§ 20.5.149 - Decisione 20 febbraio 2006, n. 145.
Decisione n. 2006/145/CE del Consiglio relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato per l’adesione con la [...]


Settore:Normativa europea
Materia:20. relazioni esterne
Capitolo:20.5 azioni a favore dei paesi in transizione
Data:20/02/2006
Numero:145


Sommario
Art. 1.     
Art. 2.     
Art. 3.     
Art. 4.     


§ 20.5.149 - Decisione 20 febbraio 2006, n. 145.

Decisione n. 2006/145/CE del Consiglio relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato per l’adesione con la Croazia e che abroga la decisione 2004/648/CE

(G.U.U.E. 25 febbraio 2006, n. L 55).

 

     IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

     visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

     visto il regolamento (CE) n. 533/2004 del Consiglio, del 22 marzo 2004, relativo all’istituzione di partenariati europei nell’ambito del processo di stabilizzazione e di associazione, in particolare l’articolo 1 bis e l’articolo 2,

     vista la proposta della Commissione,

     considerando quanto segue:

      (1) Il Consiglio europeo di Salonicco del 19 e 20 giugno 2003 ha approvato l’introduzione dei partenariati quali strumenti utili per dare contenuti concreti alla prospettiva europea dei paesi dei Balcani occidentali nell’ambito del processo di stabilizzazione e di associazione.

      (2) Il regolamento (CE) n. 533/2004 stabilisce che il Consiglio decida i principi, le priorità e le condizioni da inserire nei partenariati per l’adesione nonché qualsiasi successivo adeguamento.

      (3) Il 13 settembre 2004 il Consiglio ha adottato un partenariato europeo con la Croazia.

      (4) Il 3 ottobre 2005 gli Stati membri hanno avviato i negoziati con la Croazia per l’adesione del paese all’Unione europea. Lo stato di avanzamento dei negoziati dipenderà dai progressi compiuti dalla Croazia nei preparativi per l’adesione, progressi che saranno misurati, tra l’altro, rispetto all’attuazione degli obiettivi del partenariato; quest’ultima sarà verificata periodicamente.

      (5) Pertanto, è opportuno adottare un partenariato per l’adesione che costituisca un aggiornamento dell’attuale partenariato, per definire nuove priorità da conseguire ulteriormente sulla base dei risultati illustrati nella relazione periodica del 2005 sui preparativi realizzati dalla Croazia per una maggiore integrazione nell’Unione europea.

      (6) Il regolamento (CE) n. 533/2004 stabilisce che l’attuazione dei partenariati per l’adesione venga monitorata tramite i meccanismi istituiti nell’ambito del processo di stabilizzazione e di associazione.

      (7) Al fine di prepararsi all’ulteriore integrazione con l’Unione europea, la Croazia deve mettere a punto un programma che indichi la tabella di marcia e le misure specifiche con cui conseguire le priorità stabilite dal presente partenariato per l’adesione.

      (8) Occorre pertanto abrogare la decisione n. 2004/648/CE,

     DECIDE:

 

     Art. 1.

     Conformemente all’articolo 1 bis del regolamento (CE) n. 533/2004, i principi, le priorità e le condizioni contenuti nel partenariato per l’adesione con la Croazia sono definiti nell’allegato della presente decisione, che costituisce parte integrante di quest’ultima.

 

          Art. 2.

     L’attuazione del partenariato per l’adesione è monitorata tramite i meccanismi istituiti nell’ambito del processo di stabilizzazione e di associazione, segnatamente le relazioni annuali sui progressi compiuti presentate dalla Commissione.

 

          Art. 3.

     La decisione n. 2004/648/CE è abrogata.

 

          Art. 4.

     La presente decisione entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

 

 

ALLEGATO

CROAZIA: PARTENARIATO PER L’ADESIONE 2005

 

1. INTRODUZIONE

 

     Il Consiglio europeo di Salonicco ha approvato l’introduzione dei partenariati quali strumenti utili per dare contenuti concreti alla prospettiva europea dei paesi dei Balcani occidentali nell’ambito del processo di stabilizzazione e di associazione.

     Il 13 settembre 2004 il Consiglio ha adottato un partenariato europeo con la Croazia. Il 3 ottobre 2005 gli Stati membri hanno avviato i negoziati con la Croazia per l’adesione del paese all’Unione europea. È opportuno adottare un partenariato per l’adesione che costituisca un aggiornamento del precedente partenariato sulla base dei risultati illustrati nella relazione periodica della Commissione del 2005 sui progressi compiuti dalla Croazia. Questo nuovo partenariato per l’adesione stabilisce nuove priorità di intervento: queste sono adattate alle esigenze specifiche della Croazia e al suo specifico stadio di preparazione e saranno aggiornate secondo le necessità. Il partenariato per l’adesione fornisce inoltre l’orientamento per l’assistenza finanziaria da erogare al paese.

     La Croazia deve mettere a punto un programma che indichi la tabella di marcia e le misure specifiche con cui realizzare le priorità stabilite dal partenariato per l’adesione.

 

2. PRINCIPI

 

     Il processo di stabilizzazione e di associazione rimane il quadro generale entro cui si inscrive il percorso europeo dei paesi dei Balcani occidentali fino alla loro futura adesione.

     Le principali priorità identificate per la Croazia riguardano la sua capacità di registrare progressi nei preparativi per l’adesione, in particolare la capacità di soddisfare i criteri stabiliti dal Consiglio europeo di Copenaghen del 1993 e le condizioni fissate per il processo di stabilizzazione e di associazione, segnatamente quelle definite dal Consiglio nelle sue conclusioni del 29 aprile 1997 e del 21-22 giugno 1999, dal contenuto della dichiarazione finale del vertice di Zagabria del 24 novembre 2000e dall’Agenda di Salonicco, nonché le condizioni del quadro di negoziazione adottato dal Consiglio il 3 ottobre 2005.

 

3. PRIORITÀ

 

     Le priorità elencate nel presente partenariato per l’adesione sono state selezionate sulla base dell’ipotesi realistica che la Croazia riesca ad attuarle o a conseguire risultati sostanziali nei prossimi anni. Viene fatta una distinzione tra priorità a breve termine, che dovrebbero essere realizzate in uno o due anni, e priorità a medio termine, che dovrebbero essere realizzate in tre o quattro anni. Le priorità riguardano tanto la legislazione quanto l’attuazione di quest’ultima. Considerati i notevoli costi che comportano l’attuazione e l’effettiva applicazione dell’acquis comunitario, come pure la complessità dei requisiti stabiliti dall’UE in determinati settori, a questo stadio il presente partenariato non fornisce un elenco esaustivo delle azioni essenziali. I partenariati futuri elencheranno le ulteriori priorità stabilite a seconda dei progressi realizzati dal paese.

     Tra le priorità a breve termine è stata individuata una serie di priorità fondamentali che vengono illustrate all’inizio della sezione 3.1. Le priorità fondamentali non sono elencate in ordine di importanza.

 

3.1. PRIORITÀ A BREVE TERMINE

 

     Priorità fondamentali

     — Attuare la strategia e il piano di azione per la riforma giudiziaria in consultazione con gli organismi interessati, compresa l’adozione della nuova legislazione necessaria a tal fine.

     — Adottare e avviare l’attuazione di una strategia nazionale di prevenzione e lotta contro la corruzione e garantire il necessario coordinamento tra gli enti e i dipartimenti governativi responsabili dell’attuazione della strategia, segnatamente assicurando la piena operatività dell’Ufficio per la lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata.

     — Assicurare una più rapida attuazione della legge costituzionale sulle minoranze nazionali: in particolare, occorre adottare misure urgenti per garantire la rappresentanza proporzionale delle minoranze nelle sedi di autogoverno locali e regionali, negli enti amministrativi e negli organi giudiziari dello Stato, nonché negli enti della pubblica amministrazione.

     — Portare a termine il processo di rientro dei profughi, con particolare riguardo alla totalità dei casi di recupero di proprietà, ricostruzione e fornitura di alloggi agli ex titolari di diritti di occupazione/affitto, e rafforzare ulteriormente la cooperazione regionale volta ad accelerare il rientro dei profughi e la loro integrazione a livello locale, in particolare contribuendo all’attuazione della dichiarazione di Sarajevo.

     — Proseguire gli sforzi intesi alla riconciliazione dei cittadini nella regione.

     — Continuare a garantire piena collaborazione con il Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia.

     — Impegnarsi per la risoluzione definitiva di questioni bilaterali rimaste in sospeso, in particolare le vertenze frontaliere con Slovenia, Serbia e Montenegro e Bosnia-Erzegovina.

     — Garantire la piena e corretta attuazione degli impegni sottoscritti nel quadro dell’accordo di stabilizzazione e di associazione (ASA) in settori quali la politica della concorrenza, con particolare riguardo all’esigenza di adottare e attuare un piano di ristrutturazione per il settore siderurgico e in materia di acquisti di beni immobili. Concludere i negoziati in corso e futuri sulle questioni commerciali collegate all’ASA (ad esempio quelli su un protocollo che inserisce un contingente tariffario sullo zucchero, sul protocollo per l’allargamento e su ulteriori concessioni sui prodotti dell’agricoltura e della pesca) e assicurare la corretta attuazione dei risultati di tali negoziati.

 

     Criteri politici

     Democrazia e Stato di diritto

     — Procedere verso l’adozione di leggi elettorali coerenti e permanenti che disciplinino la questione delle liste elettorali, delle elezioni all’estero e della trasparenza del finanziamento della campagna elettorale.

 

     Pubblica amministrazione

     — Dare piena attuazione alle misure di riforma della pubblica amministrazione in materia di assunzioni, promozioni e formazione e migliorare la gestione delle risorse umane in tutti gli enti della pubblica amministrazione, per garantire la responsabilità, l’efficienza, l’apertura, la trasparenza e l’assenza di politicizzazione nonché un elevato livello di professionalità del servizio pubblico.

     — Assicurare che vengano prese misure efficaci in merito alle carenze individuate per quanto concerne il controllo civile di tutti i servizi di sicurezza.

 

     Sistema giudiziario

     — Registrare progressi nello smaltimento dell’arretrato giudiziario dei tribunali.

     — Registrare progressi nel razionalizzare l’organizzazione dei tribunali, segnatamente grazie a un maggiore impiego di moderni sistemi informatici.

     — Adottare regole eque e trasparenti in materia di assunzioni, valutazione e promozioni e incentivare la professionalità nel settore giudiziario garantendo adeguati finanziamenti pubblici da destinare a corsi di formazione di elevato livello per giudici, pubblici ministeri e personale amministrativo.

     — Adottare misure per assicurare la piena e corretta esecuzione delle sentenze.

     — Garantire l’accesso alla giustizia e al gratuito patrocinio e rendere disponibili le relative risorse finanziarie; promuovere la formazione in materia di diritto comunitario.

 

     Politica di lotta alla corruzione

     — Continuare il lavoro di redazione di codici di condotta/deontologici per funzionari e rappresentanti eletti nonché l’elaborazione di programmi di azione finalizzati alla prevenzione della corruzione presso i pertinenti organismi incaricati dell’applicazione della legge (polizia di frontiera, forze dell’ordine, dogane, magistratura).

     — Prendere provvedimenti per garantire l’allineamento del quadro normativo in materia di lotta alla corruzione nonché la sua attuazione ed effettiva applicazione in maniera uniforme; assicurare che vengano rafforzate le iniziative per la prevenzione, l’individuazione e la lotta alla corruzione in modo efficace e proattivo, segnatamente per la corruzione ad alto livello.

     — Adottare misure concrete per sensibilizzare maggiormente la popolazione al fatto che la corruzione costituisce un grave reato.

 

     Diritti umani e tutela delle minoranze

     — Promuovere il rispetto e la tutela delle minoranze in conformità della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dei principi sanciti dalla convenzione quadro del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze nazionali, nonché conformemente alle migliori prassi degli Stati membri dell’UE.

     — Garantire che tutti i casi di crimini motivati da discriminazione etnica siano oggetto di indagini e di un’azione penale adeguate.

     — Proseguire l’attuazione della strategia e del programma di azione per la tutela e l’integrazione della popolazione Rom e garantire la disponibilità delle risorse necessarie a tal fine.

     — Elaborare una strategia globale di lotta alla discriminazione e iniziare ad attuarla.

     — Rivedere la normativa sui mezzi di comunicazione audiovisivi alla luce delle raccomandazioni formulate nel febbraio 2004 dalla missione congiunta di esperti del Consiglio d’Europa, della Commissione e dell’OSCE. In particolare, riesaminare la normativa sulle comunicazioni elettroniche onde creare un quadro normativo trasparente, prevedibile ed efficace e garantire l’indipendenza politica e finanziaria del Consiglio per i mezzi di comunicazione elettronici; garantire che la radio e la televisione croate e il relativo Consiglio dei programmi continuino ad operare in piena autonomia e conservino la loro stabilità durante la fase di revisione della legge nazionale per il settore radiotelevisivo. Adottare ulteriori provvedimenti per depenalizzare la diffamazione.

 

     Questioni regionali e obblighi in campo internazionale

     — Registrare sostanziali progressi nei processi intentati in materia di crimini di guerra, segnatamente facendo in modo di porre fine alle discriminazioni etniche nei confronti della popolazione serba e di applicare norme uniformi in materia di responsabilità penale a prescindere dalla nazionalità d’origine.

     — Per quanto riguarda il rientro dei profughi, portare a termine senza ritardi il disbrigo delle domande di ricostruzione di alloggio già inoltrate; procedere, entro la fine del 2005, alla ricostruzione di tutte le abitazioni per le quali la richiesta è stata accolta e, entro la fine del 2006, alla ricostruzione di tutte le altre per le quali l’accettazione della richiesta è imminente. Portare a termine senza ulteriori ritardi il processo di recupero degli alloggi.

     — Avviare con la massima rapidità e portare a termine con urgenza l’attuazione del programma di fornitura di alloggi ai profughi ex titolari di diritti di occupazione/affitto al di fuori delle aree di particolare interesse per lo Stato e accelerare il ritmo di attuazione dello stesso programma per i profughi che decidono di rientrare nelle aree di particolare interesse statale. Assicurare la realizzazione di una campagna pubblicitaria/d’informazione adeguata.

     — Garantire un coordinamento e una cooperazione adeguati tra tutte le autorità competenti, a livello centrale e locale, in materia di rientro dei profughi.

     — Creare le condizioni socioeconomiche per suscitare un clima più favorevole al reinserimento dei profughi e alla loro accettazione da parte delle comunità locali di destinazione, segnatamente tramite programmi di sviluppo regionale nelle aree interessate. Offrire nuovamente la possibilità di presentare domanda di convalida e riesaminare tutte le richieste presentate dalla scadenza del termine precedente.

     — Dare piena attuazione agli accordi già conclusi con i paesi limitrofi, segnatamente in materia di commercio, lotta alla criminalità organizzata, gestione delle frontiere e riammissione, cooperazione transfrontaliera e cooperazione giudiziaria e di polizia, anche in relazione ai crimini di guerra e concludere gli accordi rimasti in sospeso.

 

     Criteri economici

     — Dare attuazione a politiche macroeconomiche prudenti e finalizzate alla stabilità, con particolare riguardo alla creazione di strumenti monetari basati sul mercato che garantiscano una maggiore efficacia della politica monetaria.

     — Rafforzare il risanamento dei conti pubblici per mezzo di misure strutturali permanenti, segnatamente nel settore delle sovvenzioni e della spesa sociale, e risolvere la questione del rimborso del cosiddetto «debito del vecchio sistema pensionistico» senza compromettere il risanamento delle finanze. Avviare l’attuazione di nuovi provvedimenti destinati alla riforma complessiva del settore della sanità con l’obiettivo di migliorarne la situazione finanziaria.

     — Proseguire l’attuazione di riforme strutturali nel settore delle finanze pubbliche, in particolare per quanto riguarda la gestione della spesa. Sviluppare capacità trasparenti ed efficienti di gestione del debito pubblico.

     — Accelerare il processo di privatizzazione delle società incluse nel portafoglio del Fondo statale per la privatizzazione. Accelerare il processo di ristrutturazione e privatizzazione o di liquidazione delle imprese statali di grandi dimensioni, in particolare nei settori agricolo, siderurgico e della cantieristica. Attuare ulteriori misure finalizzate alla ristrutturazione e/o privatizzazione dei servizi pubblici (telecomunicazioni, energia, petrolio, ecc.). Migliorare la trasparenza del processo di privatizzazione.

     — Rendere ancor più favorevole il contesto imprenditoriale con la semplificazione delle norme che regolamentano l’ingresso e l’uscita dal mercato: in particolare, occorre garantire procedure di registrazione più celeri e una migliore applicazione del diritto fallimentare, come pure creare condizioni più favorevoli allo sviluppo dell’imprenditoria privata e agli investimenti esteri diretti, anche mediante un miglioramento dell’efficienza amministrativa.

     — Accelerare l’attuazione della riforma fondiaria, soprattutto per quanto riguarda la registrazione e la privatizzazione delle terre agricole, mediante l’istituzione di un catasto e di un registro fondiario moderni ed efficienti, che consentano di eliminare le carenze che attualmente impediscono lo sviluppo dei mercati fondiario e immobiliare.

     — Compilare statistiche macroeconomiche.

 

     Capacità di assumersi gli obblighi che comporta l’adesione

     Libera circolazione delle merci

     — Portare a termine la ristrutturazione dell’attuale quadro normativo e istituzionale per garantire la separazione delle funzioni di normazione, accreditamento, standardizzazione e certificazione dei prodotti e per creare strutture di sorveglianza del mercato conformi all’acquis comunitario. Accelerare l’adozione delle norme europee. Continuare il lavoro di recepimento delle direttive «vecchio approccio» e «nuovo approccio».

     — Avviare un’analisi della legislazione nazionale per individuare le incompatibilità con gli articoli 28, 29 e 30 del trattato CE, programmare la loro eliminazione ed evitare l’introduzione di nuovi ostacoli.

 

     Diritto di stabilimento e libera prestazione dei servizi

     — Avviare l’allineamento con l’acquis comunitario in materia di reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali, con particolare riguardo allo sviluppo delle capacità amministrative necessarie.

     — Avviare un’analisi della legislazione nazionale per individuarne le limitazioni al diritto di stabilimento e alla libera prestazione dei servizi, programmare la loro eliminazione ed evitare l’introduzione di nuovi ostacoli.

     — Potenziare la capacità dell’autorità nazionale di regolamentazione del settore dei servizi postali e garantirne  ’indipendenza.

 

     Libera circolazione dei capitali

     — Migliorare la normativa antiriciclaggio del denaro ed avviare un’efficace attuazione della stessa. Potenziare la capacità amministrativa dell’unità di intelligence finanziaria e garantirne una migliore cooperazione con le altre istituzioni coinvolte nella lotta contro il riciclaggio del denaro.

     — Razionalizzare le procedure di autorizzazione all’acquisto nel settore immobiliare da parte di cittadini dell’Unione europea su base non discriminatoria e smaltire gran parte del significativo arretrato nel disbrigo delle domande di autorizzazione.

 

     Appalti pubblici

     — Completare l’allineamento all’acquis della normativa croata sugli appalti e dei relativi regolamenti di attuazione, inclusi i settori degli appalti pubblici, delle concessioni e delle procedure di ricorso.

     — Rafforzare la capacità amministrativa dell’Ufficio per gli appalti pubblici, affinché possa svolgere le funzioni assegnategli dalla legge sugli appalti pubblici.

 

     Legislazione in materia di proprietà intellettuale

     — Assicurare una migliore tutela dei diritti di proprietà intellettuale, industriale e commerciale, in particolare potenziando la capacità amministrativa, soprattutto degli enti incaricati dell’applicazione della legge e della magistratura.

 

     Concorrenza

     — Assicurare l’ulteriore allineamento all’acquis della legislazione primaria e derivata, in modo da consentire una politica antitrust e un controllo degli aiuti di Stato efficaci, con decisioni vincolanti applicabili a tutti i settori economici e, in materia di aiuti di Stato, applicabili tanto ai regimi di aiuti quanto agli aiuti individuali.

     — Potenziare la capacità amministrativa e l’indipendenza dell’Agenzia garante della concorrenza sul mercato sia nel settore degli aiuti di Stato sia in quello dell’antitrust. Assicurare il potenziamento e la formazione della magistratura per le questioni relative alla concorrenza.

     — Ottenere migliori risultati nell’effettiva applicazione della normativa antitrust, in particolare concentrando maggiormente l’azione sulla prevenzione delle gravi distorsioni della concorrenza, nonché introducendo un sistema di sanzioni pecuniarie con effetto deterrente. Ottenere migliori risultati anche nell’effettiva applicazione della normativa sugli aiuti di Stato, soprattutto garantendo l’osservanza degli obblighi di notifica e grazie a un’analisi proattiva di tutte le misure di aiuto.

     — Assicurare l’effettivo allineamento all’acquis comunitario sugli aiuti di Stato dei regimi di aiuti in vigore e dell’intero corpus normativo in materia di fiscalità.

     — Adottare e avviare l’attuazione di programmi di ristrutturazione validi ed efficienti per il settore siderurgico e quello della cantieristica, in linea con i requisiti stabiliti dall’UE per far sì che tutti gli aiuti siano conformi all’acquis comunitario.

     — Assicurare la trasparenza nel settore degli aiuti di Stato realizzando un inventario completo delle misure di aiuto in vigore a tutti i livelli amministrativi, oltre a istituire l’obbligo di redigere relazioni in materia, e fare opera di sensibilizzazione sui principi che disciplinano la concorrenza.

 

     Servizi finanziari

     — Rafforzare il quadro normativo e amministrativo per la vigilanza dei servizi finanziari, con particolare riguardo ai preparativi per la transizione verso il funzionamento della progettata autorità di vigilanza integrata dei servizi finanziari non bancari.

     — Preparare l’introduzione del nuovo quadro sui requisiti patrimoniali per gli istituti di credito e le società di investimenti.

 

     Società dell’informazione e media

     — Rafforzare ulteriormente la capacità dell’autorità nazionale di regolamentazione del settore delle telecomunicazioni e garantirne l’indipendenza.

 

     Agricoltura e sviluppo rurale

     — Assicurare la piena operatività dell’agenzia SAPARD/IPARD.

     — Accelerare i preparativi per l’istituzione di un adeguato sistema di identificazione delle parcelle agricole e di un sistema di identificazione e registrazione del bestiame.

     — Potenziare la raccolta dati e l’elaborazione delle statistiche agricole conformemente alle norme e alla metodologia comunitarie.

     — Elaborare una strategia di sviluppo rurale e strumenti politici per la concezione, l’attuazione, la gestione, il monitoraggio, il controllo e la valutazione di programmi in questo settore.

 

     Sicurezza alimentare e politica veterinaria e fitosanitaria

     — Proseguire l’allineamento all’acquis nel settore veterinario e fitosanitario, aggiornare le procedure di ispezione e ammodernare gli stabilimenti agroalimentari onde soddisfare i requisiti comunitari in materia d’igiene.

     — Elaborare una strategia globale nei settori della sicurezza alimentare e della politica veterinaria e fitosanitaria. Rafforzare le strutture amministrative necessarie e migliorare il coordinamento tra di esse, in modo da garantire un approccio globale per una maggiore sicurezza lungo l’intera catena alimentare.

 

     Pesca

     — Potenziare le strutture amministrative e, in particolare, quelle incaricate delle ispezioni nel campo della politica della pesca.

     — Avviare la creazione di un registro informatizzato dei pescherecci.

     — Per quanto riguarda la zona ecologica e di pesca, unilateralmente dichiarata protetta dalla Croazia, è necessario proseguire l’attuazione dell’accordo trilaterale raggiunto nel giugno del 2004.

 

     Politica dei trasporti

     — Proseguire l’opera di applicazione delle norme UE in materia di legislazione sociale e tecnica nel settore del trasporto stradale e in materia di standard di sicurezza nel settore dei trasporti marittimi.

     — Rafforzare la capacità amministrativa nel settore ferroviario.

     — Garantire l’istituzione di un organismo indipendente incaricato delle indagini sugli incidenti e rafforzare le autorità nazionali di disciplina del settore dell’aviazione.

     — Concludere un accordo sullo Spazio aereo comune europeo (ECAA) con un protocollo sulle misure transitorie per l’attuazione della legislazione comunitaria nel settore dell’aviazione.

 

     Energia

     — Proseguire l’attuazione dell’acquis comunitario relativo a elettricità e gas.

     — Garantire la capacità operativa e il funzionamento indipendente dell’autorità nazionale di regolamentazione.

     — Iniziare ad attuare gli impegni sottoscritti nel quadro del trattato che istituisce la Comunità dell’energia.

     — Potenziare la capacità amministrativa e registrare maggiori progressi nell’allineamento all’acquis nel campo dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili e del nucleare, nonché assicurare un livello elevato di sicurezza nucleare e di radioprotezione.

 

     Fiscalità

     — Accelerare l’allineamento all’acquis della legislazione fiscale e garantirne l’effettiva applicazione, in particolare riconducendo le zone franche istituite in Croazia nell’ambito dell’applicazione territoriale del regime IVA e abolendo le aliquote zero dell’IVA in vigore.

     — Avviare l’allineamento all’acquis nel settore della fiscalità diretta, con particolare riguardo alle disposizioni relative allo scambio di informazioni tra Stati membri, onde facilitare l’effettiva applicazione delle misure di lotta all’evasione e all’elusione.

     — Impegnarsi a rispettare i principi del codice di condotta in materia di tassazione delle imprese e assicurare che le nuove misure fiscali siano conformi a tali principi.

     — Potenziare in misura significativa la capacità dell’amministrazione fiscale e doganale, in particolare per quanto riguarda le funzioni di riscossione e di controllo; continuare ad adoperarsi per l’istituzione di un servizio delle accise funzionante e provvisto di un organico adeguato; snellire le procedure per perseguire efficacemente le frodi fiscali.

     — Proseguire il lavoro di messa a punto dei sistemi informatici necessari per lo scambio di dati elettronici con l’UE e con gli Stati membri.

 

     Statistiche

     — Potenziare la capacità amministrativa dell’Istituto statistico croato, riformarne gli uffici regionali e migliorare il coordinamento con gli altri enti incaricati di elaborare statistiche ufficiali nel paese.

     — Elaborare statistiche sociali e relative alle imprese.

 

     Politica sociale e occupazione

     — Proseguire l’opera di allineamento all’acquis nei settori del diritto del lavoro, della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro, delle pari opportunità e della lotta alla discriminazione.

     — Rafforzare le relative strutture amministrative e di attuazione e potenziare il coordinamento interministeriale.

 

     Politica industriale e delle imprese

     — Snellire e accelerare in misura ancora maggiore le procedure di registrazione delle imprese; rendere possibile per le PMI l’accesso on line a servizi o agevolazioni statali selezionati; sviluppare ulteriormente le iniziative di valutazione d’impatto normativo.

     — Proseguire l’attuazione della Carta europea delle piccole imprese.

 

     Politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali

     — Elaborare una strategia globale e coerente in materia di sviluppo regionale.

     — Selezionare e rafforzare le capacità degli enti e delle autorità di gestione essenziali per l’attuazione degli strumenti strutturali.

 

     Giustizia, libertà e sicurezza

     — Rafforzare la gestione delle frontiere, con particolare riguardo al controllo delle frontiere marittime; attuare la strategia di gestione integrata delle frontiere (anche per quanto riguarda la riammissione); aumentare gli investimenti in infrastrutture e apparecchiature tecniche; potenziare gli organici e fornire infrastrutture adeguate per la formazione.

     — Potenziare dispositivi ed attrezzature per l’individuazione di documenti contraffatti o falsificati e offrire la formazione necessaria al personale delle missioni diplomatiche e degli uffici consolari.

     — Provvedere ad allineare ulteriormente all’acquis la legislazione in materia di asilo. Aprire un centro nazionale permanente di accoglienza per i richiedenti asilo.

     — Migliorare il coordinamento tra gli organismi incaricati dell’applicazione della legge e la magistratura, in particolare in materia di lotta alla criminalità economica, alla criminalità organizzata, alle frodi, al riciclaggio del denaro e alla corruzione; dare maggiore impulso alla lotta contro il traffico di stupefacenti e potenziare le misure di prevenzione della tossicodipendenza e di riduzione della domanda di stupefacenti. Adottare misure efficaci per contrastare il traffico di esseri umani e l’immigrazione clandestina, prestando particolare attenzione alla prevenzione, protezione e reintegrazione sociale delle vittime. Fornire la necessaria formazione specializzata al personale degli organismi incaricati dell’applicazione della legge.

     — Intensificare la cooperazione internazionale e dare piena attuazione alle convenzioni internazionali in materia di terrorismo; rafforzare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra polizia e servizi di intelligence all’interno del paese e con gli altri Stati; potenziare le attività di prevenzione del finanziamento e della preparazione di atti terroristici.

 

     Ambiente

     — Proseguire nell’elaborazione di una legislazione orizzontale che contempli, tra l’altro, norme sulla valutazione di impatto ambientale e sulla partecipazione dell’opinione pubblica.

     — Definire con chiarezza le responsabilità e potenziare la capacità amministrativa e operativa a livello nazionale e regionale, al fine di garantire la pianificazione, segnatamente l’elaborazione di strategie finanziarie.

     — Potenziare ulteriormente la capacità dei servizi ispettivi nazionali e regionali per permettere loro di applicare in modo efficace la legislazione ambientale.

     — Adottare con urgenza un piano nazionale di gestione dei rifiuti e avviarne quanto prima l’attuazione.

 

     Unione doganale

     — Potenziare ulteriormente la capacità amministrativa e operativa dei servizi doganali, con particolare riguardo al controllo delle norme di origine preferenziale, e accelerare l’allineamento all’acquis comunitario. Assicurare la piena operatività del Centro di formazione delle dogane.

     — Proseguire il lavoro di messa a punto dei sistemi informatici necessari per lo scambio di dati elettronici con l’UE e con gli Stati membri.

     — Adottare e applicare un codice deontologico per i servizi doganali.

 

     Relazioni esterne

     — Proseguire la politica di liberalizzazione degli scambi provvedendo all’attuazione dell’accordo di stabilizzazione e di associazione, degli impegni sottoscritti in ambito OMC e degli accordi bilaterali di libero scambio (ALS). Adoperarsi per la conclusione del futuro accordo regionale di libero scambio nell’Europa sudorientale.

     — Garantire che le misure di difesa commerciale adottate siano compatibili con gli obblighi derivanti dall’accordo di stabilizzazione e di associazione e quelli in ambito OMC.

     — Concludere i negoziati e dare piena attuazione al protocollo che inserisce nell’ASA un contingente tariffario sullo zucchero per preparare il settore dello zucchero croato agli adeguamenti necessari per poter funzionare in un contesto realistico ed economicamente sostenibile. I risultati dei negoziati sul protocollo non pregiudicano l’esito dei negoziati di adesione.

 

     Controllo finanziario

     — Adottare un quadro normativo omogeneo in materia di controllo finanziario pubblico interno sulla base del documento di strategia.

     — Proseguire nell’istituzione e nel rafforzamento delle funzioni di controllo pubblico interno fornendo personale, formazione e attrezzature adeguati.

     — Definire procedure efficaci di individuazione, trattamento e monitoraggio delle irregolarità e dei casi di presunta frode che ledono gli interessi finanziari delle Comunità europee, come pure procedure di informazione della Commissione in proposito, e istituire le strutture amministrative necessarie per garantire una protezione efficace ed equivalente di tali interessi e per la cooperazione con l’Ufficio europeo per la lotta antifrode.

 

3.2. PRIORITÀ A MEDIO TERMINE

 

     Criteri politici

     Democrazia e Stato di diritto

     Pubblica amministrazione

     — Portare avanti il processo di sviluppo delle istituzioni direttamente rilevanti per l’acquis e varare riforme mirate ad una maggiore efficacia della pubblica amministrazione nel suo complesso.

 

     Sistema giudiziario

     — Continuare l’attuazione della riforma giudiziaria (anche in materia di formazione) e adottare provvedimenti volti a ridurre ulteriormente l’arretrato giudiziario in tutti i tribunali.

     — Registrare ulteriori progressi nel razionalizzare l’organizzazione dei tribunali, segnatamente grazie a un maggiore impiego di moderni sistemi informatici.

     — Garantire l’effettiva e regolare esecuzione delle sentenze.

 

     Politica di lotta alla corruzione

     — Registrare nuovi progressi nella lotta alla corruzione e attuare le normative in materia. In particolare, creare delle unità di esperti nella lotta contro la corruzione all’interno dei servizi maggiormente interessati e garantire loro formazione e risorse adeguate.

     — Garantire il rispetto delle norme stabilite dagli strumenti internazionali adottando le adeguate misure legislative e amministrative.

 

     Diritti umani e tutela delle minoranze

     — Garantire la piena attuazione della legge costituzionale sulle minoranze nazionali, soprattutto per quanto riguarda la rappresentanza proporzionale di tali minoranze.

     — Continuare ad attuare una strategia globale di lotta alla discriminazione.

     — Proseguire gli sforzi per migliorare le condizioni della minoranza Rom potenziando l’attuazione della relativa strategia, soprattutto grazie all’attribuzione del necessario sostegno finanziario a livello nazionale e locale e a misure antidiscriminatorie volte a promuovere opportunità di lavoro, una più ampia scolarizzazione e migliori condizioni abitative.

     — Proseguire l’azione intesa a creare le condizioni socioeconomiche per suscitare un clima più favorevole al reinserimento dei profughi e alla loro accettazione da parte delle comunità locali di destinazione.

 

     Questioni regionali e obblighi in campo internazionale

     — Garantire un’attuazione ordinata e regolare degli accordi definitivi conclusi sulle questioni bilaterali attualmente in sospeso, con particolare riguardo alle vertenze frontaliere.

     — Continuare a dare attuazione agli accordi bilaterali in vigore.

 

     Criteri economici

     — Provvedere all’attuazione di un quadro fiscale sostenibile a medio termine tramite un programma di riduzione permanente della spesa pubblica complessiva, del disavanzo pubblico e del debito pubblico complessivi in percentuale del PIL. Definire le priorità in materia di spesa pubblica in modo da liberare risorse a copertura della spesa relativa all’acquis comunitario. Attuare una riforma complessiva del sistema di assistenza sanitaria e del sistema pensionistico. Continuare a ridurre le sovvenzioni versate alle grandi imprese in perdita.

     — Portare a termine la cessione delle quote azionarie di minoranza e di maggioranza detenute dallo Stato nelle società incluse nel portafoglio del Fondo statale per la privatizzazione.

     — Promuovere condizioni ancora più favorevoli alla creazione e allo sviluppo dell’imprenditoria privata e di investimenti esteri diretti.

     — Registrare progressi sostanziali nell’applicazione di una più rigida disciplina finanziaria nelle imprese di grandi dimensioni, soprattutto nei settori siderurgico, ferroviario e della cantieristica.

     — Completare la riforma fondiaria, con una particolare attenzione alla registrazione e alla privatizzazione delle terre agricole.

     — Proseguire l’attuazione delle riforme del mercato del lavoro e dell’istruzione con l’obiettivo di una maggiore partecipazione della forza lavoro e della crescita dei tassi di occupazione.

 

     Capacità di assumersi gli obblighi che comporta l’adesione

     Libera circolazione delle merci

     — Registrare sostanziali progressi nel recepimento delle direttive «vecchio approccio», ad esempio nel settore farmaceutico e chimico, e «nuovo approccio» e nel conseguire la conformità ai requisiti di adesione agli organismi europei di normalizzazione CEN, Cenelec ed ETSI.

 

     Libera circolazione dei lavoratori

     — Eliminare qualsiasi misura discriminatoria nei confronti dei lavoratori migranti dell’UE e dei cittadini dell’UE.

     — Potenziare le strutture amministrative responsabili del coordinamento dei regimi previdenziali.

 

     Diritto di stabilimento e libera prestazione dei servizi

     — Rimuovere gli ultimi ostacoli allo stabilimento e alla prestazione di servizi transfrontalieri da parte di persone fisiche o giuridiche dell’UE.

     — Registrare sostanziali progressi nel lavoro di allineamento all’acquis comunitario in materia di reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali, comprese le disposizioni relative alla formazione, e rafforzare ulteriormente le strutture amministrative necessarie.

 

     Libera circolazione dei capitali

     — Registrare sostanziali progressi per quanto riguarda l’eliminazione delle ultime restrizioni ai movimenti di capitali, in particolare all’acquisto di beni immobili, conformemente agli obblighi derivanti dall’ASA.

     — Completare la realizzazione di un meccanismo efficace di lotta contro il riciclaggio del denaro, garantendo in particolare che gli organismi preposti siano pienamente operativi, provvisti di risorse adeguate e agiscano in effettivo coordinamento con gli enti nazionali e internazionali loro omologhi.

 

     Appalti pubblici

     — Introdurre un sistema di appalti pubblici che si avvalga di tutte le pertinenti strutture amministrative e strumenti operativi e compiere sostanziali progressi per portare a compimento l’allineamento all’acquis comunitario, garantendo un’effettiva applicazione delle norme in materia di appalti pubblici da parte di tutte le amministrazioni aggiudicatrici ed enti aggiudicatori a tutti i livelli. Promuovere l’impiego di strumenti elettronici nelle procedure di appalto.

 

     Legislazione in materia di proprietà intellettuale

     — Portare a termine l’allineamento all’acquis in materia di diritti di proprietà intellettuale e industriale e rafforzarne l’applicazione nel campo della lotta contro le merci usurpative e contraffatte.

     — Rafforzare ulteriormente l’effettivo rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e ridurre le attività di pirateria commerciale e di contraffazione.

 

     Concorrenza

     — Rafforzare ulteriormente l’autorità in materia di antitrust e di aiuti di Stato e garantire un’applicazione appropriata della normativa. Conseguire un livello di trasparenza assai più elevato nel settore degli aiuti di Stato.

     — Istituire corsi di formazione sulle normative e sulla politica in materia di concorrenza a tutti i livelli dell’amministrazione e della magistratura.

 

     Servizi finanziari

     — Completare l’allineamento all’acquis comunitario in materia di requisiti prudenziali e rafforzare ulteriormente le prassi di vigilanza.

     — Portare a termine l’attuazione del nuovo quadro sui requisiti patrimoniali per gli istituti di credito e le società di investimenti.

 

     Società dell’informazione e media

     — Adottare la legislazione primaria e derivata necessaria al completamento del quadro normativo e introdurre la concorrenza in tutti i settori.

 

     Agricoltura e sviluppo rurale

     — Potenziare le strutture e capacità amministrative necessarie all’attuazione di politiche di sviluppo rurale e del mercato.

     — Istituire un catasto viticolo conforme alla normativa comunitaria.

     — Continuare i preparativi per l’istituzione di organismi pagatori efficienti e finanziariamente affidabili per la gestione e il controllo dei fondi agricoli, conformemente ai requisiti comunitari e ai principi internazionali di revisione contabile.

 

     Sicurezza alimentare e politica veterinaria e fitosanitaria

     — Conseguire sostanziali progressi nell’allineamento alla legislazione comunitaria sui prodotti alimentari e potenziare le necessarie strutture di attuazione.

     — Registrare sostanziali progressi nell’allineamento all’acquis nel settore veterinario e fitosanitario, predisponendo, tra l’altro, un sistema di identificazione degli animali e di trattamento delle deiezioni animali, ammodernando gli stabilimenti agroalimentari, mettendo in opera programmi di controllo delle malattie degli animali, di protezione dei vegetali e relativi alle sementi e ai materiali di moltiplicazione dei vegetali; ammodernare e potenziare in misura significativa le strutture ispettive.

 

     Pesca

     — Migliorare in misura sostanziale le strutture amministrative e le attrezzature al fine di garantire un’attuazione effettiva ed efficace della politica comune della pesca, con particolare riguardo alla gestione delle risorse, all’ispezione e al controllo delle attività di pesca, alla politica di mercato, ai programmi strutturali e all’elaborazione di un piano di gestione della capacità della flotta sulla base delle risorse ittiche disponibili.

     — Portare a termine la realizzazione di un registro informatizzato dei pescherecci e un sistema di monitoraggio via satellite delle imbarcazioni.

 

     Politica dei trasporti

     — Proseguire gli sforzi volti a conseguire il completo allineamento all’acquis comunitario nel settore del trasporto stradale.

     — Adottare la normativa di attuazione per il trasporto ferroviario, con particolare riguardo alle disposizioni relative all’interoperabilità e all’assegnazione indipendente della capacità.

     — Adoperarsi per conseguire l’allineamento all’acquis comunitario nel settore del trasporto per vie navigabili interne, segnatamente in materia di sicurezza della navigazione e di servizi di informazione fluviale (River Information Services, RIS).

     — Continuare l’opera di allineamento all’acquis nel settore del trasporto marittimo e garantire un adeguato controllo da parte dello Stato di bandiera.

     — Conseguire il completo allineamento all’acquis comunitario nel settore dell’aviazione.

     — Continuare ad attuare il memorandum d’intesa sullo sviluppo della rete principale di trasporto regionale dell’Europa sudorientale.

 

     Energia

     — Potenziare ulteriormente la capacità amministrativa e registrare nuovi progressi nell’allineamento all’acquis comunitario nel campo dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili, del mercato interno dell’energia (elettricità e gas) e dell’energia nucleare.

     — Disporre di scorte petrolifere che garantiscano un’adeguata sicurezza dell’approvvigionamento energetico.

     — Affrontare adeguatamente la questione della gestione dei rifiuti radioattivi.

 

     Fiscalità

     — Registrare sostanziali progressi onde conseguire il pieno allineamento all’acquis fiscale relativo a IVA, accise e fiscalità diretta, con particolare riguardo al codice di condotta in materia di tassazione delle imprese.

     — Continuare a potenziare l’amministrazione fiscale, anche nel campo delle tecnologie dell’informazione, e garantirne un adeguato funzionamento onde poter conseguire la conformità alle norme comunitarie e l’interconnessione dei sistemi informatici. Elaborare e applicare un codice deontologico.

 

     Politica economica e monetaria

     — Migliorare le politiche monetarie al fine di estendere l’uso e potenziare l’efficacia degli strumenti monetari basati sul mercato.

 

     Statistiche

     — Continuare nel lavoro di elaborazione di statistiche macroeconomiche, sociali e relative alle imprese.

 

     Politica sociale e occupazione

     — Continuare l’opera di allineamento all’acquis comunitario e potenziare le relative strutture amministrative e di attuazione, in particolare gli ispettorati del lavoro.

     — Incoraggiare le iniziative di sviluppo di capacità delle parti sociali, segnatamente mediante il dialogo sociale bilaterale autonomo.

     — Elaborare e attuare una strategia globale per l’occupazione, in grado di coinvolgere tutte le parti interessate, in vista della partecipazione alla strategia europea per l’occupazione. Garantire adeguate capacità di analisi, di attuazione e di valutazione.

     — Elaborare e attuare una strategia nazionale nel campo dell’integrazione sociale in conformità con la prassi comunitaria, con particolare riguardo alla raccolta di dati, in vista della partecipazione in futuro alla strategia europea di integrazione sociale.

     — Identificare i fabbisogni sotto il profilo dello sviluppo delle risorse umane per predisporre la partecipazione al Fondo sociale europeo.

 

     Politica industriale e delle imprese

     — Ammodernare e definire meglio l’impostazione di politica per quanto riguarda gli strumenti finanziari destinati alle PMI, in modo da consentire al governo croato di rinunciare alla concessione di prestiti diretti per orientarsi verso meccanismi di sostegno meno rigidi.

 

     Politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali

     — Assicurare una chiara ripartizione delle responsabilità e potenziare il coordinamento tanto tra i diversi ministeri quanto tra enti nazionali e regionali.

     — Proseguire il lavoro di sviluppo di capacità delle autorità incaricate della gestione e del pagamento e delle autorità locali.

     — Migliorare la concezione e l’attuazione dei piani di sviluppo regionali.

     — Predisporre adeguati sistemi di monitoraggio e valutazione e rafforzare le procedure di gestione e controllo finanziario.

     — Introdurre l’elaborazione di adeguate statistiche regionali.

 

     Giustizia, libertà e sicurezza

     — Allineare la legislazione croata alle norme e alle migliori prassi comunitarie e rafforzare ulteriormente i controlli alle frontiere; creare banche dati e registri nazionali e garantire il coordinamento tra i servizi competenti.

     — Creare una banca dati nazionale per la registrazione e il confronto dei dati personali dei richiedenti asilo, incluse le impronte digitali, al fine di predisporre la partecipazione al sistema Eurodac.

     — Intensificare le iniziative per l’integrazione dei profughi.

     — Potenziare e migliorare ulteriormente le attrezzature e le infrastrutture di cui dispongono le forze di polizia, compresa la realizzazione di un sistema investigativo informatizzato; rafforzare la cooperazione tra le forze di polizia e gli altri organismi incaricati dell’applicazione della legge; dare maggior impulso alla lotta contro il traffico di stupefacenti, la criminalità organizzata, la criminalità economica (compreso il riciclaggio del denaro e il falso monetario), la frode e la corruzione; migliorare l’allineamento all’acquis della pertinente normativa nazionale nei settori citati.

     — Predisporsi per l’applicazione dei diversi strumenti giuridici nel campo della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale, offrendo corsi di formazione adeguati sui rapporti tra giurisdizioni e su altri temi pertinenti.

 

     Scienza e ricerca

     — Avviare l’elaborazione e l’attuazione di una politica integrata di ricerca.

 

     Istruzione e cultura

     — Intensificare gli sforzi per creare un moderno sistema di istruzione e formazione professionale e per garantire l’attuazione dei principi della dichiarazione di Bologna nel settore dell’istruzione superiore.

 

     Ambiente

     — Assicurare l’integrazione dei requisiti in materia di tutela ambientale nella definizione e nell’attuazione delle altre politiche settoriali. Elaborare una strategia di investimenti nel settore dell’ambiente basata sulle stime dei costi dell’allineamento. Proseguire il lavoro di attuazione della legislazione orizzontale.

     — Continuare l’opera di recepimento dell’acquis comunitario, in particolare per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, la qualità delle acque e dell’aria, la protezione della natura e la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento. Potenziare gli investimenti in infrastrutture ambientali, con particolare riguardo alla raccolta e al trattamento delle acque di scarico, all’approvvigionamento di acqua potabile e alla gestione dei rifiuti.

     — Ratificare il protocollo di Kyoto della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

 

     Salute e tutela dei consumatori

     — Completare l’allineamento all’acquis comunitario in materia di misure collegate alla sicurezza e potenziare la capacità amministrativa necessaria a un’efficace vigilanza del mercato.

     — Proseguire l’allineamento all’acquis comunitario in materia di misure non collegate alla sicurezza.

 

     Unione doganale

     — Potenziare e consolidare la capacità amministrativa ed operativa dei servizi doganali. Promuovere e migliorare la formazione di tutto il personale, assicurare un più largo impiego di tecnologie dell’informazione compatibili con quelle in uso nell’UE e proseguire i preparativi per garantire la possibilità di interconnessione con i sistemi impiegati nell’UE. Potenziare le attività di revisione contabile e il ricorso all’analisi e alla determinazione dei rischi.

     — Registrare sostanziali progressi nell’allineamento all’acquis, segnatamente in materia di zone franche, transito, diritti doganali, contingenti tariffari e controllo delle importazioni ed esportazioni di merci.

 

     Controllo finanziario

     — Potenziare la capacità e l’allineamento all’acquis per quanto riguarda il sistema di controllo finanziario pubblico interno, con particolare riguardo alla responsabilità decentrata della gestione e a una revisione contabile interna funzionalmente indipendente, come pure al coordinamento centrale e all’armonizzazione.

     — Riformare e rafforzare la funzione di revisione contabile esterna conformemente alle migliori prassi internazionali e comunitarie.

 

4. PROGRAMMAZIONE

 

     — L’assistenza comunitaria destinata ai paesi dei Balcani occidentali nel quadro del processo di stabilizzazione e di associazione sarà erogata mediante gli strumenti finanziari in vigore, in particolare il regolamento (CE) n. 2666/2000 del Consiglio, del 5 dicembre 2000, relativo all’assistenza all’Albania, alla Bosnia-Erzegovina, alla Croazia, alla Repubblica federale di Iugoslavia e all’ex Repubblica iugoslava di Macedonia (regolamento CARDS), e gli strumenti di preadesione Phare, SAPARD e ISPA. Pertanto, la presente decisione non avrà alcuna incidenza finanziaria. La Croazia può inoltre accedere a finanziamenti nel quadro di programmi multinazionali e orizzontali.

 

5. CONDIZIONI

 

     — L’assistenza comunitaria ai paesi dei Balcani occidentali nel quadro del processo di stabilizzazione e di associazione è subordinata alla realizzazione di ulteriori progressi in materia di conformità ai criteri di Copenaghen, come pure di progressi nel conseguimento delle specifiche priorità del presente partenariato per l’adesione. Qualora tali condizioni non dovessero essere rispettate, il Consiglio potrebbe adottare misure adeguate ai sensi dell’articolo 5 del regolamento (CE) n. 2666/2000. L’assistenza comunitaria è subordinata inoltre alle condizioni definite dal Consiglio nelle conclusioni del 29 aprile 1997 e del 21-22 giugno 1999, in particolare per quanto riguarda l’impegno dei beneficiari ad attuare riforme democratiche, economiche e istituzionali.

     — L’assistenza comunitaria per il finanziamento dei progetti mediante i tre strumenti di preadesione Phare, ISPA e SAPARD è altresì subordinata al rispetto degli impegni assunti dalla Croazia nel quadro dell’accordo di stabilizzazione e di associazione e alla realizzazione di ulteriori progressi in materia di conformità ai criteri di Copenaghen e, in particolare, di progressi nel conseguimento delle specifiche priorità del presente partenariato per l’adesione.

     — Qualora tali condizioni generali non dovessero essere rispettate, il Consiglio potrebbe decidere di sospendere l’assistenza finanziaria ai sensi dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 622/98 del Consiglio, del 16 marzo 1998, relativo all’assistenza in favore dei paesi candidati all’adesione all’Unione europea, nell’ambito della strategia di preadesione, e in particolare all’istituzione di partenariati per l’adesione.

 

6. MONITORAGGIO

 

     — L’attuazione del partenariato per l’adesione è monitorata tramite i meccanismi istituiti nell’ambito del processo di stabilizzazione e di associazione, segnatamente le relazioni annuali presentate dalla Commissione.