusione, compresa la società incorporante, non possono essere portate in diminuzione del reddito della società risultante dalla fusione o incorporante per la parte del loro ammontare che eccede quello del rispettivo patrimonio netto quale risulta dalla situazione patrimoniale di cui all'articolo 2502 del codice civile, senza tenere conto dei conferimenti e verssamenti fatti negli ultimi diciotto mesi. La limitazione non si applica alle incorporazioni, con atto di fusione anteriore al 1° gennaio 1988, di società che alla data dell'atto medesimo risultino controllate dalla società incorporante da almeno due anni, o dalla data della loro costituzione, ai sensi dell'articolo 2359, numeri 1 e 3, del codice civile, nonché alle fusioni che abbiano luogo entro il termine indicato fra società che risultino controllate, ai sensi delle richiamate disposizioni del codice civile e per il periodo indicato, da una medesima società o da un medesimo ente”

 

          Art. 2. [3]

     1. La disposizione di cui all'art. 1 ha effetto per le fusioni relativamente alle quali il deposito prescritto dal secondo comma dell'art. 2504 del Codice civile è eseguito dopo la data di entrata in vigore del presente decreto.

     2. La disposizione di cui all'art. 1 non ha tuttavia effetto per le fusioni le cui deliberazioni sono state adottate, da parte di tutte le società partecipanti, fino alla data di entrata in vigore del presente decreto, qualora dal conto dei profitti e delle perdite della società le cui perdite sono riportabili, relativo all'esercizio precedente a quello in cui la fusione è stata deliberata, risulta un ammontare di ricavi, di cui all'art. 2425-bis, parte prima, n. 1, del Codice civile, e un ammontare delle spese per prestazioni di lavoro subordinato e relativi contributi, di cui all'art. 2425-bis, parte seconda, n. 3, del Codice civile, superiore al 40 per cento di quello risultante dalla media degli ultimi due esercizi anteriori.

 

          Art. 3.

     1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.


[1]  Convertito in legge, con modificazioni, dall' art. 1 della L. 8 agosto 1986, n. 487.

[2]  Articolo così sostituito dalla legge di conversione.

[3]  Articolo così sostituito dalla legge di conversione.