§ 63.4.277 - Del.CIPE 10 luglio 2017, n. 52.
Programma operativo complementare Regione Siciliana 2014-2020 (Delibera Cipe n. 10/2015) - Accordo di partenariato 2014-2020 (reg. UE n. 1303/2013).


Settore:Normativa nazionale
Materia:63. Mezzogiorno e aree depresse
Capitolo:63.4 interventi per singole aree
Data:10/07/2017
Numero:52

§ 63.4.277 - Del.CIPE 10 luglio 2017, n. 52.

Programma operativo complementare Regione Siciliana 2014-2020 (Delibera Cipe n. 10/2015) - Accordo di partenariato 2014-2020 (reg. UE n. 1303/2013).

(G.U. 22 novembre 2017, n. 273)

 

     IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 

     Visto il regolamento (UE) n. 1303/2013 recante disposizioni comuni sui Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) 2014/2020;

     Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, che, agli articoli 2 e 3, specifica le competenze del CIPE in tema di coordinamento delle politiche comunitarie, demandando, tra l'altro, al Comitato stesso, nell'ambito degli indirizzi fissati dal Governo, l'elaborazione degli indirizzi generali da adottare per l'azione italiana in sede comunitaria per il coordinamento delle iniziative delle Amministrazioni a essa interessate e l'adozione di direttive generali per il proficuo utilizzo dei flussi finanziari, comunitari e nazionali;

     Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1988, n. 568, recante «Approvazione del regolamento per l'organizzazione e le procedure amministrative del Fondo di rotazione per la attuazione delle politiche comunitarie, in esecuzione dell'art. 8 della legge 16 aprile 1987, n. 183», e sue successive modificazioni e integrazioni;

     Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, relative alla programmazione economica e finanziaria, al coordinamento e alla verifica degli interventi per lo sviluppo economico territoriale e settoriale e delle politiche di coesione, esercitando a tal fine le funzioni attribuite dalla legge in materia di strumenti di programmazione negoziata e di programmazione dell'utilizzo dei fondi strutturali comunitari, prevedendo che lo stesso Presidente del Consiglio dei ministri o il Ministro delegato si avvalgano, per l'esercizio di tali funzioni, del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, ora istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri (PCM) e denominato Dipartimento per le politiche di coesione (DPCoe) con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 dicembre 2014, in attuazione dell'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125;

     Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014), che ai commi 240, 241, 242 e 245 dell'art. 1 disciplina i criteri di cofinanziamento dei programmi europei per il periodo 2014-2020 e il relativo monitoraggio, nonchè i criteri di finanziamento degli interventi complementari rispetto ai programmi cofinanziati dai Fondi strutturali;

     Visto, in particolare, il comma 242 dell'art. 1 della sopracitata legge n. 147/2013, come modificato dall'art. 1, comma 668, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, (legge di stabilità 2015), che ha previsto il finanziamento dei Programmi di azione e coesione a valere sulle disponibilità del Fondo di rotazione di cui all'art. 5 della legge n. 183/1987, nei limiti della dotazione del Fondo stesso stabilita per il periodo di programmazione 2014-2020 dalla Tabella E allegata al bilancio dello Stato, al netto delle assegnazioni attribuite a titolo di cofinanziamento nazionale ai Programmi operativi nazionali e regionali finanziati dai Fondi SIE;

     Visto, in particolare, il comma 245 della legge n. 147/2013 e sue successive modificazioni e integrazioni, che prevede che il monitoraggio degli interventi complementari sia assicurato attraverso le funzionalità del sistema informativo MEF-RGS secondo le specifiche tecniche che sono state successivamente diramate con la circolare MEF-RGS n. 18 del 30 aprile 2015;

     Visti l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003 n. 3 e gli articoli 3 e 6 della legge 13 agosto 2010, n. 136 in materia di Codice unico di progetto (CUP) e le relative delibere attuative di questo Comitato (n. 143/2002 e n. 24/2004);

     Viste le delibere di questo Comitato n. 8/2015 e n. 10/2015 relative all'Accordo di partenariato per la programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020 ed alla definizione dei relativi criteri di cofinanziamento pubblico nazionale adottate in accordo con quanto disposto dalla legge 16 aprile 1987, n. 183;

     Visti il decreto del Presidente della Repubblica in data 12 dicembre 2016, concernente la nomina dei Ministri senza portafoglio e il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) 12 dicembre 2016 recante il conferimento dell'incarico di Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno al prof. Claudio De Vincenti nonchè il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 gennaio 2017 recante la delega di funzioni al Ministro stesso;

     Vista la nota del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno n. 396-P del 7 aprile 2017 e l'allegata nota informativa predisposta dal competente Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, concernente la proposta di adozione del Programma di azione coesione - Programma operativo complementare 2014-2020 (POC) presentato dalla Regione Siciliana, che concorre al perseguimento delle finalità della politica di coesione 2014-2020 attraverso una strategia volta a favorire il raggiungimento degli obiettivi inseriti nei Programmi operativi regionali FESR e FSE;

     Vista la nota del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno n. 527-P del 19 maggio 2017, che integra la documentazione già trasmessa con la suddetta proposta;

     Considerato che la dotazione finanziaria del POC della Regione Siciliana - posta a carico del Fondo di rotazione di cui alla citata legge 16 aprile 1987, n. 183 - deriva dalla differenza fra il valore del cofinanziamento ai Programmi operativi regionali FESR e FSE in un'ipotesi di compartecipazione nazionale al 50% rispetto ad un'effettiva compartecipazione del 25%, considerando la sola quota statale;

     Tenuto conto che la disponibilità complessiva di risorse del Programma complementare così calcolata è di 1.882,30 milioni di euro, di cui 249,27 milioni destinate, con delibera di questo Comitato n. 12/2016, al completamento dei progetti inseriti nella programmazione dei Fondi strutturali 2007/2013, ai sensi del comma 804 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016);

     Considerato che nella nota informativa allegata alla proposta, predisposta dal DPCoe - cui compete il coordinamento dei Fondi SIE per quanto concerne la relativa programmazione - è illustrata, al netto delle risorse dedicate ai completamenti, l'articolazione del POC in «Assi prioritari», per ciascuno dei quali sono indicati la Strategia, le Azioni operative, i Risultati attesi dell'Accordo di partenariato, gli Indicatori di realizzazione e di risultato, i Beneficiari, nonchè il Quadro finanziario, per un ammontare complessivo, al netto delle risorse dedicate ai completamenti, pari a 1.633,03 milioni di euro;

     Considerato che nel piano finanziario illustrato nella nota informativa allegata alla proposta sono compresi anche Assi/azioni attualmente non valorizzati in quanto gli stessi potrebbero essere implementati nell'eventualità futura di dover procedere a rimodulazioni finanziarie tra gli Assi del programma;

     Tenuto conto altresì della programmazione di una prima destinazione delle risorse del Programma pari a 780,22 milioni di euro effettuata con delibera di questo Comitato n. 94/2015, che, tra l'altro, destina 334,62 milioni di euro agli interventi per la depurazione delle acque reflue;

     Tenuto conto che le risorse destinate agli interventi per la depurazione delle acque reflue possono essere assegnate direttamente in gestione al soggetto attuatore, fermo restando l'espletamento delle funzioni di monitoraggio e controllo da parte della Regione Siciliana;

     Considerato che, come rappresentato nella nota informativa del DPCOE allegata alla proposta, l'Autorità ambientale ha escluso che il Programma debba essere assoggettato alla Valutazione ambientale strategica (VAS);

     Considerato che, in attuazione della delibera del CIPE n. 10 del 28 gennaio 2015, sul citato programma della Regione Siciliana la Conferenza Stato-Regioni ha reso il proprio parere favorevole nella seduta del 4 maggio 2017;

     Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);

     Vista l'odierna nota n. 3407-P predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base della presente delibera con le osservazioni e le prescrizioni da recepire nella presente delibera;

     Su proposta del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno;

     Tenuto conto che nel corso della seduta odierna il Ministro della coesione territoriale e del Mezzogiorno ha comunicato che sulla proposta in esame sussiste l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze, la cui formalizzazione sarà acquisita agli atti di questo Comitato;

 

     Delibera:

     1. Approvazione del «Programma di Azione e Coesione 2014-2020 - Programma complementare della Regione Siciliana» e assegnazione di risorse.

     È approvata la programmazione delle risorse del Programma di azione e coesione 2014-2020 - Programma complementare della Regione Siciliana, di cui alla delibera di questo Comitato n. 10/2015, per l'importo di 1.882,30 milioni di euro, di cui 249,27 milioni di euro destinati al completamento dei progetti inseriti nella programmazione dei Fondi strutturali 2007/2013 e 334,62 milioni di euro destinati agli interventi per la depurazione delle acque reflue di cui alla delibera di questo Comitato n. 94/2015, assegnati in gestione al Commissario unico per la depurazione.

     Il valore complessivo del Programma, che viene allegato alla presente delibera e ne costituisce parte integrante, è pari, al netto dei completamenti, a 1.633,03 milioni di euro ed è articolato secondo gli assi prioritari di cui alla successiva tabella 1:

 

Tabella 1.

 

 

     2. Erogazione delle risorse.

     Le risorse assegnate al programma complementare oggetto della presente delibera sono erogate dal Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie, di cui alla legge n. 183/1987, con le seguenti modalità:

     erogazione iniziale pari al 20 per cento delle risorse assegnate al Programma;

     pagamenti intermedi fino al raggiungimento del limite del 90 per cento delle risorse assegnate all'intervento, sulla base di apposite domande di pagamento inoltrate tramite il sistema informativo RGS-IGRUE;

     pagamento del saldo finale nella misura del 10 per cento della dotazione finanziaria complessiva dell'intervento sulla base di apposita domanda di pagamento finale attestante la positiva conclusione dell'intervento.

     Per le risorse relative agli interventi per la depurazione delle acque reflue di cui alla delibera di questo Comitato n. 94/2015, il Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987, su richiesta della Regione Siciliana, provvede ai relativi trasferimenti direttamente in favore della contabilità speciale intestata al Commissario unico per la depurazione.

     3. Disposizioni attuative e monitoraggio.

     La Regione Siciliana, in linea con gli adempimenti previsti dalla citata delibera n. 10/2015, assicura il rispetto della normativa nazionale e comunitaria applicabile agli interventi del Programma e la regolarità delle spese da rendicontare.

     In base a quanto rappresentato nell'allegato Programma complementare, il Sistema di gestione e controllo (Si.Ge.Co.) del POC 2014-2020 della Regione Siciliana, in ottemperanza al principio di separazione delle funzioni di cui all'art. 72, lettera b) del Reg. UE 1303/2014, individua quale Autorità di coordinamento della gestione il Dipartimento regionale della programmazione della Presidenza della Regione Siciliana, quale Autorità di certificazione l'Ufficio speciale dell'Autorità di certificazione presso la Presidenza della Regione Siciliana e quale Autorità di Audit l'Ufficio speciale dell'Autorità di Audit dei programmi cofinanziati dalla Commissione europea presso la Presidenza della Regione Siciliana. Con riferimento alle Linee di azione, riconducibili all'ambito FSE e volte al rafforzamento delle strutture per il settore sociale e sanitario, alla promozione dell'occupazione e dell'inclusione sociale e al rafforzamento del capitale umano e miglioramento della qualità e dell'efficacia dei sistemi formativi e d'istruzione, è individuata, quale Amministrazione capofila, l'Assessorato regionale dell'istruzione e della formazione professionale - Dipartimento dell'istruzione e della formazione professionale.

     La Regione Siciliana, in qualità di Amministrazione titolare del Programma complementare, assicura la rilevazione periodica dei dati di avanzamento finanziario, fisico e procedurale del Programma e li invia al Sistema unitario di monitoraggio presso la Ragioneria generale dello Stato - IGRUE utilizzando le funzionalità del sistema di monitoraggio dei fondi SIE 2014-2020.

     La Regione Siciliana assicura la messa in opera di ogni iniziativa finalizzata a prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali frodi e irregolarità. In tutti i casi accertati di decadenza dal beneficio finanziario concesso, essa è responsabile del recupero e della restituzione delle corrispondenti somme erogate, a titolo di anticipazione, pagamenti intermedi o saldo, al Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987. Ai sensi della normativa vigente, si provvede al recupero di tali risorse anche mediante compensazione con altri importi spettanti alla medesima Amministrazione, sia per lo stesso sia per altri interventi, a carico delle disponibilità del Fondo stesso.

     Il citato Programma complementare dovrà concludere la propria attuazione entro la data già prevista dai regolamenti per la conclusione dei programmi comunitari del ciclo 2014-2020.

     Il DPCoe riferirà almeno annualmente, e in ogni caso su specifica richiesta, a questo Comitato sull'attuazione della presente delibera.

     In conformità con quanto disposto dalla delibera n. 10/2015, in caso di eventuali rimodulazioni finanziarie che non comportino una revisione degli obiettivi strategici e/o una modifica della dotazione finanziaria complessiva, provvedono congiuntamente la Regione Siciliana, quale Amministrazione titolare del Programma, e il Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, quale Amministrazione responsabile del coordinamento dei Fondi SIE di riferimento.

 

Registrata alla Corte dei conti l'8 novembre 2017  Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 1420