§ 1.6.L18 - Regolamento 10 gennaio 2003, n. 48.
Regolamento (CE) n. 48/2003 della Commissione che stabilisce le regole applicabili ai miscugli di ortofrutticoli freschi di specie differenti [...]


Settore:Normativa europea
Materia:1. agricoltura
Capitolo:1.6 interventi di mercato
Data:10/01/2003
Numero:48


Sommario
Art. 1.     
Art. 2.     
Art. 3.     
Art. 4.     


§ 1.6.L18 - Regolamento 10 gennaio 2003, n. 48.

Regolamento (CE) n. 48/2003 della Commissione che stabilisce le regole applicabili ai miscugli di ortofrutticoli freschi di specie differenti contenuti in uno stesso imballaggio di vendita.

(G.U.C.E. 11 gennaio 2003, n. L 7).

 

     LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

     visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

     visto il regolamento (CE) n. 2200/96 del Consiglio, del 28 ottobre 1996, relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore degli ortofrutticoli, modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 545/2002, in particolare l'articolo 2, paragrafo 2,

     considerando quanto segue:

     (1) Gli imballaggi destinati al consumatore che contengono differenti specie di ortofrutticoli si stanno diffondendo sul mercato e permettono di rispondere alle esigenze di taluni consumatori.

     (2) La lealtà degli scambi implica che gli ortofrutticoli freschi venduti in uno stesso imballaggio siano omogenei tra loro per quanto riguarda la qualità. Per i prodotti che non sono normalizzati a livello comunitario è possibile garantire tale omogeneità facendo ricorso a disposizioni generiche.

     (3) Le norme di commercializzazione prevedono disposizioni relative all'etichettatura degli imballaggi contenenti ortofrutticoli. In caso di miscuglio di differenti specie di ortofrutticoli nell'imballaggio è opportuno prevedere disposizioni di etichettatura semplificate rispetto a quelle previste dalle norme, in particolare per tener conto dello spazio disponibile sull'etichetta. Tuttavia, per evitare che gli acquirenti siano indotti in errore, è opportuno prevedere le stesse indicazioni per i prodotti oggetto di norme di commercializzazione come per quelli che non ne sono oggetto.

     (4) Le misure previste dal presente regolamento sono conformi al parere del comitato di gestione per gli ortofrutticoli,

     HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

 

     Art. 1.

     Gli imballaggi di vendita degli ortofrutticoli freschi di peso netto inferiore o uguale a 3 chilogrammi possono contenere miscugli di ortofrutticoli freschi di specie differenti alle seguenti condizioni:

     a) i prodotti siano omogenei per quanto riguarda la qualità e, relativamente a ciascuna specie in questione, conformi alle norme, ai sensi dell'articolo 2;

     b) sugli imballaggi sia apposta una dicitura appropriata, conformemente all'articolo 3;

     c) il miscuglio non sia tale da indurre in errore gli acquirenti.

 

          Art. 2.

     I prodotti che compongono il miscuglio di cui all'articolo 1 devono essere inseriti nella stessa categoria (categoria I, categoria II o categoria Extra, qualora esista una categoria Extra per ciascuno dei prodotti contenuti nel miscuglio).

     Nel caso in cui i miscugli contengano ortofrutticoli che non sono oggetto di norme comunitarie di commercializzazione, essi devono poter essere classificati nella stessa categoria, conformemente alle disposizioni dell'allegato.

 

          Art. 3.

     Le indicazioni esterne apposte sugli imballaggi di vendita di cui all'articolo 1 e/o su ciascuno dei colli che li contengono recano almeno i seguenti elementi:

     a) nome e indirizzo dell'imballatore e/o dello speditore o simbolo di identificazione rilasciato o riconosciuto da un servizio ufficiale. Tuttavia, se viene utilizzata un'identificazione simbolica, la dicitura «imballatore e/o speditore» (o un'abbreviazione equivalente) deve essere indicata accanto al simbolo di identificazione;

     b) nome di ciascuno dei prodotti o specie contenuti nell'imballaggio;

     c) nome della varietà o del tipo commerciale di ciascuno dei prodotti che compongono il miscuglio, se la norma comunitaria di commercializzazione lo esige per gli stessi prodotti non mescolati;

     d) paese d'origine di ciascuno dei prodotti presenti, immediatamente accanto al nome del prodotto corrispondente;

     e) categoria.

     Per gli ortofrutticoli che sono oggetto di norme comunitarie di commercializzazione, le suddette indicazioni sostituiscono quelle previste dalle norme corrispondenti.

 

          Art. 4.

     Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.

 

 

ALLEGATO

Disposizioni relative alla qualità da rispettare per ciascuno dei

prodotti che non sono oggetto di norme di commercializzazione comunitarie

 

     Requisiti minimi di qualità

     In tutte le categorie, tenuto conto delle tolleranze ammesse (cfr. di seguito), i prodotti devono essere:

     - interi,

     - sani; sono esclusi i prodotti affetti da marciume o che presentino alterazioni tali da renderli inadatti al consumo,

     - puliti, praticamente privi di sostanze estranee visibili,

     - praticamente esenti da parassiti,

     - praticamente esenti da attacchi parassitari,

     - privi di umidità esterna anormale,

     - privi di odore e/o sapore estranei.

 

     Categoria Extra

     I prodotti di questa categoria devono essere di qualità superiore e presentare le caratteristiche della varietà e/o del tipo commerciale.

     Essi non devono presentare difetti, ad eccezione di lievissime alterazioni superficiali, che non devono tuttavia pregiudicare l'aspetto globale, la qualità, la conservazione e la presentazione nell'imballaggio del prodotto.

 

     Categoria I

     I prodotti di questa categoria devono essere di buona qualità e presentare le caratteristiche della varietà e/o del tipo commerciale.

     Sono tuttavia ammessi leggeri difetti, a condizione che essi non pregiudichino l'aspetto globale, la qualità, la conservazione o la presentazione nell'imballaggio del prodotto.

 

     Categoria II

     Questa categoria comprende i prodotti che non possono essere classificati nelle categorie superiori, ma che corrispondono alle caratteristiche minime sopra definite.

     Essi possono presentare difetti, purché mantengano le loro caratteristiche essenziali di qualità, conservazione e presentazione.

 

     Tolleranze di qualità

     Per i prodotti non conformi ai requisiti della categoria indicata sono ammesse in ciascuno dei colli le seguenti tolleranze di qualità.

     - Categoria Extra

     Il 5 % in numero o in peso di prodotti non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria I o, eccezionalmente, rientranti nelle tolleranze di questa categoria.

     - Categoria I

     Il 10 % in numero o in peso di prodotti non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II o, eccezionalmente, rientranti nelle tolleranze di questa categoria.

     - Categoria II

     Il 10 % in numero o in peso di prodotti non rispondenti alle caratteristiche della categoria né alle caratteristiche

minime, esclusi i prodotti affetti da marciume o che presentino alterazioni tali da renderli inadatti al consumo.

 

     Omogeneità

     I prodotti devono essere della stessa origine, qualità, varietà o dello stesso tipo commerciale.