§ 6.2.72 - Decisione 25 gennaio 1999, n. 176.
Decisione (Euratom) n. 1999/176del Consiglio che adotta un programma specifico di ricerca e insegnamento che sarà eseguito mediante azioni [...]


Settore:Normativa europea
Materia:6. ambiente e tutela della salute
Capitolo:6.2 inquinamento e perturbazioni ambientali
Data:25/01/1999
Numero:176


Sommario
Art. 1.      In applicazione dell'articolo 3, paragrafo 1, del Quinto programma quadro, è adottato un programma specifico relativo alle azioni dirette di attività di ricerca e insegnamento che sarà eseguito [...]
Art. 2.      1. L'importo ritenuto necessario per l'esecuzione delle azioni dirette da parte del CCR nell'ambito del presente programma ammonta a 281 milioni di euro.
Art. 3.      1. Le linee generali, gli obiettivi scientifici e tecnologici e le priorità del programma sono indicati nell'allegato II. Essi sono definiti in conformità dei principi e delle tre categorie di [...]
Art. 4.      Sulla base di criteri di cui all'articolo 3, degli obiettivi scientifici e tecnologici e delle priorità indicati nell'allegato II, la Commissione:
Art. 5.      1. La Commissione stabilisce un programma di lavoro che determina:
Art. 6.      1. La Commissione è responsabile dell'esecuzione del presente programma, eseguito dal CCR.
Art. 7.      La Commissione può chiedere al CCR di eseguire, sulla base del criterio del vantaggio reciproco, progetti con entità giuridiche stabilite in paesi terzi qualora ciò contribuisca efficacemente [...]
Art. 8.      Conformemente all'articolo 5, paragrafo 4, del Quinto programma quadro la Commissione informa periodicamente il Consiglio e il Parlamento europeo in merito allo stato di attuazione del programma.
Art. 9.      Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.


§ 6.2.72 - Decisione 25 gennaio 1999, n. 176.

Decisione (Euratom) n. 1999/176del Consiglio che adotta un programma specifico di ricerca e insegnamento che sarà eseguito mediante azioni dirette dal Centro comune di ricerca per la Comunità europea dell'energia atomica [1998-2002].

(G.U.C.E. 12 marzo 1999, n. L 64).

 

Art. 1.

     In applicazione dell'articolo 3, paragrafo 1, del Quinto programma quadro, è adottato un programma specifico relativo alle azioni dirette di attività di ricerca e insegnamento che sarà eseguito dal CCR (in seguito denominato «programma specifico») per il periodo dal 25 gennaio 1999 fino al 31 dicembre 2002.

 

     Art. 2.

     1. L'importo ritenuto necessario per l'esecuzione delle azioni dirette da parte del CCR nell'ambito del presente programma ammonta a 281 milioni di euro.

Una ripartizione indicativa di questo importo figura nell'allegato I.

     2. Dell'importo di cui al paragrafo 1

     - 71,8 milioni di euro sono destinati al periodo 1998-1999, e

     - 209,2 milioni di euro al periodo 2000-2002.

Nel caso di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera c), del Quinto

programma quadro, il Consiglio adegua quest'ultima somma secondo le

disposizioni dell'articolo 2, paragrafo 1, secondo trattino, del Quinto

programma quadro. In attesa di una decisione del Consiglio, il programma

specifico è attuato nei limiti dell'importo previsto al primo trattino.

     3. L'autorità di bilancio determina, in coerenza con gli obiettivi scientifici e tecnologici e le priorità stabilite dalla presente decisione, le somme relative a ciascun esercizio tenendo conto della disponibilità delle risorse indicate nel quadro delle prospettive finanziarie pluriennali.

 

     Art. 3.

     1. Le linee generali, gli obiettivi scientifici e tecnologici e le priorità del programma sono indicati nell'allegato II. Essi sono definiti in conformità dei principi e delle tre categorie di criteri di selezione stabiliti nell'allegato I del Quinto programma quadro.

     2. Le modalità dettagliate di partecipazione finanziaria della Comunità al programma specifico sono stabilite dall'articolo 4 del Quinto programma quadro.

Le azioni dirette sono definite negli allegati II e III del Quinto programma quadro.

Modalità specifiche di realizzazione del programma sono stabilite dall'allegato III della presente decisione.

 

     Art. 4.

     Sulla base di criteri di cui all'articolo 3, degli obiettivi scientifici e tecnologici e delle priorità indicati nell'allegato II, la Commissione:

     a) verifica, con un'adeguata assistenza di esperti esterni indipendenti, l'attuazione del programma specifico e sottopone al Consiglio, ove opportuno, proposte di adeguamento ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Quinto programma quadro;

     b) dispone la valutazione esterna prevista dall'articolo 5, paragrafo 2, del Quinto programma quadro per le azioni intraprese nella materia oggetto del programma specifico.

 

     Art. 5.

     1. La Commissione stabilisce un programma di lavoro che determina:

     a) più dettagliatamente gli obiettivi e le priorità dell'allegato II;

     b) il calendario indicativo della realizzazione del programma specifico.

     2. Il programma di lavoro è, se del caso, aggiornato e reso disponibile dalla Commissione a tutte le parti interessate in forma facilmente utilizzabile e su supporto informatico.

 

     Art. 6.

     1. La Commissione è responsabile dell'esecuzione del presente programma, eseguito dal CCR.

     2. Il Consiglio di amministrazione del CCR (in seguito denominato il «Consiglio di amministrazione») è consultato dalla Commissione in questo compito, conformemente alle pertinenti disposizioni della decisione della Commissione che riorganizza il CCR.

     3. La Commissione informa periodicamente il Consiglio di amministrazione sull'attuazione del presente programma specifico.

 

     Art. 7.

     La Commissione può chiedere al CCR di eseguire, sulla base del criterio del vantaggio reciproco, progetti con entità giuridiche stabilite in paesi terzi qualora ciò contribuisca efficacemente all'esecuzione delle azioni dirette.

 

     Art. 8.

     Conformemente all'articolo 5, paragrafo 4, del Quinto programma quadro la Commissione informa periodicamente il Consiglio e il Parlamento europeo in merito allo stato di attuazione del programma.

 

     Art. 9.

     Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.

 

ALLEGATO I

RIPARTIZIONE INDICATIVA DELL'IMPORTO

RITENUTO NECESSARIO

(Omissis)

ALLEGATO II

LINEE GENERALI, OBIETTIVI SCIENTIFICI

E TECNOLOGICI E PRIORITA'

     A. LA MISSIONE DEL CCR

     Il CCR ha il compito di fornire un sostegno scientifico e tecnico alla concezione, all'elaborazione, all'attuazione e al controllo delle politiche delle Comunità ed in risposta alla loro domanda. Come servizio della Commissione europea, il CCR funge da centro di riferimento per le questioni di carattere scientifico e tecnologico in seno alla Comunità. Vicino agli ambienti in cui vengono formulate le politiche, il CCR agisce nell'interesse comune degli Stati membri, senza essere legato ad interessi commerciali o nazionali.

     Il CCR svolge un'attività di ricerca specifica e ad alto livello, in stretta collaborazione con le imprese e con altri organismi, e costituisce per i responsabili politici un utile strumento per rispondere alle esigenze dei singoli cittadini, migliorare l'interazione tra l'uomo e l'ambiente e promuovere lo sviluppo sostenibile.

     Nello svolgere il proprio compito il CCR cercherà di coordinare le azioni di ricerca e insegnamento realizzate negli Stati membri. Nella propria attività, esso si avvale di una fitta rete di contatti con organismi pubblici e privati nei vari Stati membri sviluppata, ad esempio, attraverso reti di ricerca, progetti comuni o scambio di personale. Si tratta di un aspetto di estrema importanza, dal momento che il CCR svolge un ruolo complementare rispetto alle azioni indirette previste dal Quinto programma quadro: mentre infatti le azioni indirette continueranno a rappresentare il principale strumento per sviluppare e vagliare nuove idee, il ruolo del CCR è di contribuire alla loro applicazione concreta seguendo gli orientamenti politici indicati.

 

     B. OBIETTIVO: MANTENERE UN ATTEGGIAMENTO DI VIGILANZA

     L'energia nucleare continua a fornire circa un terzo dell'elettricità della Comunità e bisogna restare vigilanti per continuare a garantire l'eccellente tradizione di sicurezza della Comunità, ad agire contro la proliferazione e gestire in modo efficace il trattamento e il deposito a lungo termine dei rifiuti. Le nuove sfide riguardano l'invecchiamento del parco di reattori, l'ampliamento della Comunità a paesi con culture diverse in materia di sicurezza e controlli di sicurezza sulle materie derivanti dal processo di disarmo.

     La Commissione, in forza del trattato, ha obblighi specifici in materia di energia nucleare ed ha sempre fatto affidamento sul CCR che fornisce un supporto tecnico al passo con gli sviluppi tecnologici e le nuove sfide.

     Il CCR ha pertanto l'obiettivo di:

     - sostenere la Commissione nell'adempimento dei suoi obblighi in forza del trattato;

     - rimanere vigilante in modo da mantenere l'eccellente tradizione comunitaria in materia di sicurezza;

     - prepararsi ad affrontare nuove sfide.

     I due criteri di selezione per le attività del CCR sono:

     - la pertinenza rispetto alle politiche della Comunità. La comprensione dell'agenda politica permette al CCR di organizzare le sue ricerche in funzione delle scadenze e di contribuire all'elaborazione delle politiche nel momento in cui il suo sostegno è maggiormente necessario;

     - la sussidiarietà. Esistono due aspetti. In primo luogo, la ricerca deve svolgersi in un settore dove la partecipazione della Comunità è opportuna e, in secondo luogo, l'intervento del CCR deve essere la formula più opportuna per questa partecipazione della Comunità. Il CCR opera pertanto soltanto nei casi in cui la sua identità paneuropea unica fornisce un valore aggiunto. Nel settore nucleare, l'azione del CCR è giustificata dagli aspetti transfrontalieri della sicurezza nucleare e dei controlli di sicurezza e dalle preoccupazioni dei cittadini su questi aspetti.

 

     C. IL PROGRAMMA DEL CCR

     Il programma specifico del CCR per il Quinto programma quadro è concepito in modo da porre l'accento sulle attività nei settori dove esse apportano un elevato valore aggiunto europeo oppure corrispondono a compiti conferiti alla Commissione dal trattato Euratom. Queste attività mirano ad ottimizzare, in un contesto europeo o addirittura internazionale, l'uso delle strutture specializzate del CCR e delle sue intrinseche competenze, specialmente nei campi nei quali il CCR ha acquisito un grado di eccellenza ed è l'unico depositario delle conoscenze europee.

     Le attività sulla sicurezza della fissione si avvantaggeranno delle strutture uniche del CCR e si concentreranno sui settori in cui il CCR è considerato un centro di riferimento per la Comunità, come gli attinidi ed altri campi che destano preoccupazione nell'opinione pubblica, quali gli incidenti gravi e la manipolazione dei rifiuti. Si approfondiranno i lavori sull'invecchiamento dei materiali dei reattori data la crescente importanza di questo aspetto per le autorità preposte alla sicurezza e per l'industria. Sarà data una certa priorità alle esigenze dei paesi candidati all'adesione.

     I lavori sul controllo delle materie nucleari continueranno allo stesso ritmo per rispondere alle esigenze presenti e future degli ispettori. Essi comprenderanno le tecniche di misurazione, analisi e controllo e la formazione degli ispettori.

     Saranno eseguiti alcuni studi previsionali per prevedere le implicazioni per i controlli di sicurezza delle modifiche proposte per il ciclo del combustibile e per determinare se le tecniche di telerilevamento possono essere utilizzate per individuare attività illecite.

     Infine, i rifiuti provenienti dalle attività nucleari dovranno essere opportunamente gestiti ed alcune strutture divenute obsolete saranno smantellate.

     Questo programma non va considerato una bozza del programma di lavoro per i prossimi quattro anni, bensì uno schema generale che riflette gli attuali orientamenti e le priorità a livello politico. Saranno apportate modifiche al programma del CCR in relazione ai progressi della scienza e della tecnologia e ai cambiamenti negli orientamenti politici e nelle priorità delle domande.

 

     1. FISSIONE NUCLEARE

     1.1. Sicurezza della fissione nucleare

     Anche se la fissione nucleare è considerata oggigiorno una tecnologia matura, la sicurezza degli impianti nucleari e la gestione del ciclo del combustibile, in particolare la gestione dei rifiuti, richiedono sforzi continui in quanto sono fonte di preoccupazioni per i cittadini. Le autorità pubbliche restano vigilanti e premono affinché vengano apportati continui miglioramenti e l'industria mantiene un forte interesse per le nuove tecnologie e altri miglioramenti. Il CCR sostiene questi sforzi che sono al centro della sua missione. Il CCR vanta strutture senza eguali ed una competenza tradizionale abbinata ad un'eccellenza scientifica, pur concentrandosi sulle attività dove il valore aggiunto apportato dal suo sostegno è indiscusso. Le attività riguardano i temi qui di seguito elencati.

     - L'invecchiamento di materiali e componenti: determinazione della durata di vita residua dei reattori e dei loro componenti principali, miglioramento e qualificazione delle tecniche di ispezione durante il funzionamento mediante la valutazione dell'integrità strutturale, lo sviluppo di metodologie e la qualificazione di tecniche di analisi non distruttive.

     - La sicurezza del ciclo del combustibile: la ricerca di base sugli attinidi è un campo dove il CCR è considerato il centro di eccellenza e nel quale esso produrrà conoscenze approfondite sulle proprietà di questi elementi. Ciò è essenziale per la sicurezza e l'efficienza dell'intero ciclo del combustibile (proprietà di base del nuovo combustibile e dei rifiuti, licensing ed operazioni industriali come ritrattamento, trattamento, deposito e smaltimento dei rifiuti e del combustibile esaurito), in particolare per studi particolareggiati dei fenomeni che si verificano durante l'irraggiamento del combustibile nucleare, nonché per l'ottimizzazione dei combustibili adatti a potenziare la sicurezza e l'efficienza (ad esempio tasso maggiore di irraggiamento, combustibili avanzati); studi sulla separazione e sulla trasmutazione per abbassare la radiotossicità dei rifiuti riducendo o addirittura eliminando la presenza degli attinidi e di altri elementi radioattivi a lunga vita nel ciclo del combustibile e studi per mettere a punto tecniche adeguate di trattamento di questi materiali.

     - Studio dei combustibili irraggiati nell'ottica dello smaltimento diretto, in particolare la caratterizzazione dei combustibili irraggiati, l'esame del comportamento a lungo termine in condizioni di deposito e di smaltimento finale e la determinazione dei rischi legati alla loro radiotossicità.

     - Lo studio di incidenti gravi, compresa la gestione in una rete europea e con il sostegno di partner internazionali, dell'impianto FARO - l'unico di questo tipo esistente al mondo - per consentire lo studio dei fenomeni che si producono all'interno ed all'esterno del contenitore, dopo la fusione del nocciolo, usando materiali reali e configurazioni rappresentative. Il CCR ospiterà nei suoi grandi impianti, in particolare FARO, gruppi di ricerca di organismi di ricerca degli Stati membri e contribuirà a progetti europei o internazionali.

     1.2. Controlli di sicurezza nucleari

     Il supporto scientifico e tecnico necessario per attuare i controlli di sicurezza nucleari, conformemente al capo VII del Trattato e agli obblighi derivanti dal trattato di non proliferazione, nonché in attuazione del programma di sostegno della Commissione a favore dell'AIEA sono parte di un duplice processo:

     - rispondere alle sfide tecnologiche dei grandi impianti di ciclo del combustibile e

     - rispondere alle nuove sfide poste dalle grandi decisioni internazionali, nonché dall'adozione di tecnologie nuove e più efficienti.

     L'imparzialità del CCR è essenziale per sostenere azioni di lotta contro il traffico illecito di materie nucleari e i danni all'ambiente provocati da materie radioattive. Le attività del CCR in questo settore sono parte integrante di un processo a livello di cooperazione europea (cfr. rete Esarda - European Safeguards Research and Development Association) e di cooperazione internazionale con gli Stati Uniti, la Russia, il Giappone, il Brasile, l'Argentina e il Canada.

     Le attività del CCR si concentreranno sui settori qui di seguito elencati.

     - Lo sviluppo e il miglioramento delle tecniche di misura, di controllo e di analisi, con particolare riferimento all'automazione: prove distruttive e non distruttive e tecniche di analisi (compreso lo sviluppo di analisi ad alte prestazioni per rilevare tracce di materie radioattive nell'ambiente), tecniche di sigillatura e di confinamento, controllo di qualità;

queste attività riguardano in particolare i grandi impianti di ritrattamento e il ciclo del plutonio, compreso il combustibile MOX e comprenderanno il controllo delle prestazioni in condizioni di funzionamento reale di apparecchiature industriali e lo studio della loro conformità alle norme internazionali.

     - Lo sviluppo di tecnologie di informazione dedicate (tecniche di trattamento per l'analisi e il rilevamento di anomalie tra le dichiarazioni e le verifiche, tecniche laser tridimensionali per il monitoraggio di zone molto sensibili); valutazione del telerilevamento come metodo per rilevare attività nucleari illecite: creazione dell'infrastruttura necessaria per lo svolgimento dei controlli.

     - La valutazione per quanto riguarda i controlli sui materiali fissili, di alcuni concetti innovativi nei settori dei reattori e del ciclo di combustibile; preparazione di un approccio adatto dal punto di vista dei controlli.

     - Lo sviluppo di tecniche di analisi adatte alla lotta contro il traffico illecito e i danni ambientali imputabili alle materie radioattive (ad esempio scarichi illeciti): ricerca sull'analisi delle proprietà specifiche di materie fissili quali composizione isotopica, purezza e granulazione per valutare l'uso previsto, la data di fabbricazione, ecc. e sviluppo di una base di dati su queste caratteristiche; sviluppo di analisi ultrasensibili per poter ricostruire l'itinerario dei materiali fino al luogo di confisca.

     - La formazione di ispettori ed operatori, soprattutto nelle nuove tecnologie.

 

     2. SMANTELLAMENTO DI IMPIANTI DEL CCR E GESTIONE DEI RIFIUTI

     Il CCR intraprenderà e potenzierà i lavori sul declassamento e sullo smantellamento dei suoi impianti usati per attività Nucleari in disuso da un certo tempo e divenuti obsoleti. I lavori comprenderanno il trattamento e la gestione, compreso lo smaltimento dei rifiuti. Questo aspetto è di estrema importanza per tutelare l'ambiente e proteggere i lavoratori, nonché per ridurre eventualmente i costi operativi in quanto la necessità di monitoraggio e sorveglianza diminuirà parallelamente alla riduzione e concentrazione delle attività nucleari.

     - Elaborazione di un piano a lungo termine per garantire l'attuazione futura e permanente di queste attività.

     - Costruzione di un impianto per il trattamento dei rifiuti liquidi.

     - Avvio delle operazioni di disattivazione e smantellamento delle strutture obsolete e gestione dei rifiuti derivanti da queste attività.

 

ALLEGATO III

MODALITA' DI REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

     1. La Commissione, previa consultazione del Consiglio di amministrazione del CCR, attua azioni dirette sulla base degli obiettivi scientifici e dei contenuti descritti nell'allegato II. Le attività relative a tale azione sono eseguite negli istituti del Centro comune di ricerca (CCR).

     2. Nello svolgere tali attività il CCR, ogniqualvolta opportuno e possibile, parteciperà alle reti formate da laboratori pubblici e privati negli Stati membri o consorzi di ricerca europea o provvederà ad organizzarla. Sarà conferita un'attenzione particolare alla cooperazione con l'industria, soprattutto con le piccole e medie imprese. Gli organismi di ricerca stabiliti nei paesi terzi possono cooperare ai progetti, conformemente alle pertinenti disposizioni dell'articolo 7 e, ove applicabile, degli accordi di cooperazione S&T tra la Comunità e i paesi terzi interessati. Particolare attenzione sarà riservata alla cooperazione con laboratori ed istituti di ricerca nei paesi dell'Europa centrale e orientale e nell'ex Unione Sovietica.

Le conoscenze ottenute attraverso l'attuazione dei progetti saranno diffuse dallo stesso CCR tenendo conto delle possibili limitazioni dovute alle clausole di confidenzialità.

     3. Le misure di accompagnamento comprendono:

     - l'organizzazione di visite agli istituti del CCR di titolari di borse, ricercatori ed esperti distaccati,

     - il distaccamento di personale del CCR presso laboratori nazionali, laboratori industriali ed università,

     - il regolare scambio di informazioni, mediante inter alia l'organizzazione di seminari scientifici, workshop, colloqui e le pubblicazioni scientifiche,

     - la formazione specialistica privilegiando la multidisciplinarità,

     - la valutazione scientifica e strategica indipendente dei risultati dei progetti e dei programmi.