§ 4.7.74 - L.R. 16 aprile 1988, n. 18.
Istituzione del Parco dell'Oglio Nord.


Settore:Codici regionali
Regione:Lombardia
Materia:4. assetto del territorio
Capitolo:4.7 parchi e riserve
Data:16/04/1988
Numero:18


Sommario
Art. 1.  Istituzione del Parco.
Art. 2.  Confini.
Art. 3.  Ente di gestione.
Art. 4.  Statuto del Consorzio.
Art. 5.  Direttore.
Art. 6.  Personale.
Art. 7.  Formazione del piano territoriale.
Art. 8.  Comitato di coordinamento.
Art. 9.  Norme di salvaguardia.
Art. 10.  Norma transitoria.
Art. 11.  Relazione di compatibilità ambientale.


§ 4.7.74 - L.R. 16 aprile 1988, n. 18. [1]

Istituzione del Parco dell'Oglio Nord.

(B.U. 20 aprile 1988, n. 16, 1° suppl. ord.).

 

Art. 1. Istituzione del Parco.

     1. E' istituito il Parco naturale dell'Oglio Nord, ai sensi del capo II, titolo II, della L.R. 30 novembre 1983, n. 86 «Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l'istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale» e successive modificazioni.

 

     Art. 2. Confini.

     1. Il parco comprende le aree delimitate nella planimetria in scala 1:25.000 (Allegato A), così come descritte nell'Allegato B, che formano parte integrante della presente Legge.

     2. I confini del parco sono delimitati, a cura del Consorzio di cui al successivo art. 4, da tabelle con la scritta «Parco dell'Oglio Nord» aventi le caratteristiche di cui all'art. 32 della L.R. 30 novembre 1983, n. 86.

 

     Art. 3. Ente di gestione.

     1. La gestione del parco è affidata ad un Consorzio fra i Comuni di: Sarnico, Villongo, Paratico, Credaro, Castelli Calepio, Capriolo, Palazzolo sull'Oglio, Palosco, Pontoglio, Cividate al Piano, Calcio, Urago d'Oglio, Pumenengo, Rudiano, Roccafranca, Torre Pallavicina, Soncino, Orzinuovi, Genivolta, Villachiara, Azzanello, Borgo S. Giacomo, Castelvisconti, Bordolano, Quinzano d'Oglio, Corte de' Cortesi, Verolavecchia, Robecco d'Oglio, Pontevico, Corte de' Frati, Alfianello, Seniga, Scandolara Ripa d'Oglio, Gabbioneta Bina Nuova e le Province di Bergamo, Brescia e Cremona.

 

     Art. 4. Statuto del Consorzio.

     1. Lo Statuto del Consorzio deve prevedere:

     a) l'affidamento della direzione tecnica del parco ad un direttore;

     b) l'istituzione di un comitato scientifico;

     c) forme e modalità di periodica consultazione con scadenza almeno semestrale, anche attraverso la partecipazione alle riunioni dell'assemblea, su invito del Presidente del Consorzio, senza voto deliberativo, dei rappresentanti delle associazioni culturali, naturalistiche, ricreative, venatorie e piscatorie operanti nella zona, dei rappresentanti delle categorie economiche maggiormente interessate, ed in particolare di quelle agricole, nonché dei rappresentanti dei Consorzi di bonifica ed irrigazione.

 

     Art. 5. Direttore.

     1. Il direttore tecnico del parco è nominato, per la durata di cinque anni, tra esperti provvisti dei necessari requisiti di professionalità e può essere confermato.

     2. La nomina è disposta dall'assemblea del Consorzio, previo avviso pubblico e valutazione comparativa tra i candidati.

     3. Il direttore può essere altresì scelto per chiamata tra coloro che rivestono la carica di direttore di altro parco nazionale o regionale. L'assunzione della carica di direttore tecnico del parco dell'Oglio Nord comporta la decadenza dall'eventuale carica di direttore tecnico di altro parco nazionale o regionale.

     4. Il direttore è membro di diritto del comitato scientifico e partecipa con voto consultivo alle riunioni del Consiglio direttivo del Consorzio.

 

     Art. 6. Personale.

     1. Fino a quando non si provvederà alla determinazione della pianta organica, il Consorzio può avvalersi di personale messo a disposizione dalla Regione e dagli Enti consorziati, ovvero di personale assunto a tempo determinato, con le procedure previste dalla vigente legislazione regionale in materia.

 

     Art. 7. Formazione del piano territoriale.

     1. Il piano territoriale di coordinamento del parco è adottato dal Consorzio entro due anni dalla data di entrata in vigore della presente Legge ed è approvato secondo le modalità previste dall'art. 19 della L.R. 30 novembre 1983, n. 86.

     2. In deroga a quanto previsto dal quarto comma dell'art. 22 della L.R. 30 novembre 1983, n. 86, il gruppo di esperti in problemi di tutela ambientale e di pianificazione territoriale è costituito dalla Giunta Regionale sentito il comitato di cui al secondo comma del succitato art. 22.

 

     Art. 8. Comitato di coordinamento.

     1. Al fine di realizzare un'unitarietà di pianificazione e di gestione con il territorio del Parco dell'Oglio Sud, è costituito, entro 30 giorni dalla data di costituzione dei relativi Consorzi, un comitato di coordinamento composto da:

     a) l'assessore regionale competente, o suo delegato, che svolge le funzioni di Presidente;

     b) i Presidenti dei Consorzi dei Parchi dell'Oglio Nord e dell'Oglio Sud e dei Vice Presidenti.

     2. Le funzioni di segreteria sono svolte da un funzionario del «servizio tutela ambiente naturale e parchi» della Giunta Regionale.

     3. Compete al comitato:

     a) assicurare la coerenza e la compatibilità tra le previsioni dei relativi piani territoriali di coordinamento, nonché dei piani di gestione e dei regolamenti d'uso;

     b) coordinare l'attività dei consorzi;

     c) esprimere parere alla Giunta Regionale quando richiesto, sugli atti che interessano il territorio dei due parchi.

 

     Art. 9. Norme di salvaguardia. [2]

     1. Fatte salve le disposizioni più restrittive previste dagli strumenti urbanistici vigenti, da altre Leggi Regionali o dagli atti istitutivi delle riserve naturali, all'interno del perimetro del parco, fino alla data di pubblicazione della proposta del piano territoriale e comunque per non oltre tre anni dall'entrata in vigore della presente Legge, si applicano le norme di salvaguardia di cui ai successivi commi.

     2. Le disposizioni del presente articolo, fatti salvi i divieti di cui ai successivi commi 8 e 9, non si applicano, comunque, nelle zone già definite dagli strumenti urbanistici come edificate o edificabili destinate alla residenza, all'industria, all'artigianato e al terziario, nonché nelle relative zone per servizi.

     3. Nelle zone agricole è consentita la costruzione delle sole strutture edilizie strettamente pertinenti la conduzione di fondi agricoli, nel rispetto delle disposizioni di cui alla L.R. 7 giugno 1980, n. 93, limitatamente ad imprese agricole che abbiano le seguenti caratteristiche:

     a) imprese con attività diretta esclusivamente alla coltivazione del fondo e/o alla silvicoltura e alla floricoltura; per le serre è consentito il rapporto massimo di copertura del 5% della superficie aziendale;

     b) imprese dedite ad allevamento di bovini, equini, ovini, ovvero ad allevamenti avicoli o cunicoli, che dispongano per l'attività di allevamento di almeno un ettaro di terreno agricolo per ogni 40 q.li di peso vivo di bestiame;

     c) imprese dedite ad allevamento di suini, che dispongano per l'attività di allevamento di almeno un ettaro di terreno agricolo per ogni 20 q.li di peso vivo di bestiame.

     Sono soggette ad autorizzazione da parte del Presidente del Consorzio le nuove costruzioni o l'ampliamento di quelle esistenti relative a imprese suinicole con carico di bestiame vivo per ettaro agricolo compreso tra 20 e 40 q.li.

     4. Le imprese di cui al comma precedente possono altresì esercitare attività di trasformazione dei prodotti, purché le materie prime trasformate provengano prevalentemente dall'attività di coltivazione dei terreni aziendali o dall'attività di allevamento esercitata nei limiti di cui al precedente terzo comma.

     Nel computo del terreno a disposizione delle imprese agricole e delle imprese cooperative deve essere considerato anche quello ora esistente all'esterno del parco e al servizio delle imprese richiamate.

     5. In tutto il territorio del parco, con esclusione delle zone di cui al precedente secondo comma sono vietati:

     a) la costruzione di recinzioni delle proprietà se non con siepi, salve le recinzioni temporanee a protezione delle aree di nuova piantagione, delle aree di allevamento allo stato brado, e quelle strettamente pertinenti agli insediamenti edilizi, urbani, agricoli, stalle all'aperto, per le quali è comunque richiesta l'autorizzazione edilizia;

     b) la chiusura di sentieri pubblici o di uso pubblico;

     c) la chiusura degli accessi ai corpi d'acqua;

     d) l'ammasso anche temporaneo di materiali di qualsiasi natura all'esterno delle aree di pertinenza degli insediamenti produttivi o dei cantieri nei quali tali materiali vengono utilizzati, fatta eccezione per l'ammasso di materiali quali stallatico, terricciati, foraggi insilati, fieni, stocchi e paglie, legnami ed altri prodotti aziendali connessi con la normale pratica agronomica;

     e) l'esposizione di cartelli manufatti pubblicitari di qualunque natura e scopo, esclusa la segnaletica per il servizio del parco e quella viaria e turistica;

     f) il livellamento dei terrazzamenti e dei declivi, fatta salva la normale sistemazione idraulica ed irrigua dei campi;

     g) il transito con mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali e comunali e dalle strade vicinali gravate da servitù di pubblico passaggio, fatta eccezione per i mezzi di servizio e per quelli occorrenti all'attività agricola e forestale;

     h) l'allestimento e l'esercizio di impianti fissi e di percorsi e tracciati per attività sportive da esercitarsi con mezzi motorizzati;

     i) la distruzione o l'alterazione di zone umide, quali: paludi, torbiere, stagni, lanche, fontanili, fasce marginali dei fiumi e dei laghi, ivi comprese le praterie ed i boschi inondati lungo le rive;

     l) per i natanti da diporto aventi propulsione a motore, superare la velocità di 10 km/h, ad eccezione delle attività di collaudo delle imbarcazioni da parte delle aziende produttrici insediate lungo il fiume, nel solo tratto compreso tra la diga in località Masnadora e il ponte di via Roma che collega Paratico e Sarnico;

     m) nelle lanche e nelle mortizze, la navigazione a motore;

     n) la navigazione dei natanti da diporto con motore di potenza superiore ai 15 HP.

     6. Gli interventi anche di carattere colturale che comportino alterazioni alla morfologia del terreno, ovvero trasformazioni dell'uso dei suoli anche non boscati, fatte salve le normali rotazioni agricole - ivi compresa la coltura del pioppo - sono soggetti alla disciplina prevista dall'art. 6 della L.R. 27 gennaio 1977, n. 9.

     7. Il taglio di piante arboree isolate o inserite in filari, nonché di siepi arboree o arbustive lungo il margine di strade, corpi d'acqua o coltivi è soggetto alla disciplina di cui all'art. 8 della L.R. 27 gennaio 1977, n. 9. Sono fatti salvi gli interventi di potatura, scalvatura e ordinaria manutenzione.

     8. E' vietata l'apertura di nuove cave.

     9. E' vietata l'attivazione di nuove discariche di qualsiasi tipo, salvo quelle a scopo di bonifica o di ripristino ambientale, che possono essere autorizzate, sentito il Consorzio del parco, dalla data della formazione dei suoi organi.

     10. E' vietato l'allestimento e l'ampliamento dei campeggi stabili e dei villaggi turistici di cui alla L.R. 10 dicembre 1981, n. 71.

     11. La costruzione di nuove opere destinate all'itticoltura e all'acquacoltura e l'ampliamento delle opere esistenti sono subordinate all'autorizzazione da parte del Presidente del Consorzio.

     12. Per l'esecuzione delle opere di difesa spondale e sistemazione idraulica e delle altre opere previste dagli artt. 97 e 98 del t.u. approvato con R.D. 25 luglio 1904, n. 523, l'amministrazione competente deve acquisire il parere preventivo del Consorzio del parco.

     13. La costruzione e l'ampliamento di strade di collegamento intercomunale, anche se prevista dagli strumenti urbanistici vigenti, è subordinata al parere favorevole del Consorzio del Parco.

 

     Art. 10. Norma transitoria.

     1. Fino alla data di prima elezione del Presidente del Consorzio, le competenze allo stesso attribuite dalla L.R. 27 gennaio 1977, n. 9, come integrate dal sesto e dal settimo comma del precedente art. 9, nonché le competenze di autorizzazione di cui al terzo e all'undicesimo comma del medesimo articolo, spettano ai Presidenti delle amministrazioni provinciali competenti per territorio.

 

     Art. 11. Relazione di compatibilità ambientale.

     1. Ai fini dell'espressione del parere di cui alla lettera b) del primo comma dell'art. 21 della L.R. 30 novembre 1983, n. 86 e fino alla data di entrata in vigore della L.R. relativa all'applicazione delle procedure di valutazione di impatto ambientale, i progetti di infrastrutture pubbliche ricadenti nel territorio del parco dovranno essere accompagnate da una relazione di compatibilità ambientale, per la parte insistente sul territorio del parco stesso.

     2. La relazione di cui al precedente comma deve essere presentata, da parte del proponente, al Presidente del Consorzio del Parco, il quale, entro i successivi 120 giorni, esprime parere all'autorità competente al rilascio dell'autorizzazione, ovvero alla Regione in caso di progetti di infrastrutture di interesse statale, per l'intesa di cui all'art. 81 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616.

     3. Sono esclusi dalla presentazione della relazione di compatibilità ambientale i progetti di opere igienico-ambientali, quali fognature e impianti per la depurazione delle acque.

     4. Fino alla data di prima elezione del Presidente del Consorzio del parco, la relazione di cui al presente articolo è presentata alla Provincia e trasmessa in copia al settore Ambiente ed Ecologia della Giunta Regionale.

 

 

Allegato A

 

Planimetria in scala 1:25.000

 

     (Omissis).

 

 

Allegato B

 

Relazione descrittiva dei confini

 

A - Sponda destra (descrizione da nord a sud)

 

Sarnico

     Partendo dal ponte sul fiume Oglio che collega Sarnico con Paratico, il confine del parco corre in direzione ovest, costeggiando il fiume stesso, fino alla Località Fosio, dove all'altezza della chiesa di via Manzoni devia in direzione nord-nord-est per via dei Mille che segue per circa 200 m fino ad incrociare la sponda fluviale del torrente Guerna.

     Si segue lungo la stessa fino a «C.na ai Prati» e quindi il Torrente fino al ponte della SP n. 91, ivi si piega ad est per circa 100 m e poi a nord-ovest lungo la via S. Nazzaro fino all'imbocco con la strada privata di Villa «Rocchetta»; si include la villa seguendo il muro di cinta e quindi lungo limiti di mappali si raggiunge la sponda del Torrente Guerna che si segue nuovamente fino a raccordarsi con la SP n. 91, che percorsa in direzione sud segna il confine fino al limite amministrativo tra i Comuni di Sarnico e Villongo.

 

Villongo

     Proveniente dal Comune di Sarnico, il confine del Parco segue la SP n. 91 fino alle prime abitazioni di Villongo, ivi si segue la scarpata fluviale che passa al di sotto dell'edificato per raggiungere la sponda del fiume Oglio che si segue in direzione sud fino al confine comunale di Credaro.

 

Credaro

     Si prosegue lungo il fiume Oglio sul terrazzo morfologico, fino ad incontrare e seguire via del Maglio prima verso sud poi verso ovest fino al cimitero incluso. Il confine del parco piega a sud su limiti di mappali per 350 ml circa quindi piega ad ovest lungo una campereccia che porta alla comunale Credaro-Trebecco e successivamente sempre in direzione ovest fino al confine comunale con Castelli Caleppio.

 

Castelli Caleppio

     Si segue il confine amministrativo comunale in direzione nord-ovest per circa 200 m per piegare poi in direzione sud-ovest all'altezza di via Casali che si percorre in direzione Castelrampino per circa 600 m sino al limite dell'edificato; si prosegue per «Vicolo Belvedere» fino a raggiungere la SP n. 91 scontornando l'edificato, si percorre la stessa SP in direzione sud-ovest sino all'abitato di Castel de' Conti che viene incluso e si devia quindi in direzione est per raggiungere la roggia che a sud delimita l'edificato.

     Il confine prosegue poi lungo la strada che da Capriolo porta a Tagliuno per circa 1 km, quindi si stacca dalla stessa per seguire il precedente orlo del terrazzo del fiume piegando dapprima ad ovest e poi a Sud delimitando l'edificato che ne rimane escluso. Ci si reimmette quindi sulla SP per Palazzolo che viene percorsa in direzione sud fino al confine amministrativo delle Province di Brescia e Bergamo.

 

Palazzolo sull'Oglio

     Il confine del parco prosegue sulla SP n. 84 per un breve tratto, quindi, sempre in direzione sud lungo la strada comunale che interseca il nucleo storico, fino ad incrociare la SS 573. Il confine del parco devia verso nord-ovest lungo la statale fino ad incrociare e percorrere la strada che porta a frazione Foglia, superate le abitazioni il confine si assesta sul terrazzo morfologico che segue fino al confine comunale.

 

Palosco

     Il confine del parco segue in direzione nord per circa 450 m il limite amministrativo del Comune fino ad incontrare una campereccia che segue in direzione ovest per circa 500 m. Il confine del parco segue in direzione sud per circa 1.0 km il torrente Rillo (incluso). Attestandosi sulla sponda orografica destra del corso d'acqua il confine segue prima verso sud e poi verso est fino ad incontrare a seguire la campereccia che porta al cimitero. Seguendo la citata campereccia il confine arriva al cimitero escludendolo, indi prosegue appoggiandosi alla roggia e sale fino ad incontrare via Cherio. Il confine del parco segue via Cherio in direzione sud per circa 1.0 km fino a cascina Roda, quindi per una campereccia in direzione di cascina Mottella fino ad arrivare al confine comunale.

 

Cividate

     Si prosegue in direzione sud seguendo la stessa campereccia sino alle prime abitazioni di Cividate; si piega poi ad est per scontornare l'edificato e dopo 200 metri si raggiunge la strada alzaia dell'Oglio che coincide con il terrazzo, si segue la stessa per circa 400 m per immettersi sulla SP per Calcio che si segue fino all'altezza di località Madonna delle Ceredine; ivi piegando a sud-est si segue per circa 1.400 m il bordo del terrazzo morfologico per ritornare poi sulla stessa SP che viene percorsa in direzione sud fino al confine amministrativo in località «Cascina Motella».

 

Calcio

     Si prosegue sulla SP sino a località «Oleificio Martinelli», ivi si piega ad est per circa 100 m e quindi a sud fino a raggiungere la circonvallazione, quindi di nuovo ad est per 750 m circa fino alla SS 11 che si segue in direzione del centro abitato di Calcio. A Calcio inglobato il Castello si devia a sud per circa 250 m e poi a sud-est scontornando l'edificato per poi, piegando ad ovest per circa 700 m, raggiungere lungo una campereccia C.na Filatoio. Il confine del parco prosegue in direzione sud-est lungo la roggia «Donna» sino ad intersecare il «Naviglio Civico di Cremona», e poi di seguito e lungo una campereccia sempre in direzione sud- est verso C.na S. Antonio e quindi Pumenengo.

 

Pumenengo

     Giunti all'altezza delle prime costruzioni dell'abitato si piega a est per 250 m circa per raggiungere l'orlo del terrazzo morfologico che si segue in direzione sud fino ad incrociare la SP per Rudiano; ivi seguendo il percorso pedonale adiacente alle abitazioni ed includendo l'area a verde si prosegue per via XXV Aprile, P.zza Giovanni XXIII e via S. Giorgio includendo l'area destinata ad attrezzature sportive posta a sud-ovest della chiesa. Il confine prosegue poi per circa 3 km lungo la strada che porta a Torre Pallavicina, fino al confine amministrativo.

 

Torre Pallavicina

     Il confine segue per circa 500 m in direzione Est lungo la campereccia fino al terrazzo morfologico, piega a Sud lungo lo stesso e lo segue per circa 3 km fino ad incrociare la strada per C.na cà della Vigna, quindi piega nuovamente verso ovest, fino al confine comunale con Soncino.

 

Soncino

     Si prosegue in direzione sud lungo la SP 39 fino ad incrociare il «Naviglio Nuovo», ci si attesta sulla riva destra dello stesso e sempre in direzione sud si prosegue sino a C.na Tinazzo, si include il parco posto a sud-ovest tra la stessa e C.na Tinazzetto, e ci si immette sulla SP 39.

     Giunti alle prime abitazioni di Soncino piegando ad ovest si include il nucleo storico seguendo il «Naviglio Nuovo», si include la Rocca di Soncino, quindi si piega ad ovest e poi a sud lungo una Seriola, sino a reimmettersi sul «Naviglio Nuovo», che si segue fino a circa 700 m in direzione sud si raggiunge C.na Viola da dove si prosegue scontornando l'abitato di Villacampagna, lungo la roggia «Botticella» fino ad immettersi, dopo 500 m, sulla SS n. 498 che si segue in direzione sud per circa 1 km fino al confine comunale.

 

Genivolta

     Il confine del parco prosegue lungo la SS n. 498 fino alle prime abitazioni di Genivolta indi piega ad est per 500 m circa scontornando il quartiere Casenuove, prosegue in direzione sud-sud-est, adiacente all'abitato escludendo C.na Castello e devia poi verso sud sull'orlo del terrazzo seguendo lo stesso per 1 km, circa. Al cimitero, che viene escluso, ci si immette per un breve tratto sulla strada per Azzanello che viene percorsa, in direzione sud-est, per 230 m, prima di prendere, in direzione sud-ovest, verso località «Tredici Ponti».

     Qui il confine del parco segue il Naviglio Grande per circa 2,5 km in direzione sud-est fino al confine comunale di Azzanello, includendo tutta la fascia di Canali.

 

Azzanello

     Si segue il Naviglio Grande fino ad incrociare la SP n. 46 che si segue in direzione est per 100 m, ivi attraverso linee di mappali, in direzione nord per 500 m circa sino a raggiungere la roggia Cavallara che si segue per 600 m circa in direzione est-sud-est. Il tracciato prosegue quindi verso nord, unitamente a confini di mappali fino ad incontrare la strada «Genivolta-Azzanello» in località «La Madonnina», si segue la stessa in direzione Azzanello escludendo l'insediamento industriale posto immediatamente a nord e si prosegue all'interno del centro abitato includendo le abitazioni poste a est fino a raggiungere la SP 25 che si segue sino al confine amministrativo con Castelvisconti.

 

Castelvisconti

     Proveniente da Azzanello il confine del parco segue la strada per Castelvisconti per 1 km, devia quindi a nord verso Acqualunga per circa 750 m, piega poi a est lungo la Roggia posta a nord del paese sino ad intersecare la strada che porta a C.na Boschetta, si continua per circa 150 m e ivi piegando a sud per 100 m seguendo linee di mappali fino ad incrociare il canale d'irrigazione che si segue verso est per 350 m. Si incrocia la strada per C.na S. Antonio, si piega a sud fino ad incrociare la strada Castelvisconti-Bordolano, la si percorre per 1,200 km in direzione Bordolano fino al confine comunale.

 

Bordolano

     Proveniente dal confine comunale, il limite del parco prosegue nella SP n. 25 fino a località S. Maria della Neve.

     Si segue la stessa in direzione Bordolano includendo il parco e la Villa Zaccaria sino ad incrociare la strada comunale che seguita in direzione sud si congiunge alla SP n. 86; ivi il confine del parco devia ad est lungo la strada campestre e quindi lungo il terrazzo, escludendo gli insediamenti industriali posti a nord, si immette sulla strada per loc. Gussola all'altezza di Ca' Bianca. Il confine del parco prosegue per circa 1 km lungo la stessa strada comunale, sino a raggiungere il confine amministrativo.

 

Corte de' Cortesi

     Il confine del parco segue il limite amministrativo in direzione nord per 80 metri circa, deviando poi verso est si include «C.na Gussolo», si prosegue lungo il terrazzo morfologico per circa 200 m fino ad incrociare una campereccia che si percorre sempre in direzione est per 650 m circa.

     Ivi si piega verso sud lungo la strada vicinale che porta ad est, che porta a C.na Solitaria, quindi a sud per circa 300 m per piegare verso est, lungo camperecce e terrazzo morfologico fino al confine comunale con Robecco d'Oglio.

 

Robecco d'Oglio

     Partendo dal predetto confine comunale, si segue in direzione est la campereccia per l'ex mulino Debasso, si giunge nei pressi dell'abitato di Monasterolo; si include la parte più antica dello stesso deviando lungo la Roggia a sud della chiesa, si costeggia il muro di cinta del parco privato deviando ad est, e quindi in direzione sud, si segue la campereccia che conduce al terrazzamento. Si piega quindi ad est seguendo la campereccia posta sul terrazzo per circa 1.200 m, ivi si piega a sud per linee di mappali per 300 m e quindi di nuovo in direzione sud-sud-est, seguendo la rotabile che porta a «Podere Clarissa», si raggiunge dopo 1.200 m la linea ferroviaria CRBS.

     Si segue la stessa in direzione nord-est sino alla stazione di Robecco d'Oglio dove il confine piega a sud-est lungo il viale di accesso della stessa. Ivi si segue in direzione sud la SS n. 45 bis sino all'altezza del «Parco di Villa Barni»; si escludono le scuole e deviando a sud lungo la Roggia adiacente un giardino privato si raggiunge il terrazzo.

     Si segue lo stesso in direzione sud-est scontornando il nuovo quartiere, ivi il confine devia a sud lungo una campestre che porta a Cascina Guzzafame, si raggiunge la stessa e si prosegue lungo la strada comunale sino al confine amministrativo.

 

Corte de' Frati

     Il confine del parco prosegue lungo la strada comunale in direzione Pieve Grumone e quindi Alfiano Nuovo fino a raggiungere C.na Cadellora e quindi il confine amministrativo tra Corte de' Frati e Scandolara Ripa d'Oglio.

 

Scandolara Ripa d'Oglio

     Dal confine con il Comune di Corte de' Frati il confine del parco segue per 750 m la strada per Scandolara Ripa d'Oglio dopo di che scontornando interamente a nord l'abitato di Pieve Fiammena e seguendo in linea retta confini di mappali esclude l'abitato di Scandolara Ripa d'Oglio. Il tracciato piegando a sud all'altezza del campo sportivo, ne segue il lato occidentale e dopo aver incluso il castello, scontornate le ultime abitazioni, si immette sulla strada per Gabbioneta fino al confine comunale.

 

Gabbioneta - Binanuova

     Sempre seguendo la strada per Gabbioneta il confine giunge alle prime abitazioni. Da qui il limite è segnato da un fossato che corre a nord di Gabbioneta appena sotto l'orlo del terrazzo. Si prosegue lungo la strada comunale fino all'incrocio con la SP 38. Da qui si continua in direzione sud-est escludendo gli insediamenti industriali fino a raggiungere il Dugale Aspice.

     Ripresa per 370 m la strada provinciale per Pessina si devia a sinistra sulla strada per C.na Rocca fino al confine comunale che coincide con il confine limite del Parco dell'Oglio Nord.

 

B - Sponda sinistra (descrizione da sud a nord)

 

Seniga

     Dal confine comunale e provinciale, corrispondente al fiume Mella, il tracciato piega ad ovest prima lungo un terrazzamento morfologico e poi sulla campereccia che passa per Ca' del Conte e porta all'incrocio con la strada che collega Seniga con Milzano.

     Ivi si devia a sud-ovest verso l'abitato di Seniga fino ad incrociare la comunale che, proseguendo verso ovest, porta fuori dal paese.

     Giunti in prossimità di C.na Roccolo il confine seguendo la campereccia per C.na Feniletto si immette sulla strada per Alfianello, seguendola in direzione ovest fino al confine comunale.

 

Alfianello

     Dal confine comunale con il Comune di Seniga si prosegue in direzione di C.na Costa seguendo un canale scolatore fino ad incrociare e oltrepassare la campereccia che porta a F.le Bianco.

     Quindi sempre in direzione ovest si oltrepassa la vigna Bellini, ci si immette sulla campereccia per C.na Rovada giungendo fino al confine amministrativo con il Comune di Pontevico.

 

Pontevico

     Partendo dal confine amministrativo con il Comune di Alfianello, il confine del parco dopo aver scontornato C.na Rovada segue la comunale per loc. Chiesuola per 900 ml; indi devia a sud-ovest in direzione C.na Sabbionere di mezzo per 400 ml circa. Mantenendosi sempre sulla strada il confine del parco raggiunge Sabbionere di sotto includendolo; ivi seguendo la rotabile in direzione nord-ovest per 400 ml ingloba nel territorio del parco C.na Colombere. Mantenendo linee di mappali ci si sposta per 1.400 ml verso l'abitato di Pontevico intersecandone la comunale che transita a sud del cimitero. Si segue quest'ultima fino a raggiungere la sopracitata struttura che viene esclusa; indi si prosegue in direzione ovest, nord- ovest attestandosi al limite degli insediamenti presenti, si scontornano gli edifici ed il castello in prossimità della SS 45, quindi il confine del parco segue il terrazzo alluvionale immediatamente ad ovest dell'edificato fino all'altezza del ponte sul fiume Strone, indi piega ad ovest lungo la strada per Quinzano d'Oglio (SP 64) e la segue fino a Fienile Basso e il confine comunale.

 

Verolavecchia

     Il confine del parco prosegue sulla SP 64 fino ad incrociare la strada comunale Monticelli d'Oglio-Villanuova deviando a nord per 200 m e seguendo la stessa. Il confine passa a sud dell'abitato di Villanuova, escludendolo, per proseguire in direzione nord-ovest, lungo la strada che conduce a C.na Bianca fino ad incontrare la Roggia Provaglia per poi mantenere il confine amministrativo con il Comune di Quinzano d'Oglio per 1.400 m circa.

 

Quinzano d'Oglio

     Il tracciato, mantenendo la strada che da C.na Bianca porta verso Quinzano d'Oglio, prosegue per 600 m per poi deviare, lungo linee di mappali, in direzione ovest fino a giungere a Fienile S. Ambrogio. Ivi continua verso nord, in coincidenza con il terrazzamento morfologico, fino ad incrociare la Roggia Saverona, e prosegue nuovamente sulla barriera naturale per scontornare l'abitato di Quinzano d'Oglio fino ad intersecare la strada per Bordolano.

     Il confine del parco prosegue sulla strada in direzione sud-ovest per 400 m, per poi deviare a nord lungo la rotabile che porta a C.na Brasile; ivi si attesta lungo il terrazzamento morfologico e, mantenendo la direzione sopracitata, scontorna C.na Convento prima di immettersi sulla campereccia che porta a loc. Le Fontane. Indi prosegue lungo il terrazzo fino ad incrociare la Roggia Acqualunga.

 

Borgo S. Giacomo

     Il tracciato, partendo dal confine amministrativo con il Comune di Quinzano d'Oglio, segue la Roggia Acqualunga fino ad intersecare la strada per località S. Pietro. Quindi la percorre in direzione nord per 500 m, e all'altezza della cappelletta devia a ovest fino a congiungersi con la strada Acqualunga-Borgo S. Giacomo. Si percorre quest'ultima in direzione nord fino al cimitero e, passandone a sud, la si esclude, prima di congiungersi con la Roggia Fratta, che si segue fino al confine amministrativo con il Comune di Villachiara.

 

Villachiara

     Il confine del parco, partendo da C.na Rampino, segue in direzione ovest la strada che congiunge la sopracitata località con la comunale Villagana-Villachiara, fino ad incrociare quest'ultima e percorrerla in direzione nord per 650 m circa.

     Raggiunte le prime abitazioni il confine devia ad ovest lungo il sentiero adiacente a C.na Mazzano fino a congiungersi con la strada asfaltata per Bonpensiero. Da loc. Bonpensiero il tracciato segue, in direzione nord la strada per località Martinenghe e, scontornando l'abitato, devia in direzione ovest per circa 400 m, indi devia ancora in direzione nord verso loc. Barco fino al confine comunale.

 

Orzinuovi

     Dal limite comunale, il confine prosegue sulla strada verso loc. Barco e la percorre in direzione nord-est; dopo 700 m circa giunge al Fienile Nosotto di sotto da qui proseguendo in direzione nord incrocia la Seriola Conta che segue per 1.300 m circa fino a raggiungere la statale n. 235 che collega il Comune di Soncino con il Comune di Orzinuovi.

     Il confine del parco prosegue su quest'ultima, in direzione ovest, per circa 250 m, prima di deviare a nord e poi a est scontornando l'allevamento di suini. Da qui in direzione nord seguendo la Seriola Conta, il tracciato giunge fino a C.na Rondinella, e mantenendo la stessa direzione si congiunge con la strada che porta a C.na Belprato, raggiunta la quale devia in direzione ovest per circa 400 m fino ad intersecare la Seriola Comunella.

 

Roccafranca

     Il confine del parco seguendo la Seriola Comunella volge a nord fino alla C.na Conti per poi deviare a nord-est «lungo la strada comunale dell'Oglio, indi attraverso linee di mappali si giunge alla Roggia Rovada (esterna al vincolo). Piegando ancora lungo linee di mappali si giunge alla strada provinciale Francesca, che viene percorsa fino al confine con il Comune di Rudiano» (testo ex L. 1497/39).

 

Rudiano

     Proseguendo sulla provinciale si giunge fino a C.na Breda per poi deviare a sud fino a incrociare la Roggia Serioletta, che viene seguita in direzione nord, scontornando l'abitato di Rudiano, fino ad arrivare al terrazzamento morfologico. Quindi si segue quest'ultimo fino al confine comunale.

 

Urago d'Oglio

     Rimanendo sul terrazzo, il confine, escludendo Urago d'Oglio, prosegue fino al ponte che mette in comunicazione il predetto Comune con Calcio. Superatolo si prosegue sull'orlo del terrazzo fino nei pressi della C.na Corada per poi deviare ad est lungo un antico compluvio per circa 500 m. Quindi si devia a nord lungo la campereccia che porta a Fenil Noce per poi immettersi sulla SS 469 in direzione Pontoglio.

 

Pontoglio

     Tenendo la direzione della SS 469, all'altezza di C.na Galbenino, il confine segue la roggia, parallela alla strada fino a nord del centro abitato di Pontoglio in loc. S. Marta. Si devia a nord-est sulla vicinale che si segue fino a C.na S. Martino, per poi proseguire, lungo linee di mappali fino ad incrociare la strada per Palazzolo sull'Oglio.

 

Palazzolo sull'Oglio

     Dal confine comunale il confine del Parco segue la SP 85 fino all'incrocio della stessa con la SS 573, indi si attesta sul terrazzo morfologico e di seguito sulla «Seriola vecchia di Chiari» che segue fino a 100 m circa dalla linea ferroviaria Bergamo-Palazzolo Brescia, includendo parte del nucleo storico. Il confine del parco piegando verso Est si congiunge con il «canale Fusia» e lo segue fino a frazione Sgrafigna, indi sulla strada che porta a C.na S. Maria fino ad incrociare e seguire il terrazzo morfologico fino al confine comunale.

 

Capriolo

     Proveniente dal confine comunale di Palazzolo il confine del parco prosegue lungo la strada poderale passando prima per C.na Valle di Sopra e poi per C.na S. Stefano, superata la quale (via delle Pozze) imbocca immediatamente a sinistra «Via le case» in direzione località «Le Case». Raggiunta quest'ultima si devia ad est verso l'abitato di Capriolo, dove in prossimità delle prime abitazioni il confine scontorna, deviando in direzione nord lungo linee di mappali, i fabbricati urbani.

     Il tracciato si collega così con la strada Capriolo - Castelli Caleppio, per poi prendere direzione nord-nord-est scontornando il restante edificato di Capriolo. Nelle adiacenze del cotonificio Bremola, il confine segue la strada di accesso a tale proprietà in corrispondenza del torrente, comprendendone così l'edificio medesimo.

     Si prosegue lungo un tratto, di circa 150 m, della ferrovia e quindi in direzione sud-sud-est ci si immette sulla strada che collega Capriolo a Paratico.

 

Paratico

     Proseguendo sempre sulla sopracitata strada il confine del Parco arriva all'incrocio in corrispondenza del deposito carburanti Bortolotti; quindi devia lungo la strada che penetra nell'abitato comprendendo l'area circostante il castello. Si prosegue escludendo i fabbricati fino a raggiungere «La Filanda» quindi si devia ad ovest attraverso linee di mappali fino a reimmettersi in via Dante Alighieri per continuare al limite delle nuove edificazioni, in direzione nord. Alle prime abitazioni di loc. Boriotti, il confine del parco prosegue in direzione nord per scontornare l'edificato della loc. sopracitata, per giungere così in loc. Bredazzole dove, segue la campereccia che conduce al fiume. Quindi seguendo l'antico percorso della ferrovia si raggiunge nuovamente il ponte di Sarnico, scontornando gli edifici adiacenti.

 

 


[1] Abrogata dall'art. 205 della L.R. 16 luglio 2007, n. 16.

[2] Per la proroga dell'efficacia del presente articolo, vedi l'art. 3 della L.R. 29 gennaio 1999, n. 7.