§ 63.1.468 - Del.CIPE 1 dicembre 2016, n. 54.
Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Piano operativo infrastrutture (art. 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014).


Settore:Normativa nazionale
Materia:63. Mezzogiorno e aree depresse
Capitolo:63.1 agevolazioni e contributi
Data:01/12/2016
Numero:54

§ 63.1.468 - Del.CIPE 1 dicembre 2016, n. 54.

Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Piano operativo infrastrutture (art. 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014).

(G.U. 14 aprile 2017, n. 88)

 

     IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 

     Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, e in particolare l'art. 4, il quale dispone che il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, sia denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;

     Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, il quale attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri la gestione del FAS (ora FSC) e la facoltà di avvalersi per tale gestione del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (DPS), ora istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri (PCM) e denominato Dipartimento per le politiche di coesione (DPC) con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) 15 dicembre 2014, in attuazione dell'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125;

     Visto l'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, che ha ripartito le funzioni relative alla politica di coesione tra il citato DPC e l'Agenzia per la coesione territoriale;

     Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) 25 febbraio 2016 recante la delega di funzioni al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, prof. Claudio De Vincenti e visto in particolare l'art. 2 del medesimo DPCM, con il quale viene delegato al Sottosegretario l'esercizio delle funzioni di coordinamento, indirizzo, promozione d'iniziative, anche normative, vigilanza e verifica, nonchè ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri, relativamente alla materia delle politiche per la coesione territoriale, per il cui esercizio lo stesso Sottosegretario si avvale del citato DPC;

     Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014) ed in particolare il comma 6 dell'art. 1, che individua in 54.810 milioni di euro le risorse del FSC per il periodo di programmazione 2014-2020 iscrivendone l'80% in bilancio e le destina a sostenere esclusivamente interventi per lo sviluppo, anche di natura ambientale, secondo la chiave di riparto 80 per cento nelle aree del Mezzogiorno e 20 per cento in quelle del Centro-Nord:

     Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) ed in particolare il comma 703 dell'art. 1, il quale, ferme restando le vigenti disposizioni sull'utilizzo del FSC, detta ulteriori disposizioni per l'utilizzo delle risorse assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020;

     Viste in particolare le lettere b) e c) del predetto comma 703, le quali prevedono che siano individuate dall'Autorità politica per la coesione, in collaborazione con le amministrazioni interessate e sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, le aree tematiche nazionali e i relativi obiettivi strategici, con successiva comunicazione alle competenti Commissioni parlamentari, e che il Comitato interministeriale per la programmazione economica disponga, con propria delibera, una ripartizione della dotazione finanziaria del FSC iscritta in bilancio tra le diverse aree tematiche nazionali;

     Considerato, inoltre, che la citata lettera c) prevede che per ciascuna area tematica nazionale siano progressivamente definiti, da parte di una Cabina di regia composta da rappresentanti delle amministrazioni interessate e delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, piani operativi da sottoporre al CIPE per la relativa approvazione, articolati in azioni ed interventi che rechino l'indicazione dei risultati attesi e dei soggetti attuatori, in sinergia con la Strategia di specializzazione intelligente nazionale e con dotazione complessiva da impiegarsi per un importo non inferiore all'80 per cento per interventi da realizzare nei territori delle regioni del Mezzogiorno:

     Tenuto conto che la Cabina di regia è stata istituita con DPCM del 25 febbraio 2016 e risulta composta, oltre che dall'Autorità politica per la coesione che la presiede, dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con funzioni di Segretario del CIPE, dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, dal Ministro delegato per l'attuazione del programma di Governo, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da un presidente di città metropolitana designato dall' Associazione nazionale comuni italiani, da tre presidenti di regione designati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome (incluso il presidente della stessa Conferenza), di cui due rappresentanti delle regioni «meno sviluppate e in transizione» e un rappresentante delle regioni «più sviluppate»;

     Vista la delibera di questo Comitato n. 25/2016, con la quale sono state individuate, in applicazione della lettera c) dell'art. 1, comma 703, della richiamata legge di stabilità 2015, sei aree tematiche di interesse del FSC, ripartendo tra le stesse le risorse FSC disponibili determinate in 38.716,10 milioni di euro e determinando in 15.200,00 milioni di euro l'ammontare complessivo di risorse FSC destinate a piani operativi afferenti le aree tematiche;

     Considerato che la stessa delibera n. 25/2016 individua inoltre i principi di funzionamento e di utilizzo delle risorse FSC oggetto della stessa, indicando in particolare: gli elementi costitutivi dei piani operativi da definirsi, nell'ambito delle aree tematiche, da parte della Cabina di regia; la disciplina delle fasi di attuazione, sorveglianza, monitoraggio, pubblicità/informazione degli interventi, nonchè dei sistemi di gestione e controllo e delle attività di verifica; la disciplina delle eventuali modifiche dei piani (riprogrammazioni) e varianti in corso d'opera; l'articolazione dei trasferimenti di risorse mediante anticipazioni, pagamenti intermedi e saldi;

     Tenuto conto della nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti prot. DIPE 5532 del 24 novembre 2016 con la quale si comunica al Segretario di questo Comitato l'avvenuta trasmissione all'Autorità politica per la coesione ai fini dell'adozione da parte della citata Cabina di regia del Piano operativo infrastrutture FSC 2014-2020, allegato alla nota stessa;

     Considerata l'adozione effettuata in data odierna da parte della Cabina di regia del citato Piano operativo, avente un valore complessivo di 11.500 milioni di euro, posto a carico delle risorse FSC 2014-2020 destinate all'area tematica «1 Infrastrutture» dalla citata delibera n. 25/2016;

     Udita l'illustrazione dello stesso Piano operativo, svolta in seduta dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

     Considerato che il Piano operativo ha come obiettivo strategico generale quello di migliorare la rete stradale e ferroviaria, favorendo l'accessibilità ai territori e all'Europa, superando le strozzature nella rete, con particolare riferimento alla mobilità da e verso i nodi nonchè alla mobilità nelle aree urbane e provvedere alla messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale per una mobilità sicura e sostenibile, nonchè alla sicurezza delle dighe attraverso l'individuazione di sei assi tematici di intervento e la relativa selezione di specifiche linee di azione:

     A. Interventi stradali con risorse finanziarie a disposizione pari a 5.331 mln di euro;

     B. Interventi nel settore ferroviario con risorse finanziarie a disposizione pari a 2.056 mln di euro:

     C. Interventi per il trasporto urbano e metropolitano con risorse finanziarie a disposizione pari a 1.218 mln di euro;

     D. Messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente con risorse finanziarie a disposizione pari a 1.315 mln di euro;

     E. Altri interventi (le cui linee d'azione riguardano la sicurezza delle infrastrutture, la mobilità multimodale e sostenibile in ambito regionale ed in ambito urbano, l'accessibilità ai nodi urbani, il rafforzamento dei collegamenti dei nodi secondari alla rete TEN-T per le isole maggiori) con risorse finanziarie a disposizione pari a 280,00 mln di euro;

     F. Rinnovo materiale del trasporto pubblico locale ferroviario e su gomma - Piano sicurezza ferroviaria con risorse finanziarie a disposizione pari a 1.300,00 mln di euro;

     Considerato che il Piano evidenzia i fabbisogni finanziari suddivisi per territori e linee di azione, fornendo anche il cronoprogramma di attuazione e un set di indicatori di risultato/realizzazione e indica la prevista evoluzione annua della spesa, suddivisa per territori di riferimento e che, in linea con quanto richiesto dalla già citata delibera n. 25/2016, la sezione 3 delinea la governance e le modalità di attuazione del programma, con descrizione del relativo Sistema di gestione e controllo, delle strutture organizzative di riferimento e delle connesse responsabilità gestionali;

     Tenuto conto della necessità di rispettare i limiti di bilancio e che pertanto, ai sensi della lettera l) del citato comma 703 della legge di stabilità 2015, la presente delibera determina il limite per i trasferimenti dal Fondo all'amministrazione proponente anche in difformità dal cronoprogramma esposto nel Piano operativo o dal cronoprogramma del complesso dei singoli interventi che lo compongono;

     Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);

     Vista la odierna nota n. 5670-P, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base della presente delibera;

 

     Delibera:

 

     1. In applicazione dell'art. 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) e della citata delibera di questo Comitato n. 25/2016, è approvato il Piano operativo infrastrutture FSC 2014-2020 di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, secondo l'articolazione indicata in premessa, che viene allegato alla presente delibera e ne costituisce parte integrante.

     2. La dotazione finanziaria del Piano è pari a 11.500 milioni di euro ed è posta a valere sulle risorse FSC 2014-2020 destinate all'area tematica «1 Infrastrutture» dalla citata delibera n. 25/2016.

     3. Il Piano contiene gli elementi costitutivi previsti per i piani operativi dal punto 2 della delibera n. 25/2016 ed è soggetto alle prescrizioni e agli adempimenti disposti dalla medesima delibera.

     4. L'Autorità politica per la coesione, a conclusione della fase di programmazione delle risorse FSC 2014-2020, comprensive dell'ulteriore quota del 20 per cento che, previa iscrizione in bilancio, ne completerà la dotazione prevista dalla legge di stabilità per il 2014, informerà il Comitato circa le modalità di rispetto del vincolo previsto dall'art. 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014, che destina l'80 per cento delle risorse FSC 2014-2020 ai territori delle regioni del Mezzogiorno.

     5. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riferirà annualmente e, in ogni caso, su specifica richiesta, a questo Comitato sull'attuazione del Piano.

     6. Secondo quanto previsto dalla lettera l) del citato comma 703, il profilo finanziario della presente assegnazione è il seguente: 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2017 al 2019 e complessivi 10.750 milioni di euro per il periodo 2020-2025.

     Tale profilo, ancorchè diverso dalla modulazione annuale indicata nel cronoprogramma del Piano operativo, allegato alla presente delibera, o nel cronoprogramma del complesso dei singoli interventi che lo compongono, costituisce limite per i trasferimenti dal Fondo all'amministrazione proponente.

     Il Comitato, su proposta dell'Autorità politica per la coesione, ai sensi della lettera h) del comma 703, potrà modificare le quote annuali di trasferimento di cui sopra. A tal fine si dà mandato al Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri di procedere alle verifiche utili per la revisione delle assegnazioni del periodo di programmazione 2014-2020, già deliberate da questo Comitato, per le determinazioni dell'autorità politica.

 

Registrata alla Corte dei conti il 3 aprile 2017  Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne succ. n. 314

 

Avvertenza:

L'allegato 1, denominato «Piano operativo infrastrutture», che forma parte integrante della delibera, è consultabile sul sito www.programmazioneeconomica.gov.it/allegati-delibere/